Dal capitolo 16:
'Quando Harry mi strinse la mano, capii che forse fino ad allora avevo vissuto in un mondo diverso da quello reale. Ero sempre stata abituata ad essere usata dai ragazzi con cui stavo. Mi facevo mettere i piedi in testa, pensavo che tutti i ragazzi fossere interessati a me solo fisicamente. Il contatto con la sua pelle morbida risvegliò in me una voglia insistente. Ma non la voglia che avevo sempre quando un ragazzo mi toccava, avevo voglia di farmi stringere tra le sue braccia e sentirmi dire 'non ti lascerò andare'.
Non è una FF sdolcinata (anche se parla d'amore), ma descrive molti aspetti della vita. È un po' spinta, spero che voi Directioner pervertite apprezziate ahahah. Buona lettura ;)

Dal prologo:
"Chi sei?" Ringhiò il tipo nel suo orecchio. Fagli credere di avere il controllo.
" Mi chiamo Crystal." Rispose con voce piatta, senza far trasparire alcuna emozione. Doveva ammettere di avere un po’ di paura, e brividi freddi le scendevano lungo la schiena quando il metallo della lama premeva contro la pelle rovente della sua gola.
" Non voglio sapere il nome, puttanella! Come diavolo hai fatto a fare questo!?" Ed indicò con un cenno della testa i ragazzi stesi per terra.
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Dal secondo capitolo:
Lui era Harold Edward Styles; l’Angelo della Morte, il Tenente di Ghiaccio, il Killer… I suoi soprannomi erano innumerevoli, così come la somma di denaro che c’era sulla sua testa.
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" Attenta, Crystal. Sto arrivando."
" Attento, Harry. Ti aspetterò."
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STORIA A RATING ROSSO, CONTENENTE SCENE DI SESSO E VIOLENZA ESPLICITE. NON LEGGETE SE NON VI PIACE IL GENERE.

-Elizabeth Taylor Tomlinson, dove cazzo devi andare alle 7.30 di mattina?-
-Ho capito ma mio fratello è chiuso in quel bagno da più di venti minuti a sistemarsi quello stramaledetto ciuffo!-
[...]
-Liam James Payne, il bagno è mio e tu non ti devi neanche azzardare a varcare quella soglia!- dissi afferrando la maniglia ed entrando in bagno.
-Non sapevo che chiamari con il nome completo sta diventando una moda in questa casa!- disse sbadigliando il riccio.

Elizabeth Williams ha perso la sua verginità in una notte folle,con un affascinante e misterioso ragazzo. Lei non sà però che questa bravata le stravolgerà la vita.
Lui la rapisce,rivendicando il fatto che è sua.
La cosa triste?
Lei inizia a credere che abbia ragione.
"Non posso lasciare che tu mi bruci,non posso resistere. Nessun essere umano può creare un incendio senza farsi consumare lentamente..."

2 gennaio del 2002.
 Mi trovavo in giardino con mia madre. L’erba era coperta da un sottile strato di neve ed io mi trovavo con lei su un vecchio dondolo, arrugginito dalla pioggia e dalla brina. Il suo braccio circondava il mio collo, tenendomi stretta al suo petto e la mia testa poggiata sul suo morbido collo. Potevo benissimo sentire il suo delicato profumo alla lavanda, misto all’intenso odore di smog, causato dal costante passaggio di auto sulla strqdina all angolo di casa mia..

X:«Ciao piccola come stai tutto bene?»
Io non lo guardai nemmeno in faccia, lui mi diede una mano ad alzarmi, e mentre mi alzai con lo sguardo verso il basso dissi..
Io:«Tu sei uno di quei idioti che mi ha buttata per l'aria vero? che gente»
X:«No aspetta, scusa non volevamo farlo apposta, non ti abbiamo proprio vista. e vengo io personalmente per chiederti scusa.»
Io:«Si,come se bastassero delle scuse.»
Una volta ascoltato le sue scuse lo guardai in faccia.
lo guardai e rimasi pietrificata.
Era perfetto con i suoi occhi verdi color smeraldo, le sue labbra rosa carnose, i suoi magnifici e perfetti ricci.
Il resto? Tocca a voi scoprirlo.