"Gerard continuò a fissare le luci dei lampioni stradali fuori dal finestrino della macchina in cui si trovava in quel momento, pensando al fatto che non aveva idea di dove si sarebbe riparato dall'alluvione che era da poco cominciata. Fissò le luci che si appannavano nelle tante piccole goccioline colorate di cui era tempestato il vetro che lo separava di qualche centimetro dalla pioggia battente, e ci poggiò una mano sopra nel tentativo di bilanciare il suo peso prima di trovarsi col volto schiacciato contro la fredda superficie trasparente. Sospirò, il calore della sua bocca che si condensava in vapore contro il finestrino e formava un piccolo cerchio."
[In cui Gerard fa il "mestiere più antico del mondo" e Frank ha una casa discografica e troppi soldi da sprecare. Oppure, volendo, "motivi per cui non avrei mai dovuto vedere Pretty Woman" o "La fiera del cliché" uwu]
!!INTERROTTA A TEMPO INDETERMINATO!!

Un po’? Mi hai trascurato un po’?
Mi hai semplicemente ignorato per un mese,ma niente di che.
Tanto,chi sono io per meritarmi la tua attenzione? Chi sono io? Nessuno,vero?
-Non fa niente. Va tutto bene. Davvero,sto bene. Puoi andare- ribatto amareggiato. 
 
  Mi contraggo per non urlare, mentre sento il sangue colare copiosamente lungo la mia schiena.
Vengo sbattuto nuovamente contro il muro, e poi sento i passi di Paul e gli altri allontanarsi.
Apro gli occhi: il pezzo di vetro è proprio accanto a me, sporco di sangue, del MIO sangue ...
 
Due ragazzi di una cittadina sperduta del NJ, entrambi con i loro problemi, che si incontrano per caso e diventeranno l'uno la salvezza dell'altro.

Avril è una ragazza di vent'anni, odia il mare per via del divorzio dei suoi genitori e non ci và da quando aveva cinque anni.
Suo fratello, decide di invitarla in California per passare un mese con degli amici; all'inizio non è tanto convinta, poi, decide di dimenticare il passato e di fare un piacere a Marc ( il fratello) .
Arrivati lì, cambierà idea sul tanto odio per il mare, grazie ad una nuova persona che le farà aprire gli occhi.
Il resto è da scoprire ...

Tutti noi custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell'anima (Cit.)
Gerard ha un segreto. Un segreto che solo lui e Helena conoscono. Un incubo che gli ha rovinato la vita e che lo tiene isolato dal resto del mondo.
Gerard vive in un mondo nero.
Layla conosce Gerard per caso e lo presenta a Frank.
Frank vorrà entrare nel suo mondo e riuscire a riportargli i colori.
Perché, come prometterà a se stesso, Gerard merita la felicità.
[Dal capitolo 7]
-E qual'è il tuo desiderio?-
-Credimi- disse il più piccolo -Se si avvererà sarai il primo a rendersene conto-
Vorrei essere una canzone alla radio. Quella per cui hai alzato il volume

Frank e Gerard hanno da poco lasciato le rispettive fidanzate per vivere liberamente e pubblicamente il loro amore. 
Ma non è sempre tutto rose e fiori come nelle favole. 
Infatti una litigata può rompere quella linea sottile che tiene insieme due persone. 
Succede così infatti, Gerard e Frank si rifanno una vita cercando di dimenticarsi a vicenda ma non disperatevi, non finisce mica così!  
Il titolo della FF dice già tutto. Buona Lettura.
 
[Non è una FF basata sul sesso. Il Rating rosso è solo per un paio di scene]

"Ho cercato in mille modi di fartelo capire, Pierre. Non ho mai avuto a che fare con uno più testardo di te, e, dannazione, non sono ancora riuscita a rinunciare alla tua stupida faccia. Neanche dopo quindici anni."

« Non sapevo nulla di quello strano ragazzo, se non che era bello, dannato e appena scappato da un ospedale psichiatrico... »
(Presenza di contenuti forti)
[MikexBillie][NuovoPGxBillie]

Ognuno ha un posto dove andare, così recitava la canzone che era partita in riproduzione casuale nel suo iPod.
Casuale, la chiamiamo tutti riproduzione casuale, quando puntualmente casuale non lo è mai.
Dal quinto capitolo:
''Sei impazzita?'' mi disse tenendosi la testa con una mano.
''Tu non la smettevi!''
''Non mi sembra ti dispiacesse!''
Maledetto.

"Scusa, non volevo farti male, è solo che non ti ho visto", a quelle parole sembra tranquillizzarsi e mi risponde con una voce che trovo dannatamente perfetta "Fa niente, sta tranquillo, non mi hai fatto male e poi non sei il primo che mi viene a sbattere contro, voglio dire, so benissimo di essere un tappo, comunque piacere io sono Frank Iero, sono nuovo, tu sei?" rimango spiazzato dalla velocità in cui ha detto tutte quelle parole, poi mi accorgo che mi fissa in attesa di una risposta alla sua domanda così gli rispondo "Io sono Gerard Way"

La storia si ambienta a un sogno che ho fatto molto tempo fa. E' tutto completamente inventato.
Mimie Mirò è una ragazza rimasta orfana all'età di 16 anni. Va a vivere a casa del fidanzato ma lui la tratta molto male e durante la sua storia molto "Movimentata" incontra il nostro amato David Desrosiers. Non vi svelo il finale ;)
spero vi piaccia! Ovviamente ci sono degli errori, è uno dei miei tanti problemi, ma spero che vi piaccia comunque. Grazie a chi la leggerà! :D

"Eravamo sul palco, vedevo Pierre cantare ero quasi ipnotizzato da lui, le sue labbra premute contro il microfono, quelle labbra che dovevano essere solo mie."
Io vi avverto, è tipo un mezzo esperimento ed è la prima storia a cui lavoro che posto in questa sezione, speriamo bene e piano con i pomodori marci (?)

David e Pierre hanno appena capito che tra loro forse c'è più di un'amicizia, ma qualcosa sconvolgerà le loro vite prima che abbiano il tempo di godersi dei momenti insieme.

Nonostante non si definisse una fan dei Simple Plan, per Beth sapere che un personaggio famoso la trovava carina era pur sempre un onore e.. no, ha trentatré anni si ripeté mentalmente, scuotendo la testa.
E se l'età fosse davvero soltanto un numero? E se l'amore fosse veramente in grado di superare tutti gli ostacoli a cui si va incontro?

"Non voglio più vederti, tra noi è finita Lachelle!"
One-Shot.
Pierre scopre che Lachelle lo tradisce. Si lasciano e Pierre si trasferisce a casa di David. Ma accade una cosa inaspettata.
Buona Lettura!

No, lei non ci credeva più. Inutile negarlo, c'era qualcosa che non andava nella sua vita, e non poteva far altro che crogiolarsi nella sua ignoranza; un giorno, forse, qualcuno le avrebbe fatto capire quanto contasse, e le avrebbe donato un mondo fatto di sicurezza e passione, ma per ora, si limitava a partire, ad andare lontano. Boston le stava stretta, Montréal era la libertà.