Recensioni per
Forward to Time Past
di Unbridled Brunette

Questa storia ha ottenuto 251 recensioni.
Positive : 251
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/12/19, ore 10:55

ciao :)
ho scoperto questa storia perchè cercavo qualcosa da leggere su una serie tv che ho adorato e che mi sono maledetto per non averla scoperta da subito (conta che l'ho vista per la primissima volta, perchè suggeritomi da una cara amica, solo pochi mesi fa). L'ho adorata in ogni stagione, in tutti gli episodi. E a differenza di altre serie tv, ha avuto il grandissimo merito di terminare all'apice del successo e di non allungare il brodo, come sovente succede.
Ma per passare alla storia, devo dire che le premesse sono ottime perchè è un prologo, come devono essere i prologhi: non lunghi, ma comunque già con dell'azione presente. Ho compreso che questa è un'opera di traduzione, però ugualmente ti faccio i complimenti perchè il lavoro che hai fatto richiede comunque uno sforzo notevole, data anche la lunghezza della storia! Il personaggio di Glory, sebbene credo sia una comparsa nella storia, mi è parso molto IC. Devo dire che la cara dea, nel corpo di donna è stata un'idea molto azzeccata di Whedon ai tempi e, seppur malvagia, insieme a Spike e Drusilla, è stata certamente la malvagia che mi ha affascinato maggiormente. Più del Maestro, più di Wilkins, più di Adam e anche più del Primordiale.
Ad ogni modo, l'idea pare essere davvero interessante.
Proseguirò con la lettura!
A presto,
Dani!

Recensore Master
12/11/19, ore 17:21

Bella. Bellissima. Assolutamente meravigliosa questa storia. Mi sono avvicinata da poco al fandom di Buffy, nonostante la conoscessi da anni, ma le repliche sul canale Spike (le coincidenze pure col nome 🤣) e la rabbia di come vanno alla fine le cose (non ho mai accettato il modo in cui Buffy trattava Spike i primi tempi e ancora meno ho accettato la morte di lui 😒 e da quel che so nei fumetti non ci sta nulla su loro, e che lui ritorni in Angel non è soddisfacente) mi hanno ricordato lo splendido mondo delle Fanfiction 😍 Grazie davvero per il tempo che tu e le altre avete dedicato a questa traduzione, sicuramente non semplice. Adesso corro a spulciare qualche altra storia su questi due stupidotti che ho amato da subito. Non ho mai sopportato Angel 🤣 mi è sempre stato sulle scatole, lo trovo piatto, al contrario di Spike che ha subìto, nelle varie stagioni, evoluzioni caratteriali davvero significative. Ancora grazie per averci fatto leggere questa storia ❤️ Baci Faby 😘

Nuovo recensore
10/11/19, ore 21:26
Cap. 48:

Quello che ho scritto molti capitoli fa, amava William perchè rientrava nel suo schema mentale bigotto:umano/buono e demone/cattivo. Si è sentita libera di lasciarsi coinvolgere perchè era umano, debolo e normale. Tornata a Sunnydale Spike è di nuovo una cosa disgustosa, un assassino addirittura fa distinzione su Anne non è la madre di Spike ma di William e lo ferisce, lo ferisce come fa sempre. Irrecuperabile Buffy Summers.

Nuovo recensore
09/11/19, ore 19:29
Cap. 3:

Non è vero che è stato pesante, mi è piaciuto, si deve sempre dare uno sguardo generale sulla situazione, dove si è, come è l'ambiente e le persone, la fotografia dell'epoca in cui è finita deve esserci.

Nuovo recensore
05/11/19, ore 16:27
Cap. 69:

