Recensioni per
A un centimetro dal cuore
di Queila

Questa storia ha ottenuto 111 recensioni.
Positive : 111
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/09/18, ore 16:45

Oddei, sono qui per chiederti se per caso hai visto il trailer di Fantastic Beasts 2 perché c'hai visto giusto XD Nagini era una donna, un Maledictus.
Mi pare che fosse una sfida o un contest che ha fatto nascere l'idea o mi sbaglio?
Quando le fiction vedono oltre... XD
Mi sono ricordata di questa fiction appena ho letto il tweet della Rowling xD
Ovviamente rinnovo i complimenti per lo stile! Crea determinate immagini nella mente del lettore che colpiscono immediatamente.
Ti saluto!!!
(Recensione modificata il 25/09/2018 - 04:48 pm)

Recensore Master
19/08/18, ore 23:05
Cap. 14:

Recensione premio

Ciao, cara!
Eccomi qui a lasciarti la recensione premio che ti spetta!
Sai quanto ami la Grindeldore, quindi appena ho visto questa piccola drabble sono corsa a leggerla e devo dire che non mi hai lasciata delusa! Mi piace tanto l'immagine dell'impiccato che hai usato per descrivere i sentimenti di Albus, la trovo estremamente vivida e realistica. Quest'idea di Gellert che lo stritola, che lo impicca, che non lo lascia andare mi piace tantissimo.
Anche certe scelte linguistiche un po' troppo forti per i miei gusti ("gli stupra la mente") trovano ragion d'essere in questa storia, a tratti molto cruda. Davvero brava!
Ancora complimenti e a presto!

Un bacio,
Mary

Recensore Master
08/07/18, ore 17:31

Contest: Scegli il tuo premio! di Setsy
Queila/S.Elric__ con: Sorriso scarlatto
Grammatica: 5/ 5

Inappuntabile!
Stile: 15/15
Dunque, sullo stile, nelle drabble, c’è qualcosa in meno da dire rispetto alle storie lunghe, perché queste permettono di mantenere un certo livello senza “cadute”; ma in questo caso devo dire che quello che vedo mi piace molto. Sono convinta che lo stile possa avere variazioni — senza che questo sia un tradimento — per amalgamarsi al fandom e qui, considerando i personaggi scelti, trovo una piena realizzazione di questa tecnica. Lo stile è scorrevole in sé, perché le frasi sono brevi e intervallate, ma le singole parole divorano lo spazio, come fa la bocca del formidabile serpente per inghiottire le sue prede.
C’è tutta la fisicità doppiamente sensuale dell’animale “diabolico” e della donna malvagia, che è descritta con particolari come gli occhi che sono formati dall’accumulo del veleno, dal seno screziato di scarlatto che richiama e raddoppia il colore del sangue che è su di lei. Il lessico è quello giusto, curato ma non altissimo, favorisce la sensazione di leggere un reale missing moment della Rowling.
Tom in corsivo ha l’effetto desiderato, ma soprattutto, l’allitterazione della S senza simulare una parlata involontariamente buffa (con sibili tipo Sir Biss di Robin Hood ^^, o un serpentese che sarebbe stato incomprensibile) è stato un grande tocco di classe.
IC: 19.50/20
Questa non me l’aspettavo! HP si presta a molte tipologie di storia, ma questa caratterizzazione di Nagini è stata una sorpresa. Sì, è un rettile femmina, ma non avevo pensato al suo “amore” per Voldemort in questi termini. Lei è pura essenza diabolica, tanto da sorpassare decisamente il suo alleato; crudele, peccaminosa, e con un potere simbolico enorme.
Per quanto io non creda che Tom sia molto interessato all’erotismo seppure con i seguaci più vicini a lui, che dividono senza eccezioni il suo piano, la lussuria rappresentata dal serpente, primitiva e quasi spietata è una novità. Non dico che non sia interessato di sicuro, questa è una parte della sua personalità che resta al buio, quindi è praticamente impossibile stabilire se sia proprio realistico o no. Il fatto che Tom risponda ancora al suo nome ― anche se hai accuratamente specificato che è un piccolo gioco tra loro ― mi lascia immaginare che abbia perlomeno un residuo di umanità, quindi anche di pulsioni carnali. Credo che un essere come Nagini “umana”,  al pari del suo padrone, abbia un concetto di amore come qualcosa di cannibale, che usa gli altri:  è questo che li unisce a doppio filo.
Trama: originalità e/o aderenza al canone: 14/15
L’originalità è qualcosa di inenarrabile in questa drabble, anzi, dispiace che sia un racconto corto, perché sono rimasta con la curiosità di conoscere i retroscena più piccanti e tenebrosi, anche io volevo affondare  dentini nella storia… Come aderenza al canone non siamo a livelli alti ― ma è giocoforza, quando si desidera l’effetto sorpresa ― però nemmeno potrei dare un voto basso, perché come dici nelle note, che sono sempre una parte essenziale, Harry e quindi i lettori potrebbero semplicemente non esserne a conoscenza. Non è probabile, ma nemmeno impossibile. La trama è essenziale, è una cornice per esaltare la coppia malefica e affascinante che hai creato. Lo scambio di sangue del bacio è tipico del patto col diavolo, quindi hai saputo usare a tuo favore un classico delle storie di magia di tutti i tempi. Leggerei volentieri un seguito!
Titolo: 5/5
Il titolo è esplicativo, non potrebbe esserlo di più. Se è così definibile, il sorriso di un serpente diabolico come Nagini umana può solo essere rosso del sangue delle vittime. (O come il rossetto della Adler, cambiando fandom?) Mostra anche che questo desidero di sangue è dentro di lei,  perché immagino scarlatto anche il palato, e poi le due parole che compongono il testo iniziano per S. Non c’è dubbio su chi sia la protagonista, perché ammesso che Voldemort sorrida, bè… non ha proprio le labbra!
Gradimento generale: 4.90/5
So che questo è un “problema” delle raccolte, perché ci si dimentica di aggiungere all’inizio di ogni storia qualche voce dello specchietto, però un bel what if? ci sarebbe stato benissimo, eliminando ogni dubbio sull’aderenza al canone; ma sai che sono fanatica degli specchietti… La drabble ha un grande impatto, pur pensandola in un contest nel quale ha incontrato storie di 4000 parole, per la padronanza lessicale e il fascino del tuo personaggio.
Totale: 63.40/65
 
 

Recensore Master
01/07/18, ore 20:15

Ciao, e piacere di conoscerti^^
Ti ho scoperta sul forum, dato che frequento spesso anch'io i contest come giudice e partecipante, e ho deciso di passare a leggere qualcosa di tuo. E così mi sono lasciato trascinare dalle tue parole poetiche e ho letto l'intera raccolta! Amo molto le storie brevi, soprattutto le drabble, ma la mia storia preferita in assoluto è stata questa (senza nulla togliere a quasi tute le altre) e ho deciso di lasciarti qui un parere.

Luna è perfetta, è lei. Ammetto di non aver letto i libri, ma sono riuscito ugualmente a "sentirla": ***Luna che salva, che ride, che ama.***
Questa frase riassume tutto, un'immagine evocativa, poetica e perfetta: lei è un personaggio difficilissimo da trattare, quindi complimenti!
Dean., invece, è distrutto da tutto, il passato ritorna negli incubi di notte e nei pensieri di giorno e non gli lascia tregua: ma, guidato dalle sue mani, forse potrà specchiarsi nel mare e nel cielo, e riprendere a vivere con sé stesso, un passo alla volta. Il sentore di Oceano Mare inoltre è molto forte, sia per l'atmosfera che per il magnifico uso della citazione; l'immagine è già di per sé estremamente evocativa, ma con i personaggi che hai inserito rappresenta molto di più. Bravissima, mi è piaciuta tantissimo, come l'intera raccolta... (soprattutto quando tratti Albus, Petunia e Narcissa: hanno davvero qualcosa in più).
Un caro saluto^^
mystery_koopa

Recensore Junior
15/05/18, ore 12:50

Grazie ancora per aver sviluppato un mio pacchetto e grazie ancor di più per la bellissima storia che hai saputo trarne! Lo noto solo ora ma, senza volerlo, in questi due contest gemelli abbiamo messo in atto un vero scambio di pacchetti-flash ^^
Ti rinnovo tutti i miei complimenti, quindi, e ti lascio qui la recensione del forum!

