Ecco perché Girodelle voleva a tutti i costi vedere Oscar, voleva annunciarle che aveva richiesto una udienza privata con i Sovrani affinché concedessero il permesso alle loro nozze in tempi veloci, ma sicuramente Oscar non pensava così presto. Ora sarebbe stato molto difficile per lei cercare di far tornare sui suoi passi suo padre il generale, non adesso che era stato richiesto un intervento dei reali. Oscar è abbattuta, saluta frettolosamente e poco calorosamente il suo futuro sposo e nel mentre chiede ad André che ha ascoltato la conversazione di fermarsi un poco con lei certa che anche lui stia provando lo stesso dolore per quella notizia inaspettata quanto intempestiva. La situazione si sa delineando sempre più verso una sola direzione.

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Questo nuovo volto di Girodelle non me lo aspettavo. Non pensavo potesse abbassarsi a fare una simile proposta ad André per cercare di riconquistare il cuore di Oscar che dopo la serata all’Opera, forse pensava persa definitivamente. Ho l’idea che Girodelle subodori che tra i due ci sia comunque più che una semplice amicizia anche se lui aveva pensato a qualcosa di diverso e che non portava decoro a nessuno dei due. Ma cosa pensa di ottenere facendo questa concessione ad André di vivere sotto lo stesso tetto come suo dipendente? Pensa che Oscar possa accettare una simile situazione? Forse decisamente non la conosce così profondamente come invece può vantare André che anche se consapevole che il conte potrebbe vendicarsi su di lui, non accetta la proposta. E Poi non mi sconfinfera la supponenza con cui il conte ha fatto una simile richiesta bypassando Oscar e rivolgendosi direttamente ad André che non avrebbe potuto comunque decidere per conto suo essendo un servitore della casa di Oscar. Alla proposta ha potuto rivolgere un diniego ma alla richiesta di essere accompagnato da Oscar per sincerarsi delle sue condizioni non può però esimersi e a denti stretti lo accompagna certo che neanche per Oscar sarà una piacevole sorpresa. Alla prossima!

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Buona giornata Afrodyte, era ovvio che per Oscar arrivasse il momento della riflessione e della presa di coscienza che le parole da lei pronunciate in presenza di Fersen non fossero solo dettate dalla paura del momento bensì da qualcosa che era latente già da molto tempo e che non attendeva altro per esplodere in tutta la sua potenza. La paura di perdere la persona che aveva avuto vicino per tutta la vita, forse dando la sua presenza per scontata, le hanno aperto gli occhi in un modo che mai si sarebbe aspettata. Quella consapevolezza era sempre stata lì, richiusa nei recessi della sua mente e forse anche del suo cuore ma era lì. Mentre sta pensando a lui ecco che André bussa alla sua porta per sapere come stia e per riferirle che il conte di Fersen è tornato sano e salvo ai suoi alloggi dopo i tumulti passati, certo di farle cosa gradita, in quanto lui sa che Oscar è innamorata di lui. Ma ad Oscar ora come ora importa un solo pensiero e soprattutto un solo sorriso che è quello di André, anche se gli è grata che l’abbia informata su Fersen. Ma ci sarà tempo per contestualizzare queste nuove sensazioni, ora vuole solo poterne godere.

