Recensioni per
Al di là del Limes
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 115 recensioni.
Positive : 115
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
28/05/18, ore 21:47

Buonasera Ale!
Finalmente il vecchio monaco e il vescovo sono giunti dinnanzi al re.
Per i romani, e lo stesso vescovo, vedere le belle e graziate vesti dei longobardi deve essere stata una specie di sconfitta: mai si sarebbero aspettati di trovarsi di fronte persone come loro!
L'emozione di Rufillo di trovarsi a un passo dal suo protetto e di potergli porgere la Bibbia è stata descritta perfettamente, in modo delicato e mai fuori dalle riga, proprio come il tuo stile di scrittura.
Fidati, finora la vicenda è stata di mio gradimento ;) Inoltre sto imparando molte cose che ovviamente nei libri di storia della scuola tralasciano, quindi grazie anche per questi approfondimenti ;)
A presto
Nina

Recensore Master
28/05/18, ore 21:40

Buonasera!

Il nostro protagonista mi cattura sempre di più, soprattutto per la sua devozione.
Anche l'atteggiamento di Adalberto mi ha piacevolmente colpita.
Il rapporto tra Romani e Longobardi si sta integrando; sei sempre abilissimo nel raccontare i dettagli storici.

Complimenti!

-Bigin

Recensore Master
28/05/18, ore 18:09

Ciao^^
Ah, l'Evangelario di Teodolinda... conosco molto bene il manufatto, visto che anche io volevo citarlo nella storia che non ho ancora scritto. Questa storia è molto breve, ma per certi versi "completa", proprio perché racchiude in sé tutto un mondo, ovvero la multiforme realtà dell'Italia del VII secolo e i precari rapporti tra popolazione romana sottomessa e guerrieri longobardi, tra i "barbari" Longobardi e i raffinati Romani d'Oriente, tra i cattolici e le varie minoranze invise al Papa. Di gran lunga uno dei periodi più affascinanti della storia della nostra penisola... peccato che ben poche persone ne siano a conoscenza.
Come sempre complimenti per l'ottima e inappuntabile ricostruzione storica, davvero un lavoro notevole.
Attendo con ansia il finale! :)

Recensore Master
28/05/18, ore 15:01

Eccomi qua!
Il viaggio dei due viandanti è dunque giunto al termine. E per fortuna appena in tempo, visto che Rufillo era stato costretto a ricordare il suo passato più remoto, e da quanto ho capito non ne è stato proprio contento.
Il duca Adalberto, ormai uomo adulto, ha accolto il suo vecchio mentore con tutti gli onori del caso, e ora finalmente scopriremo la ragione del viaggio.
Complimenti, bravissimo come sempre!

Recensore Master
28/05/18, ore 14:32

Ciao caro^^
In questo capitolo scopriamo qualcosa in più sulle origini di Rufillo e sul suo passato prima di decidere di dedicare la sua esistenza a Dio. Tutto ciò sembra appartenere ad una vita precedente e il monaco non sembra affatto a suo agio nel ricordare quel periodo, in cui probabilmente poteva godere di ogni agio e comodità. Invece preferisce perdersi nei ricordi delle sue esperienze con il popolo longobardo, a cui ormai sente di appartenere.
Il vescovo come romano non comprende le motivazioni che hanno spinto Rufillo ad avvicinarsi così tanto a un popolo così "barbaro", ma ormai i Longobardi sembrano essersi insediati e adattati per bene in questi territori, creando una loro forma di "civiltà".
Alla fine è stato bello ritrovare il nostro Adalberto, ormai adulto, che accoglie con benevolenza il suo anziano maestro^^
Bene, la storia è sempre molto interessante e ricca di particolari e approfondimenti storici.
Complimenti e alla prossima! :)

Recensore Master
28/05/18, ore 11:51
Cap. 1:

