Recensioni per
Dopoguerra 2: I° reggimento I.D.G.
di Uptrand

Questa storia ha ottenuto 81 recensioni.
Positive : 79
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master

Ah,ecco un personaggio che conosco bene,soprattutto perchè ho letto alcune fan fiction in cui lei la fa da padrona.
Isabella è sicuramente uno dei miei pg preferiti di questa serie,non solo per il suo atteggiamento psicotico,ma anche per la sua capacità di ribaltare ogni tipo di situazione a suo vantaggio.
Ho notato che in questa shot era meno sadica del solito,ma presumo che ciò sia dovuto al fatto che abbia avuto tempo di maturare.
La sua psicologia è stata presentata alla perfezione,attraverso le tue impeccabili descrizioni.
Ho apprezzato particolarmente la seconda parte,in cui viene lanciata in situazioni completamente nuove e fuori dalla sua solita routine. è abbastanza divertente osservarla mentre cerca di conformarsi alla società.
Complimenti per un altro fantastico capitolo!

Recensore Master

Eccoci qui.
Ho letto questa storia, come da te consigliato, e, se posso essere sincera, non conosco nulla di nulla dell’ambientazione. Non ho mai sentito parlare di questo videogioco, così l’ho considerata come fosse una storia originale e mi sono buttata.
Devo dire che Isabella è il personaggio che più coccoli. Lei è il faro di questa storia, lei è il personaggio che più ti sei divertito a creare, a sviscerare, a delineare più di tutti gli altri. Altri che si muovono attorno ad Isabella come se fosse un sole, e loro tanti piccoli pianeti (o satelliti, se vuoi).
La storia esplora la presa di coscienza di un androide (mi scuso se la scelta dei termini non è appropriata, ma credo che i phantom possano essere assimilabili agli androidi o ad un qualche tipo di essere umano potenziato) e la scoperta del variegato mondo delle emozioni e delle relazioni umane.
Fatte le debite proporzioni, mi ha ricordato DATA di Star Trek The Next Generation, un androide che, cercando di capire gli uomini, ha finito per essere umano pur restando di silicio.
È una storia molto lunga!
Ho avuto modo di leggerla ieri pomeriggio, attendendo che una persona che avevo accompagnato in ospedale finisse la sua terapia, e mi ha fatto compagnia, un buon modo per ammazzare il tempo. Non spaventarti, io sono una persona logorroica e mi piacciono i capitoli corposi. Tuttavia, visto che il capitolo è così corposo e così sfaccettato (pieno di ellissi – Iddio le benedica – e di momenti che si vanno ad incastrare uno dopo l'altro), mentre leggevo mi si è formata in testa l’idea che forse, dico forse, questa storia potrebbe avere sufficiente forza da camminare colle sue proprie gambe ed uscire, in un certo senso dalla raccolta.
Vedilo come un suggerimento, ché alla fine solo chi scrive sa cosa ficcare dentro ad una raccolta e cosa mandare avanti sulle proprie zampette; trovo, però, che al punto in cui sei arrivato, potrebbe esserti più utile il parere di un lettore smaliziato, così mi sono detta che sarebbe stato utile parlartene.
Di solito, le raccolte funzionano come degli zibaldoni, dei diari, delle buste in cui infilare quei frammenti che non trovano posto altrove o che non possono andare avanti da soli. Siccome questa storia a) è molto sfaccettata e b) è molto sviscerata, forse potrebbe andarsene a passeggio da sola. Pensaci.
Quanto ai personaggi, l’unico ben delineato è Isabella. Forse troppo. Non che Steve e Ilary siano abbozzati con l'accetta, sia chiaro! Si vede che nutri per lei un affetto particolare, ed essendo la protagonista della storia ci sta che sia lei il perno della narrazione. Tuttavia, non ti sembra un po’ troppo carica?
Nel senso: è bellissima, letale, un’arma incredibilmente efficace, non si fa remore nell’ammazzare il nemico (anzi è proprio in questo momento che inizia a chiedersi dove cominci la civiltà e cosa contraddistingua la civiltà dall’essere un androide che funziona su base acceso/spento). Controbilanci questi picchi mostrandocela fragile e confusa quando si deve adattare a comprendere i legami e le correlazioni umane; però, lo sbilanciamento è che ad un picco altissimo di qualità (Isabella è bellissima, letalissima, fortissima, tostissima, il top del top di gamma, insomma) non corrisponde altrettanta debolezza. È una questione di tempo e di spazio, non di impressioni che dai al lettore. È più il tempo in cui la voce narrante esalta le qualità di Isabella che quello in cui controbilancia questi aspetti.