Penso che uno dei tratti più belli di questa falsh sia proprio il silenzio di Dean. Nulla quanto il silenzio sa esprime un grande dolore, io credo, e il personaggio che hai tratteggiato trae forza da questa scelta. Ho ritrovato il Dean ferito e spaventato che avevo immaginato nello scrivere il pacchetto, hai reso in maniera vivida il suo terrore, hai usato immagini veloci ma curate che si adattano in maniera perfetta sia alla situazione che alla lunghezza della storia. Ho amato molto la fluida vivacità dei sogni di Dean, che in maniera molto naturale si trasformano in pensieri, in urla. “Fango. Sangue. Sangue. Fango” lui sogna, e poco dopo “Foglie, ombre… fango, sangue” lui pensa: questi richiami mi sono piaciuti davvero tanto. In generale, vorrei davvero farti i complimenti per come hai reso la sua sofferenza, senza scadere in toni esasperati né facili. Ho apprezzato moltissimo anche l’idea che traspare nel finale: il dolore che prova non passerà subito, un dettaglio che aggiunge realismo al tutto. 
Ed ora, Luna. Immagino sia stato più difficile caratterizzare lei, ma devo dire che hai fatto un ottimo lavoro! Mentre leggevo riuscivo a immaginare la scena in maniera cristallina, riuscivo a figurarmi il suo tono di voce, l’espressione, quel suo modo di essere così delicata, trasognata, ma al contempo così diretta, così acuta. Luna appare eterea, le sue stesse parole sembrano quasi impalpabili, ma si rivelano in realtà quelle di cui Dean ha esattamente bisogno, parole forti, decisive. La descrivi attraverso gli occhi di lui, e credo che questa sia stata una scelta vincente: usi delle immagini bellissime che nascono nella mente di un personaggio in crisi, ferito e tormentato, acquisendo così ancor più valore. In particolare ho amato questa frase: “I lunghi capelli di lei, gocciolanti di miele e salsedine, gli sfiorano la mano e qualcosa si muove nel petto del ragazzo”. Sei stata bravissima ad unire un tocco di caratterizzazione fisica a quello che è il cuore di questa flash: Luna e il mare. Per mio questo personale, invece, ho amato un po’ meno le frasi in corsivo, separate dalla narrazione con un trattino, ma non per questo risultano meno efficaci! 
L’unica nota che mi sento di fare – e che determina la mancanza di quei due punti sul totale del punteggio – è che non ho trovato abbastanza evidenziate, insieme all’ingenua dolcezza di Luna, le ferite di cui parlavo nel pacchetto ("ferita, debole Luna che guarda il mare e sussurra"). Scrivi “Luna, senza vergogna, mostra i suoi incubi al ragazzo sotto forma di cicatrici…” ed effettivamente fai riferimento al passato di prigionia della ragazza, eppure mi sarebbe piaciuto evincere questa sua fragilità anche nelle parole, nelle espressioni, nei modi di fare. Non so se mi sono spiegata bene – ed effettivamente è una piccolezza in confronto al bellissimo lavoro che hai svolto con questo personaggio – ma mi è sembrata sin troppo serena, come se non dovesse anche lei guarire, o essere aiutata a guarire. Avrei voluto vederla più ferita, insomma. Ma, come dicevo poco sopra, è un dettaglio: la Luna che tratteggi si sposa a meraviglia con il tema del mare e forma una delicatissima coppia con il Dean che hai descritto. Per questo non posso che dirmi soddisfatta per come hai reso il pacchetto! 
Bravissima, infine, per come hai inserito la citazione, amalgamata alla perfezione nelle parole di Luna e così calzante per lei! Hai organizzato il suo discorso rielaborando in maniera originale il tema del mare, lasciandomi sognare ancora una volta sugli echi del mio carissimo Baricco! Complimenti davvero! 

 

Recensore Master
11/05/18, ore 19:21

Prima classificata all'"All together contest Freya Special Edition"




Grammatica: 9.9/10 
Va bene, c'è solo un piccolo errore di distrazione. 
- "la fonte corrugata": "fronte" 


Stile: 9.5/10 
Evocativo, poetico, immediato, incisivo. Mi è piaciuto tantissimo! Parto però dall'esprimere quelle che sono piccole note negative. "Il fiato spezzato. Le gambe che bruciano. Preda spaventata, colpevole di essere se stesso", frasi di questo tipo dov'è sottinteso il verbo, specie se non si tratta di casi isolati, non mi fanno impazzire; è proprio il tipo di costrutto in stile Baricco a non piacermi, però allo stesso tempo lo trovo giusto per parlare di un personaggio che si sente appunto "spezzato", specie se la flash si poggia interamente su una citazione dello stesso Baricco. 
- “Parlami del mare…”.: non l'ho segnalato nella grammatica perché non so se è stata una scelta precisa, in ogni caso anche se si tratta di una scelta voluta quel punto finale contraddice il messaggio stesso che esprimono il dialogo e il titolo. I puntini di sospensione suggeriscono continuità, si riallacciano allo stesso messaggio che Luna dà a Dean, ovvero che ci vuole tempo, ma che tutto passa. Ecco, mettere pure un punto subito dopo uccide questo concetto, credo sia molto meglio toglierlo proprio per non eliminare quel senso di continuità che l'intera flash vuole trasmettere. "La sua voce leggera lo penetra": qui viene sottolineato il contrasto che rappresenta Luna, la sua voce è "leggera", mentre la sua capacità di catturare Dean è tanto forte da "penetrare", però per gusto personale m'irrita tanto leggere "penetra", è un verbo proprio brutto, trovo che spezzi l'atmosfera con quel suono duro e grezzo. 
Per il resto ti faccio tanti complimenti. Giuro che vorrei citare l'intero testo e probabilmente mi ripeterò in tutto il giudizio, perché ogni descrizione che fai è perfetta per rappresentare i personaggi, per trasmettere, per alimentare l'immaginazione, per sottendere una marea di significati senza mai risultare oscura. Sei stata incisiva dall'inizio alla fine, ci catapulti immediatamente in un incubo con periodi brevi, usando il corsivo, e quando smetti di usare il corsivo non hai nessuna pietà; ci si aspetta la quiete, invece la prima frase post-incubo è "Urla, Dean". A tal proposito trovo adatta l'inversione di soggetto-verbo, credo comporti una sorta di suspense mettere il soggetto per ultimo. La flash ha un'impostazione poetica, ogni frase richiama alla mente una ferita che ha bisogno di cure e al tempo stesso dà l'impressione che la scena descritta stia venendo osservata di scorcio, perché tutto è narrato con delicatezza e l'atmosfera che si viene a creare risulta intima, malinconica, sospirata. Mi è piaciuto moltissimo l'effetto complessivo che si crea. Ogni descrizione è densa di significato, l'oscurità "cammina nella carne, stringe il cuore, mozza il respiro", "la mattina lo insegue con la bacchetta alla mano, pronta per la sua Maledizione Senza Perdono", Luna ha i capelli "gocciolanti di miele e salsedine", "non capisce nulla, eppure comprende tutto": questi sono solo alcuni esempi che riporto, mi fermo qui perché altrimenti citerei l'intero testo. Le descrizioni riferite a Dean sono capaci con pochissime parole d'esprimere il suo senso di soffocamento, il tormento generato dai ricordi e dai sogni che lo riportano tra le braccia della paura, del pericolo e della morte; quelle riferite a Luna sono capaci di cogliere e rappresentare nero su bianco il cuore del personaggio, di richiamare la sua indole dolce e pacata, d'esprimere quel senso di libertà che lei qui regala a Dean, inoltre rimandano al pacchetto che hai scelto con estrema efficacia. Complimenti, ho "bevuto" questo testo e mi è passata la sete solo dopo una terza rilettura. Scorrevole, coinvolgente, diretto, immaginifico! 



Titolo: 4.5/5 
La prima cosa che ho pensato leggendo il titolo è stata "quei puntini di sospensione sono terribili da vedere", quindi ti chiederai come mai ti ho assegnato comunque il punteggio pieno. Ebbene, devo dire che è stato lo sviluppo della coppia a farmi cambiare idea. Arrivata a fine lettura, dopo aver visto il rapporto che lega Dean e Luna, ho ritenuto quei puntini di sospensione necessari, giusti, e l'estetica è finita in secondo piano. I puntini di sospensione danno quella sfumatura in più al titolo e alla coppia, sfumatura che "Parlami del mare" non riuscirebbe a trasmettere da solo, la loro presenza dà proprio un'idea di continuità, di qualcosa mormorato con timidezza, stanchezza, speranza nella voce: ricordano il ritmo pacato delle onde, ne rievocano persino il suono che si produce quando s'infrangono sulla riva del mare. Insomma, tutto questo per dirti che approvo la tua scelta e che la trovo perfetta. Il suono delle parole e l'immagine ad esse associata hanno la delicatezza di un sospiro a fior di labbra, ma allo stesso tempo il messaggio di "Parlami del mare..." è forte. Un titolo denso di significato, ricco di sottintesi. Inutile dire che è pertinente, dato che è il mare a legare la coppia protagonista. L'ho amato. 




IC e Caratterizzazione: 15/15 
Visto che Dean è un personaggio secondario ho preferito includere anche il parametro "caratterizzazione". Parto proprio da lui: sei stata fantastica, addirittura originale (personalmente non ho mai letto del Dean di questo contesto). Sei riuscita a trasmetterne il dolore e il senso di smarrimento, l'incipit molto incisivo costituito da "Fango. Sangue. Sangue. Fango" con tutte e quattro le parole separate da un capoverso ci catapulta immediatamente nella sua testa, ci fa capire che siamo al settimo anno, durante la guerra, e che gli orrori a cui Dean ha assistito sono diventati un chiodo fisso nella sua mente. Subito dopo ce lo mostri in fuga, "braccato come un animale", "colpevole d'essere se stesso" - quest'ultima è una definizione molto incisiva che ci ricorda cosa significava essere Babbani all'epoca. Hai saputo rendere reale e credibile il suo stato emotivo in poche righe, complimenti. Luna non è da meno, sei stata straordinaria anche con lei. Ho rivisto il personaggio della Rowling: la ragazzina dal temperamento mite, ma con una volontà di ferro, la ragazzina che quando parla suscita un effetto straniante, da sogno, che ti catapulta in un'altra dimensione. "Luna distratta, Luna che non capisce nulla, eppure comprende tutto", "pace che dorme sulle sue labbra morbide.", "Luna, senza vergogna": in poche frasi hai catturato l'essenza del personaggio e l'hai messa in risalto in modo ineccepibile. Citerei l'intero testo per complimentarmi con te, giuro! 



