Recensioni per
Bohemian Rhapsody for an Angel and a Demon
di Stria93

Questa storia ha ottenuto 122 recensioni.
Positive : 122
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/08/19, ore 17:16
Cap. 1:

non ti ho ancora detto quanto trovo geniale associare a ogni shot una canzone, non tanto per il gusto di farlo… ma è proprio una scelta ragionata, con lyrics che sembrano scritte apposta per loro

a parte i più grandi successi, io non ho una conoscenza musicale dei Queen così approfondita, quindi ti ammiro tanto ^^

per quanto riguarda la fic… awwwww Azi che non vuole separarsi da co nemmeno per una cena e allora elabora il suo ehmm.. angelico piano XDDD

quanto amo tutto ciò <3

Recensore Master
26/08/19, ore 17:07
Cap. 9:

questa finora è tipo la mia preferita.. sì lo so. loro non amoreggiano neppure… ma c'è Adam e io lo adoro .. e poi la genialità della storia in sé e come l'hai resa bene, sembra un episodio della serie davvero <3 (perché non ti affidano una seconda stagione??)

e sappi che non ho ancora finito di ridere per questo:

* Fu Aziraphale ad accostarsi al citofono. - Buongiorno signora Young, siamo due amici di suo figlio Adam. Passavamo di qui e abbiamo pensato di fargli un saluto. È in casa? -
La voce si fece sorpresa. - Mi sembra che Adam sia un po' giovane per avere degli amici adulti. -
- Oh, in realtà l'abbiamo incontrato una volta sola ma è stato, come dire, ehm... un incontro particolarmente intenso. -
- Cosa?! - adesso il tono della povera Deirdre Young si era fatto ansioso e allarmato. - Ma si può sapere chi diavolo siete? Cosa avete fatto a mio figlio? Siete di quei pervertiti che se ne vanno in giro a molestare i ragazzini mentre giocano?! -
Crowley lanciò un'occhiataccia ad Aziraphale.
- Complimenti, angelo. Ottima scelta di parole. - bisbigliò, sarcastico. - Lascia fare a me. -
Il demone fece scostare l'amico dal citofono e sfoderò il suo timbro più suadente e sibilante. - Mi ascolti bene, signora Young: io sono il demone Crowley e con me c'è l'angelo Aziraphale. Abbiamo conosciuto suo figlio Adam, alias l'Anticristo, due anni fa in occasione della fine del mondo e siamo passati per accertarci che non si siano verificati altri eventi sovrannaturali nei paraggi. Può dirci dove possiamo trovarlo, per favore? -
Ancora una volta, la voce di Deirdre Young si levò dalle piccole casse del citofono, ma stavolta parlò con un tono strascicato, quasi assonnato. - Adam è andato a Hogback Wood con i suoi amici. Lo troverete lì. -
- Molte grazie, signora. - rispose Crowley con un sorrisetto.
- L'hai ipnotizzata? - chiese Aziraphale, sospettoso.
- Ho dovuto. - replicò l'altro, aprendo lo sportello della Bentley. - Se non l'avessi fatto, avrebbe finito per chiamare la polizia grazie alla tua brillante performance. - *

ahahha bravissima davvero

Recensore Master
26/08/19, ore 16:53

aaaaaaaaaaaaaaaaaaawwww l'ammontare di fluff che mi serviva
che belli loro in spiaggia
ahaha la frana miracolosamente demoniaca di Cro, che gran pensata

e i 200 articoli che si è portato Aziraphale che a momenti affoga nel bagagliaio della Bentley?? ahah rido troppo

quei due sono bellissimi sempre, a fare qualsiasi cosa, anche godersi una piccola vacanza

e Cro che si fa portare sulle tavole per distogliere Azi è amore <3

grazie per questa dolcissima storia <3

Recensore Master
26/08/19, ore 16:51

ciao carissima ^^
io mi sto INNAMORANDO (sì sì tutto maiuscolo) di qeste tue shot, a poco a poco le sto leggendo tutte (e le commenterò una a una, forse non subito, ma hai la mia parola)
parto da questa perché è sì, triste e malinconica (ma è quel momento della serie tv a essere tristissimo sigh.. quegli sguardi) ma stupenda.. e il paragone con Romeo e Giulietta stra azzeccato