Non esiste una formula, siamo tutti d’accordo; tuttavia, specie quando si regala ad un personaggio una serie di caratteristiche così estreme (come sfilare in passerella nonostante le proteste delle famiglie delle vittime del Casinò Putin), occorre avere occhio e far quadrare i conti, altrimenti rischi di creare un personaggio sbilanciato e che i tuoi lettori non afferrino il personaggio nella sua interezza. Se ho poco tempo e spazio per gustarmi il lato impaurito e spaesato di Isabella, non riesco proprio a coglierlo. Sarebbe un peccato, non trovi?
Tieni a mente anche che ribadire un concetto troppe volte rischia di farti sbancare.
Anche qui, è giusto battere su di un tasto specifico, come a ribadire un concetto, ché se all’inizio mi dipingi l’assassina definitiva, poi questo aspetto deve tornare, non può andarsene a ramengo, ne va della coerenza interna del racconto; tuttavia, si batte sul tasto prescelto cum grano salis, altrimenti si corre il serio rischio di suonare ridondanti, dando l’impressione, al proprio lettore, di essere insicuri, di non esser certi che il messaggio sia arrivato. E un lettore che si trova davanti uno scrittore insicuro non è invogliato a proseguire la lettura. Tu insicuro non mi sembri. Sbaglio?
L’unica nota stonata riguarda proprio il casino al Casinò Putin (scusa il bisticcio); capisco perfettamente che si cerchi una scusa per giustificare un massacro, un eccidio. Succede, succede fin troppo spesso. Tuttavia, mi pare poco credibile che il principale imputato di questo massacro possa avere una vita pubblica, possa metterci la faccia, diciamo, e possa fare addirittura da testimonial per una linea di lingerie ed essere il sogno bagnato di uomini e donne. Non perché Isabella non ne abbia le capacità, sia chiaro, ma perché di solito dopo questi fatti si tiene un basso profilo, si cerca di non uscire troppo alla ribalta. Non stiamo parlando delle intemperanze di certi politici nostrani; quando c’è di mezzo un massacro, a cui è stata trovata una giustificazione o no, i responsabili hanno cura di restarsene tranquilli per un po’, evitano di attirare su di sé l’attenzione pubblica. Anche quando sei la seconda persona più ricca dell'Universo. proprio perché sei la seconda persona più ricca dell'Universo.
A meno che non si tratti di una sorta di dittatura di qualche tipo, cosa che non mi pare valga per quest’ambientazione, ma qui alzo le mani, potrei non aver compreso io i parametri stessi in cui si muovono Isabella e soci.
Tuttavia, se si trattasse davvero di una dittatura, non credo che i parenti delle vittime avrebbero potuto chiedere giustizia per i loro cari armandosi di cartelloni e slogan, no?
Come sia, come non sia, mi pare ancor più strano che Steve commenti con un sincero «Che botta di culo!», l’incidente del pulmino dei manifestanti. Non perché quell’incidente non tolga loro di mezzo una patata bollente mica da ridere – ANZI! – quanto perché l’incidente stesso peggiora le cose. Solo poche ore prima i parenti delle vittime hanno alzato un putiferio al centro commerciale, e il giorno dopo il pulmino finisce bruciato in un dirupo con tutti gli occupanti. Possibile che i giornalisti non facciano due più due? Possibile che nessuno ricolleghi le due cose e inizino a circolare voci e ipotesi su Isabella?
Capisco la reazione di Isabella (un predatore non uccide per sport, ma per mangiare e per difendere se stesso e la prole), ma è quella di Steve che trovo sinceramente immatura.
Parlando di cose pratiche, ti consiglierei di rivolgerti ad un beta, così da escludere ogni possibile refuso (gli accenti diacritici che distinguono il pronome dalla congiunzione se, o la particella pronominale li dall’avverbio di luogo ; i numerali alla romana che vanno scritti senza ordinale [I battaglione e non I°]; le concordanze che a volte non tornano o la consecutio che spesso acquista i toni del parlato, con l’imperfetto al posto del più corretto congiuntivo) e di inserire un’interlinea.
L’interlinea serve a dare maggior spazio, maggior respiro al tuo testo. Prendi in considerazione il fatto che sempre più spesso si legge su dei supporti digitali, che siano lo schermo di un computer o quello di un tablet, come ho fatto io ieri pomeriggio, e più spazio dai alle righe del tuo testo, meno ci si affatica la vista. Sono piccole accortezze che aiutano i tuoi lettori ad immergersi meglio nelle tue storie.
Alla prossima!
 

