“Ok guarderò le carte.” Santana annuì. Vide Quinn in piedi alle loro spalle e si accorse di come anche lei osservasse Rachel, assorta. Puck ridacchiava, passandosi le mani grandi a scompigliare la cresta, poi si illuminò come se avesse avuto l’idea del secolo.
“Bene, visto che ti stai avvalendo dell’aiuto di una bella signorina per battere il tuo record personale, io propongo di considerare questo come l’ultimo giro. Se vincerai tu potrai farmi fare tutto quello che vorrai. Se vincerò io dovrai fare tutto –e dico tutto- quello che vorrò.”
Santana guardò Rachel e le sorrise. “Hai una bella responsabilità fra le mani, Berry.” Poi tese il braccio verso Puckerman che sollevò le sopracciglia.
“Affare fatto?” Chiese maliziosamente il ragazzo.
“Affare fatto.” Confermò lei.

Ogni mio dannato pensiero è per te, Brittany. Solo per te. Perdonami, almeno tu: io sarò sempre colpevole di averti derubato. Della tua vita, dei tuoi anni più belli. Ho sofferto, ma per avere ciò che meritavo avrei dovuto patire ancora di più e prendere su di me tutto il tuo dolore. Perdonami, ti prego. Perdonami, Amore. E torna. Lo sai: io ti aspetto immobile. Immobile, senza respirare. Per sempre. Qui.