Discoteca.
Un ragazzo. Harry.
Una ragazza. June.
Una nottata difficile da dimenticare.
___________________________________________________________________________
Sfiorai per la prima volta le labbra carnose del riccio, lui famelico le strinse in un bacio poco casto infilando la sua lingua nella mia bocca, senza alcun problema ricambiai allacciando le braccia al suo collo, mi morse il labbro inferiore e mormorò parole incomprensibili.

"[...] -E se poi dovessi perderti? Se poi non saresti più la mia migliore amica, la mia Abbie solo perchè abbiamo provato a spingerci troppo oltre?!- si girò verso di me e mi resi conto che si trovava nella mia stessa situazione, non voleva piangere.
-Tu non mi perderai mai, e sai perchè?! Perchè io non riuscirei a vivere senza di te, proprio non saprei come si fa, non ho passato nemmeno un giorno della mia vita senza di te mi sentirei senza una parte di me, incompleta.. Ma io ti voglio Harry! E anche tu vuoi me! E' amore? Forse. Non possiamo continuare a scappare ogni giorno perchè non vogliamo perderci, perchè non vogliamo sbagliare!- [...]"

Harry Styles sospirò come un diciottenne frustrato, quale era, osservandosi il braccio. Perché diavolo si era tatuato un veliero?! Vanno bene i simbolini spastici senza senso, le rondini per coprire quello scempio che si ostinava a sfoggiare sui pettorali, ma un veliero?! Su tutto il braccio? Una splendida macchia nera che si sarebbe dovuto guardare per il resto della vita.
Principalmente nei prossimi capitoli il racconto si evolverà verso il Narry (of course!) :D

Scosse i suoi ricci e continuò a imprecare verso di me mentre camminavo lungo il corridoio. “Pagherai per questo, oh se pagherai!” Harry urlò gutturale, “porta il tuo culo qui e slegarmi. Cazzo! Non puoi lasciarmi così! Abbie!”. Risi sommessamente “Ciao, tesoro” dissi “sarò a casa tra circa due ore!”.