Recensioni per
Cuore di donna
di Afrodyte
Positive : 127
Neutre o critiche: 0
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Nuovamente ciao e riprendo la lettura, dove trovo un André che non ci sta a vedere Oscar consumarsi lentamente nel suo dolore senza accettare il suo aiuto. Si è chiusa nella sua stanza senza voler vedere nessuno per paura che le avrebbero chiesto le motivazioni effettive della sua decisione. Persino il padre di Oscar chiede ad André se è possibile farle cambiare idea. Proprio non vuole rassegnarsi a vedere infrangersi il suo sogno del figlio maschio militare, non è mai riuscito a comprenderla prima, tanto meno ora che Oscar è arroccata sulle sue posizioni e meno che mai è propensa al dialogo con chiunque. Situazione pesante da sopportare e che dovrà necessariamente trovare uno sbocco per la salute mentale di tutti coloro che sono coinvolti. A presto. |
La pioggia alle volte può essere un utile alleato per scoprire fino a che punto siamo tristi, la pioggia con il suo suono cadenzato sembra far riverberare ancora di più un dolore che abbiamo dentro e ne scandisce ogni singolo battito con il suo ritmo. E’ ciò che accade ad Oscar che si sente avvolta da una tristezza che lei stessa definisce incommensurabile, non riesce a scorgere la fine di tutta quella tristezza. Giunta a casa viene accolta dal calore sia fisico che emotivo di André che si preoccupa come sempre per lei, che si prende cura di lei anche con le piccole cose come la coperta che le mette sulle spalle per riscaldarsi, ma in questo preciso momento non è in grado di percepire la sua vicinanza come salvifica, ora per lei è il momento di cullare il suo dolore fino a quando sarà capace di sentirlo un po’ di meno e lei nella solitudine delle sue stanze riflettendo su questo pensa che l’unico motivo per aiutare a smorzare il ricordo sia quello di dimenticare Fersen e il sentimento che la lega a lui e che lei ha talmente ingigantito nella sua mente da essere divenuto ingombrante toglliendole le forse e la sua proverbiale forza di carattere. Per oggi termino qui la lettura, ci sentiamo presto però! Ciao. |
Ciao, come volevasi dimostrare André non può stare lontano da Oscar anche se è lei ad ordinarglielo, vuole essere vicino per poter fare in modo che lei trovi un appiglio sicuro a cui aggrapparsi per non sprofondare nella disperazione. La vede e sperando che torni a casa decide si seguirla, inconsapevole che ciò che avrebbe scoperto avrebbe ferito ancora una volta lui. Il pensiero di Oscar è volto a chiedersi il perché Fersen si sia comportato così con lei, che non riesca a vederla come una donna ma solo come un amico e comunque un amico “soldato”. Lei non riesce ad accettare questo stato di cose e si sta macerando sia il cuore e sia la mente dietro a questi pensieri circolari. E un altro a cui il cuore si dilania è André all’udire piangere Oscar per Fersen. Vorrebbe che lei riuscisse a dimenticarlo, ma è anche cosciente che non sarà affatto facile e che le ci vorrà del tempo. Deve lasciarle il tempo necessario per metabolizzare tutta la situazione, nel frattempo la lascia sola e torna a casa nella speranza che torni presto mentre il suo pensiero è costantemente fisso su di lei che non svanisce come invece accade alla pioggia che lascia spazio al sereno. |
