"L'origine di noi si cela tra le pagine di un libro. Uno sciocco scrittore, un povero pazzo, che narra la sua versione della storia di ciò che è stato dimenticato, ci usa come colpa, come condanna senza conoscerci. Adesso è il nostro turno di raccontare la storia, di raccontare ciò che accadde dopo l'esilio dal paradiso, di mostrare hai terreni le origini."

Sciocco, folle è frainteso un giovane e vecchio poeta, egli rimane bloccato. Le sue parole non escono, non emette più un suono.
Un richiesta d'aiuto da chi e bloccato su un precipizio... soffocante, insopportabile, doloroso.
Una speranza al quale si è arreso, al quale desidera credere.

Lo scorre del tempo visto attraverso le immagini di ciò che si vedeva e ciò che si vede. Il sogno diventa desiderio, il bambino diventa adulto.

Si è soli anche in mezzo a una folla, si celano segreti su i polsi e le maniche di una maglia, ci nascondiamo alla famiglia, a gli amici e ci rinchiudiamo in piccole stanze a gridare tra i nostri pensieri. Quello che ho voluto esprimere è la costante agonia che, come un mostro, mi divora.
La costante contraddizione tra il voler essere invisibile e il gridare aiuto per essere salvati da noi stessi.

il ricordo tra una donna e il suo amante, un'emozione che lascia l'amaro in bocca.