NOTE ALLA II PARTE ( cap. 28-40 )-IL MONDO DEI VAMPIRI.
La capacità dell' Autrice creare una nuova situazione e di mutare di conseguenza il proprio stile è davvero sorprendente e rimarchevole. Devo dire di aver faticato a leggere queste pagine, così differenti dalla I parte, finchè non sono riuscito a " risintonizzarmi ". Si tratta di una vera e propria discesa agli inferi in cui William viene precipitato da Drusilla che, grazie alle proprie doti, deve aver percepito qualcosa di particolare in lui. Coerentemente con la storia base il mondo vampiresco non ha nulla di romantico, è una realtà cupa e violenta, dominata dalla forza e tenuta in vita dalla morte. I personaggi sono anch' esssi coerenti con il telefilm: Angelus sadico e dominante, Darla meschina e Drusilla una figura tragica. Di certo gli eventi narrati sono terribili, specie se visti con gli occhi delle vittime e dei loro familiari. Tuttavia va ricordato, credo, che nessuno ( o quasi ) sceglie di diventare un vampiro. Altri ( il sindaco, Warren, Caleb,.... ) hanno scelto, i nostri antieroi no ( ad es. Drusilla mi ha sempre ispirato paura e ripugnanza ma è divenuta quello che è dopo essere stata abusata in tutti i significati del termine). Inoltre in loro resta in genere una qualche traccia di umanità ( il legame tra William e Drusilla, per esempio, od il fatto che William risparmi Matthew e la sua famiglia ), sia pur imprigionata in un groviglio di oscurità. Da qui la classica domanda: una persona divenuta un vampiro è responsabile delle azioni che compie dopo ? Risponderei di no: i vampiri appaiono privi di libero arbitrio e dominati solo dalla parte negativa della loro precedente personalità. In breve Angelus non è Angel ma i due a mio parere sono " forme ", modi di esistere , di un unico essere. Della questione della privazione dell' anima, uno dei pochi punti che non mi sembra che la storia base spieghi in modo del tutto convincente, non mi sento per ora di dir nulla. Preferisco dire solo che i vampiri di " Buffy " sono privi della propria precedente umanità e quindi possiedono una personalità ma deformata.
Bene, credo di aver detto anche troppo perciò di William/Spike parlerò in seguito. Per intanto grazie a chi ha avuto la pazienza di seguirmi ed alla prossima!
Testo della tua recensione:
NOTE ALLA II PARTE- WILLIAM E SPIKE.
Trovo molto convincente l' idea dell' Autrice che un vampiro non nasca " fatto e finito " ma che si sviluppi a partire dalla sua personalità umana. Così avviene per William, sotto la guida di Drusilla e, specialmente, di Angelus ( un crudele maestro, senza dubbio ). Inizia così per il nostro protagonista un tragico itinerario di abbrutimento e di deumanizzazione sui cui particolari trovo inutile soffermarmi. Dopo il tentativo fallito di salvare la madre dalla malattia che la consuma ( efficace e sobrio rimando alla storia base ) il suo unico vero collegamento con la vita precedente è l' ineliminebile ricordo di Buffy/Elisabeth e l' unica consolazione il legame con Drusilla. Ma dopo la violenza subita da parte di Angelus William inizia a ribellarsi, rifiuta di ridursi ad un mero pupazzo del proprio gransire e decide di cercare un proprio " spazio " nel mondo dei vampiri. Lo trova nella decisione di votarsi alla lotta contro le Cacciatrici, alla ricerca della gloria o di una morte onorevole ( eco dei passati sogni romantici? Desiderio inconsapevole di morte? Forse un qualcosa di entrambi ). Inizia così una parte veramente intensa ed epica della narrazione, molto ben resa anche a livello di azione ( con buona pace dell' idea che alle autrici donne tali scene non riescono perchè alle donne le scene d'azione non interessano... ). Alla fine, dopo l' uccisione di Li Rong, William è non solo sopravvissuto ma è divenuto veramente un qualcosa di nuovo, Spike, un vampiro individualista che obbedisce solo alle proprie regole ma dotato di un " codice d' onore " a cui è fedele e di una propria dignità. Ora è più forte, più determinato e disprezza ciò che era da essere umano; insomma è un buon soldato di una causa sbagliata ma ha guadagnato un proprio valore, non è una semplice macchina che uccide per sopravvivere. Passano molt ialtri anni e Spike appare sempre più cinico e sicuro di se, al punto che la sfida di uccidere la sua terza Cacciatrice gli appare irresistobile e quasi ovvia data la reputazione della sua nuova avversaria. L' adolescente californiana, tuttavia, appare un po' una delusione: Spike nota solo che ha .... un sederino grazioso. Ma appena Buffy mostra il viso le sue certezze iniziano ad incrinarsi ed i dubbi ad emergere. Com' è ovvio la reazione del nostro, passato lo sgomento iniziale, è rabbiosa : la ...... colpevole di somigliare o di discendere dal suo perduto ed indimenticato amore deve " espiare " morendo. Ma intanto tutto è di nuovo in discussione.
Infine voglio sottolineare la grande capacità narrativa dell' Autrice, sia a livello stilistico che di organizzazione della vicenda , nonchè la sua fedeltà al telefilm, ricreato ed integrato ma mai tradito o stravolto nei suoi elementi fondamentali. Trovo poi molto belli, specie in una vicenda così cupa, anche i suoi tocchi ironici davvero british ( ad es. la lite tra Spike ed Angelus nata da una mela - frutto a quanto pare sempre nefasto- e l' idea di quest' ultimo che la Cacciatrice italiana sia un' esile fanciullina mentre Emiliana è in realtà più alta di lui- efficace ironia inglese suile strane idee che spesso gli inglesi hanno dell' Italia ). (Recensione modificata il 11/10/2019 - 04:56 pm) |