Ho seguito il tuo consiglio e mi sa che, data una premessa misteriosa ma abbastanza interessante, dovrò iniziare a darmi anche al genere storico. Ed entrare nella mentalità dell'epoca sarà una bella sfida, perché, a parte forse il misto di avversione e paura per ciò che sta al di fuori di casa mia, divenuta nel tempo un perfetto microcosmo, non penso di aver altro in comune con la gente dell'epoca. Per non parlare poi del rapporto che ho con la - o le? - divinità, se di "rapporto" si possa parlare.
Per il momento, più che i personaggi, ciò che mi ha colpito sono le descrizioni del paesaggio, un esempio di realismo con un tocco di poetico. Se la tua intenzione era di ricreare un'immagine del luogo, beh, con me ci sei riuscito e pienamente.
In conclusione, vedrò di leggere gli sviluppi, cercherò di immedesimarmi al meglio che potrò e, intanto, ti rinnovo i miei più sentiti e sinceri complimenti. ;-) :-)

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Buonasera, Alessandro!
In questo capito continuamo a saperne di più sugli omicidi commessi e anche sulla cultura longobarda.
Sei sempre molto bravo nel far confluire Storia e racconto nei tuoi scritti, amalgamando bene il tutto e spiegando bene al lettore l'epoca narrata. Ad esempio, hai fatto un esempio pertinente per quanto riguarda la giustizia, citando l'ordalia.

Bravissimo Ale!

A presto!

-Bigin

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Eccomi qua! A quanto pare avevo indovinato a sospettare del fratello del vecchio duca!
La pratica dell'ordalia è veramente raccapricciante, eppure veniva utilizzata frequentemente... ed era logico che tutti risultassero colpevoli, ahimé, anche chi non lo era.
E, infine, il giovane Adalberto è diventato a tutti gli effetti un uomo, dopo aver affrontato suo zio in battaglia. Non avrà fatto granché, forse, ma solo per il fatto di essersi mosso alla testa dei suoi uomini gli rende grande onore, dato il suo carattere timido e "debole".
Un altro capitolo molto avvincente e ricco di storia!
A presto!

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Ciao carissimo^^
Suo f... ratello. Oh, lo immaginavo, anche se non pensavo che Rhotar avesse davvero un fratello.
Ma per fortuna, i nostri hanno vinto, e il peggio è passato. Dopo il dolore e la caduta, il giovane Adalberto ha tirato fuori gli attributi. Sono sicura che saprà dimostrarsi un ottimo duca, uno dei primi a favorire l'integrazione tra Romani e Longobardi.
Posso dire una cosa? Mettendo un attimo da parte tutti i pregiudizi che la storiografia ha gettato per secoli su di loro (e che tu smonti egregiamente!), io penso che in tutti noi ci sia un po' di sangue longobardo. In fondo, se ci pensiamo, non sono un popolo così lontano dalla nostra cultura e dalle nostre usanze, che un po' sono state influenzate anche dalle loro.
Dunque, grazie per questa bella storia! Non per me, che comunque me la sto godendo molto, ma anche e soprattutto per il lavoro di divulgazione che fai su questo sito.
Bravissimo come sempre e alla prossima!
P.S.: Più tardi rispondo anche a te^^

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Ciao^^
Eccomi, finalmente, dopo un inizio di settimana da strapparsi i capelli.
La situazione diventa sempre più torbida e intricata...
E così, qualcuno ha ucciso anche il figlio maggiore, e l'unico erede del Duca è proprio il sedicenne Adalberto, ancora troppo giovane e distrutto dal dolore. Qualcuno sta tramando alle spalle dell'intera famiglia, ma chi? I cuochi sanno, ma non parlano... c'è solo un'iniziale, f... che potrebbe significare qualsiasi cosa. E il povero Rufillo, nonostante l'aiuto degli arimanni, sembra essere il solo in grado di risolvere questo mistero, che si infittisce sempre di più.
Sono proprio curiosa di sapere cosa scoprirà... Senza dimenticare che adesso, anche il povero Adalberto potrebbe essere in pericolo.
Come sempre complimenti, leggere le tue storie è come viaggiare indietro nel tempo!
P.S.: Ѐ soddisfacente leggere la tua storia senza il bisogno delle note :D

