"In un modo indescrivibile, incomprensibile, e malato mi ama. Moriarty mi ama. Mi desidera, mi rispetta, mi comprende. Moriarty è all’altezza. Alla mia altezza"

[Prima classificata nel contest: "Blackout Slash - Chiusi in Ascensore" di PurpleMally]
Non è possibile.

Agron,pochi giorni prima del suo matrimonio si ritrova in un locale di Soho, e mette gli occhi su una ragazza che in realtà non lo è ma è Nasir.
Un'altro prompt della Nagron Week 2014. Day 5: Het!Agron - Gay!Nasir

Nagron Week 2014
Day 2, Rocker!Nasir - Pianist!Agron
Non lo notai subito preso dalla ricerca del nuovo cd di PJHarvey tra gli scaffali delle novità del periodo, mentre spostavo l’ultimo album degli Oasis delle note mi giunsero all’orecchio. Non era nulla di classico tipo Schubert o Mozart, niente di contemporaneo che mi potesse sembrare di richiamare, ma era un suono melodico e deciso con una nota di malinconia.

-Non è tutta mia la responsabilità.
-Forse no.- gli concede Brian, annuendo – Ma a questo punto, non m’interessa. Stavolta sono io ad avere troppo da perdere, Matthew.

Orientativamente è uno squarcio di Ossa dal punto di vista di Agron, può essere collocato tra il capitolo 43-44, in realtà è la role di prova (proprio per il personaggio di Agron) che ho scritto per partecipare ad un Gdr.
Dal testo:
La bocca di Nasir era piacevole, era umida, era fresca, era... casa.
La bocca di Nasir mi ricordava i sapori forti della mia terra, un luogo che non vedevo da anni, in cui volevo tornare e restare per sempre... con lui.
Le labbra di Nasir erano casa, e nessun posto avrebbe mai potuto essere come casa, casa dolce casa...
“Nasir... ti amo”, mormorai, con voce roca, mentre le mie dita si scioglievano dalle sue e correvano lì, dove i nostri bacini si incontravano e si scontravano, correvano a prepararlo.
Spensi un gemito premendo la bocca nell’incavo del suo collo, che era una curva morbida e calda e umida... che era casa.
Lo allargai e lo sentii allargarsi, sentii ogni gemito, ogni lieve ansito, mentre il corpo di Nasir era schiuma e mare sotto di me.
Mare della mia terra, mare burrascoso e gelido, mare...

Fa freddo a Natale a Londra.