Era sera, l’uomo era ben nascosto tra gli arbusti, davanti al piccolo stabilimento in cui avrebbero fatto irruzione da un momento all’altro, non appena il comandante avrebbe dato a lui, e ai suoi compagni, il segnale.
Era immobile, tra le foglie di quelle piante, ben confuso con l'ambiente grazie ai suoi vestiti mimetici, su cui si riusciva a distinguere bene, però, il suo nome in nero su una targhetta. La scritta “Jonas” che appariva sul lato sinistro del petto del giovane uomo, era affiancata dal distintivo dei Marines.

Odiava tutti.
Tutti quelli che le dicevano di amare la sua esistenza, di guardare avanti verso gli anni che la aspettavano, ma soprattutto di ringraziare Dio che era ancora viva. Ma forse nessuno sapeva che lei era già morta il giorno in cui scoprì di avere il cancro a soli diciotto anni.
Ormai ventenne, nessuno poteva fermarla, diceva, consapevole del fatto che a fine giornata si sarebbe ritrovata in lacrime ripensando alla sorte che le era stata assegnata.
‘’Forse non era ancora morta, anzi, stava per morire. Stava ancora sanguinando, eppure respirava ancora. Aspettava solo colui che l’avrebbe salvata.’’
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È incredibile come l'amore per una persona ti porti a fare qualunque cosa, arrivando pure a dare la vita per lei...