Bisogna
sempre essere ubriachi. Tutto qui: è l'unico problema. Per
non sentire l'orribile fardello del Tempo che vi spezza la schiena e vi
tiene a terra, dovete ubriacarvi senza tregua. Ma di che cosa? Di vino,
poesia o di virtù: come vi pare. Ma ubriacatevi. E se
talvolta, sui gradini di un palazzo, sull’erba verde di un
fosso, nella tetra solitudine della vostra stanza, vi risvegliate
perché l’ebbrezza è diminuita o
scomparsa, chiedete al vento, alle stelle, agli uccelli, all'orologio,
a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a
tutto ciò che scorre, a tutto ciò che canta, a
tutto ciò che parla, chiedete che ora è; e il
vento, le onde, le stelle, gli uccelli, l'orologio, vi risponderanno:
"È ora di ubriacarsi! Per non essere gli schiavi
martirizzati del Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di
poesia o di virtù, come vi pare.
― Charles
Baudelaire, Paris Spleen
Appassionata di
innumerevoli cose, tra cui la letteratura, l'arte, il cinema e il
vintage. Fin da ragazzina capisco che la scrittura ha una forte
componente taumaturgica per me, però non scrivo seriamente
fino alla fine del liceo. Mi nutro principalmente di fanfictions, serie
tv, caffè e carboidrati, i viaggi mi regalano una
rasserenante sensazione di completezza e libertà. Ho un
debole per la mitologia, la Scandinavia, le lingue, le librerie e le
ambientazioni storiche.
Ho tante idee per
la testa e mi auguro vivamente di riuscire a trovare abbastanza tempo
per realizzarle prima di diventare una vecchia scorbutica.
Non cancello
alcune storie dalla pagina per una semplice questione affettiva,
tuttavia non le sento più “mie” da un
punto di vista stilistico e contenutistico, perché la mia
scrittura è mutata molto nel tempo. Al momento mi sto
dedicando a diversi progetti originali che forse, presto o tardi,
vedranno la luce.