Le persone si
chiedono spesso cosa sia l'inferno, l'inferno è l'impotenza
di governare la propria vita e i propri sentimenti, annegando
nell'illusione di provarli.
*Rosso dal capitolo 14.

ATTENZIONE! QUESTA STORIA È NOSTRA, L'AVEVAMO GIÀ PUBBLICATA SU EFP POCO TEMPO FA, MA POI L'ABBIAMO CANCELLATA. ADESSO L'ABBIAMO RIPUBBLICATA CAMBIANDO IL TITOLO, MA VI ASSICURIAMO CHE LA STORIA E' LA STESSA. Eravamo @Teenectioner
Non il solito contratto.
Non una casa da vendere..
O un capannone da affittare.
Questa volta no.
Il contratto riguardava lei...
Riguardava loro.
Lei: Jane. Segretaria, dipendente a tutti gli effetti da lui: Harry. Il suo datore di lavoro, nonché proprietario di una grande azienda dove si stipulavano contratti per la vendita di case.
Lei lo odiava. Lo odiava con tutto il suo cuore. Non avrebbe mai permesso che un ricco sfondato, sciupafemmine come lui, prendesse il controllo del suo corpo. Ma questa volta era stata costretta...
Un contratto che la teneva legata a lui senza una data di scadenza.
Dipendeva soltanto dal volere di lui...l'avrebbe manipolata fino a quando non si sarebbe stufato di lei. O meglio...del suo corpo. Ma riuscirà davvero a fare del male a una povera ragazza indifesa?
Leggete e lo scoprirete. ;)

una storia d ' amore fra un professore e la sua alunna.
dalla storia:
-Se ne vada ! Mi ha già detto tutto .- Sussurrò asciugandosi le lacrime con la manica della divisa.
-Non è vero , non ti ho detto una cosa.-
Con un passo la raggiunsi annullando così le distanze .La baciai. Il dolce suono delle nostre labbra che si toccarono, era abbastanza da farmi cadere nell’oblio.
Mi abbracciò con forza, le dita strette sulla mia pelle, all’altezza del collo per cercare di approfondire ancora di più il bacio, la sollevai senza fatica trovandoci così alla stessa altezza.
Afferrò i miei capelli con rabbia, facendovi scorrere le dita e strattonandoli con forza.
Ringhiai, e con un ansito disperato, le nostre labbra si aprirono appassionatamente.
Lussuria, confusione, rabbia e agonia, tutte presenti contemporaneamente nel nostro bacio.
Alla fine, le nostre labbra si separarono cercando di far tornare alla normalità la nostra respirazione. Appoggiai la mia fronte calda contro la sua .
-Ecco che cosa non ti ho detto.- Sussurrai sorridendole e nel suo volto si dipinse in un bellissimo sorriso. Il più bel sorriso che io avessi mai visto.

“Ah quindi siamo soli.” Dissi sorridendo. Harry ammiccò un sorriso malizioso.
“a quanto pare si.” Rispose.
“Ho fame.” Dissi.
“che vuoi per cena?” mi domandò il riccio.
“te” riposi.
Lui sorrise mostrando le fossette e per l’ennesima volta affondai un dito in una di queste. Amavo farlo.

Amavo L'Harry Styles che avevo conosciuto quando avevo 3 anni,amavo l'Harry Styles che quando tutto andava male ti teneva a sè anche per tutta la notte,l'Harry Styles che se avevi le mestruazioni,veniva a casa tua con una calda coperta,pop corn e cioccolata calda.Amavo Harry Styles,quell'amico che tutti vorrebbero.Un fratello,un padre,un uomo su cui contare perchè,si,Harry,era un uomo.Amavo il suo modo di fare,quell'essere un pò bambino ma quel saper essere anche adulto e responsabile.Harry era una persona che tutti vorrebbere avere affianco,perchè quando c'èra lui tutto aveva un senso,tutto prendeva vita,i sentimenti verso di lui,da quando ci lasciammo l'ultima volta non erano cambiati di una virgola,anzi,si erano rafforzati ancora di più.Lo volevo mio e di nessun altro,ma se per averlo voleva dire 'aspettare'..beh,avrei aspettato anche tutta la vita.