Sviluppo della coppia: 15/15 
Luna mi è sempre piaciuta, Dean al contrario mi lascia indifferente: ebbene, in questa flash non solo mi hai fatto piacere anche Dean, ma mi hai pure fatta appassionare alla coppia! Le hai dato colore in un modo che mi ha fatto cambiare completamente modo di guardarla - e non è affatto una cosa da poco. Il merito va anche all'autrice del pacchetto, in ogni caso sei stata bravissima ad esaltare le indicazioni del pacchetto e a gestire la coppia di modo che tutto risultasse naturale. C'è Dean che non parla, perso in uno scenario di fango e di sangue, che vede solo le tenebre e non crede più al sole, poi arriva Luna che con la sua voce "lo porta tra le nuvole", "è reale, eppure sembra un sogno [...]con il sole". Dean è rotto, è "un fiore marcio", mentre Luna è una "farfalla in volo" che si posa su quel fiore e lo guarisce. Se Dean è ancorato a un terreno pieno di sangue e fango, Luna è libera in un cielo carico di promesse, è "un sogno con la luce, con il sole, con le stelle e con l’odore di sale" che sa di mare e di pace. Insomma, leggendo questa flash viene da pensare che queste due persone siano perfette per stare insieme e che si siano trovate nel momento migliore. Dean trae beneficio dalla presenza rigenerante di Luna; a Luna, così sognante, può far bene avere al proprio fianco una persona con i piedi saldamente piantati per terra - e penso proprio che Dean abbia sviluppato uno spiccato spirito pratico dopo gli orrori che ha vissuto. Senza sfociare in considerazioni che vanno al di là del testo stesso (è che me ne hai fatte nascere tante!), ho apprezzato tantissimo la delicatezza di fondo che si respira. Dean è preda di un dolore non indifferente, gli serve tempo per guarire, e trovo quindi adatta la presenza di un unico, lieve contatto tra lui e Luna: Dean le tocca la guancia, addirittura con la punta delle dita, perché per quanto lei lo fa sentire bene non la crede reale, perché Luna è fragile e lui ha paura di romperla, ma anche perché lui ha paura d'illudersi troppo presto, perché il dolore rende scettici e più esitanti, meno inclini agli slanci fisici che emotivi. Insomma, ho trovato giustissimo l'atteggiamento di Dean, così come quello di Luna, che ha un modo di consolare tutto suo, così dolce e limpido e spontaneo. Ma la cosa più bella è che Dean alla fine della flash parla: il lettore capisce che Luna è riuscita a farlo stare meglio e che lo farà ancora. 



Attinenza ai contenuti del pacchetto: 5/5 
"A Villa Conchiglia gli incubi si fanno vivi sempre al mattino. La luce dall’alba filtra piano nella camera di Dean e lo trova tremante, perso nei ricordi della fuga, della guerra, ricordi che sanno di morte e di sangue. Alle volte continuare a sperare è difficile, troppo. Alle volte il passato remoto gareggia con quello vicino per negare il futuro: gli ideali non bastano più a dare coraggio. 
Poi, eccola: leggera, impalpabile Luna, folle Luna, che guarda la vita di scorcio, di sbieco. Ferita, debole Luna che indica il mare e sussurra. Luna che salva. 
“Sai cos’è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un’orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte. […] Se c’è un luogo, al mondo, in cui puoi pensare di essere nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare. Non è vita falsa, non è vita vera. È tempo. Tempo che passa. E basta” (A. Baricco, Oceano mare). 
Hai sicuramente fatto centro. Questo bellissimo pacchetto non era semplice da sviluppare, oltre all'indicazione c'era una citazione piuttosto corposa da collocare in un testo di sole 500 parole, eppure tu sei riuscita a farci stare tutto. C'è Dean che è preda degli incubi, di "ricordi che sanno di morte e di sangue"; la tua frase "non si fida più del sole" è estremamente ricca, talmente incisiva da bastare per esprimere da sola quel "gli ideali non bastano più a dare coraggio", perché ci fa capire che Dean ha perso ogni punto di riferimento, che non ha più niente in cui credere. La frase di Ester "La luce dell'alba filtra piano nella camera di Dean" ci fa capire che per quest'ultimo fuggire dalle tenebre e trovare la salvezza non è semplice, che più forte di quella luce sono i brutti ricordi, cosa che tu hai espresso e ribadito più volte nel testo con incisività. Anche con Luna non sei stata da meno, Luna è "ingenua, folle, sognante", "sembra una bambina", "senza vergogna, mostra i suoi incubi al ragazzo sotto forma di cicatrici", è "distratta", "non capisce nulla, eppure comprende tutto", parla con "la sua voce leggera" e sembra realmente guardare la vita di sbieco perché parla per metafore e trasporta in un'altra dimensione. Luna ha le sue ferite, eppure parla a Dean del mare e lo fa sentire meglio, gli fa capire che tutto passa, persino il dolore. A tal proposito ho trovato giusta questa resa di Luna che è sì stata ferita a sua volta dalla prigionia al Manor, ma che sembra incrollabile: Luna è forte, è quel tipo di persona che sarebbe capace di sorridere mentre sanguina letteralmente, perciò mi è parsa perfetta nel suo stoicismo. Con la citazione sei stata bravissima, Ester ne ha sicuramente scelta una molto adatta per Luna, e tu hai saputo inserirla nella flash in maniera meravigliosamente spontanea senza snaturarla o mozzarle qualche arto, complici anche quelle note stilistiche che rimandano a Baricco e suggeriscono un'idea di coesione interna. Insomma, non ti si può proprio criticare nulla, sei stata proprio "BOOM"! 



Gradimento personale: 10/10 
Metto dieci perché non posso mettere 11. Le tematiche di cui sicuramente amo di più leggere sono vita/morte, luce/buio, sogni e mare. In questa flash ho amato la contrapposizione tra Dean e Luna, questo continuo rimando alle tenebre e alla luce tramite immagini sempre nuove, sempre incisive ed evocative. Ho amato la delicatezza e la dolcezza che la flash trasmette, ha davvero il sapore di un oceano pacifico, di un vento lieve; è poetica, ma non eccede, è tenera, ma non diabetica, è un testo in bianco e nero che respira d'azzurro e porta proprio in un'altra dimensione, come fa Luna con Dean. A fine lettura ho pensato che l'avessi conclusa nel modo migliore e l'ho subito riletta, trovandola ancora più bella. Mi hai trasmesso pace, mi hai davvero portato a sentire il rumore delle onde che s'infrangono a riva e hai spento tutto il resto. Fare tutto questo con un testo non è semplice perché personalmente mi capita molto raramente d'emozionarmi così tanto. Insomma, quello che voglio dire è che hai saputo andare oltre il concetto di "leggere", questa flash ha anche un carisma sonoro e visivo, come un bellissimo film. Ho amato tutto quanto, dallo stile alla caratterizzazione, dal titolo a primo impatto poco entusiasmante allo sviluppo della coppia e per ultimo, ma non meno importante, il messaggio che dà la flash e il modo in cui l'hai raccontato. Non so se si nota, ma davvero è tutto un eccesso in questo giudizio, nel senso che non mi bastano le parole per esprimermi e allo stesso tempo non le trovo. Dirti che la flash è meravigliosa mi sembra riduttivo. 





