Scrivere di me. Mi racconto.

Esistono zone, all’interno di me stessa che, malgrado tutti i tentativi, non sono riuscita ancora ad esplorare. E’ faticoso scavare nel tentativo di scoprire chi sono, terribilmente difficile. E quando trovo qualcosa, quando mi racconto chi sono, so che dentro di me c’è dell’altro, la mia descrizione non è completa. Allora mi rigetto in quell’abisso dal quale so che potrei non riemergere. Eppure... Fermarsi a leggersi dentro di sé è terribilmente meraviglioso.

Ed io poco a poco mi sto scoprendo e, malgrado tutto, mi accetto per come sono.

Perché credo che sia meglio non conoscersi che conoscersi senza accettarsi.

Accettarsi per come si è, senza porre sé stessi sul piedistallo del falso moralista e senza condannarsi.

Ancora non riesco a raccontare di me. Posso dire di me che mi diverte assegnare la vita passata ad ogni persona, mi aiuta a capirne il carattere.Amo il pianoforte, ma non lo suono.Tra tutti i colori scelgo sempre il rosso, il mio colore.Non sogno il Principe Azzurro, sogno il mio Dispensatore Personale.Ho le lacrime facili, sono fin troppo sensibile.Timidezza è il mio terzo nome, mi imbarazzo facilmente.Non amo molto parlare, preferisco ascoltare.E ancora di più preferisco leggere, leggere in silenzio.

FS