Juliet adora il suo lavoro nel campo del matrimonio e considera l’amore un sentimento meraviglioso. Così meraviglioso, ma che non fa per lei. Le sue relazioni sentimentali finiscono ogni volta nell’inceneritore e la ragazza è convinta di avere una sorta di maledizione ereditaria che le impedisce di trovare la sua anima gemella. Ma fino a che punto questa concezione le chiuderà il cuore?
Louis è il solito rubacuori, impulsivo e spensierato.
I due dovranno intraprendere una sfida interiore, purchè siano disposti a trasformare un semplice flirt in un legame speciale, e dare nuovo senso ai loro giorni mettendo in gioco il futuro e il concetto stesso dell’amore.
Tratto dal capitolo 16:
“ Hai intenzione di farmi credere che non hai intenzione di portarmi a letto? Che non è quello che vuoi?” Juliet lo studiò con il suo solito ghigno.
“Sicuro che voglio portarti a letto, o in qualunque altro posto confortevole, e intendo farlo. Ma non ho fretta. Vuoi bruciare le tappe? Toglierebbe tutto il divertimento e a me piace divertirmi. Stavo per dire che provo qualcosa per te, e voglio scoprire cos’è. E poi mi risulta difficile scoprirlo se pensi solo a scopare”.

Dal capitolo 8
...“vattene… esci dalla mia vita…”
Si avvicinò a me con anche lui le lacrime agli occhi che non tentava di trattenere.
“Caroline ti prego non posso lasciarti… non voglio… non ce la faccio a vivere senza di te… Caroline io ti amo!!!”
Le lacrime continuavano a scendere a dirotto e la rabbia faceva salire il sangue al cervello impedendomi di rimanere calma.
Lo spinsi allontanandolo da me per poi urlargli tutto in faccia.
“I TUOI SENTIMENTI PER ME SONO SOLO CAZZATE! TU NON MI AMI! NON SAI NEMMENO COSA SIGNIFICHI AMARE QUALCUNO! PENSI SOLO CHE OGNI RAGAZZA SIA SOLO UNA SEMPLICE SCOPATA! PENSI CHE IO SIA UNA SEMPLICE SCOPATA E CARO MIO STYLES TI SBAGLI DI GROSSO IO NON SONO COSÌ E MAI LO SARÒ, TANTO MENO PER UNO COME TE!”...

Dal prologo:
"Chi sei?" Ringhiò il tipo nel suo orecchio. Fagli credere di avere il controllo.
" Mi chiamo Crystal." Rispose con voce piatta, senza far trasparire alcuna emozione. Doveva ammettere di avere un po’ di paura, e brividi freddi le scendevano lungo la schiena quando il metallo della lama premeva contro la pelle rovente della sua gola.
" Non voglio sapere il nome, puttanella! Come diavolo hai fatto a fare questo!?" Ed indicò con un cenno della testa i ragazzi stesi per terra.
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Dal secondo capitolo:
Lui era Harold Edward Styles; l’Angelo della Morte, il Tenente di Ghiaccio, il Killer… I suoi soprannomi erano innumerevoli, così come la somma di denaro che c’era sulla sua testa.
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" Attenta, Crystal. Sto arrivando."
" Attento, Harry. Ti aspetterò."
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STORIA A RATING ROSSO, CONTENENTE SCENE DI SESSO E VIOLENZA ESPLICITE. NON LEGGETE SE NON VI PIACE IL GENERE.

Ogni suo respiro mi provocava brividi di intenso piacere.
Ogni suo tocco mi mozzava il fiato.
Ogni sua parola mi zittiva.
Ogni sua occhiata mi rapiva.
Tutto di lui mi piaceva, ma niente di me gli sarebbe mai piaciuto veramente.

dice ancora che lui mi amava ma ero troppo piccola ma non ero troppo piccola quando mi sono concessa a lui e nemmeno quando mi guardava e mi diceva quel bellissimo ti amo,i suoi occhi che piangevano quando tornavo a casa dopo l'estate o quando mi giurava che non aveva un'altra come tutti mi dicevano..e io,io che lo amavo e probabilmente lo amo ancora ma continuo a mentire a me stessa come in tutti questi tre anni...
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"Perche? Perche vuoi farmi stare ancora male dopo tutto quello che mi hai fatto?-non rispose,anzi,cominciò ad accarezzarmi la coscia interna,volevo liberarmi dalla sua presa ma era piu grosso e piu forte di me. Questo suo comportamento mi fece ribrezzo,cosa gli stava succedendo? Lui non era l'Harry di cui anni fa mi innamorai dov'è quel ragazzo dolce e sensibile che non avrebbe mai toccato una ragazza contro la sua volontà. Dov'è? Perche in questo momento lo vorrei qui e se ci fosse prenderebbe a pugni se stesso per quello che mi sta facendo. Di punto in bianco mi sbottonò gli Shorts che indossavo mantre mi fissava capì che era davvero cambiato...