Recensioni per
Al di là del Limes
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 115 recensioni.
Positive : 115
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
04/06/18, ore 20:10
Cap. 12:

Epilogo meraviglioso: superbo come una stella cadenze, delicato come un petalo di rosa che si adagia sul tavolo. Mi sono emozionata tanto, breve ma poetico.
Anch'io sono certa che il sangue che scorra nelle nostre vene sia longobardo insieme a quello romano.
Spero di rallegrarmi con un altro tuo racconto... A presto ^^

Recensore Master
04/06/18, ore 17:07
Cap. 12:

Ciao caro^^
Così siamo giunti alla fine di questa vicenda.
La vita di Rufillo si conclude serenamente nella pace del sonno eterno, con la consapevolezza di aver compiuto il suo dovere su questa terra.
Hai gestito bene le due linee temporali, il viaggio e le memorie dell'anziano monaco si sono alternate con naturalezza, permettendoci di avere un quadro preciso e completo delle vicende.
Un racconto semplice, ma che ho letto molto volentieri sia per la tua scrittura lineare e piacevole che per il tema decisamente interessante.
Ti sei informato per bene su questo periodo storico e sei riuscito a trasmettere la tua grande passione in queste righe.
Complimenti, io sono completamente ignorante in questo campo, dunque ti ringrazio per aver condiviso questa bellissima avventura nel mondo dei Longobardi. Infine ho apprezzato il messaggio che hai voluto trasmettere, i pregiudizi sono sempre sbagliati ed è giusto vedere le cose da più punti di vista, così come ha fatto il nostro caro Rufillo.
Buona fortuna per il contest e alla prossima! :)

Recensore Master
04/06/18, ore 16:18
Cap. 12:

Ciao carissimo!
Eccoci giunti a tirare le fila di questa storia. E così, finita l'ultima missione di Rufillo (che come sappiamo, cambierà la storia d'Italia) giunge al termine anche la sua vita. Si spegne pacificamente, nel suo letto, confortato dalla propria fede e dai ricordi di una lunghissima vita.
Anche stavolta, non avrei avuto bisogno di leggere le note, ma le ho lette comunque, e mi complimento per la tua ricostruzione pressoché impeccabile. Come ben sai, condivido con te la passione per la storia dei Longobardi e mi diverto spesso a ricercare tracce del loro passaggio nella nostra lingua, o anche nella mia parlata regionale, in cui molti termini desueti si rivelano essere un lascito di questo popolo.
Complimenti per essere riuscito a condensare una vicenda così ben orchestrata in così poche parole, io non ci sarei mai riuscita. Mi ha fatto molto piacere seguirti in questa avventura, e naturalmente ti ringrazio per aver reso nota al pubblico di EFP una parte di Storia così negletta e bistrattata. Spero di poter fare anche la mia parte, quando troverò l'ispirazione giusta!
In bocca al lupo per il contest, e a presto!^^

Recensore Master
04/06/18, ore 15:47
Cap. 12:

Ciao carissimo!
E così, il buon Rufillo, dopo aver portato a termine il suo incarico forse più importante, rende l'anima al Signore, in pace.
Credo che sia la conclusione più azzeccata per la storia, che mi ha fatto immergere in un'atmosfera certo insolita, ma molto piacevole e soprattutto ben descritta e documentata. Come fai giustamente notare, molto di ciò che siamo oggi deriva dall'influenza dei Longobardi, ed è giusto ricordarli non come barbari, ma come popolo :-)
Buona fortuna per il contest, te lo meriti!
Bacioni e a presto!

Recensore Master
03/06/18, ore 14:58
Cap. 6:

Ciao carissimo^^
ecco chi c'era a capo della congiura.
Molto bene, un capitolo direi pieno d'azione, in cui finalmente capiamo chi ha architettato la faccenda.
Il protetto di Rufillo sembra ritrovare il sangue dei suoi avi e la massiccità barbarica, mentre si lancia nel combattimento contro i traditori.
Ottimo capitolo, alla prossima!^^

Recensore Master
02/06/18, ore 08:37

Ciao^^
i due servi sanno ma non parlano, e nel frattempo anche il figlio di Rothar viene ucciso... Chiaramente, come in ogni comunità mista, all'accadere di questi fatti di sangue le fazioni si separano e cominciano a guardarsi in cagnesco. Rufillo fa del suo meglio per risolvere il caso ed evitare altri morti, ma secondo me si trova ad avere a che fare con un avversario molto potente, in grado di spaventare chiunque...
Ottimo capitolo, alla prossima!