Ciao carissimo^^
tu sei sempre così puntuale e sollecito con me, che mi sembra il minimo ricambiarti il favore. Visto che il genere storico è uno dei miei preferiti, non sarà certo una fatica!^^
Qui abbiamo una selva, che si sta lentamente impadronendo di ciò che rimane della via Emilia. Una bella metafora per decsrivere la lenta scomparsa della romanità, rappresentata dalla via dritta e lastricata, soppiantata dalla selva, ovvero dalle popolazioni "barbare" che sono venute dopo.
Cominciamo a conoscere i personaggi, e ci mostri i diversi atteggiamenti che essi hanno, dalla pacata tranquillità del monaco, al sospetto dei guerrieri.
Bene bene, un buon inizio. Vedremo il seguito!^^

Recensore Master
28/05/18, ore 11:47

Ahah, Ale!
Il Vescovo si è finalmente trovato faccia a faccia con Adalberto e gli altri Longobardi, e si è dovuto rendere conto che non sono dei mostri come pensava.
Hanno pure il simbolo del cattolicesimo su di loro, sono uomini educati e puliti... anche se lui credeva che fossero dei dinosauri XD
Che bello che Rufillo ha rivisto Adalberto, il ragazzo che ha cresciuto con premura e amore come fosse suo figlio, quel ragazzo timido e fragile che poi è diventato un Duca degno di nota, un uomo forte e autorevole!
E questo è successo anche grazie alla vicinanza e al sostegno del buon monaco :3
Cosa succederà adesso?
Sono curiosissima e tu lo sai :D ;)
Alla prossima e ancora infiniti complimenti ♥

Recensore Master
28/05/18, ore 11:43

Ale, Ale...
Siamo tornati al presente, eh?
Rufillo ha ricordato tutte queste cose perché fanno parte di lui, fanno parte del suo passato, anche se il Vescovo non riesce a comprenderlo e per lui è proprio difficile immaginare come un monaco come lui possa essere sopravvissuto a una vita con quei barbari...
Se solo capisse che loro sono uguali ai Romani, se non meglio.
Non può saperlo finché non si ritroverà a conoscerli, e speriamo che Rufillo riesca a sopportarlo fino alla fine, perché è un po' una piaga 'sto Vescovo XD
Be', non mi resta che recensire anche il capitolo nove, allora :)
A presto e complimenti ancora, sei riuscito a coinvolgermi in questo racconto storico ♥

Recensore Master
28/05/18, ore 11:39

Eccomi qua ^^
Oh, per il momento la faccenda della radura ha avuto un lieto fine, ma la storia ha ancora dei capitoli e quindi... cosa succederà? E cosa avrà tutto ciò a che fare con l'inizio, in cui Rufillo e il Vescovo si trovavano in viaggio?
Rufillo ha rimembrato questi avvenimenti del suo passato, ma questo come si collegherà al suo presente?
Oh, aspetta... si è scoperto che Rhotar era malato e ha chiesto lui stesso a suo fratello di avvelenarlo! Oddio! Che shock!
Mamma mia, certo che a quei tempi non si poteva andare in ospedale a fare due controlli... tant'è che ora, anche se si può, c'è chi se ne frega e si trascura lo stesso XD XD XD
Okay Ale, corro al prossimo capitolo!
Ancora complimenti, sono molto curiosa ♥

Recensore Master
28/05/18, ore 11:35
Cap. 6:

Ale, rieccomi.
Scusa per il ritardo, ma non accedevo dal pc da qualche giorno, ahahahah! E tu stai aggiornando come un razzo, sicuramente hai fretta per via del contest, vero?
In ogni caso... oddio!!! Ma che diamine è successo???
Sono tutti impazziti???
Poveri Rufillo e Adalberto, si sono ritrovati a dover affrontare una situazione terribile, una battaglia incredibile che nessuno si aspettava... tutto per colpa di questi pazzi che volevano punire i prigionieri, accusandoli di aver rivelato al monaco dettagli che non avrebbero dovuto.
Ma quando mai? Non hanno parlato e noi lo sappiamo bene, ma lo zio di Adalberto non era poi così sicuro...
Oddio, speriamo che ora tutto questo sia finito... che guaio!!
Corro a recensire il prossimo capitolo, complimenti e a tra poco ♥

Recensore Master
27/05/18, ore 07:29

Buongiorno!

