“Louis teneva costantemente la sigaretta tra le labbra, non l’accendeva mai. Eppure si ostinava a cambiarla ogni qualvolta le sue mani raggiungevano il pacchetto aperto di Malboro. Apriva la scatolina di carta, guardandone attentamente il contenuto, disturbandosi anche di scegliere accuratamente quale di quelle portarsi ad ornare la sua bocca. “
Dal testo:
“Sono Harry, Harry Styles.” Apostrofò il ragazzo dirigendosi a grandi falcate verso la persona che gli aveva parlato poco prima. “Sono qui per l’annuncio sul giornale.” Tossì, schiarendosi la voce. “Cercavate un cameriere, giusto?” Concluse.
...
OS Larry, se non vi piace il genere non leggete.♥

Ero lì da quasi 14 anni, non sapevo cosa volesse dire felicità, gioia, tristezza o meglio non avevo mai provato niente di simile. Le giornate passavano lente e vuote, in quella stanza dalle pareti bianche, senza vita come me, A5, era la mia stanza e quello ormai era diventato il mio nome, le guardie mi trattavano come un emarginata, avevo tagliato i ponti con la civiltà, mi avevano chiusa in quella stanza e non ci ero più uscita ma ora quella storia doveva finire, ero stufa dei pomeriggi passati ad osservare il bianco dei muri, ero senza vita, se il cuore non batteva nella cassa toracica probabilmente mi avrebbero già portata all'obitorio.
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''Come ti chiami umana?''
La sua mano mi passò fra i capelli, aveva la mano fredda e mi fece venire i brividi.
''C-che vuol dire?''
Anche lui rise.
''Il tuo nome?''
Andai alla ceca.
''Non lo so''
''Non hai un nome..?''
''No..''
Rise.
-In alcuni capitoli accenni a Larry [Harry-Louis]-

- Non voglio lasciarti Harold. Non posso. – disse Louis tremando.
- Louis, se non mi uccidi tu, lo faranno loro.- Harold aveva paura, Louis lo sapeva.

“Sei così bravo? Allora insegnami tu. Tirami fuori dal casino in cui tu mi hai buttato e aiutami a diventare ‘una bomba a letto’. ” Dissi d’un tratto, trasformando in parole l’idea che mi frullava per la testa.
“Sei seria Iv? Lo sai che non fa bene ubriacarsi di prima mattina?”
“Sono seria Louis. Hai appena detto che ci proveresti con me, quindi perché no?”
“Ma perché sei la mia migliore amica! È è… Contro le regole!” gridò leggermente scioccato.
“Mi garantisci che non rovinerà la nostra amicizia?”
“Sicuro, non ho intenzione di sposarti o avere figli con te, né tantomeno di non parlarti più”
“Niente coinvolgimento di sentimenti quindi?” chiese ancora, voleva esserne sicuro al cento per cento.
“Nessuno.” Replicai, sicura delle mie parole.

Emmiall è una raccolta di OS ispirata ai personaggi della mia long The Great Escape!
Con questi brevi racconti spero di riuscire a raccontarvi i retroscena della vita di Emma e Niall, prima e dopo il loro incontro, così da farveli conoscere meglio.

Ciao mi chiamo Sofia, la mia vita era uno schifo. Ho sempre litigato con tutti per farmi accettare così come sono in questa società, a scuola ero emarginata e visto che non amo andare in giro con i vestiti o piastrarmi tutti i giorni i capelli i miei compagni non mi parlavano quasi mai, fino a quando non ho conosciuto LUI.
P.S. Questo è la mia prima fanfiction

Mento perché so già quanto male mi farà vederlo recitare la parte del ragazzo etero e puttaniere. Harry è l’esatto opposto. Invaso da un modo d’irruenza gli prendo il volto fra le mani- Tu sei mio Harry Styles-

Entro i camera il più piano possibile. Lui sta dormendo. Sembra un piccolo angioletto. Un angelo prigioniero di un demonio, buffa come situazione. Diamine quant'è bello. Coperto da un semplice lenzuolo, i capelli scompigliati e la bocca semi aperta.
Mi avvicino a lui e dolcemente lo sveglio. Non è da me essere dolce o così smielato, ma con lui è diverso. Si sveglia e mi guarda intimorito.
-Buon giorno!-. Gli dico, mentre lui mi guarda dalla testa ai piedi. -Dove sei stato?-. Mi chiede debolmente. Ha paura, come si fa a non averne di me. Gli porgo il sacchetto che ho con me. Lui mi guarda strano, ma poi lo afferra e lo apre, afferrando un cornetto e un cappuccino. -Sono andato a comprarti la colazione. Io non mangio quasi mai, ma tu credo di si, quindi... -. lui mi sorride e comincia a mangiare.

Nessuno avrebbe mai preso in mano la questione, lo sapeva perfettamente, così come lo sapevano gli altri quattro. Cosa c’era da prendere in mano, del resto? In mano loro non avevano mai avuto nulla! Erano vincolati dal contratto, non potevano decidere di mollare tutto da un momento all’altro, nessuno poteva scendere dal treno in corsa.
Il cellulare s’illuminò: Louis lo stava chiamando.
Chi aveva detto che per fermare il treno fosse necessario scendere?
[Larry Stylinson]

'Quella festa, a cui non volevo andare, mi ha cambiato completamente la vita.''
Veronica Sparks, 17 anni, residente a Mullingar, Irlanda. Situazione sentimentale: single (ho da poco rotto col mio ragazzo Louis). Migliori amici: Juliet e Niall.
Questa è la mia storia.

‘Ti fanno male quelle cose’ disse lui, strappandomi dalla mano la sigaretta
‘Ci sono cose che mi fanno ancora più male’ commentai, guardandolo negli occhi
‘Tipo?’ chiese sarcastico
‘Tu’

"Non potevo ancora credere a come la mia vita era cambiata... Non ero più la ragazza chiusa, fragile, pessimista, depressa e tanto altro... Adesso ero cambiata, solo grazie a lui... Il mio angelo, l'amore della mia vita, Lui... Liam Payne."

Di Harry che si dimentica il regalo e -all'ultimo momento- cerca di rimediare, con successo.
Di amore, festeggiamenti, ospiti inattesi e tanto, ma tanto, fluff Larry.
Questa One Shot contiene una relazione tra omosessuale (maschioxmaschio) quindi, se non gradite, non entrate (:
Oh, questa one shot partecipa al concorso redatto dal gruppo "Efp- Storie sugli One Direction

C’è una leggenda che dice che ognuno di noi nasce con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati, il grande amore, l’anima gemella...

“non mi ami più Harry?” chiese Louis con gli occhi pieni di lacrime amare
“ti amo da morire Lou, però non sono pronto a fare coming out; ti prometto che lo faremo presto che la modest lo voglia o no” disse Harry avvicinandosi al suo compagno e lasciandogli un bacio sulle labbra. “sei bellissimo Louis” disse poi