Giudizio di Ester.EFP 
28/30 
Penso che uno dei tratti più belli di questa falsh sia proprio il silenzio di Dean. Nulla quanto il silenzio sa esprime un grande dolore, io credo, e il personaggio che hai tratteggiato trae forza da questa scelta. Ho ritrovato il Dean ferito e spaventato che avevo immaginato nello scrivere il pacchetto, hai reso in maniera vivida il suo terrore, hai usato immagini veloci ma curate che si adattano in maniera perfetta sia alla situazione che alla lunghezza della storia. Ho amato molto la fluida vivacità dei sogni di Dean, che in maniera molto naturale si trasformano in pensieri, in urla. “Fango. Sangue. Sangue. Fango” lui sogna, e poco dopo “Foglie, ombre… fango, sangue” lui pensa: questi richiami mi sono piaciuti davvero tanto. In generale, vorrei davvero farti i complimenti per come hai reso la sua sofferenza, senza scadere in toni esasperati né facili. Ho apprezzato moltissimo anche l’idea che traspare nel finale: il dolore che prova non passerà subito, un dettaglio che aggiunge realismo al tutto. 
Ed ora, Luna. Immagino sia stato più difficile caratterizzare lei, ma devo dire che hai fatto un ottimo lavoro! Mentre leggevo riuscivo a immaginare la scena in maniera cristallina, riuscivo a figurarmi il suo tono di voce, l’espressione, quel suo modo di essere così delicata, trasognata, ma al contempo così diretta, così acuta. Luna appare eterea, le sue stesse parole sembrano quasi impalpabili, ma si rivelano in realtà quelle di cui Dean ha esattamente bisogno, parole forti, decisive. La descrivi attraverso gli occhi di lui, e credo che questa sia stata una scelta vincente: usi delle immagini bellissime che nascono nella mente di un personaggio in crisi, ferito e tormentato, acquisendo così ancor più valore. In particolare ho amato questa frase: “I lunghi capelli di lei, gocciolanti di miele e salsedine, gli sfiorano la mano e qualcosa si muove nel petto del ragazzo”. Sei stata bravissima ad unire un tocco di caratterizzazione fisica a quello che è il cuore di questa flash: Luna e il mare. Per mio questo personale, invece, ho amato un po’ meno le frasi in corsivo, separate dalla narrazione con un trattino, ma non per questo risultano meno efficaci! 
L’unica nota che mi sento di fare – e che determina la mancanza di quei due punti sul totale del punteggio – è che non ho trovato abbastanza evidenziate, insieme all’ingenua dolcezza di Luna, le ferite di cui parlavo nel pacchetto ("ferita, debole Luna che guarda il mare e sussurra"). Scrivi “Luna, senza vergogna, mostra i suoi incubi al ragazzo sotto forma di cicatrici…” ed effettivamente fai riferimento al passato di prigionia della ragazza, eppure mi sarebbe piaciuto evincere questa sua fragilità anche nelle parole, nelle espressioni, nei modi di fare. Non so se mi sono spiegata bene – ed effettivamente è una piccolezza in confronto al bellissimo lavoro che hai svolto con questo personaggio – ma mi è sembrata sin troppo serena, come se non dovesse anche lei guarire, o essere aiutata a guarire. Avrei voluto vederla più ferita, insomma. Ma, come dicevo poco sopra, è un dettaglio: la Luna che tratteggi si sposa a meraviglia con il tema del mare e forma una delicatissima coppia con il Dean che hai descritto. Per questo non posso che dirmi soddisfatta per come hai reso il pacchetto! 
Bravissima, infine, per come hai inserito la citazione, amalgamata alla perfezione nelle parole di Luna e così calzante per lei! Hai organizzato il suo discorso rielaborando in maniera originale il tema del mare, lasciandomi sognare ancora una volta sugli echi del mio carissimo Baricco! Complimenti davvero! 




Totale: 68.9/70 

Recensore Master
06/05/18, ore 00:16

6 - “Con tutta l’anima” di S.Elric_
Totale: 40.9/55. 

1) Grammatica e ortografia: 8.4/10.
 
Buona, però ci sono solo alcune sviste. 
“E Lily non sa se quel pomeriggio sia stato il frutto onirico dei sui pensieri o se quel bacio è accaduto veramente”: “sia accaduto” (- 1). 
“Si accorge che lui quando la incontra per i corridoi della scuola, le sorride timidamente, le iridi nere la cercano a lezione, ma lei non ricambia lo sguardo”: va una virgola prima di “quando” (- 0.20). 
“Nessuno le hai insegnato ad amare. Nessuno l’ha mai amata.”: “le ha” (- 0.20). 
“e di ciò che potrebbe fare al suo cuore vergine che più di ogni altra cosa desidera essere violato.”: ci vuole una virgola dopo “vergine” (- 0.20). 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 7/10. 
Il tuo stile solitamente mi piace molto, perché è estremamente diretto ma, nel contempo, emotivo: riesco sempre ad immedesimarmi nei tuoi personaggi. 
Non ti ho fatto appunti sul lessico, perché credo tu l’abbia scelto bene e con molta cura: ti mantieni su un registro medio, con termini di uso comune, quotidiano, che nell’insieme risultano armonici e aggraziati. 
Penso, però, che avresti dovuto fare un uso maggior del corsivo, che è importantissimo in un testo per sottolineare certe magiche alchimie, certe squisite associazioni. Un testo senza corsivo è un testo infelice, ecco. 
Tuttavia, il problema principale di questa storia è la struttura interna. La prima parte è perfetta, con poche frasi secche e una singola parola posta al centro, in corsivo, in una posizione rilevante che dice tutto e che sottolinea enormemente il concetto. La seconda parte, invece, è un blocco unico che penalizza non poco la lettura, sia a livello di chiarezza/comprensione, sia di incisività, perché i concetti, tutti accalcati come sono, perdono di valore e non risaltano come potrebbero e dovrebbero; e risalta spiacevolmente, in contrapposizione all’eleganza e all’efficacia della prima parte. 
Diamo un’occhiata – ti ho copia-incollato il testo, solitamente metto prima l’originale e poi quello con le mie correzioni, ma qui è un blocco unico e non so come dividere le sezioni, quindi ho messo il testo direttamente corretto, con le mie note tra parentesi. 
“Inizia tutto con un gioco di sguardi./Lysander si accorge delle occhiate della piccola Potter, le ricambia forse per noia, forse per scherzo./(cambia il punto di vista, quindi meglio andare a capo) Lily sa che la vita la prende in giro ancora una volta, ma negli occhi neri di lui scopre tutto ciò che ha sempre voluto e mai ottenuto: se stessa./Fa finta di nulla, Lily. Cammina a passo ponderato nel castello: come unico interlocutore il rumore delle sue scarpe sul pavimento tirato a lucido./Vaga in silenzio, (meglio la virgola che “e”) a testa bassa, fingendo di non esplodere, di non bruciare per lui. Indossa la maschera dell’indifferenza, non parla con nessuno e lentamente dentro muore. (qui chiudi la frase: non si può scrivere che la protagonista “muore dentro”, mettere i tre puntini e pretendere di essere ancora credibile! Inoltre, metterei il “muore” in corsivo per dare una sferzata emotiva al lettore)/Lui la guarda di tanto in tanto, ma non fa altro (sostituirei “altro” con “nient’altro”, è più categorico e meno generico, meno banale), non percorre quella breve e infinita distanza che intercorre tra di loro./(nuovo cambio di prospettiva, a capo di nuovo)E anche Lily continua a rimanere ferma, congelata dalle sue insicurezze e paure. Bloccata nella ragnatela tessuta dalle sue ansie, dal suo sentirsi inadeguata in ogni istante./Forse avviene tutto nella sua testa. Forse quel lento sfiorarsi con gli occhi è solo un embrione malato concepito dall’unione di speranza e fantasia./Poi, come in un sogno, in un pomeriggio buio dal cielo denso di nubi, Lysander la bacia./Le sue labbra carezzano con estrema dolcezza quelle di Lily che piange (in corsivo, sottolinea il concetto; poi via il punto fermo e metti la virgola, così crei una ripetizione ad effetto), piange perché vorrebbe sbocciare. Vorrebbe più (“più” non “di più”) di un bacio, vorrebbe essere adatta (“adatta” in corsivo: stai sottolineando quanto Lily si senta sbagliata, ci vuole forza nell’esprimere un concetto simile)./Vorrebbe sentirsi normale e sprofondare nelle braccia di Lysander, affogare nel suo profumo e nella sua pelle e cucirla insieme con la sua./Ma il ragazzo (un più intimo “lui” non sarebbe male, al posto di “il ragazzo”) si allontana con la stessa facilità con cui si è avvicinato, e Lily non sa se quel pomeriggio sia stato il frutto onirico dei sui pensieri, o se quel bacio sia accaduto veramente.(“ci sia stato veramente” è più schietto, ma va bene anche la tua versione)/Si accorge che lui, quando la incontra per i corridoi della scuola, le sorride timidamente, le iridi nere la cercano a lezione, ma lei non ricambia lo sguardo. Vorrebbe saperlo fare con tutta l’anima (tenere il corsivo originale), ma non ne è capace./Nessuno le ha insegnato ad amare. Nessuno l’ha mai amata.(metterei tutto in corsivo)/Lily ha paura (“paura” in corsivo) di lui… e di ciò che potrebbe fare al suo cuore vergine, che più di ogni altra cosa desidera essere violato./E lentamente il tempo le scivola addosso come un mantello, lasciandola esposta alle intemperie della sua mente./Qualcosa è mutato dopo quel breve contatto, ma la ragazza non comprende in pieno cosa: è in balìa delle onde, oscilla tra il desiderio di essere di più e la paura di cambiare e diventare davvero se stessa./E così si trascina senza meta e si spegne lentamente, come un incendio sotto la pioggia.” 
Spero che le mie correzioni non ti abbiano infastidita, è stato più forte di me sistemare quelle piccole sbavature che possono rendere la tua storia veramente molto più godibile e incisiva! 
Se vorrai applicare le mie correzioni o parte di esse, confronta però bene con l’originale, perché dove ho cambiato solo qualche virgola non l’ho segnalato con le parentesi. 

