Cmq più he una ff è un insieme di pensieri senza capo ne coda. E' breve e vabbè, ho avuto intuizioni più geniali di queste... Però l'ho ritrovata (chissà quando l'avevo scritta) e ho deciso di pubblicarla comunque, tanto per fare la figura della malata mentale...

Prodia dissacrante della battaglia tra Ettore e Achille. Abbiate compassione di due povere menti malate (Manny e LadyAragorn) alle quali Iliade ed Odissea, per quanto belle, escono oramai da ogni orifizio immaginabile del corpo, soprattutto se propinate "via Troy". Perdonateci, ma nel momento della scrittura le nostre menti erano in un'altra dimensione tossico allucinata...

Non piangere... ++ I pensieri di Achille prima di morire.. ++

Agamennone vuole qualcosa in cambio per restituire Criseide a suo padre, ma non Briseide, come nella storia, bensì Patroclo. Achille rifiuta e trova rifugio per sè e per il suo amante proprio tra le mura di Troia

Ma lui era sveglio. Un fremito lo percorse e volse la testa per guardarmi negli occhi. L’unica luce era nel riflesso del suo sguardo. Per un momento scorsi le mie iridi castane riflesse nel blu delle sue.
«Fallo» sussurrò.
Rimasi immobile, il manico del coltello ben saldo nella mia mano.
Achille e Briseide nel buio della notte, nel silenzio del campo acheo.

Dal testo:
"Ma lei non voleva in realtà scappare dai suoi sentimenti, dai suoi ricordi. Briseide era rimasta impotente davanti a quanto accaduto, consapevole della pericolosità dell’amato, Achille, tanto temuto d’ira funesta."

Odisseo, in maniera del tutto personale, aiuta Achille a comprendere che cosa prova per Patroclo.

Nella penombra della mia stanza, tra le lenzuola spiegazzate del mio letto, guardavo il tuo volto, incorniciato da riccioli castani…
Ti strinsi a me, sentendo il calore della tua pelle nuda contro la mia. Assaporai la dolcezza delle tue labbra morbide, sentii le tue braccia attorno a me come una promessa di amore e protezione.
ParidexElena [Elena P. O. V.]

Non provasti alcun rimorso, alcuna pietà, mentre sentivi il coltello lacerare la carne del tuo nemico ormai sconfitto, mentre il sangue ti bagnava le mani.
Lavorasti con odio metodico, impietoso, con freddezza e insensibilità assolute.
Cosa provavi, Achille?
Quale rivalsa nell’infierire ancora e ancora, senza pace, sul corpo di un nemico?
Quale vittoria nel tormentare quelle membra ormai senza vita?
Una vendetta insana, che non serve a nulla. Penso che il genere più adatto a questa storia sia "Spietato". Ma non era tra le opzioni.
Un grazie di cuore a chi leggerà.

Durante il viaggio che riporta la nave di Ettore verso Troia, Paride confessa al fratello che Elena si trova sulla nave, suscitando la rabbia di Ettore, il quale prova invano a far capire a Paride che la sua fuga romantica, causerà la guerra tra Sparta e Troia. E una guerra non è un fiume di poesia, ma un turbine crudele di scontri sanguinosi. Ispirata al film ‘Troy’.

Nel regno di Menelao, re di Sparta, si consuma l’amore clandestino e pericoloso tra Elena di Troia e Paride, principe troiano e fratello di Ettore. Dalla voce di Elena, la svolta di una relazione che è anche il preludio di una guerra imminente tra Sparta e Troia, fino ad allora legate dal vincolo della pace. Amore e odio non sono mai stati così vicini! Ispirata al film ‘Troy’

Ci troviamo intorno al 1200 a.C., quando Triopa, re della Tessaglia si trova di fronte Agamennone, re di Micene e di tutte le città-stato della Grecia, ad eccezione di Troia. Agamennone vuole conquistare anche la Tessaglia, per ingigantire ulteriormente il suo regno ma, per evitare uno scontro tra i due eserciti, opta, d’accordo con Triopa, per un combattimento tra i loro due rispettivi migliori elementi: Boagrius e Achille, il quale però in un primo momento non si presenta, suscitando le provvisorie risate dell’esercito della Tessaglia. Poi però il finale anticipa come lo scontro tra i due andrà a finire, ovvero con la vittoria del divino Achille. Ispirato al film ‘Troy’.

La morte di Achille e cosa succede dopo: i suoi pensieri, ciò che vede, le sue emozioni e accenni del suo passato.
Spero vivamente, che questa storia, ti tocchi anche solo in minima parte il cuore!

Anche un guerriero sanguinante e temuto è capace d'amare.
Anche una vergine che serve un Dio è capace d'innamorarsi.

Ettore rivela a sua moglie Andromaca un tunnel segreto da prendere per
fuggire con il figlio piccolo; per il valoroso principe troiano, infatti,
il suo cammino finirà da lì a poco, dopo un duello perso contro Achille. Ispirata al film 'Troy'.
Poesia non presente nella scaletta originale, ma aggiunta dopo il suggerimento di un utente efp, ovvero felinala, che ringrazio ☺

Dopo la morte di suo cugino Patroclo per mano di Ettore, Achille si fa
prendere dalla famosa ira e dalla sete di vendetta; così corre a cercare
Ettore per sfidarlo a duello, consapevole di avere la meglio sul principe
Troiano. Ispirata al film 'Troy' di Wolfang Petersen.

Menelao viene sfidato a duello da Paride per amore di Elena. La reazione di Menelao è una barzelletta tutta da ridere. E’ la classica situazione dove un soldato esperto, votato alla guerra, si trova ad affrontare uno sciocco pivellino capace solo di rimorchiare, non certo di combattere. Ispirata al film ‘Troy’.

Pensieri e timori di Elena, nel momento in cui, affacciandosi sul mare con
Paride, si trova di fronte l'imponente schieramento bellico delle navi
greche. Ispirata al film 'Troy'

Achille incontra sua madre, una donna molto saggia che già sapeva quando e come la vita di Achille sarebbe terminata. Proprio quell’ultima grande guerra a Troia lo avrebbe coperto di gloria,
ma non avrebbe più rivisto il suo ritorno a casa. Questa d’altronde era la scelta fatta dallo stesso Achille che, come molti uomini e soldati valorosi dell’epoca, era alla costante ricerca della gloria,
che le avrebbe permesso di essere ricordato per sempre. Ispirata al film 'Troy'.

Questa storia è una AchilleXBriseide.
Ma non è solo una AchilleXBriseide.
E' tutta la storia del loro amore intervallata da pensieri di Briseide durante TUTTA la guerra.
Spero di avervi attirato.
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Estratto dal testo:
Briseide ebbe paura, quando, con un dolce bacio, l’eroe le tappò l’urlo che stava per uscire dalla gola.
E ebbe paura quando, lentamente, con mano sicura e allo stesso tempo tremante, Achille le alzò la gonna bianca.
Ma la cosa di cui ebbe più paura, quella notte, era il fatto che anche a lei quel contatto era piaciuto.
Che in fondo sia lui che lei stavano godendo.
[...]
Per la prima volta da quando era lontana da Agamennone, la sacerdotessa aveva di nuovo paura.
Ogni guerriero che vedeva bruciare sulla spiaggia, temeva fosse troiano. Provava a immaginare il suo viso, la sua voce, la sua vita prima di quella tragedia.
Avrà avuto figli? Si chiedeva. E una moglie amorevole che l’ha confortato?