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Come ci hai abituato possiamo vedere la stessa scena dal punto di vista di André, il quale ha provato autentico terrore appena catturato da quella folla inferocita che inneggiava alla morte per i nobili, ma non tanto per se stesso, il suo pensiero come sempre d’altronde, è andato alla salvezza e all’incolumità di Oscar. Si è preoccupato di non poterle essere di aiuto e ha ringraziato l’arrivo del conte che ha attirato su di sé l’interesse della folla che così lo ha lasciato per inseguire una preda più importante. E così ha potuto finalmente sincerarsi con i suoi occhi che ad Oscar non fosse accaduto nulla di irreparabile e avrebbe potuto succedere vista la gente che li aveva assaliti senza sapere chi realmente fossero. Ora può ritrovare Oscar e cullarla fra le sue braccia porgendole quell’aiuto che sempre vorrebbe darle e così sostenendosi entrambi come sempre hanno fatto nella loro vita si incamminano verso casa dove una nonna sconvolta comincia a prendersi cura di loro chiamando il medico per entrambi come suggerito da Oscar.Ora André può ritirarsi e può tornare a pensare alla vicinanza di Oscar come forse ancora possibile. Nella solitudine della sua stanza ritorna indietro e visualizza e sente su di sé l’abbraccio che si sono scambiati sperando di poterlo risentire vivo sulla sua pelle e non solo nei suoi sogni. Per il momento devo interrompere la lettura ma ci sentiamo presto!

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Ecco che ci ha riproposto una delle scene canoniche di più forte impatto emotivo in quanto insieme ad Oscar abbiamo potuto capire che qualcosa in lei si stava muovendo, stava riflettendo e tutti i pensieri che aveva avuto negli ultimi tempi l’avevano condotta a quella esclamazione dove si è rimarcato il senso del possesso. Quel “mio” urlato alla persona che era venuta in suo soccorso ha fatto capire ad entrambi molte cose. Stravolta Oscar per averla pronunciata ma sconvolto anche il conte che è andato in suo soccorso e che solo all’ultimo momento Oscar nota sia il suo vecchio amore. Non penso che in questi attimi Oscar abbia potuto interrogarsi e fare un paragone fra i due uomini che hanno animato la sua vita ultimamente ma certo che quando avrà ritrovato la calma con la certezza che ad André non sia accaduto nulla di grave ricomincerà a porsi interrogativi. Non bastava la destabilizzazione che aveva provato quando si era scontrata con Girodelle e si era esposta in prima persona, ci mancava quella folla urlante e rabbiosa per rendere ancora tutta la situazione più incandescente. Una rivisitazione degli eventi di Saint Antoine che tu ci hai proposto e inserito in questo momento per l’economia della tua storia che cambia direzione decisamente.

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Come volevasi dimostrare Oscar aveva detto che l’avrebbe fatta pagare al conte ed è stata di parola: ha giocato al suo stesso gioco. Ehli ha insinuato che potesse esserci qualcosa di inappropriato fra la sua futura moglie ed il suo ex attendente ed è rimasto con un palmo di naso. Forse non pensava che Oscar per un servitore avrebbe messo in campo tutto questo ardore, e forse proprio in virtù di quanto è successo dovrebbe cominciare a porsi delle domande sensate e non cercare di tendere tranelli nei quali lui per primo è caduto. André è rimasto senza parole per il comportamento di Oscar ma ha anche ascoltato una frase che probabilmente ha portato un poco di pace al suo animo inquieto. Oscar non ha intenzione di acconsentire al matrimonio con il conte visto le premesse che ha pensato bene di mettere in campo, anche se poi alla fine il conte stesso fra un balbettio e l’altro ha tentato di scusarsi e di spiegare, spiegazione che però ormai era tardiva e non ha raggiunto le orecchie di Oscar che insieme ad André è tornata a palazzo con la stessa compagnia con la quale si era recata a teatro. Risvolto interessante che cambierà le sorti dei protagonisti. Ma come? Vedremo sicuramente con il seguito.

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Eccomi nuovamente Afrodyte. Intrigante nuovo risvolto ad una serata che ha lasciato l’amaro in bocca a molti. Certo non mi aspettavo che il mite e nobile Girodelle rifilasse un colpo così basso ad Oscar, sicuramente deve aver capito qualcosa nel comportamento di Andrè che gli ha fatto venire in mente l’opera di Rousseau. Spero vivamente che non pensi di mettere in scena il romanzo stesso, sarebbe una mossa bassa che non si addice ad un uomo dall’animo nobile come sempre lo abbiamo visto emergere dai suoi comportamenti. Oscar non può che essere sorpresa e dispiaciuta anche perché ancora una volta viene messo in mezzo a questa partita il povero André che già sta soffrendo di suo e non gli serve altro propinatogli da estranei. Curiosa vado a leggere il seguito.

