Recensioni per
Minuetto
di SherryVernet
Troppo sesso? |
Dalle mie parti, quelli come Camus li chiamiamo bronse coerte, letteralmente 'braci coperte'. Fanno tanto i tranquilli, passano inosservati, ma in segreto ne combinano una più del diavolo. E le sue mani da signorino, probabilmente anche con meno calli rispetto a quel che ci si aspetterebbe per un guerriero, le mani di un pianista, sempre fredde - diventano bollenti quando arriva qualcuno a scoprire le braci e a ravvivarle un attimo. |
Per rispondere alla tua domanda, sì il cirillico è pari al geroglifico quindi sarebbe meglio una traslitterazione... |
Ancora erotismo, ancora un amore appassionato eppure così pulito. Non perché non lo racconti in modo grafico. Nossignore. Il tuo modo di trattare l'erotico in questa raccolta sembra sempre volto al fine di mostrare qualcosa di questi personaggi, della loro relazione, senza retorica e senza melenserie, pur in una prosa così raffinata. Dopo la battaglia la maggior parte dei soldati cercano l'amore, comunemente per l'esaltazione dell'adrenalina o per gioire di essere vivi, di averla scampata. Camus va da Milo come a confessarsi, a farsi togliere il gelo e la morte di dosso, la morte che ha inflitto e che gli ghiaccia l'anima. Camus è vagabondo, Camus appartiene a molti luoghi ed a nessuno; però appartiene a Milo, come Milo appartiene a lui, perché gli si concede. E Milo sa come prenderlo, lo capisce, sa riscaldarlo e sa trattenerlo quando Camus ha bisogno di essere trattenuto. Ce lo racconti raccontandoci anche una scena di sesso, certo. Ma le gambe di Milo intorno ai fianchi di Camus riassumono una storia assai più lunga e complessa, dicono tante tante più cose dell'amore. |
Camus è un Saint nomade, diviso tra più terre e più amori - la Siberia che l'ha cresciuto e dove sta crescendo altri, e qualunque luogo dove in quel momento si trovi Milo, di solito la Grecia. E Milo è come l'ago del compasso, un punto fisso a cui tornare sempre, perché anche il vento ha bisogno di una casa dove riposare le proprie stanche membra. |
Io sono arrivata a "Kamčatka" e, dal momento che ho l'età mentale di un ragazzino delle medie, maschio e tendenzialmente scemo, sono scoppiata a ridere. Perché sappiamo tutti che forma abbia la Kamčatka. Poi ho letto le note e sono riscoppiata a ridere, perché avevo capito bene. :D |
La Kamchakta. |
LA KAMCHATKA! *ha feels da Risiko!* |
Che bello quando scrivi dei maestri! Ban e Sargas per ora li abbiamo visti un pò di sfuggita, ma magari ritorneranno anche in qualche flashback in LRDV? Lo spero, anche perchè mi ha sempre incuriosito la vita delle generazioni dei Cavalieri che, tra le Guerre Sante, non si sa bene cosa fanno! Stanno tipo in un limbo, sono maestri ma allo stesso tempo la Guerra che si prospetta non è per loro...moriranno vecchi, pieni di rimpianti? |
Uh, che bello questo stralcio di vita conviviale del piccolo Camus! |
Milo ha avuto un'alba, Camus ha il tempo fra la sera e la notte. Belli questi passi in parallelo, per contrappunto. Questa scena è un chiaroscuro, fra il buio della notte e della tormenta e il bagliore del fuoco inchiodato dagli occhi malinconici di Bàn. Forse è come il suo sorriso triste, che si riserva a un rimpianto. Mi piace che allievo e maestro non limitino le interazioni con i membri della specie umana alle loro visite a Milos; mi piace che finora tutto quello che Bàn è sempre inteso anche come un contributo alla formazione di Camus (in questo caso a mimetizzarsi fra la gente, a capirla, per essere una buona spa), ma non solo. E mi piace che il piccolo Camus non capisca: non capisce perché le bambine si contendano la sua attenzione, perché il bambino provi avversione per lui; con l'aplomb che dimostrerà da adulto si limita a pensare che gli piace comunque di più giocare con Milo. :D In fondo, lui e Milo hanno la stessa stoffa, sono speciali, questi bambini no: non vanno mai abbastanza veloce per acchiapparlo, il piccolo Camus. |
Ah, ma quindi anche i due eremiti del gelo avevano una vita sociale! Vita sociale fatta di una taverna in mezzo alla tormenta con il cicchetto di vodka e imprecazioni volanti in russo stretto, ma sempre meglio di niente! |
Milo è una creatura assolutamente fantastica ^_^ |
*insegue baby Milo per strizzargli le guanciotte* |
Milo bambino è sempre una meraviglia; il tuo Milo bambino in particolare. |