Se la sua fine era davvero vicina, se lui avesse dovuto morire quella notte stessa, l'unico desiderio che aveva era di rivedere i suoi studenti almeno un'ultima volta.
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[SPOILER del capitolo 170!]
Non è ancora stato tradotto in italiano, io l'ho letto in inglese ma l'ho trovato molto profondo. Tutto ciò che ho fatto è stato aggiungere i pensieri di Korosensei e alcuni ammonimenti di un "lettore esterno".
Spero vi piaccia ♡

"C'è stato un momento in cui, lo ammetto, avrei fatto di tutto per trovarmi in questa situazione. E' buffo, lo sai? In questi sei mesi ho fatto di tutto per farti innamorare di me, per pura vanità lo ammetto, il fatto è che sono così abituata ad abbindolare gli uomini che non mi va giù l'idea che ci sia qualcuno che non mi desidera ma, senza accorgermene, ho finito io per innamorarmi di te.
Quanta ironia in una sola frase."
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[IrinaPOV]
[In qualche modo collegata alla fic 'Pulizie']

E se korosensei, prima di diventare insegnante, avesse adottato una ragazza?
E se quella fosse, per sbaglio, una killer nata e volesse salvare il suo pianeta? Anche a costo di uccidere il suo padre adottivo?
Buona lettura!

I pensieri di Nagisa poco prima di sfidare il professor Takaoka . Dal testo :"Ho un coltello in mano ma tutto questo non mi spaventa . Ho una sola occasione per colpire il mio avversario , per atterrarlo , senza ucciderlo . Devo solo sconfiggerlo " .
Enjoy :)

- Lo sai Nagisa-kun, sono molto geloso delle mie cose. Potrei uccidere chiunque provasse anche solo a toccarle, ed era quello che volevo fare poco fa a quel ragazzo.- alza lo sguardo, sorridendo pericolosamente.- Perché tu sei mio Nagisa-kun, e non permetterò a nessuno di prenderti.-
***
Tratto dal capitolo 66, piccolo momento Karma x Nagisa, perché...... bo, mi piacciono u.u
Grazie a tutti dell'attenzione, a presto!
Jeo 95 =3

La 3-E sta preparando l'ultimo e fatidico attacco al tentacolare Korosensei. Mentre tutti i ragazzi sono impegnati nel mettere a punto i dettaglio del piano più ingegnoso e complesso mai ideato tra le pareti di un'aula scolastica, due di loro sentono più degli altri il peso della responsabilità e lo stress: i due migliori cecchini della classe.

{Quando Okuda tornò trasportando secchio e spazzoloni e trovò l’aula vuota ci mise poco a capire dove erano finiti i suoi compagni; solo un sospiro di rassegnazione uscì dalle sue labbra, finiva sempre così: quando si trattava di fare le pulizie rimaneva sempre sola.}

Korosensei dice che nessuno può essere definito debole, ognuno di noi ha un punto di forza che non va sottovalutato.
Io mi chiedo spesso quale sia il mio punto di forza: a parte prendere appunti, non so fare altro.
Non sono bravo negli attacchi a sorpresa come Karma, non sono esperto in composti chimici come Okuda, non pratico nessuno sport come Sugino, non ho la spiccata intelligenza e le abilità di Ritsu, ho fallito più volte nell’assassinio senza mai riuscire a colpire il bersaglio una sola volta, non riesco nemmeno ad avere buoni voti… forse quello che ci ha insegnato Korosensei non vale per me, perché io sono un debole.

Che lavoro è l'assassino? È un lavoro duro. In questo testo sono raccolti alcuni pensieri sul lavoro di Irina da parte del superprofessore della classe. Questo per lui è un assassino.