Tratto dalla ff:"Un lampo. Un ricordo remoto stordì la mente di Bulma. Almeno quindici anni prima un altro uomo, anzi un ragazzino, saiyan per giunta, le aveva tolto le mutandine per sbirciare una femminilità mai vista prima. Se lei non fosse stata nel quarto stadio del sonno in quel momento, avrebbe colto gli stessi lenti e curiosi movimenti che il principe dei saiyan poco prima aveva messo in pratica per levarle di dosso quell’ingombrante indumento." Spero tanto che vi piaccia; e spero di non aver fatto casini con il codice HTML XD Ciao a tutti^_^
[Finalmente dopo molti giorni mi sono decisa ad aggiustare il font e il formato della storia...prima era illegibile!un kiss]
muse_89 :P

L’inizio della storia di Bulma e Vegeta una delle coppie più amate e “famose” dei cartoni animati, ma tutti in fans di questa coppia hanno sempre avuto un dubbio che li assaliva e che tuttora nonostante l’età li assale… COME E’ NATO IL LORO AMORE?
Io lo ho visto così : una bellissima scienziata della terra s’innamora di un affascinate principe ( non proprio azzurro ) di un regno che oramai non vi è più, un amore proibito, un amore passionale , un amore vero .. ecco che cosa è il loro dove solo una persona è riuscita a fare ‘sciogliere’ il nostro adorato principe;

Questa storia parla di Vegeta e Bulma nel loro amore contorto. lui, l'orgoglioso sayan di sempre e lei la dolce terrestre innamorata. Ecco come è andata realmente!

“Voglio il mio papà!”
I due si guardarono stupiti.
Vegeta era esattamente in quella stanza, accanto a loro, possibile che Bra non potesse vederlo?

La Morte è la più pericolosa delle puttane. Per un saiyan, soprattutto, una tentazione invincibile.
[...] “Posso sapere che intenzioni hai?”
Un sorriso di sfida, provocazione gratuita e fin troppo compiaciuta.
“Ammazzarlo, mi sembra evidente.”
“È già morto.”
“È un dettaglio non rilevante.”
“Dovevo immaginarlo. Tu sei un saiyan. La morte ti piace più di tutto il resto, vero?”
“Sì. Direi che sia così.”
“Bene. Attento che non tocchi a te, perché se così fosse, non credo che potrei perdonartelo.” [...]