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E siamo anche qua.
Dunque, sembra proprio che come in ogni storia che si rispetti la situazzione peggiori di momento in momento in maniera del tutto incontrollata, e infatti: All'inizio pensavo che il Cattivo della questione fosse proprio il figlio, vbisto che si sà, di solito chi è che caga il cazzo quando capita un omicidio e comincia a sparare accuse campate per aria senza nessun apparente motivo alcuno di solito è proprio il colpevole.
Tuttavia che ti capita? La fine del Padre di Pascoli, fioccinato da una freccia volante mentre andava a caccia. Che sfiga.
Rufillio adesso decisamente deve rimboccarsi le maniche e capire chi cazzo è il marpione con la mania di fare stragi di Longobarboni importanti, e infatti decide di andare a chiedere spiegazioni ai poveracci che stanno nella cripta che, ovviamente, si rivelano piuttosto inutili. Chissà che cosa intendevano però con le loro ultime parole, e chissà chi era che li voleva morti così tanto tutti quelli che, appunto, sono morti. Beh, questo si vedrà sicuramente verso la fine, uhuhu.

- TONIGHT, WE REWIEW -

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Buongiorno Ale ^^
Capitolo dopo capitolo la trama si sta srotolando come un tappeto, sebbene resti ancora tanto da scoprire. Chi è questa misteriosa persona che aveva il permesso del re di entrare nelle cucine? Uno di cui sicuramente lo sventurato si fidava e che quindi conosceva bene... è per caso il figlio più piccolo che tanto è stato segnato dalla morte del padre, forse proprio perché è lui il mandante? O magari alle sue spalle c'è una congiura ancora più grande?
Certo poveri i due cuochi sventurati, cornuti e mazziati come si suol dire dalle mie parti - non so dalle tue perché non so di dove sei ;)
Il monaco adesso si trova costretto a dover svelare l'arcano per proteggere Adalberto, ovviamente, ma anche per evitare una nuova guerra fra Longobardi e Romani, la cui pace è costantemente minata.
Bravo Ale, ci "vediamo" al prossimo capitolo ;)
Nina

P.S. Ma "Il principe azzurrò arrivò a mezzanotte" non l'aggiorni più? ^^

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Ale!!!!
Oddio, no! Anche l'erede è morto, ma...
Come è potuto succedere?
Non ci posso credere, accidenti!!
Okay, quindi non era lui ad aver attentato alla vita di Rhotar, quindi... chi sarà mai?
Il cuoco e l'aiutante imprigionati hanno detto qualcosa come una 'f', già... ma cosa vorrà significare? Vorrà dire che è stato il figlio di Rhotar?
Quindi... Adalberto? Colui che è sempre stato fragile e buono?
Mmh... che casino, come farà ora Rufillo a scoprire la verità? E perché i due non gli vogliono dire la verità? Chi li tiene sotto torchio? Perché qualcuno di sicuro li minaccia e impedisce loro di parlare...
Ahi, ahi...
Scopriremo presto come andranno le cose, non è vero?
Complimenti anche per questo capitolo, le avventure di questo monaco mi stanno appassionando, sai?
Ritieniti molto fortunato, vista la mia solita indisponenza verso la Storia :D
Alla prossima ♥

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Buon pomeriggio carissimo!
E che diamine! Mi hai lasciato proprio in sospeso, neanche fosse una puntata di Beautiful!
Chi sarà questo misterioso f...: suo figlio minore? (visto che il maggiore è già fuori dei giochi, assassinato anche lui). Suo fratello?
I poveri imprigionati sono così provati dalle mancanze della prigionia di non essere più in grado di connettere, così il caro Rufillo è rimasto anche lui con il dubbio di chi sia questo figuro così malvagio.
Un giallo storico molto accattivante, il tuo :-)
A presto!