Crowley che già lo sa che non riuscirà mai a voltare le spalle al suo Azi nemmeno quando lui è così insopportabilmente angelico, lol

passo avanti ^^

Recensore Veterano
26/08/19, ore 14:52
Cap. 18:

Toglierei questa raccolta dalle preferite solo per il gusto di rimettercela. Non lo faccio solo perché non sono un genio di informatica e potrei finire per segnalare la storia o simili e noi non vogliamo che questo accada.
Posso dire con estrema certezza che questo è uno dei miei capitoli preferiti. Appena ho visto la data che indicava l'ambientazione di questa storia ho avuto un brivido. L'anno unito ai pochi spoiler che mi avevi dato mi ha fatto capire subito che avrei versato lacrime, e infatti così è stato. Però ci arrivo con ordine.
Mi preme di rassicurarti sul problema principale che ogni volta ci fa penare prima delle pubblicazioni: non sei andata fuori dalle caratterizzazioni nemmeno per un secondo. Crawly e Aziraphale sono esattamente loro, senza se e senza ma. I gesti, i pensieri, gli atti che compiono: tutto è perfettamente calibrato e assolutamente IC dalla prima all'ultima parola sia per l'uno che per l'altro. Ti ripropongo un complimento che tu hai fatto a me ma che qui è altrettanto perfetto: se non sapessi delle tue paure, direi che i personaggi si scrivono praticamente da soli senza alcun tipo di sforzo da parte tua, tanto sono fatti bene e rispecchiano il canone che la serie ci ha fatto vedere.
Il primo paragrafo è micidiale. Crawly che decide di attaccare l'angelo perché non solo non fa niente, ma nemmeno si dice apertamente contrario alla volontà di Dio giustificandosi dietro l'ineffabilità del piano, è stato il primo pugno nello stomaco che ho incassato. Si avvertono chiaramente le due personalità che si scontrano ad armi impari sullo stesso tema. Dico impari perché Crawly qui può parlare apertamente contro Dio e contro questa soluzione terrificante, mentre Aziraphale da angelo è impossibilitato a fare altrettanto. Crawly è esattamente il demone che abbiamo conosciuto: lo vediamo diffidente verso Aziraphale, il che è comprensibile dal momento che dovremmo essere al loro secondo incontro e niente di più, ma allo stesso tempo è amareggiato. Lo dirai più tardi, ma qui credo che stia bene riflettere sul fatto che a Crawly l'angelo sia piaciuto durante la loro conversazione sul muro dell'Eden. Vederlo completamente indisposto ad agire e a parlare per lui è peggio di uno schiaffo: ha paura di essersi sbagliato sul conto di Aziraphale e che il dono della spada infuocata agli umani sia stato solo un mero incidente, qualcosa di poco conto che non si ripeterà mai più nella vita. Questo gli fa male e si aggiunge al dolore di non poter fare nulla di concreto (perché questa, poi, è la dura verità per entrambi i personaggi) mentre Dio stermina un popolo intero perché si è sbagliato a crearlo così com'è. Il fatto che Aziraphale non collabori con lui e nemmeno si esprima in disaccordo con Dio lo dilania profondamente: è solo, solo contro Dio e contro tutti gli altri, compreso quell'angelo che lo ha colpito nel giardino con Adamo ed Eva.
Il breve sfogo di Aziraphale è adorabile. Mi ha fatto rabbrividire questa improvvisa rabbia che viene fuori e che è del tutto credibile. Purtroppo l'angelo dice cose verissime e Crawly non può pretendere che tutti quanti Cadano per dimostrare qualcosa a Dio. Non è una scelta facile, non stiamo parlando di due persone che litigano per opinioni contrarie: stiamo parlando di un sottoposto che rinnega Dio, un Dio che a giudicare dal diluvio è ancora parecchio furente. Crawly, da angelo caduto, capisce le preoccupazioni di Aziraphale fino ad un certo punto, comincia a empatizzare con lui ma allo stesso tempo vorrebbe vederlo più deciso, vorrebbe sentirlo forte come quando ha rinunciato alla spada. Da qui il rancore con cui parla e saluta l'angelo.
