Recensioni per
Bohemian Rhapsody for an Angel and a Demon
di Stria93

Questa storia ha ottenuto 122 recensioni.
Positive : 122
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/10/19, ore 21:42

Ciao :)
Mi dispiace per il ritardo abissale, ma per giustificarmi posso dire che non mi sono ancora ripresa da questa settimana, quindi ti lascio immaginare il mio mood mentre scrivo questa recensione.
Passando al capitolo: è veramente molto bello.
Il desiderio di Aziraphale di volare e Crowleu che lo accontenta mi sa tanto di una piccola dichiarazione d'amore; il demone ha atteso il momento giusto per proporglielo e lo hanno fatto, insieme.
E poi quando si sono presi per mano? Che cosa dolce, anche quando sono rimasti stretti l'uno all'altro fino a quando non sono dovuti tornare a casa.
Insieme sono una coppia fantastica loro due, è ormai appurato. Certo, dopo una esperienza del genere è normale volerla rifare!
Perchè non gli hai fatto dire all'angelo quel "E a te"?? Che cosa triste T_T sono sicura che più avanti succederà qualcosa.
Ora vado a leggere l'altro aggiornamento, per mettermi in pari anche questa volta!
A presto,
R.

Recensore Veterano
30/10/19, ore 16:07
Cap. 26:

Eccomi di nuovo e stavolta parto dalle note, per come la vedo io sono assolutamente IC, forse più umani ma le loro reazioni sono perfettamente coerenti con il loro essere.

La shot, ça va sans dire, mi è piaciuta. Crowley che non può non sfruttare l'occasione della festa di Halloween per mostrare il suo lato di creatura infernale, anche se soprattutto ciò che vuole è passare una serata con Zira. L'angelo pur non amando quella festa (ho apprezzato un sacco la frase relativa al Capodanno Celtico) non può dire di no a Crowley. Già l'ingresso con il campanello a forma di serpente mi aveva incuriosita ma la successiva descrizione di come il povero angelo è stato accolto mi ha conquistata, voglio pure io un demone che mi addobbi casa e non gli farei sanguinare il naso xD
I due che prima guardano Hocus Pocus (è un classico di 'sto periodo e lo adoro troppo), poi Sweeney Todd (forse per l'angelo abbiamo trovato un buon modo per far perdere interesse nel cibo xD) e infine Paranormal Activity, il tutto con un Crowley che essendo il "duro" della situazione punzecchia il suo angelo sul fatto che lui, un demone, mica può avere paura, cioè scherziamo..Sisi Crowley continua a riperterlo xD. Zira che chiede al demone di poter rimanere lì a dormire è dolcissimo <3 In questo caso, a perer mio, poteva sembrare OC ma che invece non è perchè hai dato motivazioni valide e credibili. Crowley ovviamente non può rifiutare, un po' perchè anche lui non vuole rimanere solo (però non è spavantato, nono) e un po' perchè avere l'angelo lì, con lui, lo rende felice. Quindi li ritroviamo in camere separate ma entrambi alle prese con la suggestione creata dal film, due creature sovrannaturali e millenarie che si spaventano come tutti noi poveri umani, anche qui hai dato motivazioni che li rendono IC. Alla fine è Zira che fa il passo verso il demone. Quando un Crowley terrorizzato lancia il cuscino a Zira ho riso come una pazza; alla fine ha pareggiato i conti. L'angelo che chiede il permesso di entrare è così perfettamente da lui. Entrambi parlano del più e del meno ma questo serve a calmare le loro paure, però nessuno dei vuole restare solo (qui il film credo proprio centri poco o nulla). Se fin'ora è stato Zira a fare la prima mossa, in questo caso è il demone che chiede, con non poco imbarazzo coperto con il suo solito sarcasmo, di condividere il letto. La confessione di Zira è dolcissima e quel già di Crowley è quanto serve all'angelo per capire che pure per il demone il film è stato parecchio inquietante.
La scena che hai descritto subito dopo è a dir poco magnifica. Crowley che nella paura di svegliare l'angelo non vorrebbe muoversi ma non può resistere (altra cosa che ho apprezzato è il richamo ad Orfeo), così si volta e rimane a guardare quello spettacolo d'angelo che gli dorme beatamente a fianco. Lì capisce che nonostante tutto ciò che potrà accadere, loro saranno sempre dalla Loro parte. Questo anche Zira lo capisce ma al mattino, appena sveglio, mentre guarda il suo demone dormire (come solo Crowley può dormire xD), non solo, rivaluta persino il dormire. Quei due sono assolutamente adorabili <3.
Tutto questo ci riporta all'inizio della shot, dove un demone si risveglia e ricorda con non poco imbarazzo quanto successo (HELL WAS BORING, voglio quella t-shirt). Quando trova l'angelo intento a preparare la colazione (con la tua descrizione di quel ben di dio mi hai fatto venire l'acquolina in bocca), che sembra non dare peso a ciò che è successo decide pure lui di giocare la carta del "come se nulla fosse successo". Il tutto non dura molto perchè nonostante le chiacchiere, l'imbarazzo è evidente per entrambi, tanto che Crowley è sollevato quando l'angelo decide di togliere il disturbo; entrambi hanno bisogno di metabolizzare ciò che è accaduto, perchè sarà stata la paura del film a fargli condividere il letto ma questo è stato solo un mezzo per arrivare dove entrambi vorebbero. E quel pigiama di Zira "dimenticato" sul cuscino è chiaramente un segno di quanto quell'esperienza sia piaciuta all'angelo e in futuro, sono convinta, i due ripeteranno l'esperienza.

Ormai sarai stanca di sentirlo però, come sempre, complimenti e attendo il prossimo capitolo sapendo già che sarà stupendo.

Recensore Master
29/10/19, ore 18:09
Cap. 26:

Forse, come dici tu, un po' meno IC delle altre, ma non per questo meno bella. Ho notato come tu sia estremamente brava a dare un'ambientazione credibile e ricca di dettagli ad ogni OS che scrivi, e questa di certo non è da meno. Ci sono tanti piccoli particolari che rendono il contesto reale, senza dilungarsi troppo. Hai davvero un talento, e amo molto come scrivi. Mi ha fatto tenerezza che entrambi abbiano pensato la stessa cosa, uno prima di addormentarsi e uno appena sveglio. Come se uno vegliasse il sonno dell'altro, mentre i loro cuori battono all'unisono. C'è tanta dolcezza, e come sempre, un amore delicato che si scopre lentamente, fino alla consapevolezza della sua indissolubilità.