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Curiosa rivisitazione dell’episodio precedente osservata dal punto di vista di André che l’ha accolta in camera sua poiché ha capito cosa stava attraversando la mente della sua Oscar. Le parole che si sono scambiati hanno esacerbato in un certo qual senso gli animi e André ha alzato la voce per ribadire il suo concetto su chi lei sia e debba rimanere, nessuno deve obbligarla a cambiare il suo modo di essere, per lui Oscar è perfetta così. Oscar sa che non potrà più trovare in nessun altro l’appoggio e la stessa comprensione del suo fraterno amico ma deve cominciare a pensare che invece il suo futuro sposo potrà diventare magari con il tempo il confidente che è sempre stato André.
Lei crede veramente che Girodelle la ami e per questo amore lui potrebbe cambiare. D’altra parte anche lei sta mutando la sua vita anche se per il motivo sbagliato. Sta rimpiazzando un uomo con un altro ma con il quale non ha lo stesso afflato che la conduceva al primo. Ed ecco che a queste parole André reagisce con la rabbia che ha represso per tanto tempo strappandole la gonna ma al comparire delle sue lacrime ritorna in sé e le confessa il suo imperituro amore che persevera da anni confinato nei recessi del suo cuore. E qui che Oscar gli chiede di essere lui a perdonarla per non essersi mai accorta del sentimento profondo che provava per lei ma che mai potrà contraccambiare ora più che mai visto che sta andando in sposa ad un altro. André la lascia andare consapevole che ora non può più fare nulla, che proprio in questi momenti la sta perdendo e forse per sempre e al contempo si maledice per l’atto inconsulto che ha rivolto contro di lei per dimostrarle o meglio per farle capire quanto a lei tiene, solo che ha agito nella maniera più sbagliata possibile tanto da fargli pensare che non si potrà perdonerà mai. Per oggi ti lascio ma ci sentiamo presto!

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Cara Afrodyte, il titolo di questo capitolo mi ha molto incuriosito e più andavo avanti nella lettura più mi chiedevo dove volevi condurci. Oscar è parecchio destabilizzata per la serata che ha vissuto e per le parole che ancora continuano a rimbombarle nella testa pronunciate da parte di Fersen. L’unico che potrebbe calmare il suo animo in tumulto è solo e sempre André che sa scegliere le parole giuste per ricondurla al ragionamento e di conseguenza alla quiete. Oscar si dirige verso la sua stanza proprio per trovare quel conforto che lui non le ha mai negato ma sa anche che è sbagliato gravarlo di quel peso. Ma proprio mentre ritorna sui suoi passi ecco che André, come se l’avesse sentita arrivare, apre la porta per permetterle di aprirgli il suo cuore e trovare un attimo di pace che le permetta di riordinare le idee ancora alquanto confuse. André ancora una volta le fa notare la persona che è e che non deve cambiare in funzione di qualcun altro che la vorrebbe diversa, come ha appena fatto suo padre imponendole il matrimonio con Girodelle che pare anche lui volerla cambiare, come dimostra il regalo dell’abito a segnare quel confine tra il suo passato da soldato e il suo futuro da donna e moglie. André sembra non voler ascoltare le motivazioni di Oscar e qui ecco che tu stravolgi l’evento canonico dello strappo durante il quale André si dichiara modificandolo e non portandolo a quelle estreme conseguenze che tutti noi conosciamo. Le dichiara il suo amore, facendo presente di averla amata forse da sempre, forse da quando si sono conosciuti, lasciando una Oscar basita a riflettere sulla sua incapacità di accorgersi di un sentimento di quella portata e che è riuscito così bene a mascherare per anni. Ma per dirglielo lui ha usato la sua forza di uomo prevaricando Oscar che però lo comprende e addirittura è lei a chiedere perdono a lui per non averlo mai capito. Quello che è accaduto è un evento scaturito dal grande dolore che André ha provato nel sapere Oscar andare in sposa ma la stessa Oscar si accorge che non può lasciare che lui continui a soffrire per lei e per questo stoppa qualsiasi azione confermandogli che lei non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti. Forse sta mentendo anche a se stessa ma ora per lei è importante che Andrè non soffra ulteriormente per la situazione che ha portato prostrazione nei cuori di entrambi.

