Eccomiiii!
Appena ho visto il titolo del capitolo ho capito che mi avresti regalato uno sguardo in più su quella favolosa scena del 1793. E ovviamente sono stata colta dal solito mini-infarto da paranormalità che abbiamo capito essere all'ordine del giorno per noi. Chi ha pensato a questa scena ieri sera tardi? Io. Chi ha pensato: "Sarebbe proprio interessante osservare meglio quel momento dal punto di vista di Aziraphale che manda a morire un uomo al posto suo e non batte ciglio di fronte alle battutine di Crowley"? Io. Chi pubblica questa mattina un capitolo esattamente - e ci tengo a ribardirlo: esattamente - su questo argomento? Tu. A posto!
Te l'ho già detto, ma lo ripeto: non c'è alcuna traccia di OOC. Davvero, i personaggi sono perfetti in tutte le loro sfaccettature, nei gesti, nelle parole che dicono, nelle azioni che compiono e nei pensieri che formulano. Sono l'angelo e il demone che abbiamo imparato ad apprezzare dal libro e dalla serie TV e ti giuro che non cambierei nemmeno una virgola della shot per renderli più somiglianti perché non ce n'è alcun bisogno. Me lo hai confermato in chat, ma leggendo avevo capito il tuo principale problema, cioè il tocco tra i due, ma l'ho notato esclusivamente perché so che tipo di paranoie ci facciamo noi: non è OOC, assolutamente, ma te lo dirò più avanti per cercare di fare un discorso coeso e coerente.
Dico una cosa stupida prima di tornare seria: ma quanto sarebbe stato bello sentire Tennant parlare in francese? Quanto sarebbe stato bello sentire Iansante doppiarlo in francese? Mai 'na gioia, veramente.
Serietà: via! Mi ha fatto ridere moltissimo la scena iniziale in cui i due, nonostante il regime del Terrore, se ne vanno a spasso per Parigi a cercare un ristorante aperto e di qualità. Mi ha ricordato una delle scene a mio parere più esilaranti di tutto "I tre moschettieri", ossia quando i quattro amici per una scommessa folle decidono di pranzare al bastione Saint-Gervais con i nemici che vogliono giustamente cacciarli da lì. Già nella serie avevo avuto questo flash improvviso, ma qui la sensazione è stata portata alle stelle.
La chiacchierata su Maria Antonietta è molto carina e soprattutto molto aperta: stavolta è difficile dare ragione all'uno o all'altro perché, sotto punti di vista diversi, hanno entrambi ragione. Stiamo parlando dell'ambiguità di personaggi storici che si trovano, volenti o nolenti, in situazioni divisive e trovare il giusto nell'una o nell'altra critica è davvero complesso. Trovo molto sensato che a difenderla sia Aziraphale: lui ha degli standard elevati, si è presentato in Francia vestito da nobile (ma porca miseria, che mi combina l'angioletto mio) ed è un buono, quindi è di sicuro più propenso a giudicare con più tenerezza la classe nobiliare per le sue malefatte più o meno palesi. Crowley, dal canto suo, la vede come una privilegiata che si permette di fregarsene del popolo affamato e insoddisfatto, sfottendolo pure dal balcone. Forse sovrainterpreto, ma credo che sia perfettamente in linea con il suo statuto di angelo caduto: ha perso tutti i suoi privilegi e adesso viene accomunato alla feccia più feccia di tutto l'universo, i diavoli dell'Inferno, quindi credo che sia perfetto per lui empatizzare con il popolo stremato dalle politiche della Francia dettate da una classe dirigente che non fa nulla per comprendere meglio le esigenze della popolazione.
I pensieri dell'angelo mi hanno fatto sorridere più o meno per tutto il capitolo: completamente in linea con la serie e per questo veramente assurdi e fuori luogo a volte! La gente viene decapitata, ooooh! State mangiando crepes mentre la gente viene decapitata!!! Lui che fa? Pensa al sapore squisito del dolce. Ma sì, guarda, tranquillo, tutto a posto. IC al 100%, anche perché la sua doccia fredda arriva dopo e dalle frasi che hai scritto ci fai magistralmente capire una cosa: Aziraphale sta cercando di non pensare. Lo dico perché quando Crowley comincia a tirar fuori l'argomento "Jean-Claude" l'angelo si irrigidisce e sospetta dove voglia andare a parare il demone. Vorrebbe evitarlo, ma con Crowley non ce la fa. E' una nota angst questa, un assaggio dei pensieri più terribili di Aziraphale, ma che non intacca il tono lieve del capitolo perché sei stata bravissima ad alternare la scaltrezza del demone con i tentativi impacciati dell'angelo di giustificarsi e questo mantiene la comicità generale della OS senza creare dei veri e propri blocchi narrativi individuabili attraverso il genere.