Recensore Veterano
26/10/19, ore 22:49

E ce la facciamo anche stavolta!

Con ritardo e in preda ai sensi di colpa, eccomi qua a recensire questa bellissima OS, semplice ma non per questo meno preziosa. Ti ho già detto altrove che meriterebbe di essere inserita tra le preferite a sé, ma non voglio fare casini con la raccolta! XD
Partiamo dall'inizio, dalla colazione all'italiana. Da buongustaio quale è, ovviamente Aziraphale non può farsi sfuggire la possibilità di mangiare italiano, che è considerata una delle migliori cucine al mondo. Non mi esprimo in maniera definitiva, di certo non ho provato tutta questa varietà di cibo, ma ha fatto piacere veder nominato questo aspetto in relazione all'angelo.
Già all'usignolo ho capito che avresti trasformato la shot in qualcosa di romantico e sentimentale, oltre che fluff. Il riferimento al brano "A nightingale sang in Berkeley Square" è evidente e mi ha subito bendisposta verso questa storia, in cui i personaggi risultano incredibilmente IC sin dalle loro prime battute e dai loro primi gesti.
Ho trovato comprensibile il desiderio dell'angelo di volare di nuovo. D'altronde, vediamo nella 1x06 quanto sembri rilassato e beato nell'assumere una forma più consona alla sua natura in quella breccia spazio-temporale che crea Crowley. Ed è semplicemente ovvio che il demone si impegni a trovare una soluzione. Crowley farebbe qualsiasi cosa pur di rendere felice l'angelo, pur di realizzare un suo desiderio. Aziraphale lo sa molto bene, ma qui non ha fatto niente di particolare per indurre una reazione come quella: è Crowley in sé e per sé che decide di agire perché è così che lui lo ama, rendendolo felice, che è una cosa che io trovo bellissima. Per questo mi ha fatto tanta tenerezza il suo piano, nonostante il modo un po' rude di illustrarlo.
Ho particolarmente apprezzato anche il riferimento al Diluvio Universale, che purtroppo mi ha fatto ridere nonostante non ci sia proprio niente da ridere. Però Aziraphale ha ragione: dopo una cosa del genere cosa vuoi che ti stupisca? Le possibilità si esauriscono miseramente quando hai visto morire un popolo intero perché Dio ha deciso di essersi sbagliata (continuo a ridere, sono una brutta persona).
Sono contenta che Crowley abbia cominciato a capire come strutturare un'argomentazione schiacciante per portare Aziraphale dalla sua. Ha compiuto dei passi da gigante da quel "My point is dolphins", pur rimanendo del tutto incomprensibile, anche per me: è vero che seguivo la rotta dei pensieri dell'angelo, ma proprio non capivo dove volesse andare a parare con la tempesta perfetta. Ma tutto quello che dice dopo ha perfettamente senso. Mi ha fatto sorridere molto quella specie di tentazione che mette in atto per abbattere definitivamente le difese di Aziraphale e portarlo al Lato Oscuro. Anche qui, come dargli torto? Mi è piaciuto il fatto che, pur trattandosi di una bonaria tentazione, Crowley abbia usato argomenti pressoché oggettivi (bisogno di completezza, sensazione di libertà, ali belle, il piacere del volo: sono tutte cose care a una creatura che vola). Non ha irretito Aziraphale con promesse false o con qualcosa di eccessivamente altisonante. E' pur sempre il suo angelo, non farebbe mai una cosa del genere a lui contro la sua volontà. Crowley sa su cosa puntare e sa che Aziraphale ha solo bisogno di una spinta definitiva per fare una cosa che, a ben guardare, non porta con sé chissà quali interrogativi morali.
Devo dire che quando le (s)favorevoli condizioni atmosferiche si sono abbattute su Londra ho veramente temuto il peggio, però mi ha rassicurata molto lo spoiler sul fluff che mi avevi fatto. La scansione mentale dei dintorni che opera Crowley mi ha ricordato Eragon che amplia la mente per percepire tutte le creature viventi che lo circondano. Mi piaceva tanto questo potere, perciò ritrovarlo qua (voluto o meno) è stato bello.
Hai spinto così tanto sulle mani unite per salire oltre la perturbazione che avrei davvero dovuto prevedere quello che è successo dopo - ma a posteriori è sempre facile, senza contare che così ho vissuto il colpo di scena di questo capitolo con grandissima gioia.
Le descrizioni che hai fatto del cielo notturno prima tempestoso e poi calmo al di sopra del banco di nubi sono state un tocco poetico che ha dato la giusta atmosfera ai gesti compiuti da angelo e demone.
La riflessione sul distacco e dunque sulla prospettiva da cui guardare le cose è stata bellissima, davvero, soprattutto a questo punto della loro evoluzione in cui anche Aziraphale è pronto a dirsi d'accordo con il demone senza troppa reticenza. Parte da una premessa sbagliata (il mondo che cambia), ma alla fine riesce a vedere il senso di quello che dice Crowley e gli dà retta. Sono piccole cose che però definiscono benissimo il personaggio che cresce grazie agli eventi di cui fa esperienza.
Ma veniamo al momento fluff. La reazione dell'angelo alla vicinanza della mano di Crowley è decisamente comprensibile. Da quello che abbiamo visto nella serie, pare che non ci siano mai stati contatti fisici in seimila anni di conoscenza, perciò è ovvio che anche il semplice gesto di tenersi per mano possa sembrare follemente assurdo agli occhi di entrambi. Lo è per gli esseri umani, figurati per due entità che non sono abituate al contatto! Aziraphale fa questo passo grandissimo che mi ha emozionata, davvero. E' stato tenerissimo e coraggioso al tempo stesso a prendere l'iniziativa e a scansare i suoi pregiudizi già fortemente fiaccati dagli eventi dell'Apocalisse. Grazie per questo momento di fluff! <3
Il silenzio con cui ritornano nella campagna per recuperare la Bentley non è stato per niente disdicevole, né vorgognoso. Stanno capendo come muoversi, come recuperare quel contatto senza correre troppo, senza forzare i tempi e soprattutto senza forzare le loro personalità. D'altronde loro si amano già, non hanno bisogno di questo per sapere di essere innamorati: è un qualcosa di più, un sigillo ulteriore che però non deve essere apposto in preda alla fretta.
Il battibecco in macchina riporta tutto alla normalità, come sempre, anche se con qualcosa di diverso: Aziraphale che è sul punto di rivelare di pensare al demone quando non sono insieme è tanto tanto tanto tenero! <3 Ha anche risparmiato un infarto a Crowley, che si sarebbe discorporato nel sentire quelle tre paroline, perciò lo ringraziamo dal profondo del cuore! :')
Davvero, questa storia è dolcissima e tenerissima. E' stato un piacere immenso rileggerla per recensirla. L'ennesimo gioiellino di questa raccolta che ogni settimana regala alla sottoscritta piccole meraviglie di IC, di stile e di originalità - e telepatia quando capita (cioè sempre). <3
Non posso che ripetere i miei migliori complimenti e attendere con trepidazione il prossimo capitolo! <3
Un bacione, carissima!

