Ne hai provati diversi, ma il tuo preferito è il Fentanyl. Classe 1960, appartenente alla famiglia degli analgesici oppiacei, specializzato nel sedare il dolore nella maniera più rapida possibile. Nel leggere il foglio illustrativo hai tralasciato gli effetti collaterali: preferisci illuderti che essi siano il male minore.
[Basata su un personale headcanon: ""Akashi prende dei farmaci perché, spesso, l'occhio sinistro gli fa male. E' il vecchio sé che si lamenta".

{Aomine x Kuroko x Kise}
*Seguito de 'Il terzo vertice'*
Quando mi presentai a casa di Aomine-kun, trovai nella sua camera, già appostato al suo fianco davanti ad un tavolino centrale, anche Kise-kun. La sua presenza all’interno del nostro mini gruppo studio non mi dispiaceva affatto, ma ciò mi face supporre che le intenzioni di Aomine-kun fossero ben lontane dal voler studiare.
“A quanto pare sarai ancora una volta il mio mentore, Kurokocchi!”

«Codice NDC» sibilò il biondo scattando in piedi. 
In men che non si dica, Svezia seguito a ruota da Danimarca si fiondò in cucina e afferrò Norvegia in una ferrea morsa. 
«Eh? Ma cosa fai Berwald?» riuscì a chiedere Lukas prima che lo svedese lo immobilizzasse sul materasso del letto della stanza di Matthias.
«Codice NDC» spiegò freddo come sempre.
[Gakuen Hetalia]

Ogni nazione, custodiva gelosamente qualcosa di molto prezioso e significativo appeso su una parete della propria dimora.
Era un dono, un regalo prezioso, che Italia aveva fatto loro senza neanche accorgersene.
Alla sera , ogni nazione, si fermava ad osservarlo per alcuni istanti sorridendo amaramente: Tutti ne erano consapevoli, quella era solo un illusione, una bellissima illusione a cui nessuno rinunciava.

{Aomine x Kuroko x Kise}
“Aominecchi, per favore, mettiti qualcosa addosso!” dissi in tono supplice. Forse alle sue orecchie non sembrai tanto convincente, perché anziché prendere un asciugamano per coprirsi le parti basse, si accosciò fino a portare il viso alla mia altezza.
“Ehi, siamo tra maschi, no? Ti senti a disagio perché non ti piace… o perché ti piace troppo?”

Erano passati dieci anni da quando quel panorama familiare fatto dal grande edificio bianco e gli alti sempreverde aveva colpito il suo sguardo per la prima volta. Eccetto forse per qualche infimo particolare la scuola doveva aveva passato la sua adolescenza non era cambiata di una virgola. C’erano sempre i soliti studenti ritardatari che sarebbero entrati in classe dopo il suono dell’ultima campana, i rappresentanti di classe che erano stati chiamati di buon mattino dagli insegnanti per organizzare il festival dello sport che si sarebbe tenuto nelle settimane successive. A dire il vero, non era scomparso del tutto il Midorima quindicenne che passeggiava nei corridoi verso il Club di Basket, in quell’uomo serio diretto in palestra.

I pensieri di Hakkai in una notte di pioggia.
"Il desiderio di non vedere più quel sangue era stato sostituito da qualcos'altro.
Arrivò finalmente il tuono, che imponendosi a quel temporale rimbombò la parola “Rassegnazione”"

Caro Aomine,
sicuramente tu non mi conosci, ma io sì, ed è per questo che ti sto scrivendo questa lettera. Non voglio dirti il mio nome perché so di non essere il tuo tipo a prescindere, e se sapessi chi sono riceverei soltanto un brutto rifiuto che non sopporterei. Vedi quante negazioni? Pur senza farlo apposta, il mio tentativo di avvicinarmi a te è stroncato sin dall'inizio, e niente può iniziare con un “no”.
[ Aomine Daiki/Kise Ryouta, Aokise. - Ambientata in più periodi. ]

Kise*Kasamatsu - Kuroko no Basuke. Love//Yaoi couple.
{PwP number six#.
“Mmmh..no, toglilo Kise...! AH!”
“Non posso...ti piace troppo per poterlo fare...”
“Nnh...K-Kise..!”
“Senpai...?”

-Come si sente oggi?-
[AkaKuro AU - Scene delicate]

Non lo so quello che provo per te.
È un turbinio di emozioni e sensazioni.
Sono come due magneti che si respingono.
Non capisco più niente quando sono da solo con te.

E Kise ne era certo, c’era qualcosa di strano in lui. Perché più che i ricordi della partita, quello che gli tornava in mente più spesso era il sorriso che Kuroko gli aveva mostrato alla fine di essa, quando gli aveva confessato di averlo trovato fantastico.