3) Titolo: 4.5/5. 
Devo dire che il titolo che hai scelto mi piace molto, come mi piace il fatto che sia ripreso nel testo: è un particolare che aumenta sempre il mio gradimento. 
“Con tutta l’anima” è incisivo, intenso, da batticuore. Lo trovo molto bello ed espressivo, perfetto per una storia d’amore. Sicuramente riuscirà ad attirare i lettori: sebbene non sia originalissimo, colpisce la fantasia di chi legge e invoglia ad aprire la storia. 
Non ti ho dato il punteggio pieno perché il titolo è molto più straziante ed emotivo della storia in sé, che invece ha qualche carenza sul piano sentimentale, e non ho apprezzato più di tanto questo squilibrio, che mina la coesione del tutto. 

4) Caratterizzazione dei personaggi e attinenza ai contenuti del bando: 7/10. 
Non te la sei cavata male in questo parametro, anzi, devo dire che la tua storia non mi è per niente dispiaciuta – anche se ci sono alcuni aspetti che non mi hanno convinta del tutto. 
La protagonista assoluta di questa storia è senz’altro Lily, che emerge in tutte le sue sfaccettature in un’interpretazione estremamente variegata e credibile. Ho amato il fatto che tu abbia insistito sulle sue fragilità emotive, sul suo sentirsi inadatta, sbagliata, addirittura “brutta”: mi è proprio piaciuto, perché è davvero originale abbinato a questo personaggio. Anche il suo atteggiamento schivo, riservato, timido, si sposa con le insicurezze di cui è vittima: me la sono proprio immaginata, Lily, che vaga con la testa bassa nei corridoi, e sobbalza a ogni scoppio di risa pensando che è lei che stanno deridendo. In questo sei stata sublime, hai saputo dare una rappresentazione di Lily in queste vesti che non solo “parla”, ma “respira” proprio! 
L’unico aspetto di Lily che mi ha convinta poco è quel “Nessuno le ha insegnato ad amare. Nessuno l’ha mai amata”, che, associato alla figlia adorata di Harry e Ginny, proprio non si può vedere. Immagino che tu intendessi questa frase in chiave amorosa – visto che più avanti fai anche riferimento al suo “cuore vergine”, con un aggettivo decisamente allusivo! -, ma avresti dovuto formularla in modo leggermente diverso per fugare ogni dubbio: “Nessuno ancora le ha insegnato ad amare. Nessuno l’ha mai amata.”, ma la seconda frase si presta ancora ad ambiguità. Probabilmente devi proprio cambiare struttura per non confondere i lettori: “Nessuno le ha ancora insegnato l’amore/Non ha ancora assaporato l’amore. Nessuno l’ha ancora amata.”, trovo fastidiosi tutti quegli “ancora”, ma è l’unico modo per non far pensare ai genitori quando scrivi “Nessuno l’ha mai amata”. 
Per quanto riguarda Lysander, invece, purtroppo compare molto poco e in maniera per certi versi contraddittoria. Non ho capito appieno il suo atteggiamento: prima la bacia e poi le sta alla larga. All’inizio ho pensato fosse una questione di timidezza, ma l’ho esclusa perché il fegato per avvicinarla una volta e addirittura baciarla l’ha avuto – e si sa che è sempre la prima volta ad essere la più problematica! -, e quindi non vedo perché non rifarlo, tant’è che lei addirittura si è messa a piangere dalla gioia quando lui se l’è filata. Ho poi pensato che avesse scambiato le lacrime di lei per un pianto di infelicità – ma che cafone a non consolarla! Ho quindi risolto pensando che, come tutti gli uomini, è un po’ bipolare e “vuole sentirsi desiderato”: ma noi tratteggiamo versioni migliori di quelle reali! 
Scherzi a parte, questa incoerenza comportamentale – che, a pensarci bene, è tipica del poco gentil sesso, ma di solito avviene dopo che hanno ottenuto quello che vogliono, e mi fermo qui perché altrimenti diventerei troppo “francese” - inficia la sua caratterizzazione, indebolendola non poco. Questo, unito alla poco presenza – tra l’altro, sempre filtrata dal punto di vista di Lily, che frappone un altro velo tra il personaggio e i lettori – di Lysander, mi hanno convinta poco. 

5) Sviluppo della coppia e del sentimento amoroso: 7/10. 
Il problema è lo stesso del parametro precedente, e cioè che Lily è la protagonista della storia e eclissa Lysander completamente – Lysander che, con i suoi occhi neri e i suoi atteggiamenti equivoci, non aiuta per niente! 
La coppia mi è anche piaciuta in sé: questo desiderarsi senza riuscire ad afferrarsi è una cosa che mi fa salire un fastidio terribile nelle storie (di fatti, nelle mie finiscono sempre per sbranarsi e poi pentirsi, i miei personaggi non scelgono mai di “non scegliere”), ma qui l’ho trovato appropriato, soprattutto vista la giovane età di entrambi. Tuttavia, se volevi proseguire su questa china, il bacio era meglio se non ce lo mettevi, oppure dovevi inserire una spiegazione sul perché Lysander poi non si sia più avvicinato a lei, perché così è incoerente – a meno che non sia tutto frutto della fantasia di Lily, una prospettiva inquietante ma che il testo non sembra suggerire. 
Il bacio mi è piaciuto, sembra proprio uscito da un sogno, tanto Lily è incredula – le emozioni di Lily sono quelle rese meglio -, però mi è sembrato inserito tanto per fare “interazione di coppia”, visto poi il comportamento dei due personaggi – di Lysander più che altro, Lily è coerente nella sua timidezza patologica e nella sua incapacità di scegliere. 
Insomma, più che una storia di coppia, questa è una storia di dolore e non accettazione di sé, con sullo sfondo la cotta per un ragazzo che, come tutti i ragazzi, complica solo le cose e non riesce ad offrire nessun aiuto di sorta. 

6) Gradimento personale: 7/10. 
La storia mi è abbastanza piaciuta. Questa coppia mi piace – l’ho usata qualche volta nelle mie storie – anche se non ne vado matta: tuttavia, la tua interpretazione mi è piaciuta. Soprattutto ho apprezzato Lily, non mi era mai capitato di leggerla – né di immaginarla! - così insicura e riservata: l’ho immaginata qualche volta con problemi di accettazione relativi al suo aspetto, ma sempre comunque un peperino, bella grintosa. La tua Lily è come un fiore che sta già appassendo, nonostante sia giovanissima, e questa decadenza prematura mi ha affascinato molto. 
Il mio gradimento personale, però, è stato condizionato dallo stile, che mi è sembrato un po’ acerbo e che ha decisamente bisogno di una sistemata nella seconda parte, e della quasi totale assenza di Lysander, la cui caratterizzazione resta piuttosto oscura. Da un lato, è stato anche intrigante non saperne di più di lui, vedere solo questi “occhi neri” imperscrutabili e illeggibili; dall’altro, però, non posso non tener conto del fatto che doveva essere una flash di coppia e che, in linea di generale, le flash più sono chiare e immediate e meglio è. 
In ogni caso, una lettura gradevole. 
 

Recensore Master
27/04/18, ore 16:09

6 - “Cane, bestia, traditore” di S.Elric_
Totale: 37.4/50. 

1) Grammatica e ortografia: 4.4/5. 

