Recensioni per
Animi inversi
di Amartema

Questa storia ha ottenuto 113 recensioni.
Positive : 113
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/10/13, ore 18:38
Cap. 7:

Ciao ^^ rieccomi qui come il solito a recensire.
Stavolta ho notato che è un po' più corto, sarà perché non sono con il tablet ma con il computer, ma comunque la reputo una bella storia.
In certi momenti avevo il cuore che batteva a mille, non stavo più nella pelle, volevo sapere come andava avanti( mi ero preparato i pop corn solo che poi sono bruciati xD)
In altri momenti invece sono rimasto scioccato da ciò che ho letto, ad esempio:
« Una vittima non si può accusare, Signora ed è per questo che trovo particolarmente meschine le sue parole nei confronti di questa ragazza. Il cercare di ferire qualcuno, facendo leva su eventi incontrollabili, sono sintomo di un animo debole e più simile ad un verme che ad un essere umano. »
Da quanto ho capito la protagonista è una stronza, una cattiva(finezza al massimo xD) e questo rende la storia molto più affascinante.
Detto questo devo dire che non vedo l'ora del prossimo capitolo.
CIAO CIAO!

Recensore Junior
11/10/13, ore 12:36
Cap. 1:

Ciao, ho appena scoperto la tua storia e subito le note mi hanno ispirata a leggere il prologo. Che dire? Scrivi da Dio e soprattutto mi piace il modo il cui descrivi i personaggi ed introduci il loro passato. Anche i prestavolto mi piacciono molto ed a parer mio, sono essenziali in una storia quindi già per questo, hai la mia più totale attenzione! :P
La storia è iniziata con Buck, quest'uomo -o meglio, questo straniero- con un passato orrendo alle spalle e senza un'anima buona che abbia voglia di ascoltarlo. I dispiaceri si soffocano sempre con l'alcool e Buck necessita di soffocarli in ogni secondo, continuando a bere imperterrito. 
Jes, una ragazza che sembra riesca a tenerci in qualche modo a quest'uomo abbandonato al suo destino. 
Infine, Jeremy. Anche lui con vita non meno facile degli altri personaggi introdotti e che da quel che sembra abbia stretto un legame essenziale con Jes.
Mi piace, mi piace tutto e non vedo l'ora di passare a leggere i prossimi capitoli.
Bravissima. :)

(Io ho due storie in corso, di cui una freschissima. L'ho presa con filosofia, immaginandola come un esperimento e se per caso avessi tempo e voglia, mi farebbe paicere una tua opinione :) )
Besos

BrokeRay

Recensore Veterano
09/10/13, ore 21:57
Cap. 1:

Il mio paese d'origine ha la brutta fama di essere un covo di ubriaconi; e tu lo SAI che anche io lo sono u.u quindi, inizio col dirti che Buck ha la mia comprensione e la mia spalla su cui piangere. E le mie dita in gola nel caso avesse bisogno di una spinta a vomitare, chettanto a fare la crocerossina sono abituata! XD
E poi, con quella storia alle spalle, chi non si scolerebbe l'intero stabilimento dell'Heineken? ç_ç

Jes. Jes Jes Jes. Per un attimo ho pensato che le avessero messo l'acido muriatico nel caffè del mattino. E invece ha parato le chiappette di Jeremy, che bbrava figlia. Bbrava quasi quanto me. Anzi no. Nessuna è più bbrava di me. NESSUNA.

AmarMamma. Che inizio triste e che triste background per entrambi ç_ç capisco ora da dove Jes ha tirato fuori il carattere forte che sembra avere, almeno da queste prime righe. Devo saperne ancora qualcosa in più, ma penso che possa piacermi tanto, come personaggio.