Ad Oscar è servita una buona dose di coraggio per recarsi nuovamente a Versailles consapevole che avrebbe potuto incontrare il motivo di tanta pena. Coraggio è quello che ha avuto nell’affrontare suo padre, il quale non ha preso bene la cosa ma non ha potuto di contro imporsi con quella figlia tanto indipendente, ed ora deve averne nuovamente per confidare alla regina, sua amica, la sua decisione, senza però poter scendere in pericolosi particolari che la scoprirebbero troppo e arrecherebbero turbamento alla sovrana. Vorrebbe avere a fianco André, lui saprebbe sicuramente vedere il lato positivo di quella questione ma ancora una volta scioccamente gli ha ordinato di rimanere a palazzo convinta di essere abbastanza forte da poter affrontare quella tempesta tutta da sola. Tempesta che vede avvicinarsi all’orizzonte quando scorge la figura sempre bella e suadente di Fersen che le chiede di poterle parlare. Ma per Oscar è ancora troppo dolorosa la ferita che lui le ha inferto la sera del ballo, non vuole scoprirsi più di quanto non abbia già fatto e così ancora una volta torna sui suoi passi e si nega ad un confronto che forse le avrebbe portato un po’ di quiete in quel suo cuore così addolorato. Alla prossima. |
Ciao Afrodyte, ti ringrazio per rispondere alle mie recensioni e mi fa piacere che anche tu torni insieme a me a leggere questo tuo lavoro di qualche anno fa che ci permette di entrare nella mente dei protagonisti e vedere una evoluzione differente da quella canonica. André come si poteva presupporre vivendo quasi in simbiosi con Oscar non poteva far altro che restare sui carboni ardenti per tutta la durata del colloquio con il genitore, pensando nella sua testa a quali sarebbero state le frasi pronunciate dal Generale che veniva veder meno il suo sogno; sicuramente Oscar non sarà riuscita a dire la verità al padre per non essere tacciata di essere una donna, di non avere il carattere per sovrastare quella situazione nella quale era venuta suo malgrado a trovarsi, no decisamente avrà tenuto le ragioni ben chiuse nel suo cuore che solo André ha sempre saputo leggere mentre il padre ha sempre fatto fatica ad avere un dialogo che non fosse improntato al suo essere un militare. André vorrebbe essere di aiuto, un supporto morale poiché comprende che lei ne abbia bisogno, lo sente sulla sua pelle, ma lei ostinata come sempre, gli nega di doversi appoggiare a qualcuno, convinta di potercela fare da sola. Vedremo ora cosa accadrà. Intanto ti saluto. |
Nuovamente ciao, apprezzo molto questo entrare nei pensieri dei personaggi, riesco ad immedesimarmi nella situazione, corroborata anche dalla tua scrittura semplice e lineare che permette di percepire lo stato d’animo del momento. Oscar ha preso la decisione di lasciare la guardia reale e per testare questa sua decisione, che ad André ha detto di aver maturato con il tempo, ne parla con lui per vederne la reazione rimanendo stupita dal suo rimanere silenzioso e pensieroso. Lei sa che nella mente del suo amico stiano frullando un sacco di domande alle quali non sarebbe in grado di rispondere e soprattutto sa che quella che gli ha propinato come decisione pensata da tempo non è la verità ma codardamente non si sente di affrontare proprio con lui questo genere di discorso. Versailles è diventata troppo piccola per lei ora, la paura di incontrare Fersen e di non saperlo affrontare le hanno messo l’urgenza di allontanarsi. Il problema grande sarà quello di prospettare la sua decisione al padre il quale ha sempre e solo visto in lei il coronamento del suo sogno di avere un erede che potesse portare lustro al suo casato, cosa che peraltro stava facendo egregiamente. Sono curiosa di vedere la reazione del padre e come Andrè potrà supportarla in questo frangente. Un saluto. |