NOTE ALLA PARTE III ( CAP. DA 41 A 67 )
Nuova parte e nuovo cambio di tono della narrazione. Dopo il momento romantico e quello gotico ora siamo a quello drammatico-psicologico. L'atmosfera si fa malinconica, triste, quasi plumbea mentre i protagonisti non riescono a comprendersi e finiscono col farsi del male senza volerlo. Infatti Buffy è convinta che in Spike non sopravviva che l'aspetto esteriore di William mentre questi oscilla tra il sospetto di essere stato usato da Buffy/Elisabeth e l' idea di averla tradita dopo la propria trasformazione ( con Drusilla e con le proprie azioni di vampiro ). In più la Cacciatrice appare molto provata dalla propria esperienza nel passato e quasi incapace di riadattarsi al presente ed alle necessità del " terribile quotidiano ": i problemi finanziari ( bella nota realistica, per in ciso), la responsabilità di capo famiglia, .... Quest' ultimo punto mi pare un parallelo col ritorno dall' Aldilà della sesta stagione e rende Buffy insolitamente fragile e vulnerabile. Neppure i suoi amici riescono a scuoterla ed ad aiutarla anzi finiscono con l' aggravare la situazione. Solo Dawn ( molto ben caratterizzata ) appare piacevolmente acuta ed attiva.
Questa situazione quasi da film scandinavo ( e non è un ironia: mi è venuto davvero in mente Bergman ) è resa dalll' Autrice con grande padronanza stilistica ed eccellente conrollo della struttura narrativa. Tuttavia non mi convince del tutto. Ciò per due motivi: prima di tutto la caratterizzazione di alcuni personaggi. Mentre mi ritrovo in Anya, Xander e Tara, Giles e Willow mi sembrano quasi grotteschi; Giles nel telefilm è, in genere, ironico , benevolo e di fatto paterno verso Bufffy mentre qui appare autoritario-paternalistico, pomposo e quasi ricattatore ( il prestito " a condizione che ..."). Quanto a Willow oltre che evanescente sembra oscillare tra la scroccona e la manipolatrice. E la migliore amica di Buffy dove si è nascosta? Si noti che Buffy non si confronta mai veramente con lei... ora capisco il risentimento per quel che è successo ma almeno un' onesta litigata mi pare più realistica. Il secondo punto mi sembra più grave: scompare quel legame tra la protagonista ed i suoi amici che giudico una dellle cose migliori della storia base ( senza di esso , ad es. temo che lei sarebbe diventata cinica e disperata come in " The Wish " ),. Qui gli " amici " appaiono quasi un ostacolo;non solo non capiscono Buffy ( e questo è possibile ) ma non manifestano alcuna empatia con lei e cercano di aiutarla manipolandola. Anche la sua crisi è forse eccessiva ma, data la situazione, " può starci ". Insomma capisco che la crisi del rapporto tra la Cacciatrice e gli amici è legata al problema di come far loro accettare la sua relazione con Spike ma comunque la storia per la prima volta mi sembra in parte non convincente. Gli altri punti, ad es. la caratterizzazione di Spike od il suo rapporto con Dawn, invece non mi suscitano dubbi.
Fortunatamente ( tranne che per Dawn ) l' idea improvvida ma generosa di Spike per aiutare Buffy a risolvere le sue difficoltà finanziarie ( ispirata liberamente all' episodio 15 dellla sesta stagione ) rompe l' impasse ed avvia la vicenda verso lo scioglimento. Ma di questo parlerò la prossima volta....