Tam

Recensore Veterano
23/10/19, ore 21:26

Bellissima. Sì, lo so, lo dico ad ogni capitolo ma tant'è.
Il duo dopo aver preso cappuccino e brioches, rigorosamente italiani se ne stanno tranquilli a St. James's Park, quando Zira si distrae per colpa di un usignolo, il quale nella sua tranquillità gli ricorda quanto gli manchi volare. Crowley dopo averlo punzecchiato come al solito, cambia atteggiamento non appena Zira gli spiega il motivo di quella sua distrazione. È normale che due essere alati che non possono essere loro stessi manchi il poter volare e le sensazioni ad esso collegate.
In libreria, Zira che non coglie il perché Crowley si sia interessanto alla tempesta è così tipico del nostro angelo, così come la sua incertezza, è sempre diviso fra ciò che vorrebbe e ciò che dovrebbe, Crowley però sa come, in fondo, basti poco per convincerlo; due paroline giuste e il nostro angelo è pronto per spiccare il volo. La descrizione della loro scampagnata fra le nuovole l'hai resa magnificamente. La difficoltà per il mancato "allenamento", Crowley che prende per mano Zira per non farlo precipitare, non so se è voluta ma io ci ho visto una bella metafora di ciò che sono e per il fatto che Crowley non sarà mai disposto a vedere cadere il suo angelo. Il momento in cui sono seduti sulla nuvola è di una dolcezza e bellezza unica, quello sfiorarsi con la mano, i pensieri di Zira che tornano su ciò che dovrebbe essere fatto e su ciò che vorrebbe fare, dovrebbe scostarsi ma poi, complice la mancata apocolisse e la nuova consapevolezza che il suo rapporto con Crowley sia cambiato (o come gli dice il demone è tutta questione di prospettiva), decide che è meglio fare ciò che desidera e lui vuole quel contatto, quindi stringe le dita del demone, il quale, rimane sorpreso ma non scioglie non si scosta o dice nulla. Basta quel contatto, non servono parole, non ancora per lo meno. Il ritorno con i piedi per terra e il successivo viaggio di ritorno segnano il ritorno al loro solito punzecchiarsi. Con uno Zira che per poco non si fa sfuggire una mezza dichiarazione ma ancora non era tempo. Come sempre il tutto è incredibilmente IC.

Mi limito a farti gli ennesimi complimenti (meritatissimi) perché come sempre riesci a creare piccoli gioielli.
Al prossimo capitolo

P.S.: Mi chiedevo se avevi intenzione di usare la canzone '39 come base per una futura storia..nei giorni scorsi mi è capitato di sentirla e ho pensato a quei due i patati.

Recensore Master
23/10/19, ore 19:38

È dolcissima, bellissima. Mi piace tutto, ed è come la vedo io: danzano insieme, si avvicinano, si prendono per mano. Non hanno bisogno di correre, ma in qualche modo c'è sempre un po' di urgenza di andare sempre avanti.

"Ma né l'angelo né il demone ebbero il coraggio di prendere l'iniziativa e ricreare quell'unione. Non ancora, non subito, non quella notte.
Per il momento, a entrambi bastava sapere che quel legame c'era stato e aveva donato loro sensazioni nuove, dolci e potenti che avrebbero dovuto imparare a conoscere e a riconoscere."

Questo pezzo, in particolare, mi ha colpito tanto, perché si accordano l'uno sul passo dell'altro, imparano come muoversi, si aspettano a vicenda. Sei davvero brava nella descrizione di quello che, sebbene delicato e "ineffabile", è un potente e immenso amore.

Recensore Master
22/10/19, ore 23:32

Ciao! :)
Oddio, stavolta ho toppato alla grande con il ritardo, ma non ho avuto testa, mi spiace :(
Questo capitolo è carinissimo, perchè amo proprio l'accostamento Halloween-fluff.
Ce lo vedo un Warlock che prende in considerazione i consigli di entrambi, ma alla fine sceglie di testa propria. Mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa in più nella serie tv, del loro rapporto tra presunto AntiCristo-tata-giardiniere.
Tra Dracula e San Giorgio io scelgo.. Harry Potter!
Saggia scelta ragazzo mio *imita la voce di Silente*
Ho adorato la parte dove Aziraphale si prende la sua piccola rivincita su quel bulletto e Crowley si lascia andare alla tenerezza per quella ragazzina. ADORO.
E la parte finale? Ovvio che non sono solo amici di bevute, per Dio! Figuriamoci nemici..
Ah, è tutto così perfetto e tu sei bravissima.. TwT
Mi dispiace ancora per il ritardo, ma sono indietro con tantissime recensioni..
Spero di leggere presto il prossimo capitolo!
A presto,
R.

Recensore Veterano
15/10/19, ore 23:05

Altra shot stupenda. Siamo ad ottobre e i preparativi in casa Dowling fervono, ma giustamente il piccolo di casa si trova ad avere il dilemma più grande del mondo..quale costume scegliere? In effetti può sembrare una scelta facile ma mica lo è, soprattutto a quell'età. Warlock che chiede consiglio alla tata prima e a Francis poi è assolutamente da lui, pian piano sta emergendo il carattere di quello che, per Zira e Crowley, dovrebbe essere l'Anticrtisto. Entrambi danno ottimi suggerimenti, Warlock adorabile quando scopre una nuova parola "vampiro". La festa è un qualcosa fantastico, a partire dai costumi dei due, alla fine si sono travesti da loro stessi, e quel -Ironico, non trovi? - Che cosa, caro?[..] mi ha ricordato il loro primo incontro nel giardino. Warlock vestito da Harry Potter è l'ennesima riprova che il bimbo sta pian piano crescendo e che nonostante i consigli alla fine sarà lui a decidere..Io avrei scelto Dracula, cioè il Conte non si batte proprio xD La sfida fra le due entità è stata stupenda, entrambi sanno che hanno dei ruoli da rispettare ma in questo caso, l'angelo diventa un vendicatore e il demone un "angelo custode" e mostrano ancora una volta la loro unicità. Al pub Crowley mi ha fatto sciogliere con la sua affermazione su Mel. Entrambi grazie a questa "missione" riescono a vedere e scoprire dei lati che neppure in 6000anni di conoscenza sapevano di avere.

