Recensioni per
Al di là del Limes
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 115 recensioni.
Positive : 115
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/05/18, ore 20:03

E rieccolo, a recuperare anche l'ultima recensione.
Dunque, qui abbiamo un capitolo decisamente di distacco rispetto a quelli che ci sono stati fino ad ora, sopratutto perché e solamente un capitolo introspettivo e che ci permette di conoscere meglio questi due personaggi, ovvero Rufillo ed il vescovo. Il primo è decisamente molto più solare e placido, e non è per nulla in ansia, nonostante stiano attraversando un apparentemente territorio costellato di pericoli e minacce. Il secondo, invece... beh, è decisamente molto più in ansia, porellino. Mi piace il confronto tra i due, però, sono sicuro che nonostante queste divergenze, in vero, sono molto amici, non è così?
vediamo cos'altro succederà adesso, sono proprio curioso...

- TONIGHT, WE REWIEW! -

Recensore Master
24/05/18, ore 19:44

Uh! Scusa se ci ho messo così tanto a passare a recensire, ma ho avuto degli infamosissimi problemi con la connessione ad internet, perciò sono rimasto isolato dall'universo fino ad ora -.- quindi:
Allora, adesso comprendo perfettamente che cosa intendevi quando hai parlato del fatto che Rufillo si pentiva di quello che aveva fatto: diciamo che la questione 'Erede assetato di giustizia' e passata a 'erede assetato di vendetta' ed completamente sfuggita di mano, e Adalberto è diventato un pochettiiiiiiino spietato...
inoltre, scopriamo per quale motivo tutto il complotto era cominciato: era stato Rothar stesso a dimandare la fine dei suoi giorni! Solo che poi il fratello ci ha preso gusto manco fosse un film di Dario Argento ed ha cominciato a stragiare. Hai capito? Sta storia si sta facendo interessante...
ora vediamo che accade nei momenti attuali.

- TONIGHT, WE REWIEW -

Recensore Master
24/05/18, ore 15:39

Ciao carissimo^^
E torniamo a noi.
Capitolo emblematico, che ci mostra la divergenza tra Rufillo e il Vescovo: il primo, umile monaco ma uomo che le circostanze hanno portato a conoscere le varie realtà della penisola, ha da tempo accantonato i propri pregiudizi; l'altro, abituato agli agi della curia vescovile, si è sempre limitato a bollare ciò che c'era al di là del limes come una realtà aliena e pericolosa.
Da una parte, non mi stupisco della diffidenza del vescovo: i Romani erano un popolo dalla cultura raffinata, più che millenaria, mentre i Longobardi un popolo da poco uscito da una condizione di seminomadismo, con tradizioni arcaiche e una cultura ancora "in formazione".
Dall'altra, non posso che concordare con Rufillo quando dice "sono molto più simili ai Romani di quanto tu possa immaginare", a partire dalle comuni radici indoeuropee che si riflettono nella lingua, nei culti pagani (pare che, all'epoca, anche tra i Romani vi fossero delle "sacche di resistenza" non ancora cristianizzate o cristianizzate solo superficialmente, basti pensare al sincretismo tra cristianesimo e substrato "pagano-indoeuropeo" che pervade la religiosità "popolare" medievale) e nella struttura sociale.
Complimenti come sempre. Al prossimo capitolo! :)

Recensore Master
24/05/18, ore 15:18

Buon pomeriggio carissimo!
Terminato il ricordo di come Rufillo sia stato tutore e mentore del giovane duca, eccoci tornare al viaggio che, a quanto pare, sta per giungere al termine. Il vescovo non è affatto abituato alle condizioni scomode del viaggio, e l'idea di incontrare i "barbari invasori" certo non lo alletta, nonostante la fiducia riposta in loro da Rufillo.
Hai fatto bene a inserire anche il suo punto di vista, benché in minima parte. È vero che il protagonista è l'anziano monaco, ma il vescovo è pur sempre una presenza importante, nella storia.
Adoro come sempre la precisione storia delle tue note :-), sono di una tale completezza che è un vero piacere leggerle!
A presto!

Recensore Master
23/05/18, ore 22:35
Cap. 6:

Ciao Ale!
Mi sono distratta un attimo e hai pubblicato tre capitoli in pochi giorni, adesso devo rimettermi in riga ;)
Questo capitolo è stato molto intenso, sicuramente il più movimentato di quelli letti finora. Finalmente abbiamo scoperto il colpevole, l'assassino o per meglio dire il fraticida del re. E' proprio vero: il parenti sono i peggiori nemici, soprattutto lo erano nell'antichità quando in palio c'erano regni e ricchezze varie.
La scena dell'ordalia è stata un po' forte, lo ammetto, sarà che non sopporto tanto il fuoco e il pensiero di questi poveri due disgraziati costretti a stringere tizzoni ardenti mi ha fatto venire la pelle d'oca. Comunque ci stava tutta, sia chiaro ;)
La scena del monaco che imbraccia il Rosario come arma di attacco e di difesa mi ha fatto sorridere, non so se fosse riuscito a esorcizzare Wald, ma di sicuro è servito a prendere tempo e alla fine il suo Dio gli ha dato ragione.
Bravo Ale, hai messo su una storia davvero interessante, al presto
Nina