Nuovo recensore
29/10/19, ore 17:00

NOTE AI DUE MISSING MOMENT
In questi due brevi ma ben curati raccconti l' Autrice conclude l' inserimento di " Forward " all' interno della storia base trasformando la propria opera in una sorta di variazione o di alternativa alla vicenda che conosciamo. A mio parere lo fa con grande fedeltà allo spirito del telefilm ( che dimostra ancora una volta di conoscere molto bene ) e notevolissima abilità narrativa. In particolare il primo missing moment racconta il primo scontro tra Spike e Buffy mantenendo sostanzialmente la struttura dell' episodio corrispondente ma sviluppando il tema del crescente smarrimento del vampiro di fronte all' insolubile ( per lui ) problema della somiglianza tra la Cacciatrice ed Elizabeth. Sono proprio i dubbi di Spike a salvare la sua avversaria e l' intervento di Joyce qui serve solo a dargli un pretesto per ritirarsi. Devo dire di aver colto nel telefilm sin dall' inizio una sorta di rispetto tra avversari tra i due, ben espresso dalla decisione di lottare senza usare armi, e quindi trovo efficace la stategia dell' Autrice. Similmente il secondo m. m. riprende con abilità l' episodio della notte di Hallowen stregata da Ethan Rayne per tratteggiare lo sviluppo dei sentimenti del nostro protagonosta e la nascita dei primi corrispettivi turbamenti in Buffy. Riguardo alla violenza tentata da Spike ai danni di quest' ultima ( perchè di violenza indubbiamente si tratta anche se non credo che sarebbe arrivato ad ucciderla ) penso che si tratti di un episodio indubbiamente " duro " ma coerente con la situazione. Mi spiego: Spike è sempre più attratto da Buffy per via della sua misteriosa somiglianza con la donna che ha amato e perduto e data la natura ancora principalmente malvagia del nostro vederla indifesa ed in abiti che ricordano quelli dell' 800 ( in effetti sono settecenteschi, come l' Autrice fa notare con l'abituale precisione ) costituisce per lui una tentazione irresistibile, anche se significativamente mescolata ad una sorta di istinto di protezione ( la difesa dall' aggresssione ). Psicologicamente mi sembra quindi che la situazione " non faccia una grinza " anche se è giusto che il tutto si risolva in ( quasi ) niente. Ugualmente verisimili sono la reazione disgustata di Buffy quando riprende coscienza di se e la sua decisione di non rivelre quanto avvenuto ( a cosa servirebbe ? ). Insomma questo momento è un buon contraltare narrativo al tentato stupro della sesta stagione ( e ripensandoci devo dire che vi sono diversi di questi rimandi nella storia ).
E così siamo arrivati alla terza parte e confesso di essere molto curioso di vedere come la vicenda verrà portata a conclusione... ma avremo modo di riparlarne.