Che dirti se non farti gli ennesimi complimenti, perché come sempre riesci a creare un qualcosa di stupendo.

Al prossimo capitolo

Recensore Veterano
15/10/19, ore 21:11

Non dovrei davvero farlo oggi, ma sono qui a recensire. Sono un'irresponsabile.
Questa OS è bellissima! Unisce la commedia al fluff in maniera eccellente e regala al lettore un quadro di vita quotidiana (o forse dovrei dire halloweeniana) davvero delizioso. Non vedevo l'ora di leggerla e devo dire che il risultato ha superato ogni aspettativa - che non era per niente bassa!
Vediamo un Warlock cresciuto, che ha sei anni e che per la prima volta ha l'occasione di partecipare ad una festa di Halloween in grande stile. Lo capisco: una festa come quella in casa Dowling è bellissima, davvero. Vorrei partecipare anche io a una festa così e vorrei avere Tata Ashtoreth! T.T
Oddio, hai nominato Scooby Doo! Io adoravo Scooby Doo, lo vedevo sempre. Non so se lo facciano ancora, onestamente, ma mi hai regalato un momento nostalgia che mi ha fatto sentire un po' vecchia, ma che ho apprezzato tantissimo! Le storie di Tata Ashtoreth che diventano come una puntata di Scooby Doo sono bellissime!!! (Voglio Tata Ashtoreth)
E arriva la fatidica domanda. Mi è piaciuto tantissimo come hai caratterizzato questo Warlock nei suoi sei anni. Non so se debba considerare collegate le tue storie con il Trio, ma mi piace moltissimo questa versione che inizia a diventare più impaziente con la tata (comincia a pensare di essere grande per una tata, rotea gli occhi quando Crowley non coglie subito la festa di Halloween... E lo capisco pure, eh! Crowley, riprenditi, è il tuo mese!), più furbo (più tardi con Aziraphale farà il bravo bambino educato solo per non sentire rimproveri, addirittura dirà una bugia pur di sottrarsi a un lavoro faticoso come ripulire il giardino dalle foglie cadute). Sta cominciando a sviluppare la sua personalità e i suoi meccanismi di attacco e difesa nei confronti degli adulti che lo circondano. Veramente carino!
Crowley che si sente dire che le streghe sono costumi da femmina è geniale! Lui, un demone asessuato che si mostra principalmente come uomo, ma che ogni tanto decide di presentarsi come donna, che si sente dire che un costume è da femmina è assurdo! Ti giuro, la situazione mi ha fatto tanto ridere. Ma ancora di più mi ha fatto ridere Dracula che inizia con "C'era una volta". In ogni caso, costume classico e sempre di moda! Io in Warlock non avrei avuto alcun dubbio: come si fa ad avere dubbi quando puoi essere Dracula?!
Ovviamente, alla risposta di Crowley deve seguire quella di Aziraphale in nome della parità della partita, e anche qui hai tirato fuori una chicca che mi ha fatto saltare sulla sedia. San Giorgio e il drago! Io adoro tutto, sappilo! Mi ha stupita l'idea di questo costume così positivo (è vero che ammazza il drago, ma era una minaccia... Di norma non sarei dalla parte del cavaliere in questo caso, ma qui capisco perfettamente il discorso di Aziraphale) per Halloween, però se è contento Warlock... Diamine, Dracula!!! Non c'è partita!
"- Ah, Tata Ashtoreth ti ha detto così, eh? -" Oddio, la telepatia con la mia di Halloween sul Trio! Per noi questi due idioti sono sempre stupiti quando scoprono che l'uno o l'altro ha detto o fatto qualcosa. Mi fa piacere che condividiamo anche questo!
"A volte ho l'impressione che gli stiamo confondendo un po' le idee." No, tranquillo, Aziraphale. Tutto a posto. Warlock è il ragazzino più moralmente integro della sua generazione. Tutto nella norma, fidatevi, come no! o.O Il bello è che Crowley gioca pure sul fatto che probabilmente andrà in terapia da grande per colpa loro. Rovinare la vita a un bambino innocente: fatto! Per il bene superiore (per citare Harry Potter un po' di più)!
Quando ho visto che alla festa sarebbero stati insieme ho cominciato a presagire l'arrivo di qualche scena tenerina, di quelle che poi mi si imprimono nella memoria e non se ne vanno. Non mi hai delusa neanche qui! Prima di andare avanti mi sono chiesta come si sarebbero vestiti loro e improvvisamente nella mia testa si è formata una serie di alternative e nessuna riusciva a soddisfarmi. Non li vedo mascherati, soprattutto Aziraphale: è troppo legato ai suoi standard estetici per potersi esporre e mettersi eventualmente in ridicolo, cosa che in una festa mascherata non è un male, ma per l'angelo probabilmente lo sarebbe. Un conto è il travestimento da giardiniere per il bene superiore, ma vestirsi da zucca o da fantasma non credo sia un comportamento da lui, non in pubblico almeno, in mezzo a bambini pronti a prendersi gioco di lui. Premesso questo, tu puoi ben capire quanto sia stata felice di vederlo quasi al naturale, con le ali piccoline dietro la schiena e un costume che nel complesso mi dà l'idea di Aziraphale al tempo di Caligola. Stessa cosa per Crowley: lo vedo più trasformista di Aziraphale, ma l'idea di non stravolgere nemmeno lui è stata da me molto apprezzata. Senza questi accorgimenti non avresti potuto fare la battuta sull'essere sé stessi, che poi sarà filo conduttore della seconda parte, perciò mi permetto di immaginare che anche tu abbia fatto i miei stessi ragionamenti! A te ovviamente smentire o meno! :P
Warlock si è vestito da Harry Potter! E anche oggi si manipola il bambino domani! No, scherzo, mi è piaciuto il discorso di Crowley sul fatto che Warlock stia crescendo e che quindi faccia le sue scelte anche autonomamente e l'importante è che non ne faccia di malvagie. Anche il battibecco su Grifondoro e Serpeverde per me è stato un toccasana. 'Sti Grifondoro maledetti che ogni volta catalizzano tutta l'attenzione su di loro! Aziraphale che è tutto tronfio merita la risposta piccata di Crowley e altro.
E da qui comincia la parte più introspettiva e incentrata sui protagonisti. Il fatto che Aziraphale approfitti di una festa in maschera per esternare un pensiero così profondo e azzardato per la sua impostazione mentale è perfetto. In mezzo alle maschere l'angelo può esporsi, può gettare la sua e parlare più apertamente, forse sull'onda della falsità generale che aleggia nella stanza per forza di cose perché può ridimensionare, in qualche modo, gli effetti di un'opinione come quella. In più contribuisce a questo il fatto stesso che Aziraphale unisca subito al suo discorso l'esempio di Crowley che si è preoccupato per la bambina sulla sedia a rotelle. È stato furbo, l'angioletto, perché così il demone ha dovuto giocare sul sarcasmo, su una sorta di piccola tentazione che dà il via alla scommessa che salva entrambi da sottintesi molto più impegnativi riguardanti i loro ruoli. Perché qui non stiamo parlando solo di Aziraphale che ha paura di contravvenire alle regole del Paradiso, ma anche di Crowley che non può mostrarsi buono perché è un demone: anche lui si scherma e si nasconde, nonostante la libertà datagli dalla Caduta. Il terreno è scivoloso ed entrambi devono evitarlo.
La bambina mi ha fatto tanta tenerezza, ma non in questo frangente: la vera dolcezza arriva dopo e non è per causa della ragazzina in sé. È Crowley che scatena il sentimento, che vorrebbe fare qualcosa ma non può e che alla fine rivaluta la condizione della piccola Melody come un possibile punto di forza. La sua dichiarazione mi ha fatto spuntare le lacrime, renditi conto. La reazione di Aziraphale è stata più che comprensibile. Lo stupore e la consapevolezza di star conoscendo sempre più a fondo il suo migliore amico sono stati la ciliegina sulla torta per concludere la shot, davvero!
Sono saltata alla chiusura della tua storia per lasciare una considerazione finale che proprio merita attenzione: Aziraphale è un criminale! Come gli è venuto in mente di animare le caramelle?! Io sarei morta, te l'ho già detto, ma soprattutto sarei volata in terapia per capire il motivo di un'illusione come quella. Non si regola. È come se freudianamente avesse liberato l'Es, le passioni e fosse esploso. Allontanatelo da Warlock, per favore! Quel bambino non è al sicuro con Aziraphale! Quel Mostro di Frankenstein non solo non farà più il bullo, ma passerà la vita ad aver paura delle caramelle. O.O
Concludo ribadendo che questa storia è davvero bella. Mi è piaciuta tantissimo in tutti i suoi aspetti, dallo stile ai personaggi, che ho trovato sempre IC sia nel contesto di casa Dowling che in quello al pub. È stata una shot divertente, piacevole e assolutamente ben congegnata! Un gioiellino in questa raccolta, sul serio, che è sempre garanzia di qualità! <3
Un bacione carissima, e alla prossima!

