Cosa fai quando una persona ti manca da impazzire? Quando tutto il tuo mondo ti crolla addosso e nessuno sembra capirti veramente? Piangi sotto la doccia, per non farti sentire.

Ti manca, vero? Ti manca quella persona speciale, quella che ti ha fatto battere il cuore a mille, quella per cui faresti pazzie. Quella persona che vive troppo distante da te, che ha smesso di cercarti. Ti manca, vero?

La sua anima lo amerà per sempre, anche per i suoi errori

Sei tornato nel parco, Severus.
La ciminiera e la desolazione che lo circondano non ci sono più.
Ogni cosa è verde, adesso.
E lei è là che si dondola sull'altalena, troppo in alto per essere normale.
Tutto è andato storto l'altra volta, ma ora è diverso.

Lui non era altro che una stupida farfalla finita volontariamente nel complicato intreccio di fili tessuti dal ragno.

{Una vaga CielxLadyCiel}
Quando una bambola viene abbandonata, i suoi sentimenti si acuiscono. Quasi sempre, in esse germoglia un desiderio di vendetta nei confronti dei loro padroni che, se non viene spento in alcun modo, cresce a dismisura come un albero che si innalzi sino a toccare il cielo. Si erano verificati casi in cui alcune bambine erano state assassinate misteriosamente; casi a cui nessun ispettore era mai riuscito a trovare soluzione. Del resto, chi mai avrebbe immaginato che una bambola potesse animarsi e uccidere?

Once-ler mi si avvicinò ancora, poi mi disse piano: "Non avere paura..." Ma, anche se non c'era molta luce, potevo distinguere i suoi occhi che sembravano dirmi il contrario.

Vincitrice del contest 'One shot dell'Estate' indetto da EFP!
2^ classificata (su 31 storie) al contest [One shots only] Yaoi is the way! indetto da Heriken (Frandra) e Silyia_Shio!
Ricordava l’azzurro del cielo terso che si specchiava nel mare cristallino.
Ricordava il sole vanitoso che si rifletteva nell’acqua cospargendo di pagliuzze dorate le lievi increspature della superficie.
Ricordava il profumo di salsedine e isole lontane trasportato dalla fresca brezza estiva, narratrice di storie avventurose e piratesche.
Ma soprattutto, ricordava i giochi sulla spiaggia: le corse con il loro cane in riva al mare, l’acqua che schizzava ad ogni passo e i castelli di sabbia ornati di conchiglie raccolte qua e là sul bagnasciuga.
Ogni immagine, ogni risata, ogni fragranza di quel passato più vicino di quanto avesse mai creduto, colpirono la mente di Ciel potenti come un uragano: dopo sei anni, era ritornato su quella riva dove la sua famiglia era solita trascorrere parte dell’estate.
Quando riemerse senza fiato, realizzò che non aveva con sé nulla per potersi asciugare e il solo pensiero di dover ritornare alla magione fradicio, con solo la camicia da notte indosso, gli fece venire i brividi.
“Signorino.” La voce vellutata di Sebastian gli giunse alle orecchie inaspettata. “Avevate dimenticato qualcosa mentre uscivate di notte, senza avvisare nessuno?”
{Sebastian x Ciel}