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E’ curioso vedere e leggere la medesima scena ma vissuta da due punti di vista differenti. André insonne assiste a ciò che è accaduto in giardino carpendo solo parte della conversazione avvenuta fra Oscar e Fersen, capendo alcune cose e creandosi una incognita per ciò che lui non sa sia accaduto la sera del ballo che ha messo Oscar nella situazione di dover rinunciare al suo incarico. Percepisce però che Oscar stia tentando di dimenticare Fersen rimanendo muta alle sue domande. André ha udito la parola “rifiuto” e forse ora gli è tutto più chiaro, ma il fatto che le cose siano più palesi non lo rincuora affatto perché il risultato è che Oscar va in sposa ad un altro che gliela sta portando di fatto via.

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Un altro ballo, ma questa volta è la festa di fidanzamento di Oscar. Tanti nobili sono accorsi forse per la curiosità di vedere il capitano delle guardie reali vestita da donna. Oscar si sente un pesce fuor d’acqua abbigliata come mai è stata, anche se l’abito ha il colore che esalta i suoi occhi azzurri e ne fanno una dama dalla bellezza che mozza il fiato. Di sicuro il fiato mozzato l’avrà avuto il suo futuro consorte, che però non conosce Oscar. L’unico che può vantarsi di conoscerla è André: l’unico che le è sempre stato vicino, che la comprende e che sa sempre dirle la parola giusta al momento giusto. Tutto questo è André per Oscar, cosa che Girodelle, che pure le vuole bene e si dice innamorato di lei, non potrà mai essere. C’è una distanza siderale fra loro, poiché al di fuori dei compiti che hanno svolto insieme, e nemmeno come pari grado, non hanno nulla in comune. Oscar in un attimo di sconforto cerca di riprendere padronanza di sé ma fra tutti quegli invitati incontra la causa del suo malessere primario cioè Fersen che le chiede perché si stia assogettando a quel matrimonio e se la causa è il rifiuto che ha ricevuto da lui. Per Oscar è l’ennesimo colpo al suo cuore già ferito poiché comprende dalle parole del conte che lui aveva compreso chi si celava sotto quell’abito bianco la sera del ballo. Intrigante il fatto che lui le abbia detto che avrebbero riparlato ancora della situazione contingente mentre il futuro sposo tentava di riportarla alla festa dove gli ospiti la stavano reclamando. Questo è un passaggio inedito, come inedite sono le parole che si sono scambiati in giardino Fersen e Oscar che fanno presagire che il bel conte svedese potrebbe avere ancora voce in capitolo nel prossimo futuro di Oscar. Chissà cosa ti sei inventata per far progredire la tua storia? Non mi resta che continuare e immergermi nella lettura.

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Cara Afrodyte, a piccoli passi si sta procedendo verso la separazione di questi due giovani che sono sempre stati insieme e in particolare per André sarà pressoché impossibile in quanto lui ha dedicato alla famiglia Jarjayes ma in particolare ad Oscar la sua intera vita convinto che sarebbero rimasti vicini per sempre, ma il destino si è frapposto fra loro portando le loro strade a dividersi tra il dispiacere di entrambi. Ma se per Oscar sarà più naturale la separazione da André in virtù del forzato matrimonio, per André potrebbe essere un evento traumatico visto in quale misura considera la sua Oscar. Proseguo nella lettura. Al prossimo capitolo.

