Quando Ciel lascia per sbaglio il suo diario sulla scrivania del suo ufficio Sebastian ne legge il contenuto affascinato dalle idee del ragazzino e dai suoi pensieri personali.
Attenzione: TRADUZIONE! e YAOI

Naruto è un ragazzo cresciuto per strada, la sua unica famiglia sono i suoi amici. Si sente solo nella sua casa ed ha veramente bisogno di calore umano. Come se fosse una manna dal cielo arriva un angelo a sarlvarlo...ma che gli porterà un bel pò di problemi!

Cosa succede se degli idol famosi in tutto il mondo pionbano nella tua vita senza preavviso? Senza paracadute! Li faresti cadere o li sorreggeresti? Scopri cosa decide Roxy una "comune liceale"! Li lascirà cadere o li afferrerà al volo?

Era alto e magro ma i suoi muscoli erano evidenti, spalle larghe e addominali scolpiti, portava solo dei pantaloni neri ed era scalzo. Con una mano si stava asciugando i capelli bagnati con una asciugamani, quando lo guardai si rese conto della situazione... urlò ed entrò in quello che doveva essere il bagno. Scioccata mi risvegliai da quel momento e ricordai di essere mezza nuda, mi misi i pantaloncini presi le scarpe ed uscì correndo dalla stanza.....
Ciao a tutti :-) è la prima volta che provo a scrivere una storia, spero che possiate leggerla e darmi un vostro parere, così da sapere se devo continuarla oppure no. Grazie -inchino-

“Buongiorno ragazzi! Buongiorno tesoro!” esclamò avvicinandosi alla moglie per lasciarle un delicato bacio sulle labbra.
“Giorno tesoro, Lelo è arrivato?” chiese.
“No, ancora no”
“Accidenti…vabbè, facciamo accomodare i nostri ospiti!” esclamò con un sorriso.
“Certo, entrate pure!” rispose l’uomo.
Superata la porta d’ingresso, si ritrovarono in un enorme salone con difronte una rampa di scale in legno scuro, con sopra un tappeto rosso, altrettanto enorme, e dopo un piccolo pianerottolo si divideva in due, portando al piano superiore.
“Bene ragazzi, fate come se-“ iniziò il conte, ma venne interrotto dalla porta d’ingresso che si spalancava, lasciando entrare una figura, che sembrasse appartenere a quella di un ragazzo.
“Scusate il ritardo, padre, madre!” disse il giovane appena entrato.
Sebastian, appena sentì quella voce così bella, si girò e vide il giovane ragazzo che occupava la sua mente da due giorni.

-Akihito, c'è una pistola nel comodino alla tua sinistra.-
A quelle parole il minore strabuzzò gli occhi, osservando la sua schiena e facendo vagare poi il suo sguardo altrove nell'arco di pochi secondi per cercare il ripiano in questione. Nonostante ogni sua lamentela, non avrebbe mai lasciato che si portassero via Asami, o almeno non fino a quando non sarebbe stato lui stesso a incastrarlo.
Salve raga! Finalmente dopo secoli scrivo una storia anche qui, speriamo vi piaccia e tante recensioni XD
Nel corso della storia alcune note potrebbero variare e potrete notare in caso un pò di OOC, non stravolgerò il pg tranquilli ^^^
E ora a voi giudicare!
[AsamixAkihito]

[MOMENTANEAMENTE SOSPESA! CI SCUSIAMO! Riprenderemo con gli aggiornamenti non appena tornerà l'ispirazione!]
[Characters: Takaba Akihito, Asami Ryuichi, Feilong Liu, Mikhail Arbatov, OCs]
Cosa sarebbe successo se Mikhail avesse rapito Akihito per chiedere ad Asami di procurargli dei documenti importanti? Come si sarebbe svolta, a quel punto, la storia?
Longfiction ambientata dopo la saga di Hong Kong, a partire dall'isola sulla quale si trovano Asami e Akihito prima di tornare in Giappone.
"[..] Tu hai una grande arma Akihito, devi solo imparare ad usarla..."

La loro convivenza era iniziata con le peggiori premesse.