Nuovo recensore

NOTE ALLA II PARTE ( cap. 28-40 )-IL MONDO DEI VAMPIRI.
La capacità dell' Autrice creare una nuova situazione e di mutare di conseguenza il proprio stile è davvero sorprendente e rimarchevole. Devo dire di aver faticato a leggere queste pagine, così differenti dalla I parte, finchè non sono riuscito a " risintonizzarmi ". Si tratta di una vera e propria discesa agli inferi in cui William viene precipitato da Drusilla che, grazie alle proprie doti, deve aver percepito qualcosa di particolare in lui. Coerentemente con la storia base il mondo vampiresco non ha nulla di romantico, è una realtà cupa e violenta, dominata dalla forza e tenuta in vita dalla morte. I personaggi sono anch' esssi coerenti con il telefilm: Angelus sadico e dominante, Darla meschina e Drusilla una figura tragica. Di certo gli eventi narrati sono terribili, specie se visti con gli occhi delle vittime e dei loro familiari. Tuttavia va ricordato, credo, che nessuno ( o quasi ) sceglie di diventare un vampiro. Altri ( il sindaco, Warren, Caleb,.... ) hanno scelto, i nostri antieroi no ( ad es. Drusilla mi ha sempre ispirato paura e ripugnanza ma è divenuta quello che è dopo essere stata abusata in tutti i significati del termine). Inoltre in loro resta in genere una qualche traccia di umanità ( il legame tra William e Drusilla, per esempio, od il fatto che William risparmi Matthew e la sua famiglia ), sia pur imprigionata in un groviglio di oscurità. Da qui la classica domanda: una persona divenuta un vampiro è responsabile delle azioni che compie dopo ? Risponderei di no: i vampiri appaiono privi di libero arbitrio e dominati solo dalla parte negativa della loro precedente personalità. In breve Angelus non è Angel ma i due a mio parere sono " forme ", modi di esistere , di un unico essere. Della questione della privazione dell' anima, uno dei pochi punti che non mi sembra che la storia base spieghi in modo del tutto convincente, non mi sento per ora di dir nulla. Preferisco dire solo che i vampiri di " Buffy " sono privi della propria precedente umanità e quindi possiedono una personalità ma deformata.
Bene, credo di aver detto anche troppo perciò di William/Spike parlerò in seguito. Per intanto grazie a chi ha avuto la pazienza di seguirmi ed alla prossima!
Testo della tua recensione:
NOTE ALLA II PARTE- WILLIAM E SPIKE.
Trovo molto convincente l' idea dell' Autrice che un vampiro non nasca " fatto e finito " ma che si sviluppi a partire dalla sua personalità umana. Così avviene per William, sotto la guida di Drusilla e, specialmente, di Angelus ( un crudele maestro, senza dubbio ). Inizia così per il nostro protagonista un tragico itinerario di abbrutimento e di deumanizzazione sui cui particolari trovo inutile soffermarmi. Dopo il tentativo fallito di salvare la madre dalla malattia che la consuma ( efficace e sobrio rimando alla storia base ) il suo unico vero collegamento con la vita precedente è l' ineliminebile ricordo di Buffy/Elisabeth e l' unica consolazione il legame con Drusilla. Ma dopo la violenza subita da parte di Angelus William inizia a ribellarsi, rifiuta di ridursi ad un mero pupazzo del proprio gransire e decide di cercare un proprio " spazio " nel mondo dei vampiri. Lo trova nella decisione di votarsi alla lotta contro le Cacciatrici, alla ricerca della gloria o di una morte onorevole ( eco dei passati sogni romantici? Desiderio inconsapevole di morte? Forse un qualcosa di entrambi ). Inizia così una parte veramente intensa ed epica della narrazione, molto ben resa anche a livello di azione ( con buona pace dell' idea che alle autrici donne tali scene non riescono perchè alle donne le scene d'azione non interessano... ). Alla fine, dopo l' uccisione di Li Rong, William è non solo sopravvissuto ma è divenuto veramente un qualcosa di nuovo, Spike, un vampiro individualista che obbedisce solo alle proprie regole ma dotato di un " codice d' onore " a cui è fedele e di una propria dignità. Ora è più forte, più determinato e disprezza ciò che era da essere umano; insomma è un buon soldato di una causa sbagliata ma ha guadagnato un proprio valore, non è una semplice macchina che uccide per sopravvivere. Passano molt ialtri anni e Spike appare sempre più cinico e sicuro di se, al punto che la sfida di uccidere la sua terza Cacciatrice gli appare irresistobile e quasi ovvia data la reputazione della sua nuova avversaria. L' adolescente californiana, tuttavia, appare un po' una delusione: Spike nota solo che ha .... un sederino grazioso. Ma appena Buffy mostra il viso le sue certezze iniziano ad incrinarsi ed i dubbi ad emergere. Com' è ovvio la reazione del nostro, passato lo sgomento iniziale, è rabbiosa : la ...... colpevole di somigliare o di discendere dal suo perduto ed indimenticato amore deve " espiare " morendo. Ma intanto tutto è di nuovo in discussione.
Infine voglio sottolineare la grande capacità narrativa dell' Autrice, sia a livello stilistico che di organizzazione della vicenda , nonchè la sua fedeltà al telefilm, ricreato ed integrato ma mai tradito o stravolto nei suoi elementi fondamentali. Trovo poi molto belli, specie in una vicenda così cupa, anche i suoi tocchi ironici davvero british ( ad es. la lite tra Spike ed Angelus nata da una mela - frutto a quanto pare sempre nefasto- e l' idea di quest' ultimo che la Cacciatrice italiana sia un' esile fanciullina mentre Emiliana è in realtà più alta di lui- efficace ironia inglese suile strane idee che spesso gli inglesi hanno dell' Italia ).
(Recensione modificata il 11/10/2019 - 04:56 pm)

Nuovo recensore
21/09/19, ore 17:26
Cap. 28:

