June, ma tu cos'hai dentro? Non sei vuota, non puoi esserlo, se tieni tutto dentro avrai certo un magazzino interiore, ma dove in un corpicino così piccolo?

Come prima storia volevo mettere qualcosa di veloce, ma comunque toccante. Testo in prima persona sulla vita di una ragazza in un campo di concentramento.
In ricordo della Shoah.
"Per non dimenticare"

Breve monologo interiore della "Piccola" Judie che ha perso qualcuno di davvero importante. One shot molto breve, recensite se volete!

Il racconto parla della continua lotta col mondo della 13enne Sofia Ferraro, tra problemi d'amicizia, amore e salute. Tutto ciò la porterà fino al suicidio che effettivamente darà un bel colpo nella vita di tutti i suoi compagni e ai suoi genitori.

Una storia su tre ragazzi, tre migliori amici, tre anime unite che scopriranno quanto fa male la perfezione.

"L’unica certezza che ho, al momento, è che un minuto ha ancora sessanta secondi."
Scossa, una ragazza racconta i pochi attimi in cui si è sentita mancare il terreno sotto i piedi.

a volte sbagliare fa crescere, a volte fa pentire di averlo fatto...

Il mio semplice masochismo psicologico.
Non voglio ma devo scriverla.

Quando aprì il secondo spalancò occhi e bocca contentissima. «La mia moleskine!» aveva urlato, skine, skine, ine.. aveva ripetuto l’eco della stanza ormai vuota. Si guardò attorno ascoltandolo attentamente e aprì l’agendina. In un primo momento si trattenne a sfogliare le pagine bianche ma poi prese la penna e sulla prima pagina scrisse “echo”. Sorrise e la chiuse per poi dirigersi fuori.

Aprii gli occhi. Con lo sguardo appannato e la testa che girava vorticosamente, come una trottola, cercai di alzarmi, ma una fitta lancinante al fianco destro mi costrinse a ricadere giù, su quello che sembrava essere un materasso, e a quanto pare era così.
Quando finalmente la mia vista si fece più buona, il mio sguardo incontrò un soffitto, che sembrava essere familiare. Un soffitto fatto di grandi arcate in marmo.
-Dove cavolo sono?- mi chiesi.

Una ragazza viene seguita da un maniaco e trova rifugio a casa dell'amica

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Dal primo capitolo.
Bran amava Sebastian. Lo amava più di qualsiasi cosa al mondo. E Sebastian amava Bran.
Quel loro piccolo segreto che si portavano dentro da sempre.
Il figlio del Signore delle Terre di Beynor e quello del capo della servitù... Insieme. Amici, amanti.
[...] Dal secondo capitolo.
Finalmente il momento che con tanta ansia aveva aspettato era giunto.
Dopo essere stato costretto per ben cinque anni lontano dall'uomo che amava, avrebbe potuto tornare nelle Terre di Beynor.
Sapeva bene di esserne stato bandito, e che farvi ritorno avrebbe significato solo la morte. Ma non gli importava.
Aveva aspettato tanto. Anni e anni di lenta agonia. Tormentato dagli incubi di quella terribile notte, e da quello che gli aveva fatto il padre di Sebastian.
Ma non aveva importanza. Tutto quello che desiderava era di potersi tuffare tra quelle braccia che tanto aveva amato.
Scene di Violenza. No incesti. Slash.

Ed eccomi qui di nuovo con una bella storiella finita proprio ora. E' una storia un pò particolare, diciamo a tratti anche triste, ma ho avuto una botta di ispirazione e mi sono subito messo a scriverla. Buona lettura :)
*La canzone che compare nel dialogo finale è True Colors di Cyndi Lauper.

(spero che sia la sezione giusta. ) Racconto , brevissimo racconto , pensieri di un uomo che vuole togliersi dai piedi l'amata.
Ispirata alla canzone "E lei venne" del Teatro degli orrori