La parte introspettiva in questo capitolo occupa uno spazio notevole e ne sono felicissima. La riflessione silenziosa che Crawly fa camminando nel deserto è straziante e credo che tu abbia davvero colto i punti essenziali della psiche del demone, soprattutto nel 3004 a.C.: si sente tradito e deluso. La delusione è il tocco di classe, secondo me. Noi vediamo Crawly anche nella serie come il demone che ha ancora speranza e che addirittura prova a parlare con Dio per capire meglio il senso dell'Apocalisse. E' l'unico personaggio di cui vediamo, di fatto, un atto di fede verso quello stesso Dio che l'ha buttato giù dal Paradiso. La delusione in questo capitolo crea un filo conduttore con tutto quello che sappiamo e fa rimanere coerente il personaggio: Crawly è un dannato, ma cerca ancora di aprire un dialogo con Dio, e quando non gli risponde nemmeno qui è un momento terribile per lui. Non è vero odio quello che Crawly esperisce verso l'Onnipotente: è desiderio di essere accettato per quello che è dal suo stesso Creatore. Solo che il Creatore dovrebbe parlargli a sua volta, anche perché Crawly non lo capisce, gli sfugge la logica delle sue azioni. (Questi personaggi hanno tutti problemi comunicativi. E che diamine! Pure Dio non sta messo bene, posso dirlo?)
Ma arriviamo alla bambina. Mi si è stretto il cuore appena è comparsa. Però all'inizio diciamo quasi tutto a posto: lei è carina, ha personalità, un cagnolino... Carina carina. Poi ha detto che vuole portare Toto all'arca. Già qui ho avuto un momento di sconforto perché ho pensato: ti pare che Noè non sia riuscito a trovare già due cani? Voglio dire, il cane è il primo animale ad essere stato addomesticato dall'uomo. Rifiuteranno il cane perché lo possiedono già, ho pensato. Poi è arrivata la batosta: la bambina vuole salire sull'arca insieme a Toto. Le riflessioni di Crawly hanno dato il colpo finale per farmi scendere la lacrimuccia che avevo trattenuto. Non si fa così, Stria. Mi avevi promesso che mi avresti ripagata con l'angst, ma non ti è sembrato di esagerare?! Scherzi a parte, ho trovato il momento bellissimo e toccante. Crawly con i bambini è tanto tenero e questa cosa mi affascina troppo.
Hai inserito qui l'osservazione su Aziraphale. Sono stata molto contenta di trovarla e soprattutto in questa posizione: è una nota piacevole che si aggiunge alla vaga speranza che Crawly ha di salvare la bambina. In più è perfettamente in linea con l'attuale stato d'animo del demone: ha un piano, è felice per questo e adesso può permettersi di empatizzare un po' di più con l'angelo senza fare un torto al suo dolore.
Aziraphale che accetta mi ha fatto sorridere. Cucciolo, lui! Questo capitolo sarebbe stato straziante anche dalla sua prospettiva. Ovviamente l'angelo non si lascia sfuggire la possibilità di fare qualcosa di buono anche se questo significa porsi in contrasto con il piano ineffabile. Però, con i soliti cavilli che trovano solo loro, è facile pensare di aver solo risposto ad un istinto angelico naturale: caspita, sta salvando una bambina e un cane! Direi ottimo!
La scena in cui distrae le guardie è stata divertente al punto giusto da farci riprendere fiato con tutto l'angst di poco prima. Anche perché non è ancora finita la dose di disperazione: Crawly che dice alla bambina di prendersi cura di sé perché Dio non lo farà è un altro colpo al cuore. C'è tutta l'amarezza di Crawly nei confronti di Dio ed è veramente la ciliegina sulla torta che chiude il discorso sulla delusione del demone.
Sul finale ho da dire due cose: 1) solo Aziraphale può cadere nell'illusione che Crawly possa aver salvato una bambina per un atto di disobbedienza civile; 2) non mi puoi far piangere il mio angioletto così perché se no piango pure io. Ormai noi siamo d'accordo sul rapporto socratico che si instaura tra Crawly e Aziraphale nel corso della Storia e qui ne abbiamo un altro esempio: il demone gli illustra il quadro generale dal suo punto di vista (fatico a vederne altri, onestamente; posso dirlo? pt. 2) e Aziraphale non trova argomenti contrari sufficientemente probanti, rimanendo con più dubbi di prima e con l'animo gonfio di dispiacere.
Sullo stile non posso che ripetermi: scorrevole, liscio fino alla fine, accompagna i pensieri dei personaggi e del lettore con fluidità e senza intoppi. Le sequenze risultano sia estremamente vivide che straordinariamente caratterizzate dal punto di vista introspettivo. Una OS con i fiocchi, veramente. Te l'avevo detto che non vedevo l'ora di confermare quello che già sapevo, e cioè che avresti tirato fuori un'altra perla!
Bravissima, davvero! Non mi resta che aspettare i prossimi capitoli (anche perché mi hai lanciato qualche spoiler succulento e io sto qui che fremo)! <3
Un bacione, cara!