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Una vera e propria doccia fredda quella che ha subito Oscar non appena è stata convocata nell’ufficio del padre, che in compagnia di Girodelle, le ha annunciato che avrebbe convolato a nozze con il conte. Per Oscar persino le parole hanno un che di stonato. Lei è stata cresciuta come un uomo, un militare per l’esattezza e di punto in bianco il padre decide che ora è diventata una donna da sposare. Certo non avrebbe potuto rimanere in famiglia simulando ancora dinnanzi a tutti che era il figlio maschio erede del casato, ma sicuramente non pensava ad una soluzione tale. Lo stordimento deve essere totale, e l’incredulità anche nel vedere Girodelle argomentare che sentendo la sua mancanza ha pensato bene di chiederla in moglie. Che il suo sottoposto avesse dell’ammirazione per lei era palese, lo si poteva notare da come la guardava e da come pendeva letteralmente dalle sue labbra, ma non ho mai visto in lui l’uomo innamorato, forse si era innamorato di un ideale che si era costruito con la vicinanza e l’assidua frequentazione data dai rispettivi incarichi. D’altra pare era stato un suo sottoposto per tanti anni e la situazione di Oscar la conosceva, non sarebbe stato facile neanche per lui avere Oscar come moglie. In questo tuo racconto invece vediamo una accettazione da parte di Oscar delle decisioni paterne che però non fanno presagire nulla di buono per il loro futuro insieme in quanto la costrizione non è mai stato il mezzo idoneo per giungere al cuore di una donna. E André in tutto questo trambusto ne esce stravolto e incredulo che la sua più grande paura si stia avverando pur con un soggetto diverso da Fersen che ha sempre temuto che potesse portargli via Oscar. Penso che da ora in avanti ne vedremo delle belle in quanto la storia prende tutta un’altra direzione. Ora sono curiosa di leggere cosa hai architettato. Un saluto.

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Certo che il generale non ha perso tempo, Oscar è appena poco tempo che si è congedata e lui già sta preparandole e organizzandole il futuro secondo quello che più conviene a lui e al casato. Un matrimonio a suggellare un accordo tra due famiglie importanti; ma avrà chiesto il parere della figlia, avrà voluto metterla al corrente e farla partecipe di questa idea che devo dire bizzarra, considerando una donna come Oscar che mai è vissuta da donna. André nel riaverla a casa sembra aver ritrovato la serenità di quando erano ragazzi, prima che tutto iniziasse, prima che le responsabilità cominciassero a rompere il loro idillio, quel sodalizio che avevano costruito e rinsaldato da fanciulli quando niente e nessuno sembrava potesse dividerli. La nonna potrebbe essere l’unica che gioisce di una tale decisione del generale, avendo sempre voluto per Oscar una vita declinata al femminile. Gli accordi ormai sembrano essere stati presi e per onorare un accordo si brinda, peccato che a quel brindisi, a cui André non aveva preso parte ma a cui aveva suo malgrado assistito, il suo cuore sia andato in frantumi proprio come la bottiglia che si è rotta in mille pezzi quando ha udito la parola fatidica “nozze” associata ad Oscar. Povero André mi sembra di sentire i suoi pensieri e di vederlo prostrato.

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Una parata di commiato per un comandante che molto ha preteso dai suoi uomini che però le hanno sempre obbedito e l’hanno tenuta in alta considerazione. Girodelle sembra quello più smarrito dei due: Oscar ha preso la sua decisione ed è irremovibile mentre Girodelle sembra subire questa decisione che non comprende. Oscar si sta lasciando dietro un pezzo importante della sua vita pur di non dover incontrare Fersen e vedere nel suo sguardo l’amore che prova per la regina e non per lei. Ora probabilmente cambieranno molte cose, gli equilibri si sono rotti e occorrerà reinventarsi per poter vivere una vita piena e degna di essere vissuta.

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