Recensore Master
07/03/18, ore 18:02
Cap. 2:

Ciao! :D
Incredibile ma vero sono al passo con i tempi xD
Bene, veniamo a noi: questo era il tassello che mi mancava per la nuova 'minaccia' dell'universo. Forse te l'ho già detto ma sto apprezzando come riesci a costruire queste situazioni, descrivendo le vicende e gli alieni: ti devo fare i miei complimenti per la fantasia, io non ne sarei mai in grado.
In questo caso mi è piaciuto come hai descritto la battaglia. Ammetto di aver goduto quando i soldati hanno lanciato il vespene (altra idea geniale): mi piacciono le scene di guerra!
Mi è piaciuta molto pure la descrizione della scena iniziale: una dimensione quotidiana un po' malinconica. Me la sono immaginata come fosse la scena di un film.

Lo stile, come ho già detto più volte, è lineare e scorrevole, nonchè piacevole.
Segnalo solo il fatto che hai usato in alcuni punti il presente quando avresti dovuto continuare con l'imperfetto.
Ma nonostante questo tutto bene.
Aspetto un prossimo aggiornamento!
Alla prossima,
Olivier_Rei

Recensore Master

Ciao! :D
Ce l'ho fatta, questo è il capitolo giusto xD
Va bene, scherzi a parte scusa il ritardo ma come ho già detto il tempo è tiranno e non sono riuscita a passare prima.
Con questo capitolo ci hai presentato una nuova Isabella, che mi ha sorpreso non poco: ero abituata ad una Isabella sanguinari, fredda e sadica qui abbiamo quasi l'opposto ed ammetto che non mi dispiace. Credo che arrivati ad un certo punto sia necessario un cambiamento nella caratterizzazione e devo dire che hai reso bene il desiderio del phantom di aprirsi al mondo, avere amici e divertirsi.
Per alcuni aspetti è stata infantile e questo mi ha provocato una grande tenerezza ma ho provato un po' di nostalgia per la vecchia Isabella.
Nulla, Ilary, Steve e la piccola mi stanno molto simpatici.
In sostanza questa nuova Isabella mi è piaciuta: vorrei sapere che ne pensa Dasha e se mai tornerà l'Isabella sadica.