Tam

Recensore Junior
26/08/19, ore 13:35
Cap. 18:

A dir poco commovente 😭😭😭 Crowley è così dolce seppur voglia far passare questo atto come una disobbedienza civile 😢

Nuovo recensore
22/08/19, ore 01:29

Manco da tanto sul sito e non ho completato l'ultimo capitolo, ho invece letto questo proprio ora e, credimi, ho ancora i brividi. Mi sono commossa ripensando anch'io alla distruzione della libreria, alla disperazione di Crowley nel non ritrovare neanche un piccolo segno di vita da parte dell'angelo e il modo in cui hai descritto il finale per me è stato fantastico. Rinnovo i complimenti!

Recensore Master
20/08/19, ore 23:28

Ciao! :)
Per favore, dammi un polmone, che l'ho perso strada facendo mentre leggevo il capitolo. Santo cielo, troppo divertente! XD
Aziraphale e la magia sono come Crowley ed il colore bianco addosso: cozzano a meraviglia. Non sapevo il particolare di John Maskelyne (non trovando ancora il libro, damn), ma sono felice che tu lo abbia specificato.
Bisogna apprezzare la buona volontà e la determinaizone dell'angelo, che nonostante sia negato continua a provarci.
Questo piccolo errore di percorso ha permesso ad entrambi di ricucire il loro rapporto (8 anni, davvero? Io sarei morta.); non tutto viene per nuocere, no?
Io ero Crowley in questa storia, con la differenza che io ridevo ogni secondo, seriamente xD
Hai scritto un capitolo superbo, mi è piaciuto davvero tanto, non solo per la trama divertente, ma proprio per come l'hai strutturato. Bravissima!
Come sempre, i migliori 15 minuti della giornata :)
Ci ribecchiamo al prossimo capitolo, un bacio!
R.