Ottima, ci sono solo alcune sviste. 
“Lo ha capito mesi prima in realtà, ma ha voluto vivere lo stesso in un’illusione”: prima di “in realtà” ci vuole un'altra virgola (- 0.20). 
“Forse tutto era iniziato come un esperimento – annoiata principessa in una gabbia d’argento, ma poi si era trasformato in qualcosa di più profondo, di più viscerale: era diventato passione, bisogno… odio.”: questa frase decisamente non funziona. Non va bene aprire un inciso nella frase principale, e poi continuare la stessa nell'inciso invece che fuori! È assolutamente scorretto, e rivedrei anche la punteggiatura: “Forse tutto era iniziato come un esperimento – annoiata principessa in una gabbia d’argento -, ma poi si era trasformato in qualcosa di più profondo, di più viscerale. Era diventato passione, bisogno… odio.” (- 0.40). 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 8/10. 
Il tuo è uno stile semplice, pulito, senza troppi fronzoli. Mi piace abbastanza il tuo modo di scrivere, perché lo trovo piacevole, scorrevole ed efficace, soprattutto per quanto riguarda la resa emotiva. Tuttavia, in questa storia ci sono diversi problemi. 
In primo luogo, la gestione degli spazi sarebbe da rivedere. La struttura generale – con un pezzo iniziale e uno finale allineati a sinistra e quello centrale, in corsivo perché su un piano temporale diverso, allineato a destra – è sicuramente efficace, è al livello successivo di analisi che ho riscontrato dei problemi. 
“Narcissa cammina per i corridoi della sua villa con la testa alta. Percepisce bisbigli nella notte, missioni segrete e sussurri oscuri. Progetti mortali rimbombano tra i muri del maniero, ma lei con indifferenza continua a vagabondare per la casa, lasciando la morte agli uomini e occupandosi della vita che cresce dentro di lei... I tacchi alti degli stivali scandiscono i suoi pensieri. Maschere di fumo si addensano nella sua mente e la rimandano a tempi non del tutto obliati”: questa parte del testo è troppo, le frasi e i concetti non hanno la giusta rilevanza, sistemati in questa maniera. Non è nemmeno un flusso di coscienza, in cui sarebbe anche potuto essere efficace – sebbene io lo reputerei comunque poco pratico, un complicarsi la vita per niente -, per cui va sistemato in un'altra maniera. Io ti suggerisco: “Narcissa cammina per i corridoi della sua villa con la testa alta./Percepisce bisbigli nella notte, missioni segrete e sussurri oscuri. Progetti mortali rimbombano tra i muri del maniero, ma lei con indifferenza continua a vagabondare per la casa, lasciando la morte agli uomini e occupandosi della vita che cresce dentro di lei./I tacchi alti degli stivali scandiscono i suoi pensieri. Maschere di fumo si addensano nella sua mente e la rimandano a tempi non del tutto obliati.”, così la porzione di testo è più suddivisa, e scandisce meglio non solo le azioni di Narcissa ma anche i suoi pensieri – tutto a beneficio dei lettori! 
“Prova ribrezzo per se stessa e per le carni di lui che ha assaporato troppe volte... Si vergogna, Narcissa. Per un attimo ha creduto di poter essere felice accanto a un animale che ha abbandonato la sua famiglia e che ha insudiciato il suo sangue”: lo stesso vale per questa parte. Ci sono molti concetti interessanti, che secondo me vanno valorizzati di più andando a capo, così: “Prova ribrezzo per se stessa e per le carni di lui che ha assaporato troppe volte./Si vergogna, Narcissa./Per un attimo ha creduto di poter essere felice accanto a un animale che ha abbandonato la sua famiglia e che ha insudiciato il suo sangue.”. 
“Per la dimora sente vociferare di stranieri dai volti coperti. Ombre sconosciute che giocano con la morte e creano distruzione, ma lei è impassibile nel suo ruolo, muta nel suo compito di genitrice. Non si cura di niente e di nessuno, eccetto del frutto del suo ventre. Sfiora la pancia che comincia a crescere con fare apprensivo: l’unica vita che difenderà sarà la sua. 
Il marito prenderà parte a una missione contro l’Ordine l’indomani: Narcissa sa che quel randagio dal puzzo pestilenziale ne sarà coinvolto, ma non le importa. Lui è morto anni fa, affogato nella sua stessa arroganza: non esiste pietà per i traditori. 
Senza pace attende l’epilogo definitivo del suo ex amante: non vi è perdono per i codardi. E mentre osserva le ultime braci spegnersi nel camino di pietra, prega affinché anche Lucius intraprenda presto quella stessa fine.”: anche questa parte è da rivedere, in quanto troppo compatta. Io la sistemerei così: “Per la dimora sente vociferare di stranieri dai volti coperti./Ombre sconosciute che giocano con la morte e creano distruzione, ma lei è impassibile nel suo ruolo, muta nel suo compito di genitrice. Non si cura di niente e di nessuno, eccetto del frutto del suo ventre./Sfiora la pancia che comincia a crescere con fare apprensivo: l’unica vita che difenderà sarà la sua.[...]Senza pace attende l’epilogo definitivo del suo ex amante: non vi è perdono per i codardi./E mentre osserva le ultime braci spegnersi nel camino di pietra, prega affinché anche Lucius intraprenda presto quella stessa fine.” 
Trovo anche che il tuo utilizzo del lessico sia discontinuo: inserisci termini molti specifici e di un registro alto in un testo con un registro medio, con termini di uso comune, quotidiano. È un effetto disomogeneo che non apprezzo e che andrebbe sistemato. Ti faccio qualche esempio. 
“Maschere di fumo si addensano nella sua mente e la rimandano a tempi non del tutto obliati.”: “obliati” è decisamente specifico, oltre che di uso prevalentemente letterario, e si nota mescolato alle altre parole, che sono “normali”. Un più semplice “dimenticati” sarebbe stato molto più incisivo. 
“E lo estirpa dal suo cuore, ne brucia l’immagine radicata nel petto, come aveva fatto Walburga dall’arazzo tempo prima”: anche qui “radicata” è molto specifico, si sposa molto bene con “estirpa”, ma non troppo con “brucia”, che è più lineare. In linea di massima, tutta la frase avrebbe bisogno di essere rivista, a livello di sintassi non la trovo vincente. 
Inoltre, ci sono diverse frasi che presentano qualche sbavatura, a parer mio. Te le indico. 
“Narcissa cammina per i corridoi della sua villa con la testa alta”: qui avrei evitato di sottolineare “sua villa”, si capisce lo stesso che è in casa sua e l'effetto che produce è ridondante. Se però vuoi che non ci siano fraintendimenti fin dall'inizio – anche se secondo me non c'è pericolo – potresti scrivere “sua dimora”, che è anche un termine più ricercato, con il pronome personale “sua”, visto che “dimora” è abbastanza impersonale e ne ha bisogno perché il periodo sia scorrevole. 
“Come se quel cercarsi e trovarsi fosse frutto della fantasia di lei e nulla più.”: anche qua trovo che “di lei” sia ridondante. La storia è scritta in terza persona e bisogna stare attenti che non ci siano fraintendimenti del tipo “chi sta facendo cosa”, ma, per com'è strutturata questa frase e quelle precedenti e successive, penso che tu possa tranquillamente scrivere “della sua fantasia” senza provocare disagi al lettore. 
“Percepisce bisbigli nella notte, missioni segrete e sussurri oscuri”: “sussurri oscuri” è un'espressione che – mi pare di avertelo già fatto notare in un'altra storia, che se non sbaglio si intitolava in modo simile – trovo cacofonica e che sembra uno scioglilingue. Già meglio se inverti i due vocaboli - “oscuri sussuri” - ma sarebbe preferibile associare un altro aggettivo a “sussurri”, magari “sinistri” o “di morte” - io cambierei anche l'espressione successiva “progetti mortali”, che secondo me non rende l'idea dei piani dei Mangiamorti – o “da incubo”, se vuoi essere più poetica. 

3) Titolo: 2/5. 
Devo essere sincera, questo titolo non mi piace più di tanto. È sicuramente sferzante ed intenso, ed il legame con la trama e con i personaggi è innegabile, ma, nonostante queste caratteristiche positive, non riesco ad apprezzarlo a pieno. Penso manchi un po’ di poesia e un po’ anche di mistero, nel senso che è fin troppo esplicito: si capisce subito di chi si parla nel testo e anche in che modo se ne parlerà, e un lettore attento potrebbe anche intuire chi sia la controparte solo dal termine “traditore” che rimanda esplicitamente alla famiglia di Sirius. Di solito non considero l’immediatezza un difetto, soprattutto in una flash, ma un titolo che dice troppo secondo me non è un buon titolo, perché sazia direttamente la curiosità del lettore e non la stimola adeguatamente. 
Per quanto riguarda invece la questione “poesia” è un parere puramente personale: mi piacciono titoli più seduttivi e musicali, non così crudelmente diretti anche a livello di scelte lessicali. 

4) Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia e attinenza ai contenuti del bando: 12/15. 
Non te la sei cavata male in questo parametro, sebbene ci siano alcuni aspetti che non mi hanno convinto del tutto – ma ne parleremo fra un attimo. 
Parto col dire che Sirius, pur essendo molto poco presente ed essendo sempre visto attraverso lo sguardo – e le opinioni e il disprezzo – di Narcissa, mi è sembrato estremamente verosimile. Ce lo vede a sedurre la cugina per “capriccio”, dandosela a gambe quando le cose si fanno più serie, quando lei – le donne sono sempre più coraggiose! - sembra volere qualcosa di più serio, quando lei sarebbe disposta a rivoluzionare la propria vita pur di stare con lui. Nei modi di fare mi è sembrato proprio giusto, sebbene penso che avresti dovuto inserirlo maggiormente nella storia. 
La vera protagonista di questo testo è senz'altro Narcissa, sulla cui introspezione ti sei maggiormente concentrata. 
L'aspetto di lei che ho preferito è l'assenza di dolore, che può sembrare un difetto e che invece io ho trovato estremamente coerente al personaggio. Narcissa è una donna forte, superba, inflessibile, dignitosa: ho adorato il tuo rappresentarla rassegnata, consapevole, quando Sirius la lascia. Se si fosse arrabbiata – che sarebbe stato anche legittimo, vista la situazione – l'avrei trovata meno convincente, così mi è sembrata proprio lei. Regale e all'apparenza indifferente anche con il cuore spezzato in due. Si concede soltanto di ferirlo con una frase lapidaria, secca, impietosa: “Tu sei morto, Sirius”, e infatti colpisce nel segno. Davvero, l'ho adorato. 
Anche le sue riflessioni sul ruolo di madre mi sono sembrate coerenti al personaggio. Draco ancora non è nato, eppure è già l'amore della sua vita, già sa che non farà altro che proteggerlo per sempre: l'ho trovato davvero tenero e molto IC. 
Mi è piaciuto anche lo spunto sul volere Lucius morto: io non li immagino felici come coppia, quindi l'ho apprezzato, e poi in questa storia poteva esserci. Dà l'impressione di una Narcissa così refrattaria all'amore da non averne abbastanza per marito e figlio, e naturalmente sceglie il figlio. 
Peccato che tu non abbia approfondito maggiormente la coppia protagonista. Questo e la mancanza di Sirius sono gli elementi penalizzanti di questa storia. 
Avrei proprio voluto saperne di più di com'è nata la loro storia, magari qualche scena di loro due – e non solo l'amaro finale! -, anche dal punto di vista della parentela, che secondo me è uno degli spunti più interessanti. 