Tam

Recensore Junior
15/10/19, ore 17:20

Bellissimo capitolo!
Sia per come parte, molto tranquillamente con il piccolo Watlock indeciso su che costume mettere, che per gli ultimi due paragrafi... Di una dolcezza infinita.
Crowley ha sempre avuto un debole per i bambini, e non mi ha sorpresa il fatto che contenesse in lui così tanta voglia di consolare quella povera bambina. Quando gli si è avvicinato e lei ha fatto il mega sorriso mi sono completamente sciolta in un brodo di giuggiolo. Semplice e disarmante.
Menzione d'onore anche al nostro Aziraphale che "punisce i cattivi" a modo proprio... Dopotutto è anche compito di un angelo quello di mettere in riga i bulletti AHAHAHAH

Stupenda la scena finale con loro due al pub che si raccontano com'è andata la festa. Crowley che si apre in modo così genuino è stato spiazzante, pure Aziraphale ci è rimasto... Entrambi si stanno rendendo conto che sono più che conoscenti, che un angelo e un demone che hanno stretto un patto. Stanno diventando veri e propri amici... E forse qualcosina di più.

Complimenti anche per questo capitolo, quindi!
Alla prossima. :)

Mirea.

Recensore Master
13/10/19, ore 00:21

Ciao! :)
Finalmente sono riuscita a recensire, che fatica!
Dall'angst siamo passati al sentimentale, che è già un passo in più, dai XD
Certo, la Caduta di Crowley non deve essere stata proprio una passeggiata, anzi.. è stato un trauma che non è riuscito a superare e di cui non ne ha mai parlato con nessuno.. chissà cosa si è tenuto dentro e con che angoscia.
Aziraphale è adorabile, in quel suo modo di amarlo. Il cioccolato aiuta sempre, come diceva il professor Lupin (siamo in vena di Harry Potter) e per rimanere in tema, i "Dissecatori" mi ha fatto morire dal ridere XD
L'angelo ha detto con superficialità ed ingenuità quel "se cadevo almeno eravamo insieme", perchè non avrebbe mai potuto capire il dolore che stava dietro a quella dannazione.
Questo capitolo mi è piaciuto molto, così profondo ed intenso. Fa capire come avere accanto una persona che ti ama fa alleggerire il fardello di un trauma (o della vita stessa); davvero complimenti.
E niente, "D'ora in poi ci sarò io. Ci sarò sempre per te." mi ha riempito il cuore, non so bene il perchè.
Al prossimo capitolo!
R.

Recensore Master
08/10/19, ore 11:13

Allora, li ho letti tutti. Fino ad oggi non mi ero ancora avventurata nei tuoi racconti... non so perchè. Ho una insana passione per le storie di Crowley e Aziraphale (nonchè un amore disperatissimo e stupidissimo per David Tennant, ma quello è un mio problema), e sogno di vedere una nuova stagione con loro due, coppia sposata, che parlano a letto del loro passato, rievocando storie come quelle che scrivi tu. Mi sono piaciuti tutti moltissimo, e questa è una recensione generale su tutto quello che hai scritto, non solo sull'ultimo. Sei stata bravissima a cogliere il loro modo di fare, sono proprio perfetti. Di tutte le fanfiction che ho letto, le tue sono quelle che li rispecchiano meglio. Li immagino in ognuna delle situazioni che hai descritto, e ti sono grata per averlo fatto!
Continua così!