Recensore Master
31/05/18, ore 23:51

Ciao Ale!
Manca solo l'epilogo ormai, ma almeno che tu non sconvolga tutto, credo il finale sia stato anticipato da Rufillo e dalla sua scelta di non tornare a Ravenna con il vecchio vescovo Flavio Massimo.
Ribadisco: almeno che tu non sconvolga tutto, credo che la decisione del monaco di restare a Mutina, presso la corte di Adalberto, sia quella giusta, la più "romantica". Il lieto fine insomma.
Bravo Ale, questa storia finora non mi ha annoiata o delusa neanche una volta ;)
Nina^^

Recensore Master
31/05/18, ore 12:47

Ehi Ale!
Oh mamma... l'incontro si è fatto davvero interessante!
Rufillo e Massimo hanno dato il Libro Sacro a Adalberto, e si sono emozionati tantissimo!
Già, veramente, immagino quanto sia stato importante questo gesto per avvicinare due popoli così diversi e in conflitto come Longobardi e Romani... cavoli!
Però, adesso cosa significherà tutto questo? Presto dovranno ripartire immagino... o Rufillo rimane con Adalberto e gli altri?
Chissà, chissà...
Un capitolo colmo di sentimenti e di tenerezza, nonostante Adalberto ormai sia un uomo diverso da quello che era da piccolo... ma ciò non toglie che non provi dei sentimenti! Lui ama e stima molto Rufillo, ne sono certa ^^
Bene, al prossimo capitolo, ancora complimenti per essere riuscito a coinvolgermi in tutto questo ♥

Recensore Master
31/05/18, ore 08:22

Ciao carissimo^^
accidenti, un delitto! Il re longobardo avvelenato con la cicuta. I sospetti sono numerosi, naturalmente. Ivi compreso il figlio, che per quanto barbaro e quindi portato alla sincerità, è anche ambizioso e irruente.
La faccenda si complica anche per il precettore romano, perchè evidentemente in quella corte si tramano cose di nascosto.
Molto interessante, così come interessante è la tua ineccepibile riscotruzione storica.
Complimenti e alla prossima!^^

Recensore Master
30/05/18, ore 22:14

Lasciare le persone che si incontrano nella propria vita penso sia una delle azioni più difficili e coraggiose per un uomo. Eppure, anche riconoscere che ciò che pare insolito e che spaventa possa invece diventare un modo per arricchirsi è altrettanto coraggioso.
Le parole sagge e veritiere di Rufillo sono molto emozionanti.

Alla prossima, complimenti per tutto fino ad ora!

-Bigin

Nuovo recensore
30/05/18, ore 17:15

Sento odore di addii, è sempre triste lasciare qualcuno, ma sono contenta che Rufillo abbia deciso di restare fino alla fine con la sua nuova "famiglia"!
Se solo Carlo Magno non avesse sconfitto e spazzato via questo popolo la storia dell'Italia sarebbe stata diversa..sospira.
A presto per l'epilogo (sto già piangendo)

Nuovo recensore
30/05/18, ore 17:09

I Longobardi e i Romani hanno finalmente smesso di farsi la guerra, imparando la convivenza....la mentalità si è "aperta" ad entrambi i popoli; Gregorio Magno fu un grandissimo uomo di Chiesa, per quanto non sia a favore della temporalità papale, così come Teodolinda: dietro grandi uomini si nascondono grandi donne! Ed ora l'ultimo del giorno! ^^

Nuovo recensore
30/05/18, ore 16:55

Complimenti al nostro Rufillo che ha risposto per le rime a quell'antipatico! La mia stima verso di lui ha superato il Sistema Solare.
Altre rivelazioni risalgono in superficie, così come l'angoscia del monaco, il cui glorioso nome ritorna prepotente nei suoi pensieri. Buon pomeriggio ^^

Nuovo recensore
30/05/18, ore 16:41

Capitolo breve ma ricco di notizie interessanti; Adalberto è diventato un vero guerriero Longobardo, fiero del suo sangue, il povero Rufillo comincia ad avere i primi acciacchi, ma la testa continua ad accompagnarlo, un bene.
Il Vescovo di Norcia, invece, è la tipica persona ignorante che non guarda mai oltre il suo naso, mi sta antipatico solo per questo. Alla prossima ^^

Nuovo recensore
30/05/18, ore 16:31

Rivelazioni su rivelazioni, riesci a tenermi incollato alla storia in maniera incantevole, sempre più curiosa di saperne di più su questo popolo così citato tanto sconosciuto