L'inizio è promettente. Tua figliola prediletta, pian pianino, leggerà rinfrancandosi le serate noiose nelle pause studio <3

Nuovo recensore
09/10/13, ore 21:23

questa storia è davvero meravigliosa! ho fatto davvero bene ad aprire il link che hai pubblicato su facebook.
prima di tutto devo confessarti che adoro 'daddy', non so per quale assurdo motivo ma mi ha ricordato moltissimo 'big george', del film 'pomodori verdi fritti alla fermata del treno'. jess ha proprio un bel caratterino, la trovo un personaggio molto interessante!
ma comunque trovo che tutti i tuoi personaggi siano costruiti benissimo. logan credo sia fantastico ma jeremy.. non so, lo preferisco di gran lunga. 
c'è una domanda che mi tormenta: cosa ne sapeva buck? 
devo assolutamente saperlo al più presto! çç
complimenti, davvero c:

Nuovo recensore
09/10/13, ore 12:04
Cap. 1:

Buongiorno mia cara.
Finalmente ho del tempo per recensire questa storia davvero mozzafiato e fantastica al tempo stesso.
Il tuo stile di scrittura mi piace tantissimo.
Sei in grado di puntualizzare ogni particolare e le personalità dei vari personaggi sono meravigliose.
Devi solo dirmi come si chiama il belloccio nel banner.
E' formidabile.
Detto ciò, sono solita a renderti partecipe dei spezzoni che ho preferito.
Rock on, si comincia.

Nessuno si era mai preoccupato di sedersi al fianco di quell’uomo e ascoltarlo, credo di essere stata l’unica ad averlo fatto in questa cittadina d’ipocriti. Buck aveva anche l’enorme sfortuna di essere lo straniero, lo sconosciuto e questo lo poneva già in una posizione di svantaggio; il suo passato che nascondeva una moglie e una figlia assassinate e l’ipocrisia di una cittadina nuova, l’avevano condotto a sedersi ogni mattina al suo fedele sgabello per crogiolarsi nell’unica cosa che lui reputava amico: l’alcool.
[ --- ]
Ero ormai abituata ai suoi sguardi, ogni volta che mi osservava, sapevo che in me vedeva il suo stupratore, sapevo che era costretta a rivivere all’infinito quell’evento, conoscevo ormai il suo odio, palpabile sulla mia pelle. Io che involontariamente le facevo ritornare alla mente l’inferno, un inferno che puntualmente mi ritornava addosso triplicato in potenza. 
Era questo che univa me e Jeremy: la sofferenza.
[ --- ]
Era palese che non le piacessi, proprio perché non era mia indole soddisfarla, non le fornivo mai risposte complete o che potessero dare sfogo alla sua chiacchiera, e le sue smorfie lasciavano trapelare ogni volta il suo disappunto nei miei confronti. Dopo, stranamente, le poche domande, il suo tono cambiò, divenendo più basso e saccente. Ecco che la pugnalata vendicativa stava per giungere, lo sapevo, la conoscevo troppo bene o meglio era troppo prevedibile.
[ --- ]
L’enorme stanza che si presentava, era semplicemente un ampio ripostiglio, presentava ancora svariate cianfrusaglie ammassate negli angoli, un luogo buio dove l’odore d’umidità era quasi opprimente, un qualcosa a cui, tuttavia, ci eravamo abituati. In tutti quegli anni non ci eravamo mai permessi di andare oltre quella sala. Non cercavamo eleganza, la sfarzosità, come neanche la comodità. Ciò che ci importava era avere un luogo nostro, dove nessuno sarebbe mai riuscito a trovarci e quella sorta di cantina, per quanto umida e lugubre, riusciva perfettamente ad accontentare le nostre esigente. L’avevamo riempita con qualche piccolo elemento: un vecchio divano appartenuto a Robert e salvato in tempo dalla discarica, due lanterne e una piccola cassa contenente qualche abito per le emergenze.
[ --- ]
Eppure il suo volto con quel sorriso sempre accennato, se osservato bene, lasciava trasparire il suo vero animo. Anche lui provvisto di occhiaie, procurate da innumerevoli notti insonne e pensieri, quelle piccole cicatrici, regalate da una mente insana e quelle piccole rughe, sorte dalla troppa preoccupazione che in realtà lo opprimeva e che cercava di mantenere nascosta. Era il momento del silenzio: con lui, nessun silenzio era imbarazzante, non lo era mai stato.
[ --- ]
La voce sicura di Robert contrasta con la mia, simile più ad un biascicare tremolante, interrotto da quel pianto che man mano diveniva più controllato, più lento, sino a presentarsi con dei semplici singhiozzi. Non dissi altro e lui fece altrettanto, troppo impegnato nel cercare di estrarre quel frammento di vetro dal mio braccio ed io, troppo impegnata a soffocare il dolore in quel whisky. 
[ --- ]
In quell’esatto momento, in Buck, non riuscivo a vedere altro che il lato peggiore di mia madre, c’era solo una differenza: in lui vedevo anche uno spiraglio di luce, in mia madre l’oscurità di un profondo abisso. Arrivai ad una conclusione semplice, ovvero: se non potevo salvare mia madre, avrei salvato lui.
[ --- ]
Una voce mise fine a quel fiume di pensieri, riportandomi inevitabilmente alla realtà. Constatai di non essere sola in quella sala, ritrovando insieme a me, seduto ad uno dei tavoli più distanti, la fonte di quella voce: un ragazzo. Non dimostrava più della mia età, possessore di uno sguardo magnetico, donato da occhi chiarissimi, messi in risalto da una chioma scura. Un volto nuovo, mai visto e dato che in quella città era piuttosto raro incrociare facce nuove, mi accorsi ben presto che le mie occhiate su di lui divennero particolarmente insistenti.
[ --- ]
Mi trovai spiazzata, schiacciata dal discorso effettuato da quel giovane dall’aspetto curato e ricercato; non risposi, limitandomi ad osservarlo mentre lui già si muoveva verso il bancone per recuperare quella tazza di caffè. Il suo abbigliamento combaciava egregiamente con i suoi modi sicuri: un completo scuro, unito da una camicia bianca e lasciata un po’ aperta sul petto, oltre ad un paio di scarpe eleganti e prive anche di una sola macchia. Me lo ritrovai immediatamente davanti, con la sua mano che già avvolgeva quella tazza ricolma di caffè; la vicinanza mi permise di studiare al meglio quel volto giovane e dalla carnagione chiara, ricoperta di pochissime lentiggini. 
[ --- ]
Ogni mio movimento, ogni mia frase, ogni cosa di me era in grado di trasmettere un certo senso di stanchezza, anche il modo con cui iniziai a mangiare quelle frittelle: piccoli bocconi masticati con inerzia; un cibo ingurgitato per soddisfare i due uomini e non la mia fame inesistente. Era proprio quella stanchezza, quel mal di testa e il pungente dolore al braccio che con forza mi riportavano il pensiero alla notte trascorsa e a ciò che ora sarebbe accaduto. Una cosa era certa: avrei preferito andare a dormire sotto un ponte invece di ritornare a casa, da lei. 
[ --- ]
Abbandonai il piatto nella mano di Jeremy e chiusi gli occhi nel momento esatto in cui le labbra di lui andarono a posarsi contro la mia fronte e le sue dita ad immergersi nella mia chioma. Era solito salutarmi così, un gesto semplice ma in grado di trasmettermi non solo il suo amore ma anche ogni emozione che lui provava. Quel bacio, in fin dei conti era uno specchio che rifletteva fedelmente il suo stato d’animo.

