La verità è che non c'è nulla di calmo nella morte. Niente di dolce amaro mentre la vita scivola via dalla punta delle nostre dita. Tutto, tutto diventa più intenso sul letto morte, più amplificato, i sensi all'erta. Riesci a percepire il lavoro frenetico di ogni singola cellula che combatte per la vita, il lento ed affaticato pompare del sangue che raggiunge il cervello sempre di meno. Sempre di meno. La pesantezza delle palpebre, il respiro irregolare. Il dolore, la paura, le lacrime.
-Prima one-shot della mia vita, vi prego di essere clementi e vi auguro una buona lettura!-

Sentì le lenzuola lamentarsi, emettere un fruscio e capì che Claude si era avvicinato a lei e... si era avvicinato a lei e l'aveva stretta da dietro in una morsa piacevolmente gelida, simile alla morte stessa. Loro due avevano affrontato la morte e l'avevano vinta, lei che ne aveva una paura cieca e lui. Lui l'aveva aiutata a vincere la sua fobia? O... aveva fatto sì che questa s'infiltrasse ancora di più in lei, la divorasse e la costringesse a restare al suo fianco?
«Cosa pensi?», le sussurrò iniziando a mordicchiarle sofficemente il lobo dell'orecchio.
«A niente.»
E più giù, andava giù e mordeva con più voracità, più giù e William lo implorava di smettere, più giù e desiderava qualcosa... in più.
«Davvero..?»

E se….
Tutti i personaggi di Another Way fossero stati del sesso opposto?
Le cose sarebbero state uguali, o si sarebbero svolte diversamente?
Un piccolo assaggio di quello che potrebbe essere stata una delle possibili realtà.
Jack O'Moore scopre che Nicole, una sua compagna di classe, è una vampira, ma questo non è possibile: quella nerd si tiene peggio di una barbona!
Sfruttando la cotta che la ragazza ha per ''il figo'' della scuola, la cambierà secondo i suoi desideri.

Alcuni sostengono che siamo noi i soli artefici del nostro destino... a Martha Parker questo privilegio non è stato concesso

Lirit, ragazza senza genitori viene aggredita in un vicolo da un uomo con l’intento di scipparla, William, un vampiro , sentendola gridare a diversi isolati di distanza accorre in suo aiuto, ma la ragazza è ormai in fin di vita dopo esser stata pugnalata ad un fianco.
William si trova a dover scegliere immediatamente se salvarla, costringendola però ad una vita da vampira oppure lasciarla morire.

Piccola raccolta di Drabble incentrata sul passaggio da umano a vampiro del protagonista, Nero ( pronunciato "nɪro"), un giovane ragazzo dai capelli corvini e gli innocenti occhi marini e sulla nuova vita che gli si prospetta dopo esser stato iniziato alla vita del vampiro da parte della Master Zana (derivato da Thanatos, dal greco, che significa Morte), una apparentemente innocente ragazzina che risulta essere più piccola di ciò che in realtà è, dai capelli biondi e dagli occhi color smeraldo.
*aggiornamento del 20/06* Passaggio al rating Rosso, per trattamento tematiche forte. Chiedo scusa ai miei lettori minorenni... se ve ne erano.
*aggiornamento del 19/12/13* Storia chiusa. Motivazioni? Riparto da zero.

«Come ti chiami?»
Sorrise, non avrebbe potuto fargli domanda più semplice, e si rilassò dalla precedente tensione che l’aveva assalita quando il suo nuovo padrone aveva aperto bocca. Non le dispiaceva l’idea di appartenere a qualcuno.
«Distruzione.» asserì. «Il mio nome è Distruzione.»

[...]-Non andartene via, fratellone- mi supplica aggrappandosi come può alla giacca ma con un solo strattone me ne libero prima di risponderle
-Noi non siamo fratelli- e sgaso prima che mia madre mi possa raggiungere nel suo vestito troppo attillato per la sua età e su quei trampoli di scarpe. Quello che dovrebbe diventare il mio nuovo padre, Ken, è sulla porta, le braccia incrociate e una smorfia seccata sul viso. Pezzo di merda! Avrei voglia di tirarlo sotto con la moto ma poi la mia piccolina si sfriserebbe e sporcherebbe di sangue, non vale la pena![...]È una ragazza, avrà circa la mia stessa età, è magra e abbastanza alta, è vestita completamente di nero, dalla maglietta a mezze maniche, alla gonna che le arriva a metà coscia, alle calze a rete, fino agli stivaletti bassi e i guanti da motociclista, però la mia è l’unica moto nel parcheggio
-È tua?- mi chiede arrossendo appena quando mi avvicino, ha un viso dolce e occhi grandi e verdi sotto ciglia lunghissime e splendide, non era molto formosa ma il viso sopperiva molto a questa mancanza[...]
Siate comprensivi ve ne prego, è la mia prima one shot. Leggete se vi fa piacere.