Curioso come sia Oscar sia André pensino quasi all’unisono: per entrambi ciò che ognuno di loro ha fatto è stato perfettamente inutile. Inutile per Oscar essersi recata al ballo credendo di poter far breccia nel cuore di Fersen e inutile per André l’aver seguito Oscar per sapere da lei cosa fosse accaduto. Lui l’ha vista mentre si recava al ballo e nel frattempo ha scandito gli attimi in cui sapeva che Oscar era fra le braccia del bel conte svedese tormentandosi nel non poter essere lui al suo posto, terrorizzato dal fatto che lui potesse portargliela via, perché lui è nobile mentre di contro lui non è altri che l’attendente di Oscar con nessuna possibilità di essere altro per lei che mai si è accorta di come il cuore del suo fraterno amico batta solo per lei. Si è tormentato tutta la sera pensando alle differenze fra lui e il conte che mai avrebbe potuto capire e apprezzare Oscar nella sua interezza con tutte le incognite della sua personalità e del suo carattere che sono note solo a lui che le ha vissuto accanto per una intera vita nutrendosi dei suoi sguardi e dei suoi silenzi. Mi sembra di poterlo visualizzare mentre bevendo sta soffrendo e invidiando il conte. A presto. |
Gentile Autrice, avendo letto alcune recensioni lasciate ad un racconto che seguiamo entrambe ho pensato di andare sul tuo profilo e ho scoperto che sei una autrice e fra i vari racconti scritti quello che ha attirato la mia attenzione è stato l’incipit di questo: cosa sarebbe potuto accadere dopo il ballo nel quale Oscar si è sentita paragonare da Fersen al suo migliore amico comprendendo chi però si stesse celando sotto mentite spoglie. Tutto ciò che aveva immaginato potesse accadere fra loro è andato in frantumi in un attimo all’udire quelle parole. E da qui in avanti penso che l’episodio l’abbia segnata profondamente tanto da farle prendere alcune decisioni inedite come forse quella di abbandonare il comando delle guardie di sua maestà. Mi interessano sempre molto i racconti che parlano in prima persona e permettono di entrare in empatia con il personaggio e i pensieri che gli passano nella mente. In questo primo passaggio vediamo una Oscar distrutta che non riesce ad accettare quello che è successo, vorrebbe non aver mai messo in atto il suo proposito ed ora che sta tornando a casa non ha il coraggio di affrontare lo sguardo indagatore ma tristemente consapevole di André che certamente vorrebbe sapere ma al quale non può esternare tutto ciò che si cela nel suo animo in questo momento. Proseguo nella lettura per sentire anche quali saranno i pensieri di Andrè visto che farai parlare alternativamente i due protagonisti. A presto pertanto. |
Non ho parole....solo commozione e gioia miste a lacrime.....così avrei tanto tanto tanto si concludesse la storia di Oscar e André.....Ma purtroppo sappiamo tutti che così non è stato....Ma non importa.....io voglio immaginare questo come finale della Rose di Versailles.....grazie di cuore Afrodyte.Complimenti davvero. |
E come in ogni fiaba che si rispetti c'è uno splendido lieto fine! Sono contenta! Dopo mille vicissitudini i nostri amati Oscar e Andrè sono riusciti a coronare il loro sogno, e adesso avranno una lunga e felice vita da condividere. Con questa storia (e specialmente con i capitoli finali) mi hai scaldato il cuore. Molto brava! A presto, un abbraccio. |
Eccomi, sono tornata anche io! :D Quanta dolcezza nelle parole e nei gesti di Andrè! Tutto così candido e tenero, anche se presente un trasporto non indifferente da parte dei nostri Oscar e Andrè. A presto ;) |
Quanta dolcezza in Girodelle. Allora, l'amava davvero! Il tuo Girodelle somiglia più a quello dell'anime (quello del manga era molto più cinico!) ora forse, sarà tutta in discesa... |
Finalmente l'Oscar energica e tenace che tutti conosciamo! Chissà se Girodelle vorrà vendicarsi per l'offesa subìta... |
Una scena molto bella, quella della fontana! Ho sempre pensato che nell'anime, quella scena sia durata troppo poco. e ho anche sorriso quando lei, sussurrando "Fersen", sente lui rispondergli, quasi lo avesse evocato con la magia. A presto! ;) |
Povero Andrè, non vorrei essere al suo posto :( mi piace il tuo stile, semplice e diretto, scorrevole. A presto ;) |