Il racconto è lineare e scorrevole. Non ho trovato errori solo i termini quali 'cacca' o 'cesso' mi hanno urtata un po'. Credo che avresti potuto renderli in maniera più elegante, ma oltre a questo non ho altro da far notare.
Attendo il seguito!
Alla prossima,
Olivier_Rei

Recensore Master
06/03/18, ore 14:43
Cap. 1:

Ciao! :D
Eccomi qui come promesso. Avrei voluto leggere stamattina ma il tempo è stato tiranno :(
Comunque... Non faccio in tempo ad abituarmi ed amare alcuni personaggi che già me ne presenti di nuovi ed in questo caso ammetto che Derika mi è stata subito simpatica: sarà pure svogliata ma non si tira indietro quando c'è da intervenire e per di piú si è ribellata al padre questo non può non farmela apprezzare di piú! E poi sa anche come farsi rispettare.
Steve è stato simpaticissimo alla fine, mi piace anche lui e penso che comprirá molto in questa storia, giusto?

Ho trovato il tuo modo di impostare la storia un po' cambiato: mi è piaciuto il fatto che hai messo all'inizio la spiegazione riguardo al I° regimento, si alleggerisce il corpo del testo.
Ho trovato però un po' fredda e sbrigativa la parte relativa all'assalto dell'edificio: è fatto apposta?
Nel complesso non ci sono stati errori ei alcun tipo.
Alla prossima,
Olivier_Rei

Recensore Veterano

Lentamente, ricambio tutte le recensioni che mi hai lasciato

All'inizio ho creduto che una storia tanto lunga, incentrata su un solo personaggio, avrebbe annoiato e la prima parte, effettivamente, è ripetitiva per chi- come me- bazzica abbastanza a lungo nel tuo mondo per conoscere Isabella e le sue caratteristiche principali e più famose. 
Ho, invece, apprezzato tantissimo la seconda parte, in cui il personaggio è stato inserito in situazioni nuove e inusuali: è stato molto divertente vedere come provava a interagire e a "comportarsi da persona normale", nonostante fosse stato visto da lei come una sorta di programma e di lista di cose da fare.
Questo primo approccio più schematico e simile al compimento di un ordine ha, però, portato anche a gesti più spontanei e a un principio di amicizia (non solo da parte di Steve, ma anche di Ilary, che si è dimostrata molto comprensiva e disponibile). Il modo di pensare, prosi e pensare di Isabella, semplice, senza pregiudizi o pudori, senza costrizioni e spesso ingenuo e infantile mi piace, perché proprio per queste caratteristiche non può essere rimproverato, ma anzi, invita anche gli altri a essere sinceri, limpidi e spontanei, evitando fraintendimenti e discussioni. Inoltre le sue battute ingenue, soprattutto quelle legate alla sfera sessuale, fanno morire dal ridere proprio per la loro spontaneità e inopportunità.
Sono felice che abbia trovato un amico in Steve (*parte di sottofondo la canzoncina "tu hai un amico in me di Toy Story"*) e le avvisaglie per un rapporto che fosse più forte e profondo c'erano già state in precedenza: si rispettano entrambi e sono piuttosto simili (se qulcosa è da fare, sia esso soddisfare un impulso o eseguire un ordine, lo fanno, senza preoccuparsi troppo; forse sono entrambi fondamentalmente egoisti ed egocentrici, nel senso che pensano a soddisfare se stessi e a mantenere la propria felicità (chi non è un tantino egoista? Ma loro lo sono in maniera più esplicita e senza provare vergogna; Steve, probabilmente, più consapevolmente di Isabella); ciò non toglie che siano capaci di grandi gesti di altruismo e amicizia (anche se, quello di Isabella mi è parso un tantino esagerato). 

Ho notato che sei migliorato molto anche nello stile: le proprosizioni mi sono sembrate più fluide e naturali, più spontanee e dettagliate ma senza esagerare, con più similitudini ma anche, spesso, con una scadenza nell'eccesso (Un esempio: "Venivano trovati corpi maciullati, teste spaccate, mascelle strappate, braccia amputate, tagliati in due in orizzontale o verticale, gole lacerate, occhi cavati dalle orbite e viscere riverse a terra. Le urla non erano mancate") e una tendenza a fare periodi molto brevi. Quest'ultimo aspetto sfavorisce la resa finale, in quanto ne risulta un insieme molto spezzato e disomogeneo, senza una vera continuità tra una frase e l'altra: molti periodi che potevano essere congiunti con i due punti o un punto e virgola, sono stati divisi da un unto fermo, rendendo il ritmo singhiozzato e, spesso, difficile da seguire.
Ti consiglio, quindi, di cercare di scrivere frasi più lunghe, avvalendoti anche degli altri segni di punteggiatura, in modo da rendere questo stile davvero bello, ancora più bello ^^