Ed ecco qui!
Non vedo l'ora di poter leggere il settimo capitolo.
Non ti perderò di vista, nono! XD
Un grande abbraccio tesoro,
e ancora, tantissimi complimenti!!

{ emotionallycompromised }

 

Recensore Veterano
08/10/13, ore 20:44

Ehiiiiii!!!!
Ahahah dovreu mettere anche io l'avvertenza sulle recensioni e lo stato di depressione che ne crea l'assenza!!!
Eheh ed é per questo k recensisco.
Noo dai, nn é solo per quello, ma anche xké amo la tua storia!!! Scusa se nn ho recensito anche gli altri ma li ho letti tutti insieme nella stesa sera e alla fine temevo di confondermi facendole e mischiando cose anche di altri capitoli.
Ma questo posso egregiamente dire di averlo recensito!!! Io nn ho notato errori e....mi oiace cm scriiiviiii!!!
E questa storia!
La protagonista é una grande e Jeremy mi fa impazzire! É così carino e insieme sono stradolciiii *--* nonostante abbiamo una vita difficilissima sono riusciti a nn mollare!!!
Sono forti.
Riguardo al nuovo arrivato.....muoio dalla curiosità!
Già mi piace un sacco!!!
Beh che dire d'altro....mi piace (si lo so sn ripetitiva XD)
Baci Julie ;-*

Recensore Veterano
06/10/13, ore 20:36

lo compro.
Sì diavolo, lo compro.
Quanto costa Logan, quanto?
Non mi importa, sul serio, posso racimolarli quei soldi, in fondo. Vendimelo dannata, vendimelo! è___é
Io voglio sapere chi è. La mia testa non troverà mai pace. Ti odio dal profondo, ma ti odio proprio tanto.
Adesso, tu mi dirai chi è. E lo farai per il semplicissimo fatto che stanotte non ho dormito, e anche se sono rincoglionita, mi si chiudono gli occhi e devo fare altre tremila cose, come prima di questo elenco ho deciso di leggere e recensire animi inversi.
Pertanto, poche scuse: parla.

