#MUKE
Michael sa di essere un mistero per chiunque nella scuola; non parla molto, non partecipa alle feste e non esce quasi mai, ma riesce comunque ad andare uno schifo in tutte le materie.
Ma a lui non importa.
Solo una cosa lo interessa: il pensiero della sua ex che lo ha tradito con un biondino secco come un chiodo.
E l'armadietto del biondino è piazzato proprio di fianco al suo. Satana dovrebbe darsi una calmata.

Michael era un normale ragazzo di 18 anni, una persona molto punk, capelli verdi, orecchini, maglie di gruppi punk o punk rock, ma era anche un'emarginato, uno di quei ragazzi che sta sul suo, che non ama la vita sociale ma che si lascia cullare dalle note delle canzoni, seppure note violenti, graffiati. Ma a lui piace così. quello che però voi vi aspettavate era una vita tranquilla, un ragazzo forse depresso e asociale. Ma Michael ha un nemico, o meglio, un incubo. E questo incubo ha un nome: Lucas Robert Hemmings, meglio conosciuto come Luke. Ma Luke, che cosa vuole veramente da lui?
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Rating rosso, caratteri dei personaggi completamente mutati, non intendo offendere nessun personaggio esistente nella storia. [Muke, Cake, Lashton, Cashton] Presenti scene di violenza e sesso dettagliate.

Luke Hemmings rende un inferno la vita di Michael, il punk sfigato della scuola, ma Michael non ha intenzione di farsi calpestare così facilmente.
{Muke} {accenni Cashton}

“Oh dio, ti amo,” è quando Luke pronuncia queste parole che Michael, infatti, non ci vede più. Probabilmente, in circostanze diverse, questa frase detta dal suo migliore amico gli riempirebbe il cuore, ma ora, nel bel mezzo di una scopata che per l’altro non ha nessun significato, lo irrita al limite dell’immaginabile.
||Muke Clemmings; una semplice scusa per scrivere un po' di smut.||

«Muke's story. (RATING ROSSO)
Per capire bene cosa stesse accadendo ai due ragazzi, il perché della loro paura, il perché della furtività bisogna tornare ad anni fa. Agli anni ’50-’60 quando due ragazzi innamorati o due ragazze innamorate non avevano vita facile. Non erano tutelati (non essendo presente un’associazione in loro aiuto), non potevano passeggiare tranquillamente mano per mano senza rischiare la loro vita stessa, i giornali o le associazioni scolastiche impedivano di parlare dell’omosessualità se non per dichiararla una malattia. Ed infine in caso di manifestazione pubblica del proprio amore, si veniva denunciati per disturbo alla quiete pubblica.
Immaginate un ragazzo, appena considerabile uomo, che si rendono conto di amare un ragazzo come lui. La famiglia, l’opinione pubblica, il rischio di perdere tutto. Come affrontare perciò tale situazione? Rendendola segreta.