Come promesso e ci tengo a sottolineare che in realtà non avevo promesso un bel niente sono passata al termine del secondo capitolo.
Ora -coff- non so bene come si inizia una recensione, o meglio, temo di non ricordarmelo più :°D in fondo in fondo, sono qui anche per questo. Volevo riprendere la mia totale attività su EFP, e di conseguenza era necessario che leggessi storie; il leggerle poi mi porta a formulare un pensiero che devo assolutamente riferire all'autore, altrimenti non mi sento... completa? Non lo so, non importa.
Dunque, cosa ho provato leggendo "Cortocircuito"?
Innanzitutto, visivamente parlando (quindi grafica generale, impaginazione e via dicendo) un senso di grande ordine, e anche una sorta di leggerezza nel tutto che mi fa calare ancora di più nella storia. Niente ghirigori troppo vistosi, font arzigogolati o di una grandezza indecentemente grande o indecentemente piccola. E' bello, e dato che io sono una grande fissata con queste cose (se ti fidi del mio parere, ovvio) ritieniti soddisfatta dell'impaginazione, che va bene così ragazza. L'unico appunto che mi fa storcere il naso è il rosa delle note d'autrice che non leggo molto... ma ho l'illuminazione del computer a palla e quindi è probabile sia anche per questo. Btw non preoccuparti, non cambiare nulla che è fantastico così! Dei banner che posso dire? "Ottimali", direi, perché si sposano bene con la grafica generale e questa tripartizione è funzionale, sopratutto ai fini della trama. Ovviamente non li ho fatti io, quindi non posso elogiarmi u.u
Ma andiamo oltre.
Ho deciso di leggere solamente ora "Cortocircuito" (abbreviato in "C" per la mia povera tastiera morente, perdonami) e, con tutta la buona volontà, mi sono pentita di averlo fatto così tardi per il semplice motivo che ha superato tutto il mio scetticismo! Mi spiego: quando leggo una storia, sopratutto se non mi è stata consigliata e se è di una persona che non conosco bene/non conosco affatto, parto sempre stando sulle mie, aspettandomi le peggio cose sia in fatto di stile che di trama. Ovviamente non è il tuo caso.
Non studio lettere, non ho fatto nessun corso di scrittura critica, non ho conoscenze riguardo a editing nè nulla del genere. Oltretutto non ho nemmeno mai letto qualcosa di tuo al di fuori di "C", ma sono rimasta piacevolmente sorpresa. Ammetto che non vado a caccia di persone che scrivano bene su EFP, ma leggere una storia con uno stile curato, un lessico che rimanda senza essere pesante al periodo del 1896 - è qualcosa che riscontro con piacere anche nei dialoghi e questo non fa altro che farmi calare ancora di più nella storia. Spero di ritrovare queste accortezze anche nei capitoli seguenti (che non so se potrò leggere, mio malgrado) e in quelli che pubblicherai.
Un breve appunto sulla grammatica: non trovo errori (ma non ti fidare) solo un "[...]quasi come se quel posto era stato[...]" - non è meglio "fosse stato"? Oddio, a me suona meglio ma magari ha un senso, dato che non è il primo se + indicativo. Ma non importa, sono sottigliezze.
Dopo tutto questo lunghissimo sproloquio, passiamo della storia.
E' una trama molto Orlando Furioso, tre storie che si intrecciano non è una cosa semplice, o comunque può risultare caotico se non ben gestito. Inoltre ci sono tutte quelle chiacchere sull'interrompere le vicende nel momento giusto per lasciare quella sorta di "acquolina in bocca" al lettore, che spero di ritrovarmi sempre da ora in poi dato che, come ti ho già detto, ho delle considerazioni sui personaggi e intendo mantenerle, forse modificarle, nel corso della storia. Quindi vediamo di non farmi arrabbiare perché vengo a sapere certe cose nel momento sbagliato, eh! :°D
Dei personaggi, che dire? Difficilmente quelli femminili mi stanno a cuore, e ci metto un attimo in più a "comprenderle" (o almeno individuarle) pienamente. Potrei dirti che le odio tutte (Wendy sicuramente), ma forse non sarà così. Degli uomini, invece, Viktor ed Henry già li adoro, Viktor in particolare. Ha un che di caso umano ed io adoro i casi umani, vorrei tenermeli sul comodino e coccolarmeli per sempre. E poi ha un volto davvero davvero DAVVERO bello, mi piace un sacco.
Piccolo appunto: non sono molto abituata a leggere storie altrui, sto riprendendo ora, ma sappi che durante "C" ho inspiegabilmente rallentato il respiro (che poi è ventilazione polmonare, come direbbe la mia prof. di scienze), e il mio cuore batteva un sacco D: se questo è l'effetto che mi fanno le buone storie (che poi capite mentre leggo di autrici "fidate") allora posso ritenermi di aver ripreso la mia carriera da recensitrice-str*nza-saccente con te, davvero.
(Che poi sta per iniziare la primavera! Quale periodo migliore? :°D)
Come mi piace (o mi piaceva, ma adesso che ho ripreso a commentare posso usare piace), ti metto uno dei pezzi che ho più adorato di questi due capitoli, per concludere questo sproloquio di cui non ti farai nulla, immagino.
―La camera è pronta?― disse l'uomo guardando negli occhi la ragazza dai lunghi capelli biondi e pensò, liberamente, che odiava le bionde più di ogni altra cosa. Eppure anche lui era chiaro: sorrise. Forse per questo non si sopportava.
Che ti avevo detto? Caso umano!
Alla prossima volta che riuscirò a leggere un capitolo, probabilmente domani, ritornando da scuola.
radioactive,
P.S.: se EFP non mi si sconnette facendo perdere tutta la recensione, giuro che sarò la quasi-donna più felice del mondo; altrimenti voleranno insulti su facebook - quindi sappi che sarà colpa tua e solo tua.
P.P.S.: perdonami per la demenzialità sparsa qui e là nel tentativo di fare un dicorso serio! |