Oneshot su Deimos e Phobos, le due concezioni di Paura.

Il peggio era che ci credeva veramente, che era veramente così schifosamente candido. Sorrise, gentile, e per Timmy fu solo l’ennesima presa in giro.
«Non fare l’agnellino! Ecco che lo fai di nuovo!»
{Chip/Timmy ♥}

Fanfiction partecipante al 2010: a year together, indetta dal Fanfiction Contest ~ { Collection of Starlight }
[Daniel Pennac – “Ciclo di Malaussène”]
E mentre parlo e scandisco le sillabe, penso alla mia Corrençon e conto i minuti che mi separano da lei.
Oh, Julie! Ti sarai messa quel vestito che mi piace tanto? Quello incrociato davanti da cui è così facile liberare i tuoi seni, le tue perfette rotondità?
Forse ho bisogno di un altro caffè.
Ma sì, un bel cafferino turco (“con la “c” minuscola e bene ristretto” come ho detto una volta alla Regina Zabo), o magari uno brasileiro, di quelli che ti fanno torcere le budella per ore.

Sapevo che Achille non avrebbe mai abbandonato quella piana…e che nemmeno io l’avrei fatto. Il fermo immagine di due eroi in tutta la loro umanità.

un giorno il piccolo Goten chiede al padre una piccola curiosità riguardo alla loro razza...

E' stato come se la Morte avesse sfiorato
anche te con un tocco leggero.
Piccola ma profonda drabble su Achille. Dedicata interamente al mio personaggio preferito tra tutti i poemi di Omero. Amo Achille perchè è diviso in due. E' un personaggio potente, vendicativo, quasi insensibile a volte, ma che sa portare allo scoperto un lato terribilmente emotivo, sentimentale, quando Patroclo viene ucciso da Ettore. Quindi, è dedicata a lui. Achille.

100 parole per uno sguardo su una coppia di fratelli diversissimi (Paride ed Ettore), per tirare fuori qualcosa in comune ad entrambi.
Povero Omero... sapesse cosa estraggo dalla sua Iliade...

"Come nascono i bambini"? Una domanda banale. Ma se la chiede un Goten ancora bambino, come gli risponderanno? Sarà una cosa che avrà un influsso determinante, per il suo carattere da adulto...

Avete mai letto il racconto "Il bimbo del gelato" contenuto nel libro Bar Sport di Stefano Benni? E se per una volta fosse il barista ad avere la meglio?