–Diciamo che su una scala da uno a dieci ti amo abbastanza- rispose lui.
–Non credevo esistesse ‘abbastanza’ sulla scala da uno a dieci.-
Mi alzai e rimasi seduta sull’asciugamano disegnando cerchi sulla sabbia. Lui fece lo stesso e mi mise un braccio intorno alla spalla. Mi spostò i capelli dal viso portati dal vento e mi baciò delicatamente. Non avevo voglia di baciarlo dopo quello che aveva detto ma nonostante tutto non riuscivo a resistergli. Improvvisamente mi prese la mano e mise un mucchietto di sabbia sopra.
–Riesci a contare quanti granellini sono?- mi chiese.
–Ti pare? Sono troppi.- risposi abbastanza acida e irritata. Ci ero rimasta male per quella cosa di prima. Non capivo davvero dove voleva arrivare.
-Ecco, così come tu non riesci a contare i granellini, io non riesco a sapere quanto ti amo in una scala da 1 a 10. Ti amo troppo, per riuscire a dirlo in una scala da 1 a 10. Stavo scherzando prima.- disse sorridendomi.

- Non si preoccupi signora, lo capisco, anche per me è stata molto dura ultimamente, le lezioni sono lunghe e faticose e alle volte è difficile starci dietro – Vuoi farmi ridere Zayn? Le lezioni sono faticose? Cos'è, un nuovo modo per dire che le tue scopate sono sepre più frequenti?

-Chi cazzo sei?-
Si volta, sfilandosi malamente le cuffie dalle orecchie, mentre la voce gli muore in gola. Un ragazzo, o forse un uomo, beh, una via di mezzo, continuava a fissarlo con un sorriso un po' storto, perfetto. Il volto appena macchiato da un velo di barba sul mento, e gli occhi, oh, potevano essere quelli di un angelo. Forse il celeste più assurdo che avesse mai visto.
-Il tuo nuovo professore di teatro quindi, adesso, potresti gentilmente sfilarti quel coso dalle orecchie e partecipare alla lezione?-

'Cazzo Cher potresti anche muovere il culo! Sai com'è, c'ho da fare dopo!' disse il riccio, che continuava a lavare le tazze.
Mi chiamo Cher Lloyd, ho quasi diciassette anni, e vivo ad Holmes Chapel.

OS Decisamente erotica! (: Non vi anticipo nulla! -LEGGETE-

I know that you want me to yourself, I'll be your one and only tonight.
No you won't be lonely.
When we dance I'll be loving you slowly, tonight.

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.