Recensore Junior
06/10/13, ore 18:56

Ottimo! Ottimo capitolo!
Per me scritti del genere se ne trovano pochi in giro, per la definirei una storia rara.
Praticamente sto capendo come va la storia, ho dato una sbirciata veloce ai capitoli precedenti e ho capito il corpo della storia.
La grammatica e il lessico sono perfetti, nessun errore, per il resto va bene, MOLTO bene.
Detto ciò ti saluto e ti auguro buona fortuna per la storia ^^
Alla prossima!

Recensore Master
06/10/13, ore 15:30
Cap. 2:

ROBERT *_____________*
Ok, io sono andata, è stato un piacere Jeremy ma a meno che tu non sia più figo di Gerard Butler (ne dubito) sei andato ormai, addio! xD
Ma ti immagini quanto sarebbe figo avere un capo come Gerard Butler? Madonna sarei la lavoratrice più soddisfatta di questo pianeta...
Ok, basta fantasie, devo tornare sulla terra XD
Ah, le comare, le pettegole, quelle maledette signore che ti rompono le palle con le domande, scommetto che per questa cosa ti sei ispirata al tuo lavoro reale hahahah perchè io almeno mi ci rispecchio parecchio a lavoro, sono la classica tipa che dà risposte evasive e fa innervosire le pettegole, quanto le odio loro e il loro maledetto modo di voler sempre a farsi i cazzi degli altri <.<
Ma torniamo a noi, la protagonista ne passerà di scomode secondo me con queste donnette, avendo una storia così complicata sai quante gliene potrebbero dire, stupidi paesini sperduti XD
Ok, basta idiozie, al prossimo capitolo! Nana

Recensore Master
06/10/13, ore 15:23
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi qui approdata alla tua storia, erano giorni che volevo passare ma finivo sempre col non trovare tempo, sono una lentona sia a leggere che a scrivere (purtroppo per chi mi legge XD), ma piano piano ce la faccio a fare tutto!
Allora, la storia comincia con Buck, un tipo decisamente simpatico, non ne avrà passate di belle ma capisco perfettamente il suo bisogno di alcol e lo appoggio in pieno, tra alcolizzati ci si intende bene, c'è quell'empatia che sono gli ubriaconi possono avertire XD quindi Buck tranquillo che io sono con te XD
Ma passiamo alla protagonista, per ora si è visto poco quindi non posso esprimermi troppo, sicuramente ne ha passate di brutte anche lei (tutti sfigati in questa storia eh xD), come le ha passate questo suo migliore amico che sono curiosa di conoscere meglio (sono sempre alla ricerca di qualche nuovo personaggio maschile da amare), uniti dalla sofferenza, sicuramente è un tipo di legame che difficilmente si scioglie...
Ma quindi, riassumendo questa insulsa e insensata recensione direi che questo primo capitolo mi piace e hai un bel modo di scrivere, leggo il prossimo e spero di non essere interrotta xD
Alla prossima, Nana

Recensore Veterano
05/10/13, ore 02:20

Io, seriamente, mi domando come tu faccia ad avere QUARANTASETTE like sul capitolo e solo tre recensioni.
Dobbiamo fare qualcosa, perché la pigrizia di queste donne *fa l'indifferente* è davvero, davvero grave.

Ora, cercando di mantenere un minimo di serietà e quantomeno quella - avendo già perso la dignità - passiamo al commento del capitolo: mi ha fatto una tenerezza infinita. Buck è adorabile, te l'avevo detto dopo aver letto il primo capitolo e torno a ripetermi adesso. Mi piace un casino, spero sinceramente abbia un ruolo di rilievo in questa storia.
E anche il proprietario del locale, a modo suo, ne sa. Ohssì, se ne sa.