Ayr

 

Recensore Master
05/03/18, ore 15:15
Cap. 1:

Ciao sono Sara,
ho giocato ad un paio di Mass Effect ma non mi hanno mai preso a tak punto di scriverci sopra però so di cosa si sta parlando e trattando quindi...
Mi piace che ci siano molti dettagli perchè, chi come me non conosce o conosce poco questo mondo, può capire meglio la storia di per sè.
Come trama mi piace perchè attraverso questo piccolo estratto si capisce come una donna che, nel suo piccolo mondo, impara a sentirsi importante per se stessa e per quello che la circondava.
Non ho trovato errori quindi si direi complimenti.

Recensore Master

Ciao eccomi qui a recensire.
Il personaggio di Isabella, mi piace tantissimo vedere questo personaggio in diverse situazioni, tutte particolari, è stato davvero molto interessante.
Mi piace moltissimo come hai menzionato la sua relazione con Dasha.
Come sempre le tue descrizioni mi piacciono tantissimo ed ho imparato ad amare e apprezzare i tuoi personaggi

Recensore Master

Ciao ^^
Questa recensione è datata tre marzo. TRE MARZO.
Sono cambiate un sacco di cose da allora, e hai ragione rileggere questa storia adesso che conosco bene tutti i personaggi e le vicende è diverso. Tra l'altro alcune cose non le ricordavo proprio, ma andavo con ordine.
Ovviamente come allora, Isabella versione modella mi piace sempre. E' al centro dell'attenzione sia per la sua indiscutibile bellezza, sia perché è sposata con Dasha, sia perché era una spietata assassina/macchina da guerra che adesso è più trattabile. Sicuramente non si può dire che Isabella non sia multitasking XD
COMUNQUE Isabella con Alexandra è la mia nuova cosa preferita. Me la sono immaginata mentre guarda con curiosità quelle adorabili creature morbide e piagnucolanti. E poi ad Alexandra piace Isabella, perché Ilary e Steve non la assumono come baby sitter?
Anche qui il rapporto d'amicizia fra Steve e Isabella mi è piaciuto, e se all'inizio Ilary mi è sembrava un po' restia nei confronti di lei, al momento dell'abbraccio mi sono sciolta. Quando Isabella si lascia andare a emozioni umani onestamente l'abbraccerei anche io. E' stato bello rileggere questa storia, sicuramente adesso me la sono goduta di più :)
Alla prossima ^^
(Recensione modificata il 25/09/2018 - 11:22 pm)

Recensore Master
01/03/18, ore 11:57
Cap. 1:

Ciao ^^
Spero che non ti dispiaccia se ho scelto una OS di questa raccolta.
Allora, parto con il dire che questa storia è raccontata molto bene, come sempre le tue descrizioni mi colpiscono particolarmente.
Io adoro gli scenari con guerre e simili, non sono esattamente brava nel descriverli, quindi complimenti a te che invece sei stato molto capace.
Anche i personaggi sono come sempre molto interessanti, in particolare Sioux. Infatti, nelle tue storie, i personaggi femminili sono sempre quelli, secondo me, più incisivi.
Ben fatto e a rileggerci presto :)

Recensore Veterano
18/02/18, ore 22:16
Cap. 1:

