12 prompt dal 12 Days of SteveTony.
Ispirato vagamente da ciò che succede nei film, ma in realtà solo una serie di scene domestiche tra i due supereroi.

In cui Tony prepara una cena natalizia per lui e Steve. Né più, né meno.

Tony rimase a boccheggiare per qualche istante prima di ordinare a JARVIS di chiamare Steve sul suo telefono di lavoro, quello a cui rispondeva anche nel mezzo delle missioni e che si supponeva Tony usasse solo per le emergenze.
“Tony, sono piuttosto occupato.” rispose infatti la voce affannata di Steve, un allarme che faceva eco in sottofondo, seguita da rumore di lotta e spari.
“Steve, mi stai chiedendo di sposarti con un fumetto?!”

“Mi fai impazzire, Stark.”
“Me lo dicono spesso, fa parte del mio charme.” continuò col suo solito tono di sfida, quello che faceva bollire il sangue di Steve.
“Come se fosse quello ad avermi fatto innamorate di te.” sbuffò Steve senza neppure rendersi conto di ciò che aveva appena detto.
“Aspetta, cosa?” chiese perplesso Tony.

Il che, lo riportava al punto: chi era quel marmocchio che aveva invaso il suo laboratorio urlando “papà” e sembrava tanto a suo agio con ciò che lo circondava?
Tony non ne aveva idea e in realtà non sapeva neppure quanto volesse saperne.

Tony aveva sempre pensato che il destino semplicemente lo odiasse. Era ovvio sin dalla sua nascita, quando, ad un primo sguardo al nome scritto sul polso di Tony, Howard aveva deciso che lo Steven G. Rogers inciso sulla pelle del figlio fosse senza ombra di dubbio lo stesso uomo che aveva incontrato in giovane età durante la guerra e non un semplice omonimo.

In una Apocalisse Zombie; Tony si occupa ancora di rifornire di armi il governo americano. Steve, ex militare, ha scoperto che l'epidemia è stata creata dal governo stesso, quindi rapisce Tony per fermare il rifornimento d'armi e perché è convinto che sia stato Tony, con Bruce, a creare il virus.
Ha partecipato all'evento DRABBLE NIGHT indetto dal gruppo facebook We are out for prompt.

Tony odia Clint. O meglio, odia quando Clint apre la bocca.
Ha partecipato all'iniziativa DRABBLE NIGHT, indetta nel gruppo facebook We are out for prompt.

Tony ha un grosso peso sulle spalle. Unico erede della famiglia, retaggio, tante aspettative. Convinto di non essere all'altezza, lascia Steve per essere quello che pensa gli altri - suo padre - vogliano da lui.
Steve non ha intenzione di lasciarlo andare senza fare nulla.

Il mattino è un momento della giornata in cui ci si lascia andare a constatazioni tanto ovvie quanto terrificanti.

Uno sbuffo. Due. Tre.
Al quinto sbuffo di seguito, con annesso grugnito, Steve si girò indignato a guardarlo "Ne hai ancora per molto?"
"Non lo so, quanto manca alla fine?"
[slightly Stony]

Steve ha il vizio di mangiare gelato nel mezzo della notte. Tony ha solo il vizio di non dormire e bere troppo caffè.

[Steve/Tony]
(Accenni di Wanda/Visione)
«Non capisci Wanda... Io non posso perderlo, non posso...»
La ragazza lo abbracciò, offrendogli la sua spalla su cui piangere «Ti capisco invece...» sussurrò.

One Shot - 590 Parole - Stony
Prompt: Avengers, Stony – Tony è un deficiente, Steve è pure peggio e gli altri Avengers, pur di farli mettere insieme, sono disposti a qualsiasi cosa. Per la gioia di Natasha.
Ringrazio uomi_hime per il prompt e le regalo un biscottino.

Steve è un ragazzo dalla vivida immaginazione. Spesso fa da baby sitter a Peter, il bambino degli adorabili signori Parker. Un sabato sera, però, spazientito dal continuo piangere di quest’ultimo, invoca War Machine, fedele servitore di Tony Stark - conosciuto come Iron Man, Re di Iron Land -, perché se lo porti via. Ma scoprirà ben presto che non tutto è solo frutto della sua fantasia.