Scesi dal bus, ero arrivata, lo sguardo mi cadde su un cartello stradale.. "HOLMES CHAPEL" .. Dove lo avevo già sentito? [...] La portiera dell'auto maledetta si aprì lasciando intravedere dei ricci castani. Alla vista della persona che poco prima avevo insultato mi bloccai, portando una mano sulla bocca e pregando nel profondo che non conoscesse l'italiano.

Era un dolce bambino dai biondi capelli lisci e dagli occhi azzurri. Crescendo, i suoi capelli divennero ricci e castani e il mare dei suoi occhi lasciò spazio ad un verde foresta quasi invidiabile.
"Non dissi nulla. Non disse nulla. I nostri sguardi parlavano da soli. Infondo, io e lui ci intendevamo con un solo sguardo, ricordate?"
a martina: una delle migliori amiche conosciuta grazie ad uno stupido gioco di ruolo sul web.
ad alessandro: uno dei coglioni più grandi che abbia mai incontrato e che ancora oggi chiamo 'migliore amico'.

La sveglia delle 5:30 del mattino come sempre puntualissima, mi alzo dal letto ancora con gli occhi semichiusi e mi dirigo in camera da Alex, devo svegliare lei, altrimenti quà rifacciamo notte.. Ah si giusto non vi ho detto chi sono, sbadata sono!
io sono Abbie, ho 18 anni e sono all'ultimo anno di arte e moda, sono gentile spontanea e molto socievole. Mi piace vestire bene, amo i trucchi e robe varie, si insomma sono la solita ragazza, 5 cose "odio", più che cose sono 5 persone, i ONE DIRECTION! Mamma santa, non c'è la faccio più! e che cavolo! si credono chissà chi! porca miseria, si siete fighi nulla di più, comunque Alex mia sorella è il mio contrario nel carattere! ama vestire bene e i trucchi anche lei, ma è chiusa, non parla quasi mai con nessuno, ha solo una migliore amica, Selena, anche io vado d'accordo, ma io sono una che è amica di tutti e quindi non mi attacco solo a lei. Noi viviamo a Londra, vi chiederete: e non siete contente?
ricevereste un NO come risposta, Londra non è come nei film, certo è bella ma la gente che c'è dentro che è orribile!
Leggere e scopritee..

Ambientata a Londra
narra la storia di alcuni adolescenti che studiano nel collegio più prestigioso della città, chiamato Bristol High School" destinata ai figli delle famiglie più ricche del paese. Tra i vari studenti si distinguono:Britney Anderson Niall Horan Alex Rey e Liam Payne
che, uniti dalla musica, formano un gruppo chiamato Rebelde.

Alex è una ragazza che ha sofferto molto nella sua vita e vorrebbe ricominciare a vivere davvero.
Vorrebbe che tutto ciò che gli è accaduto sia solo un orrendo sogno ma invece è la realtà quella che è difficile da dimenticare quasi impossibile.

E' una One Shot dedicata ai One Direction, per ringraziarli.
Fra qualche ora saranno già passati tre anni e ho pensato di scrivere tutto ciò che racchiude noi e loro. Come in una vera famiglia.
Ho descritto l'amore che si prova nel supportare un idolo.
E quello che un idolo, in questo caso cinque, prova nell'essere supportato dai propri fans.
Grazie, One Direction.

Cera solo lui… cera sempre stato solo lui…
Nei momenti brutti e in quelli belli, lui e i suoi bellissimi occhi blu cielo, le sue guance sempre arrossate, i suoi cappelli biondi la sua innocenza.
Lei lo amava e Lui amava lei, era questo l'importante, lui riusciva sempre a farla risalire, a far uscire un sorriso dietro a tutte quelle lacrime.
Niall era la sua ancora di salvataggio .

