[NC-17, Harry/Perry, smut, POV, angst in alcuni punti, i fatti si svolgono a qualche anno dalla vicenda del film]
[...] Dopo che Harmony mi ha piantato, Perry, da vecchio volpone qual'è, ha giocato la carta della spalla su cui piangere e con parole dolci (per i suoi standard, non immaginatevelo in versione Notting Hill: è il solito cinico bastardo!), tanto alcol e quelle mani grandi mi ha fatto capitolare. Sono passati quasi due anni... Mi ricordo il primo bacio e il suo viso dolce mentre mi ha messo una mano sulla bocca e intimato di stare zitto, dandomi dell'idiota perché avevo rovesciato i miei cereali sulla sua nuova sciarpa di qualche stilista italiano tipo Dolce e qualcosa. Non so niente di queste cose da ricchi che si sentono fichi per una firma su una giacca! Ma dai! Dove sono cresciuto io era già difficile comprarsi due scarpe! E sottolineo due: destra e sinistra! Ecco, dopo avermi insultato, Perry mi ha baciato. Era il 14 di novembre. Me lo sono segnato sul calendario. La data costituisce in tutto e per tutto il nostro anniversario.
"Cosa ti frulla in quella testa di cazzo?" Perry mi accarezza i capelli.

{ - "che ca**o ci fai qui? "
-" Buongiorno anche te, raggio di sole! Ti ricordo che devi portarmi al lavoro.."
Aggrotta le sopracciglia e mi guarda da capo a piede come se volesse vedere altrove il mio culo, magari oltre la finestra del loft con tanti cordiali saluti da parte di un suo calcio. Gli mostrai le chiavi che tintinnarono fra le mie mani – le quali avevo casualmente presto in prestito. Che c'è ? non ci credete? Nemmeno lui a quanto pare dal suo sguardo iracondo... }

Che Harry sia fondamentalmente un incapace, non è una novità.,
Ormai lo ha capito anche lui.

Beh, su loro due avrei dovuto scrivere prima o poi XDD E peraltro è stranissimo che su di loro non riesco a immaginare nessuna situazione slash, anche se Perry è dichiaratamente gay e nel film si baciano O.O comunque sto film è uno dei miei preferiti del Ducky, decisamente! XD Insomma, una mattinata in Casa Perry...

Harry ha un difetto, un piccolo innocente vizio che alle volte torna a farsi sentire.
Ma, nonostante tutto, è fortunato.

Ok, adesso basta.
Quando per la ventisettesima volta la punta delle dita di Perry scivola per tutta la lunghezza delle mie labbra in una ruvida carezza per poi tapparmi la bocca con il palmo della mano soltanto alla fine, la domanda mi sorge spontanea!