Scrivi il seguito o ti picchio. O ti intaso skype. Anzi, pensandoci bene, quello inizio a farlo proprio tra tre, due, uno...

Recensore Veterano
05/10/13, ore 01:08

La madre di Jess, per certi versi, mi ricorda molto quella di Tara in True Blood.
E per molti altri versi - eccetto la presenza del sovrannaturale a meno di grosse sorprese O_O - questa tua storia nel complesso, mi ricorda tantissimo l'atmosfera di True Blood.
Sarà il clima rustico e semplice, sarà che Robert stesso io adesso me lo immagino con la faccia di Sam, ma non so: ho questa impressione, e la cosa mi piace un casino.
Che dire: il dramma delle famiglie è una costante. Loro due, poverini, ne vivono due differenti eppure estremamente simili a modo loro.
Onora il padre e la madre... certo, con un pugno.
Mi metto in pari, moglie. Questa storia mi intriga un casino, devo sponsorizzartela U____U

Recensore Veterano
05/10/13, ore 00:54

Se la moto si chiama Grace, questo vuol dire che da qualche parte nel mondo esiste un triciclo o un monopattino elettrico di nome Will?
D'accordo, questa era brutta. Anche se sto ancora ridendo da sola dopo averla scritta, ma quelli sono dettagli trascurabili.
VENIAMO A NOI.
Mi hai intristita ;_;° Nel senso, avevo capito non si trattasse di un'atmosfera poi del tutto spensierata, ma in quel rifugio dimenticato dal mondo c'era una malinconia assurda.
Però tenera, di questo te ne devo atto. E' fichissimo come tu dia importanza alle cose semplici; riesci a dare un climi di familiarità non indifferente.
Vado avanti, prima che le tue altre lettrici vengano a prendermi con i forconi e mi portino via per sempre.
Per in tal caso, saresti capace di dirmi: "stronza, non dovevi morire prima di finire di recensirmi."
Sì chia, ti voglio bene pure io. <3

Recensore Junior
03/10/13, ore 15:09

Ciao c:
Premetto che di solito leggo storie leggermente diverse ma mi è piaciuto leggere la tua.
Quando in chat mi hai detto che avrei incontrato errori pensavo peggio, sinceramente! ahahah sono molto pochi e cose 'da niente'.
L'idea e la trama mi piacciono un sacco, anche se i capitoli forse sono leggermente corti c:
Mi piacciono un sacco i personaggi di Jess e Jeremy, sono molto uniti nonostante tutto.
La lettura è scorrevole ed anche il banner è molto bello!
Semplice ed elegante, complimenti!
Ancora complimenti per la storia c:

Alla prossima,
Harriett xx

Recensore Junior
01/10/13, ore 22:14

Giuro, ancora prima di vedere la tua recensione avevo inserito tra le seguite questa tua storia che ho letto oggi prima di uscire.
Mi piacciono un sacco i personaggi di Jess e Jeremy: sono ben caratterizzati, e adoro il fatto che nonostante le “tragedie” della loro vita siano riusciti sempre e comunque ad andare avanti, a farsi forza l’uno con l’altra – e viceversa – perché sapevano di poter sempre contare sull’altro.
Anche il personaggio di Robert mi piace, mi ricorda un po’ Luke di “Gilmore Girls”, il classico uomo sulla quarantina che però è un eterno ragazzino, che si sente giovane dentro ma che si cala perfettamente nel ruolo di padre quando la situazione lo richiede. Mi piacciono, davvero.
Il personaggio di Buck, invece, mi lascia un po’ perplessa. Devo ancora inquadrarlo del tutto: come fa a sapere del rifugio di Jess e Jeremy, come fa a sapere che si sono addormentati la sera precedente al suo ritorno al pub? Ci sono troppe cose che non mi quadrano per poter avere una reale idea di questo personaggio, perciò mi limiterò a dire che è “losco” e che aspetterò di vedere le sue prossime mosse.
Per il resto, complimenti per il tuo stile. È lineare, semplice, privo di quei paroloni che spesso ti lasciano confusa e disperdono il reale concetto della frase. Davvero complimenti!
Aspetto il prossimo capitolo ;)