Caddi per l' ennesima volta a terra.
Ma questa volta, molto più pesantemente delle altre.
Sentivo ogni più piccola fibra del mio corpo che implorava di smettere con lo stupido gesto che invece qualche parte del mio cervello, probabilmente compromessa dagli sforzi, mi incoraggiava di continuare a fare.
Non sapevo neanche io esattamente il perchè, eppure continuavo .
Ripresi a vedere bene dopo qualche istante, squadrando centimetro dopo centimetro la superficie su cui ero indecorosamente finito, come un sacco di spazzatura pieno di strappi ai lati.
Poi, un' altra figura attirò la mia attenzione dal suolo. Un paio di scarpe, che si avvicinavano sempre di più al mio viso, mentre un rivolo rosso mi usciva dalla bocca.
Riconobbi immediatamente quelle scarpe, e sapevo fin troppo bene a chi appartenevano, chi le stava indossando in quel preciso momento.
Alzai debolmente lo sguardo. Sì, era lui.
Quello che mi aveva colpito e fatto cadere a terra, tutte quelle volte.
Mi guardava con fare divertito, sprezzante, di chi gode nel fare quel determinato genere di cose che fanno sentire più forte chi le fa e fanno sentire debole, inutile e insignificante chi le subisce. Era più forte di me. Questo non potevo negarlo nel modo più assoluto.
Magari lo era anche troppo per me.
Cercai di muovermi, e di rimettermi in piedi il prima possibile. Non c' era un secondo da perdere, o ne avrebbe approfittato per colpirmi quando ero più vulnerabile.
Con uno scatto che nemmeno io credevo di possedere, tanto meno in una situazione simile, mi rimisi in piedi, davanti a lui, ancora.
Mi guardò in modo strano, forse non si aspettava che fossi talmente idiota da alzarmi di nuovo apposta per prenderle.
-Ma tu non ti arrendi mai...?- fece con un' espressione quasi come...incuriosita, pur mantendo la sua aria da spaccone.
Il tipo di persone che odio di più al mondo.
Sì, io odio gli spacconi. Definitivamente.
"Arrendermi ora...?" pensai. L' ho già fatto molte volte. Troppe volte.
Se scappi, non finisci più di correre. E poi ti staranno sempre dietro, come farebbe un gatto col topo.
"N-no...Almeno oggi no...Anche se so che sto per pentirmene amaramente!"
Mi rimisi in posizione.
-Ho tutto il giorno libero!-
Non potevo arrendermi. Non volevo farlo.
-E' meglio che rinunci. Tu mi hai colpito solo una volta, e guarda come ti ho ridotto io.- riprese strafottente.
-Prima o poi dovrai pur stancarti, no?- risposi, respirando alquanto affannosamente.
Sono passati un bel po' di anni da allora. Quel tipo non l' ho più rivisto, non mi ricordo neppure bene che faccia avesse. Non mi ricordo neanche come fosse andata a finire, quel giorno. Non tanto male evidentemente, se alla fine sono riuscito a tornare a casa vivo.
Eppure non posso fare a meno di ripensare a quel dì così lontano e confuso e contemporaneamente così simile, purtroppo, a tanti altri della mia vita.
Quando ripenso a tutto ciò, mi sento debole, floscio, come un pesce a cui hanno appena strappato fuori la lisca a viva forza.
Un' immagine poco poetica, lo so. Ma è la prima che mi viene in mente.
Tuttavia, forse.... ho fatto bene a continuare ad alzarmi, quel giorno, quell' unico dannatissimo giorno.
Almeno una volta, sono riuscito a far prevalere la mia volontà in una situazione in cui, logicamente, molti avrebbero semplicemente tagliato la corda.
Se potessi tornare indietro, probabilmente, lo rifarei, non so se per orgoglio o per i danni che il mio cervello ha dovuto subire a causa mia.
Sono riuscito a superare uno dei miei tanti limiti, quel giorno. E quel senso di debolezza che mi attenaglia la mente svanisce, per dare il posto ad un vago senso di... soddisfazione, mista ad un pelino di innocente imbarazzo di sè stessi.
Ho imparato una cosa che non cambierei con niente al mondo.
E preferisco scrivervela così, piuttosto che esporla come un lunghissimo e noiosissimo monologo, anche perchè a forza di leggere la parte precedente la gente già mi odierà tantissimo.
Per ottenere il vostro perdono, in poche parole, qui vi cito:
"Ehi, Jacob! Tu sai perchè cadiamo a terra nella nostra vita?"
"N-no, non lo so, anche se mi piacerebbe tanto sapere il perchè..."
"Ma è semplice!"
"Allora dimmi, sono tutto orecchie! Qual' è la ragione per cui cadiamo nella nostra vita?"
"Per imparare a rimetterci in piedi!"
Never Surrender.
Never Turn Back!