Ciao Uptrand!
Inanzi tutto parto col dire che adoro le tue descrizioni come sempre precise al dettaglio ma senza risultare troppo pesanti (ho un solo consiglio quando hai scritto "il taglio corto dei militari", per quanto sia corretto suonerebbe meglio "il taglio corto militare" ma solo per suono eh... ed è una mia preferenza puoi anche ignorarla) oltre questo, mi piace il modo in cui hai rappresentato l'idea della guerra, fredda, crudele e brutale non hai addolcito nulla al contrario hai mostrato perfettamente come sia.
Quindi complimenti e alla prossima
-Anthony Edward Stark

Recensore Junior
11/02/18, ore 20:00
Cap. 1:

Allora eccomi di nuovo qui. Devo essere onosta forse perchè non conosco il fandom o perchè sono one shot ma non riesco a capire quello che succede. Cioè la storia è bella, infatti mi piace il modo in cui racconti, cavolo vorrei saper fare descrizioni così dettagliate come le tue, solo che non percepisco sentimenti (?)
I discorsi sono articolati bene, c'è solo il fatto che io non conosco i personaggi e le situazioni quindi non capisco bene, problema mio!

Recensore Veterano
09/02/18, ore 16:03
Cap. 1:

Ciao! Sono qui per lo scambio!
Allora, parto col dire che la recensione è comunque positiva, però ci sono alcuni aspetti che, personalmente, non ho ben gradito. Parlo da lettrice ignara totalmente del fandom di cui stai parlando. In realtá conosco mass effect solo di nome (essendo comunque un minimo informata nell'ambito videoludico un titolo del genere non passa propriamente inosservato) comunque non conosco nulla nè di trama, nè di personaggi. Detto questo ho letto la tua storia captandola come l'introduzione o comunque una inquadratura del tutto originale di uno sci-fi. Correggimi se erro. X'D dal punto di vista grammaticale, nulla da ridire. Impeccabile, preciso, anche con lunghi periodi ricchi di subordinate, tuttavia... ribadisco tutto quanto prendilo come mio punto di vista. Non è un consiglio nè una osservazione: non ho trovato uno stile mentre leggevo, non ho avvertito molte sensazioni e l'introduzione, così elaborata ed ampollosa, riccdi tutti questi dettagli su fucili, armamenti e sigle sconosciute... è così articolata dal risultare quasi illeggibile. Sembra un testo di meccanica o ignegneria, non una introduzione ad una os fantasy. Per dire: avessi letto un libro con una introduzione del genere e subito lo avrei accantonato. Non sempre la precisione delle informazioni, di cui la maggior parte della gente non capisce niente, sono utili ad invogliare I lettori. Ho trovato distacco dai personaggi. Non mi sono sentita coinvolta nelle loro vicende. Ho ricevuto un semplice quadro generale su quello che appare non dissimile da una sorta di background di D&D. Le sensazioni di Sioux erano scritte chiaramente, è vero, eppure non mi sono giunte con l'intensità con cui probabilmente volevi farmele giungere. Lei dimostra di avere una certa tridimensionalità, nonostante le sue motivazioni che l'hanno spinta nell'entrare nell'esercito siano umili, è vero. Tuttavia in lei non ho trovato un personaggio che -fosse questo un libro- ricorderei. Ribadisco, parlo da lettrice di una storia originale, che nulla ancora conosce del tuo universo. Anche le tue precisazioni su ogni singola cosa alla lunga impediscono una lettura scorrevole ed esaltante. Razza del cane, posizione precisa delle panchine, etc. Nei dialoghi invece ho trovato una maggiore scorrevolezza. Ora. Ho analizzato il tutto da un punto di vista tecnico perché sull'impatto emotivo, posso dire poco. Se non la simpatia che ho provato per il superiore della protagonista X'D. E del cane sculaccione LOL. Forse tutte queste mie affermazioni sono date dalla mia ignoranza del fandom, perdonami perciò X'D
Ma sentivo il bisogno di appuntarti queste cose.

