Vorrei soltanto...

Plot twist?
Diversità. Imbarazzo.
Isolata tra i tuoi coetanei, non sei abituata ad esprimerti liberamente, oppressa dal giudizio impendente degli altri.
A volte ti chiedi se ai tuoi amici sia chiara la tua identità. Dovrebbero saperlo, no? Forse non tutti. Forse con alcuni non l’hai “sottolineato” abbastanza – perché dovresti? –, forse sono anche piuttosto distratti loro, sei certa di averlo menzionato in almeno un’occasione. Non è un segreto, anche se non lo gridi al mondo.

L'incontro di più Emozioni che, nel corpo di un'anima affranta, si fanno la lotta per vedere chi vince.

In un'altra vita, clessidra rotta, ora saremmo insieme.
Mi abbracceresti, mi baceresti prima di addormentarti con me.
Invece sono le due di notte e io carico questo racconto online.
Solo. perchè il mio tempo di sabbia è finito. e ho perso te, ho perso me.

Se penso al mio futuro non vedo nulla, fuorché te, per cui valga la pena provare ad affrontare tutti quei demoni che ho meticolosamente nascosto sotto al letto in questi miei vent' anni.

Scrivo male ma è la cosa che mi riesce meglio

Il falso tripudio dell’amore.
Sesto classificato al “Playlist Contest”, indetto da Soul_Shine sul Forum di Efp.

"Mi sento ora un tutt'uno con quella misteriosa e sinistra figura.
Come se avesse voluto condividere con me sola la sua desolazione."
Il rammarico, il dolore, il sentirsi privi di ogni emozione: tutti sintomi di un male chiamato "solitudine", che ci rinchiude in una gabbia di folle spasimo e sofferenza, il cui lucchetto può essere aperto solo con la chiave della comprensione, dell'amore.
Quando tutto appare perduto e nulla sembra poterci salvare, ci sarà sempre qualcuno, con in mano un ramo rigoglioso di calicanto, pronto ad accogliere le nostre ferite e, baciandole, farle scomparire.

Volevo morire per sentire finalmente qualcosa, oppure per smettere di sentire alcunché, il che non fa molta differenza

"Vale la pena aspettare qualcuno anche se sai che quell'attesa ti farà male in ogni minuto di ogni giorno?"

Catullo diceva: «Quod amantem iniuria talis
cogit amare magis, sed bene velle minus.»
Niente di più vero. Perché è facile dire "mi merito di meglio", "è stato meglio così", "non mi importa più".
Ma non funziona così.
È facile negare i propri sentimenti, ma ciò che non è facile è ammettere la verità: che fa male.
NdA: «Perché tale offesa, costringe l'amante ad amare di più, ma a voler bene di meno.»

Una normale pioggia, una mattinata consueta. Eppure questa pioggia è diversa, per un momento è come se ci fosse un'altra dimensione, è come se i sogni si confondessero con la realtà. Oppure è semplicemente una normale, classica, pioggia. Scritto nei primi mesi del 2017, ispirato a fatti reali.

Mi sono ritrovato a scrivere alcuni brevi versi e volevo condividerli. Purtroppo non sarà lo stesso senza una base musicale ma penso che possano farsi capire anche così. Non ho badato molto alla punteggiatura come al solito principalmente perchè non mi piace molto rivedere i miei pensieri una volta scritti, mi sembra come se perdessero un po' di spontaneità.

La spiaggia era in un completo disordine, un caos silenzioso che rimbombava nella testa della ragazza. Poi all’improvviso un fascio di luce bianca dai contorni viola e ramificata illuminò la spiaggia cadendo in mare. Lo spettacolo davanti a lei la sconvolse completamente; ne era rapita e spaventata allo stesso tempo, l’adrenalina scorreva a tutto andare dentro di lei sentendosi comunque impotente davanti a quella scena inquietantemente affascinante.