NOTE AI CAPITOLI DA 24 A 27.
Sono capitoli davvero belli per la fusione tra contenuti veramente coinvolgenti ed efficacia della narrrazione. Farò solo delle brevi osservazioni: leggerli è meglio che ascoltare un commento. William, comunque, ha fatto la sua mossa regalando il braccialetto e chiedendo a Buffy di sposarlo nonostante la differenza sociale. Lei è ( logicamente ) incerta ma decide per buone ragioni di rifiutare. Qui ho apprezzato molto la sua realistica visioni delle responsabilità che un legame del genere comporta ; davvero è maturata molto e non è più un' adolescente ( e comunque l' idea di Buffy mamma non mi era mai venuta ma mi piace molto ). Ma William soffre troppo e Buffy è veramente innamorata: manda al diavolo ragione e responsabilità e decide di seguire il proprio cuore. Ne seguono momenti intensissimi di cui ho già detto. Aggiungerò solo che lei è molto sensuale e insieme molto dolce .... del resto è così anche nel telefilm ; William invece è adorabilmente inesperto ed innocente e dimostra una fiducia assoluta nella sua innamorata ( e la fiducia senza riserve è, credo, uno dei tratti più alti dell' amore ). Infine il dialogo che avviene " dopo " è tenerissimo e vero e dimostra quanto i nostri " eroi " sono ora in assonanza. Mi sento di dire che qui Buffy è quasi materna nel suo atteggiamento ma il suo amato è grande quando la accetta senza chiederle di spiegare il mistero che in parte ancora l'avvolge. Seguono momenti idiliaci e tutto pare possibile .... ma all' improvviso " downfolll ". Buffy viene riportata indietro e William abbandonato al dolore ed alla disperazione. La nostra protagonista ha rischiato ed ha perso ma non mi sento di condannare la sua scelta e non condanno neppure i supi amici: tutti hanno, ne sono convinto, fatto ciò che giudicavano giusto sulla base di ciò che potevano sapere ( poco purtroppo ). Ma il più sventurato è William e puntuale Drusilla, strumento e vittima del male, esce dal buio per trascinarlo nel proprio mondo. Triste, davvero triste. So che questa non è la fine ma è buio ed ho freddo.

Nuovo recensore
12/09/19, ore 17:51
Cap. 24:

NOTE AI CAPITOLI DA 18 A 23
La "crepa " è stata richiusa ed i nostri protagonsti hanno ripreso ad avvicinarsi. Certo si amano già molto ma per esprimere in modo pieno ciò che sentono devono capirsi meglio e questo richiede tempo; tuttavia ora riescono a parlarsi in modo più diretto e William sta accettando l' " alterità " di Buffy anche se non può capirla fino in fondo ( e lei ovviamente non può dirgli chi è veramente ) mentre Buffy comprende che deve avvicinarsi a lui per gradi per non " ferirlo " involontariamente e capisce anche che, fino ad un certo punto, deve adattarsi alla realtà in cui vive ( adattarsi, non adeguarsi snaturandosi, sia chiaro ). Ma hanno il tempo necessario ? La " concorrenza " si è mostrata in forze ed un Angelus terribile ha fatto vacillare la Cacciatrice.... Ma sono contento di aver rivisto la Buffy " guerriera " e spero di vederla ancora. Mi è molto piaciuto anche il modo in cui i nostri " eroi " si sono autoaccusati della crisi : Buffy pensa di aver sedotto. anzi molestato.. no addirittura vilentato (!) William e lui, sempre adorabilmente cerebrale, si è convinto di aver indirettamente costretto la sua amata ad umilirarsi facendole pesare la propria generosità. Davvero non si perdonano nulla ... ma meglio questo del contrario; sono davvero persone " pulite ". Infine ho apprezzato il fatto che William abbia iniziato ad agire ed a mettersi in gioco senza risrve quando ha percepito ( quasi telepaticamente ) che la sua amata era in pericolo: è ancora inesperto ed impulsivo ma sa prendersi dei rischi quando lo ritiene giusto.

Nuovo recensore
06/09/19, ore 18:16
Cap. 18:

NOTE AL CAPITOLO 17
Capitolo forte, realistico, di certo mai banale o volgare e, credo, importante. Molto bella la descrizione psicologica di Buffy innamorata e della sua eterna ( e vana ?) speranza di una vita normale. Ma bello alterttanto il ritratto di William e della sua difficoltà a conciliare sentimenti ed educazione ricevuta. Per lui sembrano esistere solo dame eteree dotate di una mente ma non di desideri " terreni"e sventurate " professioniste " vittime della malasorte da compiangere ( perchè di certo le compatisce più che condannarle). Con queste premesse l' amore tra i due sembra condannato ad uno stallo prolungato .... ma i rapporti tra le persone devono evolvere, in meglio od in peggio ma devono farlo. Ed è logico che sia Buffy a causare il mutamento: viene da una realta diversissima in cui il problema è semmai spiritualizzare l' amore , non riconoscerne la " fisicità. Sfortunatamente la nostra protagonista non ha fiducia nelle sua capacità di spiegarsi a parole e così lo fa con le azioni, d'istinto, quando le circostanze la spingono in tal senso. Certamente le sue intenzioni sono le migliori ( desidera William ma non agisce per brama di possesso) e comunque qualcosa andava fatto ma finisce per fare troppo ed " esagera ", forzando la volontà del suo amato.... forse avrebbe dovuto fermarsi un poco prima ma in certi momenti come si possono far calcoli? Di certo ora tra i due si è aperta una " crepa " e vedremo quali conseguenze avrà. In una frase: un cap. emozionante opera di un' autrice che sa capire le relazioni tra le persone oltre che tenere la penna in mano.