Recensore Veterano
08/02/18, ore 23:56
Cap. 2:

 
I tuoi personaggi sono sempre molto interessanti, forse perché ognuno di loro ha una storia alle spalle, è molto curato nel suo background e nella descrizione fisica e caratteriale; in questo caso abbiano Rodi e ho apprezzato molto la sua presentazione: nonostante fosse lunga, ricca e particolareggiata l’ho trovata scorrevole, piacevole e non pesante; ogni parte era armoniosamente legata all’altra, era tutto molto equilibrato e armonioso. Ben fatto.
 
Ti consiglio di rileggere la parte in cui viene descritto il pianeta Heshtok e i suoi abitanti: in uno stesso paragrafo convivono più tempi e più modi verbali che fanno a pugni tra loro, dal passato scivoli nel presente per poi ritornare al passato, con incursioni del futuro; un quadro piuttosto confuso e scorretto, che non mi ha permesso di godere appieno di quest’altra parentesi esplicativa.
Come per i personaggi, anche le tu ambientazioni hanno sempre una storia alle spalle e particolari caratteristiche che rendono il contesto più vario, ricco e interessante. Non so se queste creature siano di tua invenzione o siano state riprese dal videogioco originale; in ogni caso mi complimento per la creatività e la fantasia nel creare creature e pianeti sempre nuovi e affascinanti. Non smetterò mai di sorprendermi per quanto sia vasto e vario questo universo, e così attraente e interessante in ogni suo aspetto.
 
Altro elemento interessante è il vespene: un gas che brucia al solo contatto con l’idrogeno è qualcosa di pericolo e assieme fin troppo allettante, soprattutto per qualcuno che, come, me ha sempre trovato affascinante il fuoco. Mi chiedo come i Piromani riescano a controllarlo e a evitare che rada al suolo interi pianeti, mangiandone tutto l’idrogeno; da come l’hai descritto sembrava un gas ingestibile e incontrollabile, eppure, i soldati riescono a utilizzare la quantità che necessitano senza incendiare l’intero pianeta, nonostante il gas abbia il nutrimento e la possibilità d bruciare tutto. Sento di consigliarti di approfondire maggiormente questo aspetto.
 
Finalmente si passa a un po’ di azione e a qualche combattimento, sebbene il movimento sia concentrato più sui vorcha e sulla loro natura predatoria, violenta e istintiva che li porta a rispondere all’impulso più elementare in assoluto: sopravvivere. La loro mente è estremamente semplice e basilare, e questo mi fa paura, perché può essere controllata con maggiore facilità. Sono essere primitivi, poco evoluti e pertanto fin troppo vulnerabili. La terza parte coinvolta in questo mistero si avvale di servi stupidi, facilmente manipolabili (gli Yahg non era tecnologicamente avanzati, così come i Vorcha non sono evoluti); è un nemico furbo e approfittatore, che vuole essere sicuro di vincere e dominare. E io non vedo l’ora di sapere di chi si tratti.
Questo misero si infittisce e si articola sempre di più, svelando ogni volta nuovi collaboratori e nuovi fili di una rete che si sta pian piano dipanando, ma di cui non conosciamo l’autore, e questa cosa mi sta logorando. Sono troppo curiosa!
 
Ayr

Recensione abbinata all'iniziativa "10.000 RECENSIONI IN UN ANNO!" proposta dal gruppo Facebook "Il giardino di EFP"

Recensore Veterano
08/02/18, ore 23:18
Cap. 1:

