"Ricordati, Alya: la fame viene e passa, ma la dignità, una volta persa, non torna più indietro."
La porta della cella sbattè di violenza.
-Detenuto 45!
Una guardia si fece largo nella cella, armato di tutto punto. Alya capì di essere il numero 45, visto che nessuna si faceva avanti.
Si alzò in piedi e si avvicinò.
-Muoviti, il Direttore vuole vederti.
Le ragazze accanto a lei erano rigide come legno e si scambiavano sguardi eloquenti. Solo chi faceva qualcosa di grave veniva convocato. La guardia uscí per prima, Alya stava per seguirla, ma una ragazzina si fece avanti. Occhi enormi e sporgenti, avrà avuto quattordici anni.
Le porse un oggetto che Alya prese: era una statuina di legno, una Madonna dipinta a mano.
Tra Siberiani era un segno di buon auspicio, una benedizione di Dio. Ma lei sapeva che c’era dell’altro, qualcosa che ai maschi risultava incomprensibile: solidarietà femminile. Qualcosa che andava ben oltre l’appartenenza ad un paese o a un ghetto.
-Cos' hai fatto per meritarti questo?
Alya strinse la statuina e sorrise asciugandosi il sangue all' angolo della bocca.
-Ho ricevuto un' Educazione Siberiana.
Autore:
Elly Priest |
Pubblicata: 12/02/15 | Aggiornata: 13/02/16 |
Rating: Rosso
Genere: Drammatico, Introspettivo, Storico | Capitoli: 31 | In corso
Tipo di coppia: Het | Note: Nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
Categoria:
Storie originali >
Drammatico | Leggi le
28 recensioni