La mia faccia di fronte alla giustificazione di Aziraphale era sconvolta. Ho avuto per un attimo l'immagine di Grozio, Hobbes, Locke, Rousseau, e Beccaria tutti insieme a bussarmi sulla spalla con tutto il loro peggior disappunto. Crowley orgoglioso della risposta mi ha fatto morire dalle risate! Ma orgoglioso cosa?! OH! CHE STATE A DI'?! LA GENTE MUORE! Però assolutamente IC con quello che abbiamo visto nella serie. Crowley dice che se l'è cercata con quei vestiti e Aziraphale sorride. Cioè, sorride!!! Neanche al peggior nemico, ragazzi, veramente! Ho ritrovato qui lo stesso sconvolgimento che mi ha dato l'episodio, quindi ottimo, davvero bravissima! E purtroppo ho riso pure qua. Non c'è niente da ridere, invece! (Ero partita bene, ma è sempre più sconclusionata questa recensione! Ho pure riflettuto per fare questo. Va be'.)
Crowley che tira fuori il suo lato più provocante e fa vedere chiare e tonde le motivazioni dell'angelo è stato veramente uno spasso. Quel "senza fretta" mi ha fatto dire "E' proprio lui": si gode la vendetta, insinua la verità nella mente dell'angelo con calma, facendogliela assaporare piano piano, per essere sicuro che arrivi al punto. Posso dire che questo mi solleva per una cosa che sto facendo e di cui tu sai solo le disavventure? XD
Qui si sente di più l'angst, ma l'hai bilanciato benissimo tra due sequenze divertenti e, come ho già detto, non l'ho sentito per niente stonare. Aziraphale è di fronte alla verità, non può più ignorarla e adesso il cibo non ha più la stessa attrattiva di prima. E meno male, dico io e dicono pure i giusnaturalisti (il periodo storico è pure quello, tu capisci che non posso non fare questi collegamenti)! Crowley che sente solo una fitta di disagio mi ha fatto di nuovo ridere: ha contribuito a distruggere un uomo, ma continua a vedere solo Aziraphale e le sue lacrime. Caruccio. <3
Veniamo alla parte non-OOC-ma-che-credevi-che-lo-fosse: sai cosa l'avrebbe resa tale? Crowley che da seduto si sporge sul tavolo e solleva il mento di Aziraphale. Questo sarebbe stato un errore a questo punto della loro evoluzione: l'introspezione del demone ci fa capire quanto sia sempre più consapevole di provare un grosso interesse per l'angelo, di volergli bene e di volerlo preservare dal male, ma qui ancora non siamo ad un livello di intimità incredibile e allungarsi sul tavolo sarebbe stato fuori luogo per loro due. Invece tu lo hai fatto alzare e gli hai dato una posizione di dominio. In senso bonario, ovviamente, ma gli hai quasi fatto "ordinare" all'angelo di ricacciare indietro le lacrime perché non è lui che deve giudicare la gente e le azioni: spetta a Dio ed è inutile cercare di vedere il Suo giudizio, perché tanto è ineffabile. Se si fosse allungato sul tavolo avrebbe creato una situazione di estrema parità, uno scambio tra eguali e le sue parole sarebbero suonate come un consiglio. Non che così non siano pari, intendiamoci, ma quella specie di comando non avrebbe avuto lo stesso effetto se Aziraphale non si fosse sentito "più piccolo" rispetto a lui, la rassicurazione non sarebbe andata a segno nello stesso modo. Azi qui è come se non avesse scelta: caspita, Crowley si imponendo su di lui per aiutarlo, è dura per l'angelo non subirne per niente l'influenza.
In più dura davvero poco, non c'è modo di rifletterci più di tanto per nessuno dei due. E' un gesto dolce che passa nelle loro menti come un qualcosa di necessario per far sì che l'angelo rialzi la testa che ha tenuto bassa per un po'. I modi e i toni tornano subito beffardi (ho riso a Dio che si fa girare le palle e stermina un popolo, poi ci ho riflettuto un attimo e mi sono sentita una brutta persona, ma va bene così... più o meno) e Crowley non viene minimamente intaccato nella sua essenza da quel gesto. Non ne risente nemmeno Aziraphale, ma questo era piuttosto sicuro anche nella tua mente, ne sono convinta. Il problema era il demone, ma hai aggirato l'ostacolo con maestria, dandoci il momento fluffoso senza combinare guai di alcun tipo!
Lo stile è sempre ottimo, calibrato, accurato e adatto a quello che descrivi sul momento. Non ho davvero nulla da dire su questo!
Chiudo qui questa recensione rinnovandoti tutti i complimenti di questo mondo! Brava, brava e ancora brava! <3
Alla prossima, carissima! <3
Tam |