Recensore Veterano
07/10/19, ore 23:24

Eccomi!!!
Come ti ho detto in chat, questa OS è bellissima. Da amante dell'angst quale sono, davvero non potevi darmi perla migliore. Ero preparata, ma non abbastanza. Appena ho cominciato a leggere ho capito che avrei pianto in qualche momento della storia: ho avuto la giusta intuizione.
Voglio partire dalla tua nota per rassicurarti subito su un punto ancora più cruciale dell'IC in questa One shot, cioè la rappresentazione dei personaggi. Ti dirò che mi sono posta il tuo stesso problema solo alla fine della storia, quando ho letto la tua precisazione. La sequenza per me è andata avanti in modo così fluido che non mi sono soffermata a fare tante disquisizioni teologiche sulla messa in scena della Caduta, e questo di per sé ti fa onore: se l'avessi trovata fuori luogo avrei storto il naso subito, invece no, non ho provato niente di tutto ciò, nessun disagio né il tanto temuto allarme OOC. Con la nota ho riflettuto un po' ma sono giunta alla conclusione che tu sia del tutto salva! :') Dio nella Bibbia viene spesso descritto con parole che si riferiscono ad azioni esclusivamente umane, imperfette, finite, addirittura temporali, mentre secondo la tradizione non dovrebbe essere così. Il nostro linguaggio è limitato e i padri della Chiesa, i commentatori e gli esperti concordano sulla liceità dell'uso delle metafore. Mi sono venuti in mente nomi e Concili indetti appositamente per risolvere questi problemi, perciò per me vai tranquillissima così! Dopo aver scomodato indebitamente duemila anni di storia del cristianesimo, comunque, abbiamo un'altra giustificazione del tutto interna alla storia che ti sei sempre preoccupata di esplicitare in nota nel caso in cui non fosse evidente - e hai fatto benissimo: quello è un sogno di Crowley, anche se all'inizio il lettore non ne ha idea. Nel momento in cui viene rivelato questo particolare non indifferente, tutto viene messo in una luce diversa: quella diventa la rappresentazione di una rappresentazione, c'è un secondo livello che non possiamo ignorare e che ci permette di fare tutte le licenze di cui abbiamo bisogno. Anche perché, detto apertamente, avresti avuto un problema ancora più grosso cercando di maneggiare la vera natura angelica, perché - ed è quasi stupido sottolinearlo - è ineffabile, non saresti proprio riuscita a mettere per iscritto niente per mancanza di riferimenti e termini di paragone. Quindi ottimo lavoro per la scelta più che oculata che hai operato! <3
Veniamo alla storia in sé. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui hai presentato i Ribelli sconfitti. La descrizione che hai fornito mi ha ricordato il momento in cui i Cavalieri di Rohan fedeli a Eomer accerchiano Aragorn, Legolas e Gimli che sono alla ricerca degli Hobbit. Ho ritrovato qui lo stesso comportamento intimidatorio, ma con una punta di angoscia in più. Eomer è giustificato a temere un assalo da parte di chiunque, mentre i Ribelli, pur avendo tentato un colpo di stato, stanno per subire una punizione terribile con il benestare del Paradiso. Questo è un po' terrificante: è una dimostrazione di forza. Gli angeli stanno godendo della loro vittoria, non ci sono né humanitas né pietas in quel comportamento e questo fa malissimo, contribuisce a farci empatizzare con Crowley che si ritrova in una situazione che non ha voluto.
Mi piace questa tua versione di Lucifero spezzato e terrorizzato di fronte a Dio. In tutta onestà non l'avevo mai pensato così: io lo vedo come il Ribelle per antonomasia, il testardo che è talmente devoto alla sua causa - giusta o sbagliata che sia - da andare a morire a testa alta, sprezzante e con la faccia di bronzo di non chiedere perdono. Ma questa non vuole assolutamente essere una nota di demerito a te, figurati! Penso quello che ho detto: mi piace molto questa versione. Lo vedo umano, quasi un potenziale voltagabbana: il tuo Lucifero, per come l'ho recepito, sarebbe pronto ad accettare di patteggiare se solo Dio glielo concedesse. Per di più, quello è il Lucifero di Crowley. Potrebbe addirittura essere una proiezione di sé stesso, perché è il nostro demone ad essere provato ed è lui che sta sognando. In ogni caso, mi piace! <3
Ho adorato l'introspezione di Crowley. Sei stata bravissima a concentrare in poche righe, in poche domande retoriche tutto il suo incredulo stupore di fronte alla follia che ha compiuto insieme agli altri. In questa shot a fare da padrona è la descrizione estetica che trasmette tutte le emozioni del protagonista.
Il momento in cui la voce incorporea di Dio schiaccia a terra Lucifero mi ha fatto venire i brividi. Io adoro queste cose, Stria, davvero, ma proprio da un punto di vista totalmente laico. Non sapevo se essere preoccupata per Lucifero o se ammirare la potenza distruttrice di Dio! Mamma mia, bellissimo.
Quando Crowley vede Aziraphale ho sperimentato uno smarrimento: l'angelo del nostro cuoricino è lì e lo guarda Cadere? Ma soprattutto, come ha fatto poi Crowley ad andargli a parlare sul muro di cinta dell'Eden senza ucciderlo?! Però è passato subito: Aziraphale è preoccupato, si vede, mostra quella maledetta pietas di prima. Quando avevo letto fino a qui, Crowley mi ha fatto tanta tenerezza perché sta cercando di ingraziarsi l'unico angelo che sembra non essere d'accordo con quello che sta accadendo. Ma quando ho inquadrato il tutto nel sogno mi sono scese le lacrime. Che abbia veramente visto o no Aziraphale quando è Caduto non è importante: quello che conta è che l'abbia visto nel sogno. Crowley nel presente considera Aziraphale la sua unica àncora di salvezza, l'unica cosa che lo tenga in vita, ma soprattutto, nonostante le titubanze, crede nel profondo che l'angelo sia dalla loro parte, gli concede la dignità del libero arbitrio, di una morale ben diversa da quella degli altri angeli e lo eleva a un grado superiore, anche se non può salvarlo concretamente. Ovviamente stiamo parlando di un incubo, Aziraphale non può fare nulla, ma credo che questa sia semplicemente una cosa oggettiva, come poi diranno gli stessi personaggi poco dopo il risveglio. Il mio cuoricino non regge tutti questi feels, Stria.
La Caduta in sé mi è piaciuta molto. Disperata, con i toni cupi e terribili di una punizione terrificante. Ottimo lavoro, davvero. Vivida al punto giusto, la degna conclusione di un incubo con i fiocchi. Grazie!
Al risveglio non sapevo onestamente se gioire o no per quello che sarebbe arrivato. Per un attimo ho pensato alla telapatia, ma no. Non dico altro! Carinissimo Aziraphale che cerca di trasmettere al demone sicurezza con quei piccoli tocchi sul suo corpo. Lo shock di Crowley è evidente, lo hai descritto benissimo e questi piccolo gesti di Aziraphale sono un toccasana per lui, anche se non vuole ammetterlo, anche se arriva a dubitarne nel momento in cui si rende conto di essere troppo vulnerabile. Ma Aziraphale non demorde, anche se con garbo. Se Crowley non avesse parlato, probabilmente avrebbe comunque preparato la cioccolata calda e avrebbe cercato di farlo ridere. Quando il demone ha cominciato a parlare e a descrivere la Caduta ho iniziato a preoccuparmi per la reazione di Aziraphale. Non sapevo esattamente cosa aspettarmi, ma prevedevo in qualche modo che ci sarebbe stato una sorta di scontro.
Ti ho detto anche questo in chat: hai confermato pienamente la mia idea della Caduta per Crowley. Lui è così sconvolto da quello che è accaduto, è così terrorizzato e impaurito, disperato che non può tollerare che Aziraphale Cada a sua volta. Ma è logico: fino alla fine lo vediamo che ripensa in maniera drammatica a quello che è successo, perciò non vedo la possibilità dell'esistenza di altre versioni diverse da questa. La reazione che ha quando Aziraphale sbotta e dice, senza pensare, che si sarebbero presi cura l'uno dell'altro da Caduti è stata veramente forte e appassionata. Mi piace che tu abbia portato alla luce questo momento perché a mio avviso è importantissimo: fa veramente capire quanto Crowley tenga ad Aziraphale e quanto desideri solo il meglio per lui.
Ma quanto è dolce Aziraphale che cerca di risollevargli il morale così, nominando Harry Potter?! Amori loro! Ed era questo il caso di telepatiaaaa! I Dissennatori! Mi è piaciuta un sacco la falsa citazione di Vernon (sempre i migliori personaggi per Aziraphale, comunque) che non riesce a dire Dissennatori, ma qui ovviamente è chiarissimo l'intento di Aziraphale: è impossibile che non ricordi le parole lette in un libro, perciò lo sta facendo appositamente per far divertire Crowley. Cariiino! <3
E quant'è carina la carezzina sulla guancia! Dopo la bomba di angst hai lanciato questi fuochi d'artificio di fluff che mi hanno conquistata. Questa è un'altra di quelle immagini di questa raccolta che mi rimarranno impresse nella memoria. Grazie! <3
Due parole generali sull'IC. Ho trovato entrambi i personaggi perfetti dalla prima all'ultima parola. Davvero un ottimo lavoro di caratterizzazione in una serie di frangenti particolarmente delicati che avrebbero potuto facilmente far vacillare l'aderenza all'originale. Hai abilmente evitato tutti i pericoli e hai portato a casa un'altra shot superba. Davvero, complimenti vivissimi!
Un bacione, cara, e alla prossima! <3