Recensore Veterano
20/08/19, ore 14:25

AAAAAAAH!
Eccoti qua! Finalmente qualcuno che parla della passione per la magia di Aziraphale! Sono veramente contenta: nella serie e nel libro è stato divertentissimo conoscere questo hobby. Soprattutto nel primo episodio dello show ammetto di essermi vergognata per l'angelo per la sua esibizione, ma allo stesso tempo l'ho trovato dolcissimo e carinissimo. Non posso che essere felicissima (i superlativi abbondano, ma te li meriti tutti) di vedere che ad imbarcarsi nell'impresa sia stata proprio tu!
Guarda, io già non ho parole per dire quanto questo capitolo mi sia piaciuto. Dio mio, l'IC! Sei stata bravissima! Io sono sconvolta! Non perché non me lo aspettassi da te, intendiamoci, ma perché da quando Aziraphale comincia ad esibirsi davanti a Crowley ho avvertito lo stesso identico imbarazzo che mi ha fatto provare la serie in corrispondenza delle scene incriminate.
Però vado in ordine! Il paragrafo iniziale è stato molto carino e divertente. Hai introdotto piano piano l'improvvisa voglia di Aziraphale di imparare l'arte della magia. Mi è piaciuto molto il fatto che tu abbia voluto fare una piccola introduzione di tutti giochi di magia che gli abbiamo visto provare nella serie: è tenerissimo leggere di Aziraphale che si impegna in un'attività che potrebbe fare veramente con estrema semplicità con uno schiocco di dita, così come è tenero accedere all'ottimismo dell'angelo. Lui crede davvero di avere delle possibilità ed è tanto felice in questa circostanza. Probabilmente lo aiuta anche a distrarsi dal litigio di otto anni prima e questo fa sì che sia ancora più entusiasta di farlo.
Da quando ha cominciato a resuscitare colombe e conigli ho riso. Povere bestie e povero lui, però hai descritto il processo di evoluzione (e involuzione) delle sue (inesistenti) abilità con dei toni comici che su di me hanno funzionato alla perfezione.
E arriviamo alla lettera a Crowley. Furbo che non è altro, il nostro angioletto. Al demone sarà venuto un infarto (pure se non ha il cuore, shh, what if?) quando ha letto "questione urgente". E invece niente, doveva solo assistere allo spettacolo di magia di Aziraphale. Lo scambio tra i due è assolutamente IC. Sono proprio loro, posso immaginarli nei loro abiti e nelle loro mosse senza alcuna difficoltà. Ho apprezzato tantissimo Crowley che bussa alla porta con il bastone, un misto tra Mary Poppins e Lucius Malfoy (uguali, i parallelismi che la mia mente fa), di classe e perfettamente da lui. I loro gesti sono tutti straordinari e caratterizzati al massimo. Ottimo lavoro, veramente!
Da quando Aziraphale indossa la giacca io ho avuto lo stesso stato d'animo di Crowley. Come ti ho detto prima, ho avuto l'impulso di chiudere gli occhi e non continuare a leggere - ovviamente non ho davvero preso in considerazione l'idea. All'inizio è stato anche divertente, ma poi è subentrata la riflessione di pirandelliana memoria e ho visto la scena per quella che era: un angelo tanto tanto felice ma incapace che adesso si sta rendendo conto di non essere un bravo prestigiatore. Mi ha fatto veramente tenerezza e pena, povero cucciolo.
Ho empatizzato tanto con Crowley, che si ritrova a fare praticamente queste stesse riflessioni e a stare male per questo, tanto da voler trovare un modo per risollevare lo spettacolo e l'umore di Aziraphale, di quello che è il suo migliore amico anche dopo il rifiuto del 1862. L'uomo che sussurrava ai conigli (scusa, pardon) ce la fa e riesce in qualche modo a salvare la situazione. L'ho trovato molto IC nei suoi pensieri e nel suo cercare di fare qualcosa per l'amico senza darlo a vedere palesemente.
Il finale è stato dolcissimo. L'angelo è talmente disilluso a questo punto riguardo alle proprie capacità che ha capito che dietro al trucco riuscito c'era la manina del demone, ma lo perdona perché ne capisce il vero significato: non c'era l'intento di umiliarlo, ma il desiderio di evitare proprio questo.
Nel 1870 Crowley ancora non spinge Aziraphale contro un muro quando viene chiamato gentile! Bene, direi! Così come è bene che i due abbiano ripreso a parlarsi e ad essere amici. In fondo, l'angelo ha fatto una cosa giusta con questo nuovo passatempo!
Sullo stile mi trovo costretta a ripetere quello che dico sempre: è fluido, scorre meravigliosamente ed è vivido! Le scene saltano agli occhi subito, anche quelle riguardanti i giochi di magia: potrebbe essere difficile spiegare i trucchi senza apparire eccessivamente didascalici, ma in poche parole per ciascuno li hai presentati senza fare discorsi ridondanti e senza essere troppo specifica per non appesantire il testo. Ottimo lavoro!
Questa raccolta è sempre più bella, Strietta mia! <3
Un bacione, cara!