Si è preso due giorni per organizzare al meglio uno spettacolo che li avrebbe fatti scappare via tutti a gambe levate quando, la terza sera, dal pesante portone d'ingresso, è entrato un ragazzino. Sul momento non ci ha fatto tanto caso, ma poi lui si è avvicinato ad uno dei senzatetto che hanno infestato la sua casa e si è lasciato scivolare giù il cappuccio della felpa, chiedendo un po' da mangiare. L'uomo l'ha squadrato dalla testa ai piedi, un sopracciglio alzato, poi gli ha detto di cercarsi il cibo da solo e si è allontanato. Prima che il ragazzo potesse sbuffare sconsolato, il suo stomaco si è esibito in un non invidiabile concerto.
Harry, seduto sul lampadario con le gambe penzolanti, ha assistito alla scena cercando di scorgere il viso del nuovo arrivato, di cui vede solo i capelli biondi.

«Sono a casa!» trilla Harry, chiudendo la porta con il piede e sporgendosi verso l'attacca panni per riporre il cappotto. «Niall?» lo chiama; non l'ha ancora visto.
«Sono incinta» sputa Niall, voltandosi verso di lui e trovandolo più vicino di quanto credesse, un'espressione perplessa dipinta sul bel viso. Avrebbe dovuto prepararlo, non vomitarglielo addosso in quel modo barbaro, senza neanche chiedergli come era andata la giornata o dirgli almeno ciao. Come al solito ha rovinato tutto.
OS scritta per l'iniziativa AU!Zouis/Narry Fest del gruppo Wanki!Fic.

«Sai che giorno è oggi?» chiede con un sorriso larghissimo sul viso.
«No, che giorno è oggi?» risponde automaticamente Niall, seguendo quel loro copione non scritto
«Oggi è l'old wild west day!» E conclude il tutto con il tipico grido da cowboy. Niall lo guarda indeciso se prenderlo in giro fino alla morte o rinchiuderlo in un manicomio. Opta per una risatina nervosa che però non riesce ad intaccare l'entusiasmo del suo compagno.

PARLA DI QUESTA BAMBINA E DI SUO FRATELLO HARRY CHE PERSERO I GENITORI IL 10 AGOSTO DEL 2002

A quel punto l'energumeno rise in un modo altamente inquietante, si avvicinò pericolosamente ad Harold, ed iniziò a stringergli i polsi in una stretta molto, troppo dolorosa.
Harry iniziò ad imprecare mentalmente, poi capì che era spacciato: nessuno passava di lì, o almeno, nessuno disposto ad aiutarlo. La sua fioca speranza era concentrata sul capo. Si vociferava che ci fosse un ragazzo, la quale identità non era mai stata scoperta, che aveva il pieno controllo su quella brutta gente. Harry iniziò a pregare Dio che passasse di lì.

Una lacrima gli sfuggì mentre guardava quelle quattro pietre tombali poste l’una accanto all’altra. Niall prese i tulipani che aveva in mano e li adagiò sulle rispettive tombe dei suoi amici.
“Mi mancate così tanto ragazzi” sussurrò. “Siamo cresciuti tutti troppo in fretta.” Prese il bastone posto accanto a lui e si tirò a fatica in piedi. Si sistemò gli occhiali che erano scivolati verso la punta del naso. Niall era l’ultimo rimasto in vita, ma ormai anche lui era colpito dalla vecchiaia e faceva fatica anche a tenersi su.
“Se solo potessimo tornare indietro nel tempo” sussurrò a se stesso guardando le foglie degli alberi muoversi al tocco del vento.
Una settimana dopo anche Niall morì e la sua tomba fu posta esattamente affianco a quelle dei suoi amici. Erano uniti, ancora una volta, perché nessuno li avrebbe mai divisi. E tutto il mondo non avrebbe mai dimenticato i ragazzi sulle scale.

“Perché mi guardi così Zayn?” gli chiesi arrossendo sugli zigomi.
Gli avevo chiesto di venirmi ad aiutare con la matematica quel pomeriggio, ma in realtà era solo una scusa, e alla fine eravamo finiti a guardare il calcio in televisione e avevo notato che mi stava decisamente fissando ed ero arrossato e anche parecchio.
Lui mi sorrise dolcemente e ci guardammo per un po’ negli occhi. Senza dirmi nulla cominciò ad avvicinarsi alle mie labbra e annullai le distanza tra di esse, premendole sulle sue.

Sono Maria Carmela Gesualda Vien dal mare.
Sono di Canicattì, una bellissima città in provincia di Girgenti.