Tam

Recensore Veterano
07/10/19, ore 21:47

Altro giro altra perla..Come sempre riesci a creare un qualcosa di perfetto, un mix di tristezza e dolcezza unica..Il demone che dorme ma ha l'incubo per eccellenza; con questa rappresentazione della Caduta mi hai emozionata. Hai dato una panoramica di quello che potrebbe essere successo. Crowley che si domanda cosa ci faccia lì, cosa abbia fatto per meritare tutto ciò, lui ha solo fatto domande. Attraverso i suoi occhi vediamo come lo stesso Lucifero sia impotente e sconfitto, come le parole di Dio arrivino come stilettate ai "traditori". Quegli stessi occhi che attraverso quella luce in un ultimo disperato tentativo di salvezza trovano quelli di un angelo biondo, che a differenza dei suoi fratelli erano occhi buoni, purtroppo però tutti gli sforzi di Crowley sono vani, quindi troviamo i 10milioni di angeli che cadono, urlano e chiedono pietà. Ormai il martello ha colpito. Ho apprezzato il fatto che non hai dato un nome al Crowley angelico, ma "solo" quegli occhi verdi.
Zira che è lì accanto al suo demone e lo conforta <3 Quella mano prima sulla spalla poi sul ginocchio è stata una mossa azzecatissima. Inutile dire che sia i pensieri del demone sia il dialogo con Zira li hai resi splendidamente. Zira da una scelta a Crowley, parlargli o meno del suo incubo, questa volta il demone decide che forse può liberarsi un po' di quel faredello e dividerlo con il suo angelo. A Zira è ovvio che gli dispiaccia di non aver potuto fare qualcosa ai tempi che furono. Crowley però ha ragione, se avesse fatto qualcosa sarebbe probabilmente caduto. La frase :"Forse sarebbe stato meglio così. Saremmo stati insieme. Ci saremmo presi cura l'uno dell'altro potrebbe sembrare dolce e romantica ma non lo è, non per Crowley che come giustamente gli fa notare, Zira non potrà mai capire cosa significhi, ma soprattutto non vuole che il suo angelo possa anche solo pensare di cadere. Sappiamo che per Crowley il bene dell'angelo viene prima di tutto e tutti, quindi questa sua reazione è più che comprensibile. Zira capisce che nonostante non possa cambiare il passato, ora può fare di tutto per far star meglio il suo demone. Quindi cosa c'è di meglio di una buona cioccolata..niente.
Complimenti per come sei riuscita a stemperare la parte angst chiudendo con una buona dose di dolcezza.
Mi sono sentita come Zira con i nomi dei dissenatori, solo che lui faceva finta..io no xD (di HP conosco poco).

Ormai il disco è sempre più rotto, ma i complimenti sono sempre integri e sinceri.