Recensore Master
23/05/18, ore 20:15

Buonasera, Alessandro!
I Longobardi, essendo popolazioni estranee, possono incutere timore. Infatti, è nella natura umana mantenere le distante dal "diverso", da ciò che non si conosce. E' davvero appropriato il collegamento con i monasteri benedettini: San Benedetto aveva fondato tanti monasteri, in Italia e in Europa, collocandoli su dei colli, proprio per proteggersi dalle orde barbariche.

La preoccupazione e i dubbi sono ancora tanti e non vedo l'ora di saperne di più insieme ai nostri personaggi.

Complimenti, a presto!

-Bigin

Recensore Master
23/05/18, ore 15:41
Cap. 2:

Eccomi!!
Ho trovato un po' di tempo per passare e ne ho approfittato!
Wow, oggi ci concentriamo su una lezione di Storia sui Longobardi, 1) devo dire prima di tutto che mi hai riportato alla mente qualche ricordo perché in effetti mi ricordo di aver studiato qualcosa riguardo all'etimologia di "Longobardo" e ho apprezzato la nota iniziale; 2) mi ha molto colpito questa descrizione: "Erano belve che saccheggiavano, uccidevano senza pietà e immolavano i romani..." è la visione degli altri popoli, i Longobardi sono visti come esseri che incutono timore quasi selvaggio, antico, anche se poi loro sono propriamente così.
Ma mi è piaciuto il riferimento ai Cavalieri dell'Apocalisse.
Li hai dipinti in una luce binaria, prende entrambi i punti di vista.
Stai rendendo molto onore ai Longobardi invece che invalidarli, complimenti!
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
22/05/18, ore 18:19
Cap. 1:

Ehii, ciao, tu chiami e io arrivo!
Ahahah, a parte gli scherzi però, stanno andando molto di moda le storie di carattere Storico, ormai ho perso il conto di quelle che ho letto di questo genere e dire che in genere non ne leggo praticamente mai Xd.
Detto questo, la Storia Longobarda è affascinante anche se ammetto di non saperne molto - ma dovrei, visto che abito in Lombardia e penso che sia giusto e interessante avere nozioni di carattere storico e culturale sulla propria regione!
Questo primo capitolo è breve ma penso incisivo per aprire e introdurre al racconto.
Vai così, amico!!
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
22/05/18, ore 09:26

Ciao carissimo!
E così tutti i nodi sono venuti al pettine. I traditori sono stati sconfitti da un Adalberto a quanto pare cresciuto tutto d'un tratto e non più timido ma risoluto, e alla fine, tramite una confessione, siamo venuti anche a sapere perché Wald aveva compiuto il gesto estremo di uccidere il fratello.
Senza dubbio hai scelto un periodo storico molto complesso, ma la tua preparazione è come sempre impeccabile!
A presto!

Recensore Master
21/05/18, ore 19:25

Ciao caro^^
Adalberto ha portato a compimento la sua vendetta, con un violento spargimento di sangue, tanto crudele quanto necessario per riportare l'ordine. Hai scelto di trattare un periodo davvero interessante, hai reso per bene il clima di insicurezza, caratterizzato da dispute e congiure.
Il nuovo Duca ha dimostrato di essere degno del suo incarico, guidando i suoi fedeli con estrema sicurezza, e condannando i colpevoli senza esitazione.
La storia di Romualda è molto triste, alla donna è stata risparmiata la vita, ma il dolore di aver perso i propri figli era troppo grande.
Il colpo di scena finale ci svela la verità, a quanto pare il tema dell'eutanasia era un problema già a quei tempi...comunque Wald è passato dal compiere un atto di pietà a diventare uno spietato assassino, tutto per brama di potere, e per questo ha ricevuto la giusta punizione.
Complimenti, ho letto con piacere anche le note, come sempre sei bravissimo!
Alla prossima! :)

Recensore Master
21/05/18, ore 18:33

Buonasera!

Le tue precisazioni storiche sono molto utili ed esaustive.
Un capitolo ricco di informazioni e di rivelazioni che a poco a poco stanno venendo a galla...

Bravissimo, a presto!