Nuovo recensore
05/09/19, ore 10:09
Cap. 26:

Splendido. Ci tornerò più avanti ma ora è doveroso non dire niente ..... hanno già detto tutto loro.

Nuovo recensore
03/09/19, ore 17:02
Cap. 17:

NOTE AI CAP. DA11 A 16.
Tra Buffy e William si sta sviluppando una storia d'amore davvero bella e ben narrata. Bella la cornice ( ambienti, personaggi complementari, reazioni " sociali " ) e migliore il dipinto ( specie la parte psicologica ). Certo i punti di partenza dei due protagonisti sono lontanissimi ed i loro caratteri molto diversi, anche se credo complementari. Ma dalla stima è nato l' affetto e da questo l' amore e questo è bello ed anche credibile ( non mi sembra una situazione da colpo di fulmine ). Personalmente mi piace molto l' assenza dibanalità e romanticherie d'accatto. Inoltre il fatto che Buffy inizi ad apprezzare la musica e la pesia mi conferma nella convinzione che il suo precedente disinteresse, anche nella storia base, fosse dovuto solo alla mancanza della possibilità e dell' occasione di " approfondire" reltà come queste: in altri termini lei ha una mente molto pratica ma non apprezza Shakespeare perchè nessuno ha potuto/voluto " spiegarglielo ", non per mancanza d'intelligenza o sensibilità. O almeno io la vedo così.

Nuovo recensore
02/09/19, ore 18:23

ho adorato tantissimo questa storia, sono grata a chi l'ha scritta e ovviamente a chi l'ha tradotta, grazie veramente di cuore...mi sono emozionata dall'inzio alla fine.

Nuovo recensore
31/08/19, ore 17:40
Cap. 11:

Qui ho poco da dire... il testo parla da solo; é il miglior capitolo letto sin qui e mi suscita una marea di emozioni. Un' opera fina che mescola capacità narrativa, penetrazione psicologica. romanticismo e soffuso erotismo. Mi sento un ragazzino , a lettura conclusa. e preferisco abbandonarmi alle sensazioni che provo ed a Schubert. Complimenti!

Nuovo recensore
31/08/19, ore 17:28
Cap. 10:

NOTE SUI CAPITOLI DA 6 A 9
Prosegue il viaggio di Buffy nel mondo vittoriano e nelle sue differenze ( dalla rigida divisione tra le classi, tipicamente inglese, alle differenze di usi e costumi ed ai problemi linguistici, che noi italiani tendiamo a sottovalutare ma che continuano in parte ad esistere a tuttoggi e che l' Autrice sa rendere con finezza ed ironia) ed il suo inserirsi nella famiglia Hartley, la sua nuova casa sentita come temporanea ma lenramente sempre più cara. Il crearsi di nuovi legami è reso con un fine lavoro di cesellatura che lo rende realistico e gradualmente coinvolgente. In particolare il personaggio di William mi appare ben delineato e gradevole con la sua sensibilità e generosa umanità ma anche con l'imbarazzata timideza e la difficoltà a relazionarsi con immediatezza con gli altri ( bell' esempio della complessità della nosta natura di esseri umani ).Anche la figura di sua madre mi appare ben delineata seppur, comprensibilmente. in modo più sintetico. Infine mi affascina il classico problema dei viaggi nel tempo: salvaguardare la " linea temporale " e la possibilità di tornare nel proprio tempo o preoccuparsi delle persone con cui si ha concretamente a che fare? Un bel problema , specialmente per una persona attenta agli altri ( sotto la scorza di apparente durezza) come la nostra protagonista. Sono curioso di vedere se e come verrà svilupato...