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 4/5. 
Il pacchetto era: “30) Coppia: Sirius Black/Narcissa Malfoy. 
Indicazione: Narcissa sa che un gruppo di Mangiamorte (tra cui suo marito) sta per stanare alcuni membri dell’Ordine. Non chiederà la grazia per suo cugino Sirius: lui l’ha abbandonata anni prima. E non c’è perdono per chi tradisce la famiglia (e il suo amore).” 
Il tuo era un pacchetto relativamente semplice, abbinato però ad una coppia alquanto inusuale e piuttosto ostica. 
Ho trovato che tu abbia sviluppato molto bene la seconda parte del pacchetto, aggiungendo anche degli elementi tutti tuoi che il pacchetto sottintendeva ma non citava esplicitamente: emerge chiaramente il disprezzo che Narcissa prova per Sirius – che ha tradito tutto: la loro famiglia, gli ideali di sangue, lei – e la determinazione implacabile nel non volerlo perdonare, perché “non esiste pietà tra i traditori”. Tutta la flash ruota sul ricordo dell'abbandono di Sirius e sul risentimento che Narcissa prova, mascherato da una convinzione più ampia: Sirius ha tradito la famiglia, è un tradimento talmente grande da oscurare il fatto che abbia abbandonato anche a lei – o, almeno, l'impressione che ho avuto io è che la tua Narcissa affrontasse la questione da questo punto di vista per non soffrire. 
Purtroppo, lo spunto iniziale è appena accennato: c'è un riferimento alla missione di cui parla il pacchetto e alle attività dei Mangiamorte, ma penso che avresti potuto inserirlo in maniera decisamente più saliente, senza rovinare lo spirito della storia. 
Interessantissimo invece lo spunto finale, con Narcissa che spera che anche Lucius “la abbandoni” in fretta. Mi ha dato l'impressione, più di tutto il resto, di una Narcissa veramente segnata dal tradimento di Sirius, una Narcissa che sceglie di non amare più. 

6) Gradimento personale: 7/10. 
La storia mi è piaciuta abbastanza, ma non mi ha soddisfatta in pieno. Ero molto curiosa riguardo questa coppia, eppure la tua versione non mi ha convinta del tutto: l'ho “sentita” poco, l'ho trovata molto coinvolgente. 
Anche il periodo in cui hai deciso di ambientare la storia, con Narcissa incinta, ha contribuito ad abbassare il mio gradimento – non amo personaggi in dolce attesa e riflessioni tipo “io porto la vita”: sono senz'altro probabili ma mi infastidiscono e mi annoiano anche un po', le trovo banali. 
Anche lo stile questa volta aveva qualche problema. Per il resto, la storia mi è piaciuta. 

Giudizio dell’Autrice del pacchetto, Lalani: XXX/30. 
Mi dispiace molto, ma l'autrice del pacchetto non mi ha fatto sapere nulla riguardo alla tua storia, quindi non ho un suo parere da offrirti. Sono mortificata per il suo atteggiamento, ma – anche se non è proprio la stessa cosa – ho cercato di offrirti al meglio il mio parere nel parametro Attinenza ai contenuti del pacchetto. 
 

Recensore Master
27/04/18, ore 14:52

Ciao S.Elric, ti lascio la mia valutazione! 6.5/10 Questa flash ha due aspetti negativi che in apparenza possono sembrare poco rilevanti, ma che io reputo determinanti. Per prima cosa il testo si rivela un tantino trascurato dal punto di vista formale, in secondo luogo non mi piace la sua impostazione: è quasi del tutto un blocco, dà la sensazione che la flash sia più corta di quant'è in realtà e personalmente mi ha messo una certa fretta. Ho dovuto rileggere la storia due volte per mantenere la concentrazione, quindi l'impostazione del testo ha influito anche sul mio gradimento. Mi sono sentita sufficientemente coinvolta dai pensieri di Lily, ma il finale mi sembra debole, quasi costituisca un tentativo di scrivere un bad ending a forza che non ne voleva sapere di uscire. Da amante del bad ending non lo reputo un must e credo sia meglio evitarlo se il risultato non convince appieno. Per quanto riguarda la caratterizzazione invece sono soddisfatta. Non ho mai letto di una Lily Luna insicura che impazzisce d'amore per qualcuno, è una resa sicuramente originale che non mi è affatto dispiaciuta, stesso discorso per Lysander. Lysander è stato una sorpresa perché filtrato dal punto di vista di Lily sembrava il classico stronzetto, ma andando avanti con la lettura si coglie tutt'altro, che lui in realtà è bloccato con Lily perché la ricambia a sua volta e non sa come agire. Mi è piaciuto questo sviluppo della coppia, però purtroppo il finale non mi ha detto nulla, mi ha dato la sensazione che qualcuno avesse improvvisamente tagliato il resto del testo con un paio di cesoie, forse se avessi aggiunto un riferimento anche a Lysander, al suo atteggiamento di fronte al muro di Lily, l'effetto sarebbe stato diverso.

Recensore Master
26/04/18, ore 21:34

Ciao, ti riporto il mio commento alla tua storia. Ci tengo tantissimo a sottolineare che mi hai davvero incuriosito con questa tua caratterizzazione di Lily Luna e spero di trovare altre storie, magari tue, che analizzano questo suo modo di essere così diverso da come me lo ero figurata io.

In tutta sincerità non mi sono mai immaginata una Lily Luna Potter così arrendevole, timida ed insicura. Proprio per questo devo dire che questa storia mia ha sorpreso. Il sentimento della giovane Potter per Lysander è palpabile e sembra crescere in modo esponenziale, così come al contempo cresce il suo senso di inadeguatezza nei confronti dell'amato e delle vita in generale. La coppia mi piace davvero molto e la storia mi ha emozionato anche se la fine mi ha lasciato un senso di vuoto ed incompletezza, riuscendo a farmi immedesimare in lei.

Buona serata!

Recensore Veterano
26/04/18, ore 21:10

Ciao :)
Ti lascio il commento alla tua storia...
PS: continuo a non capire se l'impostazione della storia tutta in un unico blocco sia un problema di formattazione o una scelta vera e propria :/

Voto 6.5
Questa storia devo dire che mi ha sorpreso molto in positivo. Non sono una grande amante delle Lily Luna/Lysander, e non ho una ben chiara idea su di loro come personaggi, ma devo dire che mi è piaciuto tanto il modo in cui hai deciso di caratterizzare Lily Luna, questa sua versione così malinconica e tormentata (e sbagliata e incapace…), e il modo in cui sei riuscita a renderla viva in così poco spazio. È proprio l’introspezione, a mio parere, il punto di forza di questa storia: la tristezza di Lily Luna è davvero palpabile e il suo sentirsi così impotente e inadeguata emerge benissimo, anche grazie ad alcune scelte stilistiche fatte che ho trovato davvero perfette per esprimere questa sua condizione. Volevo farti i miei complimenti per la scelta del titolo, che anche se non fosse stato presente fisicamente nel testo, sarebbe stato perfetto, perché in grado di esprimere tutta la forza della disperazione e del tormento provati dalla protagonista.
Ci sono però alcuni dettagli che mi hanno smorzato l’entusiasmo:

  • - Lysander è pressoché assente e non capiamo nulla di lui, né del suo comportamento, né del perché Lily Luna sembri aver “paura” di lui;

    - “Nessuno le hai insegnato ad amare. Nessuno l’ha mai amata.” capisco il suo status depressivo, ma ho trovato questa frase poco plausibile in relazione a Lily Luna: lei è figlia di Harry e Ginny e ha una famiglia di dimensioni gargantuesche (di cui conosciamo benissimo molti personaggi e, soprattutto, conosciamo la loro concezione di famiglia e amore), quindi mi sembra azzardato dire che nessuno l’abbia mai amata, soprattutto così, senza un contesto o un background che magari ne possa spiegare le motivazioni. Non so se mi spiego :)

    - io credo si sia trattato di un errore di formattazione, infatti Mary aveva anche sollevato la questione, ma dal momento che la storia è rimasta così, io mi baso su quello che vedo: per quanto riguarda la parte iniziale tutto ok; anzi, l’andamento un po’ “frammentario” è stato molto ben giocato per far focalizzare maggiormente il lettore su quelle tre parole che stanno tormentando la ragazza (sbagliata, incapace, brutta). Poi… non so cosa sia successo: il resto della storia è tutto un blocco, senza un capoverso, uno spazio, nulla, e la cosa ha reso la lettura poco scorrevole, oltre che spiacevolmente antiestetica.


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Recensore Junior
26/04/18, ore 17:07

Ciao Queila (o S.Elric), in primo luogo mi scuso per non averti azzeccato (ma tanto ho indovinato solo tre autrici quindi puoi farti un'idea di quanto sia completamente stupida come una zucchina). Ti lascio al commento.

