{Arabian!AU; Sousuke x Rin, principalmente}
“Sai dirmi che cosa sta succedendo?” gli chiedo.
“Cosa?”
Forse per lui è qualcosa di scontato, ma per me non lo è. Mantengo la calma e gli riformulo la domanda. “Il Sultano mi ha affidato a te, ma non so cosa abbia in serbo per me. Potresti spiegarmelo?”
“Be’, semplicemente, il Sultano ti ha scelto per diventare uno dei suoi amanti dell’harem.”
Harem? Ne ho sentito parlare. Dicono che sia un posto dove il Sultano ha raccolto i giovani più belli di tutto il regno e li usi come giocattoli per soddisfare i suoi piaceri. Ma io? Cosa c’entro con tutto ciò?

I messaggi di John e Sherlock. L'evolversi dei loro sentimenti reciproci raccontata sotto forma di messaggi. Com'è cambiata la loro comunicazione nel tempo? Cosa è successo a loro? Una piccola rivisitazione del loro modo di vivere raccontata in modo diverso. Come passeranno i due da amici a compagni?

Questa è la storia di due ragazzi che si amano, ma che come ogni coppia gay incontrano degli ostacoli sulla loro strada verso la felicità.
La storia è ambientata ai nostri tempi, profumava l'anno 2012 quando si erano conosciuti, e nello stesso anno, si erano fidanzati.
Partiranno per un lungo viaggio verso la Germania, dove scopriranno che cos'è l'agognata libertà.
Marcus e Nicholas-

Droga.
Violenza.
Alcool.
Delusioni.
Passioni.
Sesso.
Autolesionismo.
Incomprensioni.
Bellflower era la tipica cittadina cristiana dove i ragazzi si comportavano egregiamente e davano il buon esempio a tutta l'America. Qualcosa però in quell'anno stava per cambiare. Questo era solo l'inizio dei notevoli scandali che avrebbero infangato il nome del clero.
La storia di migliori amici che dovranno sopravvivere in un mondo che non li accetta.
Becky è una ragazza ricca, presa di mira dai suoi compagni e spesso vittima di bullismo. Nessuno l'ha mai aiutata ma un giorno conoscendo un ragazzo riuscì a trovare la forza per combattere. Patrick però non era un ragazzo ricco, al contrario i nemici di Becky erano tutti figli di uomini potenti che avrebbero potuto rovinarla da un momento all'altro. Riusciranno a combattere contro una società all'antica? E riuscire a superare tutti gli ostacoli che si presenteranno? Incomprensioni, dolori, e soprattutto la morte di una persona che per i due era molto importante.
ATTENZIONE: la storia non sarà affatto rosee e fiorii e si tratteranno tematiche molto delicate.

Sentì che qualcosa lo liberava… come la sensazione di libertà che si prova nel sentirsi togliere delle catene… o come l’abbandono di un fiore che si sciupa, chinando il capo all’incedere dell’inverno…
I fili argentei della barba e dei capelli si staccarono volteggiando sino a terra, spargendosi sui suoi abiti e disfacendosi come polvere, petali di soffioni che docili, si lasciano spogliare da mani gentili.
Le rughe si distesero e i capelli corvini comparvero sino a sfiorare la fronte, leggeri.
Ma le lacrime seguitarono a cadere, anche quando si alzò, reggendosi al divano per l’ansia, con le ginocchia che cedevano.
Avvicinarsi e vacillare… e aggrapparsi alle sue spalle… e toccarlo...
Merlino si accasciò a terra, reggendosi alla sua vita e pianse.
La mano di Artù fra i capelli, come l’ultimo tocco che gli aveva donato.
Ancora, le lacrime di mille anni, non erano stanche.

Gokudera non era mai stato gentile con le ragazze, i traumi passati causati da quella pazza di sua sorella gli avevano impedito di desiderare qualsiasi contatto con il genere femminile, ecco perché ogni volta che una povera ragazza si innamorava dello smoker bomb e decideva di dichiararsi, cadeva nella depressione più nera e a quel punto le iscritte al fan-club di Hayato la andavano a consolare.
“ehh? Dici sul serio? Beh non mi interessa, tornatene da dove sei venuta e riprenditi questi! Sei proprio inutile.”
Questo era il tipico rifiuto di Hayato Gokudera.
Si avete letto bene ERA il rifiuto alle dichiarazioni di almeno tre settimane fa.
Cos'è successo nel frattempo? Beh sono andata a trovarlo in Giappone.

Tre anni.. erano passati tre anni.
E a John gli mancava, gli mancava lui, solo lui, sempre lui.
Si siede su quella che era la sua poltrona, quando sente dei rumori.
Sherlock eri li, davanti a lui, era vivo, con i suoi occhi color ghiaccio.
E tutto quello che John poteva fare era avvicinarsi a lui.
( solo un piccolo spoiler.. leggete se vi interessa :D)

E: « Buongiorno reclute. Io sono il Maggiore Williams » Iniziò a voce alta e con tono terrorizzante. « sarò il vostro capo istruttore non che il vostro peggiore incubo, ogni vostra stronzata sarà severamente punita. » Disse voltandosi verso le due insolenti. « Non potrete mangiare, parlare, respirare, andare in bagno senza che io ne sia a conoscenza e ve ne dia l'autorizzazione »
A: « Eh allora! E lo vuoi sapere ogni volta che mi cambio le mutante? » Disse Abbie a voce bassissima per far sentire solo a Nina che sghignazzò.
Purtroppo la sfiga, o meglio l'acuto udito di williams, volle che lui si accorgesse della risata di Nina, e non sembrò esserne tanto entusiasta.

spero che la stria non sia banale:
l'amore.....l'amore che ormai dopo anni non si riesce più a nascondere......che si soffre per sembrare normali.....si soffre per non reagire agli abbracci.......si soffre quando davanti alle clienti bisogna far finta di amarsi e di desiderarsi.....quando in realtà non si finge poi così tanto.