Avevo l'altra storia da leggere, lo so, ma questa mi incuriosiva parecchio: la Amalgama Groups, la sua improvvisa comparsa e tutti i misteri che la circondano, hanno risvegliato la mia curiosità, e quindi sono approdata in questa raccolta, per scoprire qualcosa di più sulla missione e sulla misteriosa compagnia.
A quanto pare questi Yahg (che nonostante l'arretratezza tecnologica mi fanno paura con le loro idee di supremazia e dominanza...E forse è un bene che non sia così tecnologicamente avanzati) hanno condotto esperimenti su dei poveri bambini: una cosa parecchio raccapricciante, e mi chiedo con che forza e coscienza siano riusciti a commettere un atto simile. Nei tuoi scritti ritrovo sempre accenni alla Seconda Guerra Mondiale, o comunque a quegli anni: in questo caso l'idea che gli Yagh hanno di sè mi ha ricordato le ideologie nazionaliste che dilagavano al tempo, mentre la stanza in cui sono stati stipati i bambini mi ha rimandato alle stanze dei campi di concentramento in cui si facevano esperimenti sui prigionieri, rendendo il tutto ancora più raccapricciante.
Questa storia getta le basi per qualcosa di molto più ampio: una nuova minaccia pare essere sorta, non rappresentata solo dagli Yagh, ma soprattutto da chi li ha finanziati e spinti a procedere con le sperimentazioni (per quanto possano anche essere arroganti e megalomani, avevano bisogno di qualcuno che li mostrasse la possibilità di raggiungere il loro ideale di supremazia, fornendo loro anche i mezzi); temo che, anche in questo caso, si tratti di invasati interessati all'eezo 19 e alle sue molteplici potenzialità...E la cosa non mi piace per nulla. Come già dimostrato in precedenza, i fanatici sono molto pericolosi e poco propensi al dialogo.
Sioux mi piace come personaggio: mi è parso diverso, sebbene si tratti comunque di una donna forte e decisa (come sono la maggior parte dei tuoi personaggi femminili), ma ha anche una punta di ribellione e una volontà di rivalsa che la spingono a dare il meglio di sé, ma senza pretendere riconoscimenti o per farsi bella agli occhi di qualcuno, rimane comunque umile e, infatti, rimane sorpresa quando le affidano il comando e della fiducia che ripongono in lei i suoi superiori. Mi è sembrata molto insicura sotto la patina di apparente determinazione, soprattutto per quanto riguarda lei e le sue capacità: si stupisce quando le viene accordata fiducia e sente il bisogno di fare qualcosa di valido e di sentirsi utile. Questa sua abnegazione è ammirevole, ma pare nascondere un bisogno più intimo ed egoistico (più che altro perché riguarda solo se stessa e la sua soddisfazione personale): vuole dimostrare a se stessa di aver fatto la scelta giusta, di avere le capacità e le competenze per proseguire nel suo percorso. È un personaggio molto interessante, all’apparenza semplice e limpido, ma che nasconde molti aspetti e sfumature che in questo capitolo hai solo accennato, ma che mi piacerebbe approfondire.
Mi piace molto questa squadra, è atipica: sembrano tutti pigri, svogliati, non particolarmente inclini all’azione, ma quanto più volti al pacifico dolce far niente; effettivamente, come è stato fatto notare, è meglio che le armi più potenti e distruttive vengano gestite da qualcuno che non sia un invasato, un guerrafondaio, o comunque qualcuno pronto a premere il grilletto con troppa facilità. Mi è piaciuta molto questa scelta, perché p intelligente, ponderata e divertente: la scena della riunione è stata esilarante, mi hanno ricordato le mie assemblee di classe, in cui ognuno si faceva i fatti propri e si ascoltava solo parzialmente il rappresentante accennando di essere presenti in maniera più o meno convenzionale. Sono lieta che, nonostante questa apparente leggerezza, prendano sul serio il loro lavoro e la loro missione, e siano capaci di severità e serietà quando è richiesto; sono capaci di adattarsi e di dare la giusta importanza alle cose, senza esagerare: sono equilibrati e misurati. Mi piace che riescano a calibrare il loro comportamento in base alla situazione in cui si trovano: leggerezza e battute quando è richiesto, efficienza e attenzione in condizioni più pericolose e delicate.
Una gran bella squadra, mi piace proprio, e Steve è carinissimo nel ruolo di grande capo, bonario ma severo.

Ayr

Recensione abbinata all'iniziativa "10.000 RECENSIONI IN UN ANNO!" proposta dal gruppo Facebook "Il giardino di EFP"