È stato bello leggere delle informazioni in più riguardo al nostro protagonista e mi è piaciuto molto l'inserimento delle sue imprese ("sconfiggere il drago").
Immagino, data la sensibilità del personaggio, che pensare ai vecchi tempi lo porti a stare male e ad avere amarezza.

Complimenti!
-Bigin

Recensore Master
27/05/18, ore 03:59

Ciao^^
Un capitolo breve ma cruciale, oserei dire. Mi è piaciuto molto ritrovare Adalberto, ormai un uomo autorevole e un rispettabile capo per il suo popolo. Chissà se il nostro vescovo si ricrederà...^^
Interessantissimo anche il background di Rufillo, che si scopre essere membro di una famiglia illustrissima (e realmente esistita!), ed ecco spiegato il significato del suo nome... l'immagine dell'eroe che uccide il drago come allegoria del male (non necessariamente dell'eresia) è molto diffusa in tutta la mitologia medievale (sia essa agiografia, come nel caso di San Giorgio, o di miti precristiani come quello di Siegfried), ma quella di Rufillo mi è del tutto nuova^^
Complimenti ancora, leggendo le tue storie imparo sempre cose nuove! :)

P.S.: "Questi Longobardi vivono in un regno di boschi e di rovine?”
Posso capire il punto di vista del vescovo, ma non vedo perché questa debba necessariamente essere una cosa negativa... io adoro i boschi e le rovine xD

Recensore Master
26/05/18, ore 11:58

Ed eccomi qui, a rimettermi in pari con i capitoli ^^
Adesso che siamo tornati al presente ci è più facile comprendere i sentimenti di Rufillo nei confronti dei Longobardi, completamente diversi da quelli del vescovo che invece li definisce addirittura belve. Noi abbiamo avuto la fortuna di rivivere i ricordi di Rufillo e quindi di conoscere un po' più a fondo questo popolo barbaro (che i romani definiva tale perché li credeva volgari e grezzi), con i suoi riti e i suoi valori. Il monaco inoltre ci insegna che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. Ecco, credo sia proprio questa la morale del tuo racconto: ogni cosa ha qualcosa di positivo e di negativo, ma non possiamo basare il nostro parere su eventi sporadici, altrimenti si chiamerebbe pregiudizio.
Al prossimo capitolo,
Nina ^^

Recensore Master
25/05/18, ore 22:14

Ciao Ale!
Sei arrivato a rivelare la verità sulla morte di Rothar senza preamboli, così, indolore scopriamo che invece il re aveva proprio chiesto di morire perché, come spieghi tu nelle note, per un re morire nel proprio letto, costretto dalla malattia, era una vera vergogna. Non si capisce infatti il motivo per cui il fratello ci abbia preso gusto, forse i riti satanici gli avevano offuscato la mente?
Beh, perlomeno i due poveri disgraziati cuochi sono riusciti a mettersi in salvo...
Un capitolo più placido rispetto al precedente, ma comunque importante. Un'altra cosa che ho sempre voluto scriverti, ma che dimenticavo, è che le frasi a inizio capitolo mi piacciono molto, le trovo intelligenti e inerenti.
Bravo Ale,
Nina^^

Recensore Master
25/05/18, ore 09:58

Ciao caro!
Scusa il ritardo, sto rivedendo un capitolo particolarmente complesso e mi sono persa un po' via...
Comunque rieccomi qui^^
Torniamo al viaggio di Rufillo insieme al suo compagno Massimo. E' stato interessante vedere questi personaggi a confronto, i due hanno idee molto diverse sui Longobardi: il monaco ha potuto vivere a stretto contatto con questo popolo e lo conosce a fondo in ogni suo aspetto (soprattutto quello umano), il vescovo invece li vede con gli occhi di un romano, che non ha mai avuto la possibilità di considerare la questione da un diverso punto di vista.
Attraverso il flusso di pensieri e ricordi di Rufillo possiamo assistere agli enormi cambiamenti di questi anni, in cui i Longobardi hanno avuto un ruolo fondamentale, anche grazie al nostro caro Adalberto^^
Come sempre le note sono molto interessanti, e dimostrano che sei davvero esperto sull'argomento.
Complimenti e alla prossima! :)