Tam

Recensore Veterano
20/08/19, ore 14:17

Giuro che mi sono scompisciata dalle risate leggendo i tentativi, poco riusciti, del nostro angioletto con la magia.
Il suo primo spettatore non poteva non essere Crowley, il quale, nonostante con ancora un po' di rabbia per la questione dell'acqua santa non può dire di no al suo angelo. Lo "spettacolo" diciamo in modo eufemstico che non è stato un successo ma il demone che fa uno dei suoi miracoli per risollevare il morale di Zira è così dolce e geniti..no non è affetto gentile perchè lui non lo è (si si come no).
La cosa più importante come pensa l'angelo è che siano di nuovo amici.
Talmente hai reso bene la scena dell'allenamento e dello spettacolo privato che potrebbe essere inserita nella serie senza problemi.

Come sempre complimenti e sì, attenndo il prossimo capitolo.

Recensore Junior
20/08/19, ore 14:03

Persino io, leggendo, mi sono imbarazzata per la goffaggine di Azira 😂😂😂 Bellissima l'idea di collegare il loro litigio per l'acqua santa al risanamento dell'amicizia ❤ Come ogni volta, è un piacere leggere quello che scrivi. Tutto si ricollega perfettamente e i nostri due protagonisti sono magnifici. Grazie!

Recensore Master
16/08/19, ore 11:07

Ciao! :)
Mi dispiace per l'enorme ritardo, ma al momento la mia voglia di vivere sta a 7 metri sotto terra.
Passando al capitolo, è davvero troppo tenero.
Crowley non è il classico demone senza cuore; lui si affeziona, e soprattutto AMA.
Ama avere accanto Aziraphale da 6 millenni, come ama la sua compagnia (ma non glielo dirà mai), per questo si è dannato quando pensava che glielo avessere ucciso e non si dava pace.
Aziraphale ormai lo sa, che tipo di amico si è scelto accanto, per questo questo connubio strano tra bene e "male" funziona così bene fra di loro.
Ho apprezzaro tanto l'ultima scena, dove l'angelo percepisce il tumulto si brutti pensieri del demone, facendo l'unica cosa di cui è capace: calmare quel cervello demoniaco che va troppo veloce.
Ho letto questo capitolo 2 giorni fa e come sempre ho sorriso. I tuoi capitolo sono sempre felici e lasciano un senso di positività e tranquillità, il chè sono un toccasana per una come me che al momento vive in tutt'altro, quindi grazie per illuminare quei 10 minuti della mia giornata con la lettura della tua storia.
Ci ribecchiamo al prossimo capitolo, a presto! :)
R.

Recensore Veterano
15/08/19, ore 17:12

Ciao, come grande fan dei Queen e di questa deliziosa serie non potevo non darti un parere.
Intanto hai avuto un'ottima idea a scrivere delle shot prendendo spunto dalle canzoni e sei stata davvero brava a ricamarci sopra delle storie credibili, che mantenessero sempre i personaggi IC. Loro due sono davvero IC, ti riescono bene! :)
In questo capitolo poi mi è piaciuto molto il comportamento di Crowley e la sua ostinazione a non voler ammettere nessun tipo di sentimentalismo e a fingere un'indifferenza che non ha. È molto da lui comportarsi così, come è da Aziraphale percepire quello che prova il demone e ringraziarlo con grande discrezione. Molto bella l'immagine di lui che gli sorride dolcemente alla fine, rassicurandolo in modo tacito.
Complimenti e a presto,
Ecate

Recensore Veterano
14/08/19, ore 20:32

Cosa posso dire che non ti abbia già detto..? Ormai sta diventando difficile trovare le parole per farti i complimenti.
Il nostro angioletto ora che non apocolisse è tutto il resto è alle spalle sta finalmente pensando a quella frase, (giuro che quando nella serie Crowley glielo dice e lui reagisce con un mi dispiace mi parte sempre un commento poco carino nei suoi confronti <.<), decide così di chiedere direttamente al demone, ovviamente Zira è imbarazzato ma anche determinato. Crowley risponde come suo solito ma l'angelo che lo conosce sa che è tutta una facciata, infatti nota la tensione del demone (complimenti per come l'hai descritta) e quindi lascia correre, tempo due minuti e il demone esplode e si lascia andare alla confessione, ovvio a modo suo, è pur sempre un demone ;P
Zira che non s'inventa paroloni ma con un "semplice" grazie ecc., fa capire al demone quanto anche lui sia terrorizzato dalla prospettiva di dover vivere senza di lui.
Bellissima la parte in cui Crowley ricorda quei momenti, il dolore, il senso della perdita dell'unico amico e di salvare un mondo nel quale era ormai solo..Poi Zira gli fa un sorriso e Crowley si sente più tranquillo e ammette (a sè stesso) che lui un demone farebbe di tutto per un angelo, no, non un angelo, il suo angelo..
La canzone ovviamente è più che perfetta e come sempre i personaggi sono assolutamente IC, di nuovo complimenti.