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Ciao carissimo^^
Eh sì, nel ducato longobardo è in corso una vera e propria congiura.
L'assassinio di Agilulfo mi ha davvero sorpresa, proprio il giorno seguente alla sua nomina...il caso si infittisce sempre di più.
Povero Adalberto, rimasto solo e sconvolto, per fortuna ha Rufillo al suo fianco. Un mentore saggio e fedele, che ha promesso di aiutare e proteggere il suo giovane allievo.
L'interrogatorio dei due sospettati mi fa pensare che sia stato davvero Agilufo ad uccidere il padre, probabilmente per brama di potere...ma chi è stato a uccidere lui?
Una vicenda davvero intrigante e coinvolgente, arricchita da un contesto storico ricreato alla perfezione.
Complimenti, è sempre un piacere leggere questa storia.
Alla prossima! :)

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Il nostro monaco è sempre così pacato e saggio...Stai creando un bellissimo e interessante personaggio.
Altre disgrazie si avventano sui nostri protagonisti, che si affidano alla bontà e alla purezza di Rufillo, che resta sbalordito dagli stati di quegli uomini...

Ogni capitolo è intenso e ricco di informazioni!

Bravissimo!

-Bigin

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Ed eccomi qua a recensire anche il capitolo quattro!
Oddio, che tragedia... il Duca è stato assassinato, è stato chiaramente avvelenato da qualcuno.
Ma da chi?
Oh, be'... non so perché, ma dubito che la colpa sia dei due servi che sono stati incarcerati e che l'erede ha deciso di mandare a processo.
Meno male che c'era Rufillo che gliel'ha consigliato, altrimenti lui li avrebbe fatti fuori sul momento, tant'era accecato dalla rabbia... XD
Ma secondo me non sono loro. Cosa guadagnerebbero da un gesto simile? Non potrebbero mai aspirare a niente di più di ciò che hanno, quindi ci dev'essere dietro qualcuno di più potente dietro a questo efferato crimine.
Ma chi? Sarà l'erede? Forse non è nemmeno lui, sarebbe troppo scontato sospettare di lui, forse però chi ha ucciso il Duca voleva far ricadere i sospetti proprio su suo figlio.
Non lo so, però sicuramente lo scoprirò quando continuerai a pubblicare :)
Bravo Ale, stai riuscendo comunque a coinvolgermi nelle vicende, nonostante tutto!
Alla prossima e continua così ♥

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Rieccomi!
Un'altra cosa che non mi crea troppi problemi nel seguire questa storia, è che i capitoli sono abbastanza brevi e io posso leggere con facilità e in poco tempo :)
Trovo sia una buona scelta per un racconto storico, sai? Invoglia anche chi non è appassionato a seguirlo con facilità ^^
Ecco, Rufillo e i suoi compagni hanno una missione bella tosta!
Ma la cosa che mi ha colpito maggiormente è proprio il fatto che Rufillo sia diventato il precettore dei figli del Duca longobardo! Incredibile ma vero, ed è una cosa che mi piace proprio tanto, mi fa tenerezza!
Il Duca ha dato a Rutillo l'importante compito di educare i suoi figli, il che è veramente importantissimo e gli fa molto onore, perché ha accettato un romano senza remore e non l'ha reso schiavo o prigioniero, bensì gli ha conferito una carica importantissima!
Fantastica scelta Ale, davvero!
Come andranno le cose?
Vado al prossimo capitolo :3

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Ciao Ale, riesco finalmente a recensirti ^^
Ah, accidenti, il povero Rufillo ne ha passate e ne sta passando tante...
Sai, io non mi intendo di storia e lo sai, quindi da ignorante quale sono dico che sinceramente credo sia molto originale che tu abbia fatto sì che un monaco romano si trovasse a convivere con i conquistatori Longobardi.
Cioè, ma non da prigioniero, ma da uomo libero e con la sua saggezza da donare a loro senza alcun problema.
Cosa succederà lo scoprirò andando avanti ai prossimi capitoli ;)
Bravo Ale, anche se comunque la Storia non è proprio la mia passione, mi stai facendo affezionare a Rufillo :3
A presto ♥

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Ciao carissimo^^
Ecco che la situazione si complica.
Qualcuno ha ucciso Rhotar, e Agilulfo, il nuovo Duca, è determinato a vendicarne la morte. Nonostante ormai la romanizzazione del suo popolo sia un processo inarrestabile, in lui arde ancora lo spirito indomabile dei suoi antenati, e solo la saggezza e i consigli di Rufillo possono porle un freno.
Come sempre, ricostruzione storica ineccepibile, ma da te non potrei aspettarmi altro ;)
Sono curiosa di vedere come si evolverà questa vicenda, quindi attendo trepidante il prossimo capitolo (a proposito, quanti sono?) :)
Complimenti e alla prossima!

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