La storia mi ha lasciato un po' a metà perché da un lato ho apprezzato il contesto e il messaggio che ha voluto comunicare, ma dall'altro ci sono alcuni aspetti che mi hanno lasciato con un po' d'amaro in bocca.
In primo luogo i protagonisti e, in particolar modo, Lysander che mi è sembrato piatto e poco caratterizzato, almeno non tanto quanto Lily, la quale, invece, risulta essere una presenza predominante: nonostante non riesca ad associare Lily Potter alla figura di "fanciulla dal cuore spezzato", in quanto figlia della cazzuterrima (si può dire?) Ginny e del ribelle Harry (e quindi il perfetto connubio dei due, molto più degli altri figli), la sofferenza e il senso di inferiorità me la fa sentire più vicina e quasi riesco a potermici identificare (o meglio, riesco a identificare la me sedicenne in lei). Ma se Lily mi è arrivata e sono riuscita a capirla, Lysander mi ha lasciata interdetta e non mi ha conquistata.
Anche la struttura del testo mi ha lasciato a metà, quasi nel vero senso della parola: la prima parte, quella in cui Lily riflette sul suo essere brutta, sbagliata, incapace è stata costruita molto bene, ma la parte successiva, quella in cui ci si addentra di più nella narrazione, non mi è piaciuta molto perchè mi sembra un blocco unico che fatico a vedere in delle storie con così poche parole. Avrei preferito che andassi a capo in qualche occasione, in modo da alleggerire un po' la struttura.
La storia, in generale, non mi ha conquistato, ma ho davvero apprezzato la figura di Lily, che mi ha ricordato molto me stessa e come si può soffrire per amore a quell'età.

Ovviamente se non son riuscita a spiegarmi bene o se vuoi rispondermi, fa pure, mi farebbe piacere. Un bacione,
M.P.

Recensore Master
26/04/18, ore 13:12

Ciao! Ti riporto il commento scritto per il contest (anche nel tuo caso, mi fa piacere essere riuscita a riconoscerti!).
Mi dispiace aver assegnato questo punteggio, ma non sono riuscita ad apprezzare questo racconto. Dal punto di vista stilistico, trovo che il muro di testo aiuti poco, anche perché è in forte contrasto con la prima parte, dove ci sono capoversi brevi (alcuni addirittura formati da una sola parola) – è come se mancasse equilibrio: si parte da una struttura fortemente marcata e si passa a una fortemente lineare. Se la seconda parte fosse stata scritta in prima persona, avrebbe potuto essere identificata come flusso di coscienza e quindi essere più convincente dal punto di vista stilistico, ma così non è; c’è una terza persona che a tratti sembra ricalcare un discorso indiretto libero, ma non sono sicura che sia stata questa la tua intenzione.
Passando alla trama, è tutta fondata sull’introspezione della protagonista e quindi strettamente dipendente dalla caratterizzazione del personaggio, il problema è che io non sono riuscita a capirla, Lily. In un primo momento, credevo si parlasse di Lily Evans, ho capito che la protagonista fosse Lily Potter quanto hai citato Lysander e quindi ho riletto e collocato tutto nella nuova generazione. Tuttavia, anche con questo elemento in più non sono riuscita a capire Lily e a identificare in lei una personalità abbastanza definita, che mi permettesse di distinguere questo personaggio da tutti gli altri. So che si tratta di un’adolescente innamorata e insicura, così insicura da non rendersi conto che Lysander ricambia il suo interesse, ma i motivi che nutrono questa fortissima insicurezza restano un mistero e assieme a loro anche l’introspezione di Lily. Ci sono poi alcune espressioni come “Nessuno le ha mai insegnato ad amare. Nessuno l’ha mai amata” che associati a un’adolescente mi sono parsi poco convincenti, perché è abbastanza naturale che in quella fase della vita non si abbia ancora dimestichezza con l’amore (si muovono i primi passi); anche qui, se la narrazione fosse stata in prima persona, queste espressioni mi avrebbero convinta, perché è una caratteristica dell’adolescenza quella di porre tanta enfasi su ogni evento ed emozione vissuti, è la bellezza di un’età di scoperte.
L’idea di base è però molto buona e mi è piaciuta (le insicurezze e un primo amore), probabilmente sarebbe stata più adatta a una storia più corposa, dove avresti potuto concederti più parole e una maggiore introspezione della tua Lily.

Rosmary

Recensore Veterano
15/04/18, ore 21:08


Cara, che gioia leggere questa storia! Ti anticipo già che è una delle mie tre preferite in gara.
Sei stata davvero eccelsa... io non avrei saputo dove sbattere la testa con questi personaggi mai trattati e, almeno per quanto mi riguarda, mai nemmeno presi in considerazione. A Luna, in particolare, non ho mai osato nemmeno avvicinarmici: non riuscirei mai a renderle giustizia, particolare e sfaccettata com'è, e in giro se ne leggono di ogni su di lei... forse è "facile" trattarla quando la si vuole relegare a espediente comico della situazione (oddio, facile non per me, visto che non sono proprio capace di scrivere commedie o cose che facciano ridere xD ma comunque viene facile pensarla in quel senso)... decisamente meno facile utilizzarla come personaggio in un contesto tutt'altro che allegro o scherzoso, poiché bisogna ricordarsi che lei è Luna "Lunatica" Lovegood anche nei momenti più seri. Io devo farti i miei complimenti proprio per la sua caratterizzazione. Sei stata davvero bravissima: è Luna in tutto e per tutto (Luna che salva, che che ride, che ama), con la sua testa tra le nuvole, il cuore al posto giusto, la sincerità disarmante e la tristezza negli occhi. Mi è piaciuta tanto l'ambientazione, sono sincera, e tutti i riferimenti al mare (ho letto il pacchetto... hai fatto un'ottima scelta! e il sentore di "Oceano Mare" è ben palpabile, ma contestualizzato benissimo)... è una storia che sa di mare e di cielo e di libertà, è una storia fragile e leggera, pur non essendola affatto: hai trattato tematiche come la guerra, i traumi, il senso di colpa (io ci ho visto tantissima sindrome del sopravvissutto in Dean!) in maniera esplicita e dolorosa, quanto delicata, e finire la storia è stato come levarmi un peso di dosso, come se le parole di Luna avessero fatto effetto anche su di me (come al solito ha poco senso quello che dico xD).
Ti faccio ancora tanti complimenti, un grande in bocca al lupo per il contest, e questa storia finisce diretta tra le preferite <3

July

Recensore Veterano
07/04/18, ore 19:18


Ciao! 
Ce la farò a finire di leggere e recensire le storie partecipanti al contest di Mary prima che escano le sue recensioni! xD Mi sono prefissata questo obiettivo e intendo portarlo a termine!
Dunque, che bello, erano secoli che non leggevo una Narcissa/Sirius, e mi ha reso molto contenta ritrovarne una anche in questo contest :) Trovo che siano entrambi dei personaggi molto complicati quanto affascinanti, e dunque difficili da rendere ma... quando ci si riesce, le soddisfazioni sono tante. A me è capitato di scrivere su Sirius già un paio di volte, ma Narcissa non l'ho mai "affrontata" proprio perché mi intimorisce come personaggio (come è giusto che sia! hahahaha). Tutta questa premessa per dirti che, nonostante la sfida insita nello sviluppo di una coppia del genere, ho avuto il piacere di leggere una flash ben articolata e con due personaggi vivi dall'inizio alla fine: Narcissa e Sirius sono praticamente loro, impossibile sbagliarsi. Trovo che la caratterizzazione che ti sia meglio riuscita, però, sia quella di Sirius (il suo essere così strafottente e incurante delle regole, la sua tendenza a prendere senza dare nulla in cambio, tipica di un Sirius volubile e ancora molto giovane), anche se la sua presenza si sente molto meno rispetto a quella di Narcissa. Narcissa è un po' il punto dolente: non fraintendermi, come ho detto più su il suo personaggio emerge sin da subito, è riconoscibile nelle sue vesti di donna altera e fredda, resa impassibile dagli eventi e dal suo status, eppur capace di lottare con tutta se stessa per suo figlio... l'ho ritrovata perfettamente nelle parti in cui è adulta e incinta di Draco. L'ho ritrovata un po' meno, invece, nella parte relativa al flashback e alla sua relazione con Sirius: mi è sembrata un po' troppo arrendevole e "ingenua" (che non è proprio la parola esatta per descriverla, ma passami il termine). Capisco che si tratta di una Narcissa ancora giovane (non è detto che lei sia sempre stata come l'abbiamo conosciuta nei libri xD), ma non riesco proprio a vederla in quei panni. Spero non te la prenda, è solamente una mia percezione del personaggio, percezione che ormai si è radicata ed è difficile da eliminare :D
Per il resto, mi è piaciuto tanto il parallelismo tra l'augurio di morte a Sirius e quello a Lucius (davvero inaspettato!) e ho trovato splendidi alcuni passaggi come i seguenti:
E lo estirpa dal suo cuore, ne brucia l’immagine radicata nel petto, come aveva fatto Walburga dall’arazzo tempo prima.
Lui è morto anni fa, affogato nella sua stessa arroganza: non esiste pietà per i traditori.


E' tutto... in bocca al lupo per il contest! :*