Al prossimo capitolo

Recensore Veterano
25/09/19, ore 22:24
Cap. 22:

Eccomi qua a recensire questa bellissima OS!
Mi avevi promesso angst introspettivo e me ne hai regalato tantissimo. Grazie! <3 Tra l'altro mi sono accorta solo leggendo la data di quanto sia stata stupida a non nominarti questo fatidico scontro quando mi hai rivelato la canzone. La mia ingenuità veramente a volte non ha prezzo! Ma vediamola positivamente: mi hai offerto uno spoiler che non si è rivelato affatto tale! Bene così.
Come ti ho anticipato, ho trovato perfetta l'analisi psicologica che hai fornito di entrambi i personaggi. Sono stata felicissima di poter leggere l'approfondimento su tutti e due separatamente: il momento del 1862 è tragico sia per l'uno che per l'altro per motivi diversi e allo stesso tempo molto simili e proprio per questo credo che meriti il giusto spazio che gli hai dedicato.
Cominciamo da Crowley, IC dalla prima all'utlima parola. Anzi, cominciamo dalle anatre: ho apprezzato le righe che hai dedicato a queste creaturine perché hanno dato al lettore un ultimo sguardo sulla realtà circostante prima dell'immersione nei pensieri del demone. Le anatre notano il foglietto, ma lo schivano e basta, tornando a fare quello che fanno sempre, cioè (tentare di conquistare il mondo) mangiare pane. Anche le dame e i gentiluomini continuano nelle loro attività quotidiane: tutto rimane immutato, impassibile di fronte al litigio di Crowley e Aziraphale, perché il vero cambiamento è dentro di loro, non fuori. Infatti, poco dopo parli del mondo circostante come di chiacchiericcio, qualcosa di essenzialmente indistinto perché al demone non importa nulla della gente: c'è solo il peso di aver visto Aziraphale rifiutargli un favore innocente.
"Non era uno stupido, Crowley": guarda, opinabile, soprattutto con il piano del secolo di far ubriacare Aziraphale per ottenere il consenso sull'acqua santa. Un genio, veramente! Un campione di oratoria, soprattutto per la scelta dell'ordine argomentativo con cui perorare la sua causa: ma perché, dico io, non è partito dal convincimento?! Ma purtroppo questo è IC - oh, è tornato il "purtroppo è IC", come se fosse un insulto! Non te lo dicevo da un po', mi pare, perché si sono susseguite shot in cui Crowley non ha fatto grandi stupidaggini nell'ambito della comunicazione. Però ti pare che non ritornino questi bei vecchi tempi? Eh. Il demone proprio non riesce a mettersi completamente nei panni dell'angelo un po' perché è così di carattere, un po' perché probabilmente vorrebbe vedere una spinta dall'altra parte, un tentativo di capirlo meglio, cosa che qui non avviene: Aziraphale pone un muro tra sé e Crowley, gli nega il diritto di replica e fa prevalere il suo rifiuto come se fosse giusto così, come se il suo diritto valesse di più (il che è eticamente scorretto). Certo, Crowley avrebbe potuto iniziare meglio la sua arringa, ma figurati: precauzione e assicurazione sono termini sufficientemente esaustivi, mi pare ovvio.
E giungiamo qui alle cattiverie gratuite che mi hanno fatto stringere il cuore. Ma ti anticipo già che quelle di Aziraphale mi hanno fatto di peggio. Crowley che accusa Aziraphale di essere un egoista è IC (l'accusa viene mossa anche nella serie, nella scena del litigio della 1x03 in cui Crowley lo accusa di non volersi sporcare la coscienza nemmeno per tutta la Terra), ma anche molto infame: come gli è venuto in mente? Aziraphale è dal 1020 che gli sta dietro, che ha voltato le spalle (sempre nei limiti) al Paradiso e lui si permette di dire una cosa del genere? Ma soprattutto ho veramente provato l'impulso di urlare contro lo schermo in questo punto: "Evidentemente non gli importava un fico secco del fatto che Crowley rischiasse grosso a causa del loro legame.". Che dolore, Stria, veder annullata dalla rabbia la scena al Globe in cui Aziraphale non vuole più portare avanti l'Accordo perché all'Inferno distruggerebbero Crowley se lo scoprissero. Che pena, veramente. E poi sempre peggio, fino al tentativo di rinnegare l'affetto che li lega da entrambe le parti: non è un sentimento a senso unico e Crowley, quello lucido che non si fa prendere dal rancore, lo sa.
Ma Aziraphale ha finito di distruggermi. Ti sei impegnata davvero tanto con l'angst, grazie. Mi è piaciuto molto il focus sull'attività muscolare come uno sfogo della rabbia. Aziraphale che fa sport è fuori luogo in qualunque epoca, perciò apprezzo molto che tu abbia voluto caratterizzarlo nella furia con qualcosa di estraneo al personaggio: è l'equivalente fisico del rancore, perché da angelo Aziraphale non dovrebbe essere così istintivo, ma l'umanità lo ha cambiato, ha plasmato un po' la sua natura eterea e ormai il biondo è integrato al punto tale da abbracciare queste reazioni di cui non ha costituzionalmente bisogno.
Un'altra cosa che ho veramente apprezzato è stato il tentativo di Aziraphale di spostare l'attenzione dal vero motivo per cui è arrabbiato (la possibilità di perdere Crowley) sulle conseguenze che subirebbe in Paradiso. Come ho detto prima, ad Aziraphale importa più delle ritorsioni sul demone, perché dalla sua ha una fazione che del perdono, dell'amore e della grazia ha fatto una dottrina. Questo spostamento è assolutamente realistico, così come lo è la speculare accusa di egoismo: Crowley gli salva l'angelico deretano una volta sì e l'altra pure, ma certo, diciamo che è un egoista!
I pensieri sul 1793 mi hanno veramente fatto del male. Aziraphale che comincia a pensare che Crowley abbia trovato divertente salvarlo per contrarre un debito con lui è stato terribile, ma soprattutto mi ha devastata l'ipotesi che il demone abbia avviato il Regime del Terrore. Questo veramente butta giù millenni di evoluzione del loro rapporto, ma che *rullo di tamburi* purtroppo è IC: letteralmente fino a tre giorni prima dell'Apocalisse Aziraphale ha la faccia tosta di dire a Crowley che è un demone e che mentire è il suo mestiere.
E finalmente arriviamo al sospetto del suicidio. Povero angioletto! Mi ha fatto una tenerezza infinita. Gli perdono tutti gli svarioni di prima, davvero. Piccolo angioletto mio che piange sul finale. T.T
Lo stile è sempre eccellente come al solito: si adatta perfettamente a ciò che racconti e segue il ritmo della narrazione in maniera evocativa e sensata, senza eccessi e con un grandissimo equilibrio nelle immagini che hai proposto. L'introspezione è stata ottima, veramente: sapevo già che non mi avresti delusa! <3
Che dire se non complimenti vivissimi per questa ennesima perla? Bravissima, Stria!
Alla prossima! :*

Tam