Le vite di alcuni ragazzi di Seoul si stanno per incrociare, "grazie" al susseguirsi di eventi particolari.
HimChan sta festeggiando in solitudine il suo 18° compleanno, quando suo padre, si presenta in casa con il pericoloso e drogato Bang YongGuk. I due, costretti alla convivenza forzata -a causa del lavoro del padre di HimChan- riusciranno ad andare d'accordo? O continueranno ad odiarsi?
Daehyun è l'ennesimo caso perso della città. Insieme a Kibum, Tao e SeYong, passano le loro giornate tra rapine e droga. Un incidente inaspettato, scombussolerà la loro vita e quella di Jinki e YoungJae...
Zico è un ragazzo che si è abbandonato a se stesso in seguito ad un qualcosa avvenuto a "causa sua" tempo fa. Cosa sarà mai? C'entra qualcun altro? E la colpa, sarà realmente sua?
Inoltre, cosa nascondono nei loro cuori questi ragazzi? Cosa li ha spinti ad autodistruggersi?
Come si scontreranno i destini di queste persone e di tutti i loro amici?

( kaisoo )
È solo un sussurro quello di Kyungsoo. Quattro parole spezzate in un vicolo umido e stretto, una periferia di una città di cui non ricorda il nome, respiri spezzati che gli pungolano il cervello.
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Non sa come sia arrivato lì, i suoi ricordi più recenti cominciano poche ore prima. E vorrebbe davvero si fermassero lì. Invece - ed è in quel momento che comprende che ciò che sta vivendo è terribilmente reale - è ancora inginocchiato per terra, viscidi ciottoli a sfregargli contro la suola dei mocassini in pelle, aria appiccicosa che gli divide la frangia in ciocche scomposte, buio che gli sfregia la vista.

Sehun chiede a Kyungsoo di fare cambio di stanza per una notte, e quest'ultimo accetta.
Errore fatale.
[Sekai]

[Pairing: Baekyeol; Word Count:832]
Vivono in un mondo in cui ogni parolaha un prezzo.
La Fabbrica delle parole è gigantesca e spaventosa, pensò Chanyeol mentre stringeva forte la mano di sua mentre attraversava la strada. Aveva cinque anni e mai in vita sua aveva detto una parola. Sua madre gli aveva in qualche modo spiegato che le parole costavano soldi e loro non ne avevano. Chanyeol seguiva le volute di fumo che uscivano dalle ciminiere della fabbrica e strinse ancora di più la presa sulla mano di sua madre.
Il silenzio sembrava più pesante e spaventoso intorno alla fabbrica.

Aprì gli occhi di scatto.
Non aveva la minima idea di dove si trovasse.
Era steso in terra in uno spazio completamente bianco.
Non era in una stanza chiusa, ma nemmeno all’aria aperta.
Era un luogo indefinito.
Un non-luogo.
Attenzione!
Sconsigliato a persone impressionabili.

I pensieri di Tom...se dico altro rovino tutto XD e dato che faccio schifo a fare i riassunti..meglio se leggeteXD -Ripostata esatta con i dialoghi visibili..grazie per avermelo detto^^-