-Bigin

Recensore Master
21/05/18, ore 17:54

Ciao^^
Ecco un altro colpo di scena...
Un capitolo un po' di passaggio, ma molto esplicativo per le digressioni storiche e i riferimenti al modo di vivere e di pensare longobardo del tempo.
Sembra che la vicenda dei duchi di Mutina sia giunta al suo epilogo, ma c'è ancora il libro da consegnare...^^
Complimenti come sempre.
Al prossimo capitolo!^^

Recensore Veterano
20/05/18, ore 22:20
Cap. 2:

Devo ammettere che ho apprezzato molto il punto di vista a cui hai fatto ricorso per descrivere i Longobardi, che sembrano meno brutali di quello che ci fanno credere e in difficoltà con un territorio nuovo e sconosciuto come immagino sia chiunque ne abbia conquistato uno. Ma la storia, si sa, che si rifà spesso e volentieri all'opinione del vinto anziché del vincitore, come se non ci fosse più di un punto di vista valido. Da quando la storia è fatta da una sola persona?
Ho anche gradito come hai messo in luce un aspetto che, forse, considerato il ruolo e il luogo, è troppo spesso passato inosservato: quello più pragmatico dei monaci, che come accolgono possono allontanare per ragioni di economia. Non a caso la Chiesa s'è dimostrata molto più interessata al denaro che allo spirito della comunità e ha puntato molto sul potere temporale, ma non ho abbastanza conoscenze per andare oltre con la conversazione. Come sai, la storia non rientra nella lista dei miei interessi.
Quello ch'è certo è questo: se fossi nato in quel periodo, dando per scontato che avrei fatto fatica a fingere di essere quello che per natura non sono, vale a dire un credente. Mi sa che avrei fatto una brutta fine e l'avrei fatta anche in fretta.
La vicenda si sta facendo interessante e certamente passerò a leggere i prossimi capitoli, perché per ora non riesco a capire dove vuoi andare a parare e questo alimenta la mia curiosità.
Concludo col rinnovo dei miei più sentiti e sinceri complimenti e mi aspetto interessanti sviluppi.

Recensore Master
20/05/18, ore 18:18
Cap. 6:

E bene siamo finalmente arrivati ad un punto di pura e totale violenza! Ah... adoro queste escalation mega malvagie nelle storie... comunque sia, andiamo ad analizzare ciò che sta accadendo momentaneamente con calma: Dunque, I due non si decidono a parlare, e Rufillo sta cominciando come è giusto che sia a perdere la pazienza. Tuttavia, poco prima che vada a fargli un'ultima visitina, dei tizi li prendono e li portano imbavagliati innanzi ad un nuovo personaggio, ovvero il fratello cattivo - Scar, per farla breve - del re che è stato ucciso, e un altro gruppo di congiurati. Questi, per punirli di esserersi fatti fuggire troppe notizie importati, gli fanno fare la fine delle vittime sacrificali dei rituali pagani. E vedendo questo, posso dire con sicurezza che il rito dell'Uomo di Mezzanotte sia molto più sicuro e meno terribile.
Comunque sia, Rufillo va ad avvertire il giovane duca ancora vivo e quello, imbruttitissimo dalla situazione, decide di smettere di fare il moccioso e sale a cavallo assieme ai suoi fedeli, per andare a far vedere i sorci verdi allo zio. Lo scontro e figo e realizzato bene, però è talmente realistico che pure Adalberto rischia di crepare dallo zio. rufillo, allora, come novello esorcista si butto nella mischia e fa gli scongiuri. La cosa fa distrarre il traditore, che viene mutilato come Revolver Ocelot.
La gente traditrice fugge, e Adalberto viene eletto duca dopo aver gridato ai quttro venti di voler tutti quanti crepati. Ci sta.
Però, mi chiedo per quale motivo Rufillo senta amarezza... per il fatto che Adalberto si sia rivelato abbastanza sanguinario e vendicativo... oppure perché ha ancora qualche sospetto?
Vedremo tutto alla fine...

- TONIGHT, WE REWIEW -

Recensore Master
19/05/18, ore 12:00
Cap. 6:

Ciao caro^^
Oh, la tua storia si è tramutata in una bella tragedia dai tratti shakespeariani. Così è saltato fuori lo zio malvagio, dunque la "f" stava per fratello e non per figlio. E Agilufo in tutta questa faccenda era soltanto un'altra vittima, poveretto.
Un capitolo ricco d'azione, dove gli intrighi vengono scoperti l'uno dopo l'altro. Adalberto ha mostrato il suo coraggio e il suo valore prendendo in mano la situazione. Il ragazzo è ancora ostacolato dalla sua inesperienza, ma prevedo grandi cose per lui, anche grazie al supporto e i consigli del monaco.
Rufillo ha dimostrato di tenere davvero al suo giovane allievo, tanto da unirsi anche lui allo scontro per proteggerlo.
Complimenti, hai descritto per bene il clima di tensione che si era creato tra i Longobardi, tra le diverse discordanze ideologiche, sociali e religiose. Stai raccontando un periodo davvero complesso e delicato della Storia, e come sempre sei bravissimo ad analizzare ogni particolare, unendo la precisione storica ad una trama davvero avvincente.
Non vedo già l'ora di leggere il prossimo capitolo^^
Alla prossima! :)