Dal testo:
"Finita la seduta mi accompagnò alla porta,mi strinse un pò la spalla,e mi lasciò andare,
Scesa lo trovai lì seduto,lo salutai ed il guardiano mi guardò,come sempre,come se fossi matta"

Tratta dal testo
"Ora, lasciate che vi racconti, la storia di una falena, che per la prima volta, s’illuse."

Così, al limite del possibile, il suo autocontrollo andò in frantumi, sgretolandosi come una di quelle palline di sabbia si sgretola tra le mani di un bambino.

Ci sono tanti bambini come me, senza mamma e papà.
Ora vado. Devo costruire un castello con la neve calda e soffice.
Mi hanno detto che si chiama Nuvola queste neve....

«il mio problema è esistere.»
E' la tragica testimonianza di una vita ingrata, destinata ad aver fine.
Presto, si spera.
Vorrei precisare che non sono un'autolesionista, ma lo sono stata, e, fortunatamente ne sono uscita.
Con questo scritto, non voglio indurre nessuno all'autolesionismo, nè tanto meno al suicidio.
Con affetto, Electra.

'guarda indietro,ritorna nel passato e dimmi,dimmi cosa vedi.'
'nero,solo dello stupido color nero'.
'im-pos-si-bi-le.'
credetemi,vale la pena leggerla.

[Storia che partecipa al contest "A toxic love" indetto da FairLady]
Dicono che l’amore sia salvezza. Dicono che l’amore sia gioia, e felicità.
Per me l’amore non è altro che pazzia, un folle sentimento che è destinato a finire e che spesso porta a tragiche fini. Ma questo la gente non lo capirà mai, per loro l’amore è vita. Per me è non è altro che morte...

una lametta è tutto ciò che mi rimane.

Era pallida, pallidissima. Era bianca come la neve. Piccole lentigini che sembravano essere gli schizzi di un pennello le decoravano il candido viso. Era sempre assorta nei suoi pensieri, sembrava non percepire di stare in un mondo abitato da altri miliardi di persone. Ascoltava spesso la musica. Adele, questo era il nome della cantante di cui non poteva fare a meno.

Antonio è un ragazzo di 14 anni costretto a combattere nelle trincee. Ci troviamo nella 1° Guerra Mondiale, dove anche i bambini dai 12 ai 19 anni sono obbligati a partecipare alla guerra.

''Classica domenica da coma, così si poteva definire quel giorno.''

Non lo odio. Non lo compatisco. Non penso niente. Lo lascio fare, consapevole che così si sentirà meglio. Quanto lo amo. Non so se l'ho mai detto, ma vorrei averne l’occasione, specialmente ora che è l’ultima volta in cui ne sarò in grado. Sono stato il ragazzo più felice del mondo con te, e…
“Ti amo nonostante questo.”
Chiudo gli occhi e sento che è la fine dell'infinito. Non ho rimpianti.

A volte si crede che la propria vita non sia importante,e altre in cui si vuole solo mettere alla prova gli altri.
Ho scritto questa "storia" mentre ascoltavo PRONTO A CORRERE quindi consiglio di leggerla con questo sottofondo :)

“Aiutatemi.” Lanciò un urlo soffocato che però nessuno riuscì a sentire.
“Non ce la faccio davvero più.” Ma non c’era nessuno a calmare quei pianti, non c’era la sorella che aveva sempre desiderato, non c’era nessuno.

Il 27 Gennaio,scoprii di essere malata di cancro.
Non sono una ragazza che sa reagire,potete immaginarvi come stavo.
Credetemi,vivere un mese sapendo che morirai e non c'è niente da fare,ti abbatte...abbatte?Ti uccide!
Nessuno può capire ciò che sto passando.