Al prossimo capitolo

Recensore Veterano
14/08/19, ore 19:27

Eccomi qua!

Queste storie post-non-Apocalisse ci attirano tantissimo, è inutile negare: Gaiman ci ha lasciato con tanta voglia di sapere di più sul futuro dei nostri mariti preferiti.
Mi piace che tu abbia scelto qui di analizzare quella frase detta da Crowley che Aziraphale nella serie sembra non aver capito. Io ero lì, davanti allo schermo, a pensare che non si potesse essere più tonti di così. Sono contenta che qui abbiamo potuto leggere una versione credibile e ben strutturata del chiarimento che non abbiamo visto.
Iniziamo subito con un piccolo resoconto del pranzo al Ritz dopo essersi salvati dalla punizione (o vendetta, dipende dalle analisi) di Inferno e Paradiso. Trovo azzeccatissimo che Aziraphale si soffermi sul particolare del giorno prima ora che il suo cervello non è più impegnato con il pensiero di salvare il mondo dalla furia dei Regni Celesti. Ho trovato molto tenera la sua iniziale esitazione nel mettere l'argomento a tema con Crowley: completamente IC, posso letteralmente vederlo sul sedile del passeggero mentre non sa come intavolare la questione.
Qui ho provato di nuovo la sensazione della serie: si può essere più tonti di così?! Ma a parte gli scherzi, credo che Aziraphale, per il trattamento ricevuto in Paradiso per seimila anni e più, non pensi di poter meritare l'amore di qualcuno, quindi è sensato che quando ha ascoltato Crowley parlare di un migliore amico non abbia pensato a sé e che ora abbia bisogno di conferme. Hai reso benissimo il concetto, secondo me, così come la reazione immediata del demone, anch'egli del tutto IC anche in questa prima parte in cui non abbiamo accesso ai suoi pensieri: il modo in cui reagisce, come stringe il volante e come sbotta dopo poco incredulo di fronte alle parole dell'angelo. Credibilissimo anche che non voglia sentire ragioni a proposito dei sentimenti di Aziraphale. Ma l'angelo non se la prende perché ormai conosce il demone, sa che una reazione come quella non è veritiera, non lo vuole davvero ferire. Quello è lo sfogo di Crowley contro sé stesso, non contro Aziraphale.
Finalmente abbiamo accesso alla mente del demone. Si conferma l'impressione di prima: IC dalla prima all'ultima parola. Si vede che quella frase in più nello script book ti ha dato la spinta per focalizzare meglio il punto di vista e l'idea della perdita di Aziraphale come alienazione di sé per Crowley. Il demone si è sentito perso, completamente annullato e senza più un motivo per continuare a vivere. Rivivere quel momento gli fa male e lo manda su tutte le furie perché detesta stare così. Il sorriso di Aziraphale riesce in qualche modo a farlo calmare e a fargli capire che è andato tutto bene e che l'angelo è lì, sempre, e non sparirà.
Non potevi scegliere canzone migliore per affrontare questo momento delicato tra loro. L'argomento poteva essere pesante, ma tu sei stata bravissima nel mantenere un'atmosfera delicata e pacata, senza esagerare né con l'angst né con la commedia. L'equilibrio è perfetto e non posso che apprezzarlo tantissimo! Lo stile, come al solito, è impeccabile: piacevole, fluido, vivido e sempre corretto, una gioia da leggere!
Come ogni volta, non posso che rinnovare tutti i miei complimenti e sperare di leggere presto un nuovo capitolo! <3 
Un bacione!

Tam