Recensioni per
Bohemian Rhapsody for an Angel and a Demon
di Stria93

Questa storia ha ottenuto 122 recensioni.
Positive : 122
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/12/19, ore 15:38

E Mariah Carey sia.
(Che detto in una raccolta sui Queen, è tutto dire. Però OK, comprendimi!)
Eccomi qui a recensire questa meraviglia di shot natalizia! Non vedevo l'ora che arrivasse questo momento - mi dici della shot ispirata a questa canzone da un po', ormai - e le aspettative non sono state per niente deluse! <3 Anzi, le hai superate: ricordo che mi avevi presentato questo racconto con una certa leggerezza, come a dire che sarebbe stata una storia di poco conto. Non ho idea se fosse questo davvero il tuo atteggiamento, ma ti rassicuro subito lo stesso: questa storia di Natale è bellissima e dolcissima!
Già dall'incipit mi hai fatto sorridere. Le aperture "à la Snoopy", con degli spunti veloci sul tempo o sul luogo mi piacciono sempre: dànno subito l'idea di dove ci troviamo e cominciano a delineare le atmosfere. Che vengano poi mantenute o no, non importa: aiutano a far immergere il lettore nel racconto e lo accompagnano nella scoperta delle trame che l'autore ha deciso di tessere intorno ai personaggi. Se poi la frase iniziale è accopagnata dalle tue descrizioni di casa Dowling e delle principali attività in cui sono stati impegnati finora i protagonisti, non posso proprio chiedere di meglio.
Mi è piaciuto particolarmente l'accenno a Thaddeus e al desiderio di giocare a chi ha l'albero più grosso con il Presidente (sì, ho fatto una battuta indecente). Dell'ambasciatore sappiamo pochissimo, ancor meno di quanto sappiamo di Harriet e di Warlock, ma trovo che questa caratterizzazione gli stia a pennello! Anch'io credo che con il Presidente degli U.S.A. abbia questo rapporto di ammirazione incondizionata mista a invidia. Il tentativo di eguagliarlo negli addobbi di casa Dowling è un tocco di classe che manifesta proprio questa tendenza all'imiatazione usata come mezzo per identificarsi con il modello da raggiungere. Sembra una stupidaggine, ma ho particolarmente apprezzato queste due righe su di lui!
Crowley che odia il Natale è una di quelle cose su cui non siamo necessariamente d'accordo, ma che non compromettono in alcun modo la resa del personaggio. Come ti ho scritto privatamente, infatti, trovo che tu abbia ben giustificato questa sua avversione per le decorazioni e il clima che si respira in casa. Motivazioni che si accrescono nel momento in cui pensiamo che il demone si trova in aperta competizione con Aziraphale per far rimanere neutrale Warlock. Per un bambino il Natale è pura gioia, un tripudio di divertimento, cartoni animati e dolciumi vari, quindi ci sta che al nostro caro Crowley non piaccia questa situazione. Motivo per cui la tua visione non mi dispiace per niente, anche se sono più del parere che il demone possa sfruttare a suo vantaggio certe cose del Natale senza tanti problemi e che, magari, ad essere in difficoltà sul terreno della neutralità sia proprio Aziraphale. Credo che ne riparleremo molto presto! :P
Crowley che cerca di rifilare a Warlock le storie modificate è un must, soprattutto quando viene smentito da Warlock con tutto il candore dell'infanzia. E' perfetto anche Aziraphale che cerca di utilizzare tutto ciò che ha a disposizione per condurre l'Anticristo sulla strada del bene. In perfetta linea con il personaggio: come abbiamo già detto quando ci siamo trovate a chiacchierare del Trio, il più propenso a mantenere l'ago della bilancia perfettamente al centro è Crowley. Aziraphale che sfrutta il momento per sottrarre Warlock al male e magari farlo andare un po' più in là verso il bene è decisamente IC.
Veniamo alle due parti davvero centrali della storia. Crowley che si ritrova a dover cercare Warlock perché è misteriosamente sparito in giro per la casa mi ha fatto proprio pensare "Mai 'na gioia per il demone". Già abbiamo capito che il Natale non gli va a genio, se poi sparisce pure il bambino è fatta, lo perdiamo nei meandri della follia. Fun fact idiotissimo: la prima volta che ho letto il capitolo, "la demoniaca bambinaia" per me era diventato "la democratica bambinaia". Puoi immaginare la mia reazione sia durante l'equivoco che dopo! Ovviamente errore mio, ma ci tenevo a fartelo sapere, e no, non erano queste le parole che mi avevano tanto colpita, tranquilla! Arriveranno tra un po'!
Ma quanto è tenero Aziraphale che legge i Racconti di Natale di Dickens a Warlock? E quant'è carino Warlock con il pigiamino da renna??? Voglio io quel pigiama, adesso.
il battibecco iniziale tra di loro è stato adorabile. Un momento ottimo per allacciarti alla loro solita caratterizzazione prima del grandissimo tocco di fluff che ci hai regalato nell'ultima parte di questo paragrafo e in tutto il terzo. A tal proposito, credo che la titubanza di Aziraphale nel proporre a Crowley di fermarsi con lui a bere una cioccolata calda sia assolutamente appropriata: è una cosa che nei panni di Tata Ashtoreth e Fratello Francis non fanno perché i ruoli che ricoprono non glielo permettono così agevolmente. In più, più tardi si vedranno al pub, quindi non c'è bisogno che i due passino del tempo insieme anche in biblioteca. Ma noi sappiamo quanto l'angelo tenga a passare del tempo di qualità con Crowley, perciò la sua richiesta risulta del tutto giustificata da questo e dall'atmosfera calda e familiare che si respira in biblioteca. Aziraphale che aggiunge la cannella nella cioccolata del demone perché sa che gli piace mi ha particolarmente intenerita e mi ha preparata al fluff dell'ultima scena!
Il discorso sulla notte di Natale, quella vera, mi è piaciuto molto per due motivi: il riferimento a Dio che ordina la scenografia importante con la cometa e la riflessione sul fatto di aver assistito alla nascita di Cristo e di star ora accudendo la sua nemesi. Come dice Crowley, un bel casino etico-filosofico! :')
La calma e la tranquillità che si respirano subito dopo sono preziose, lasciatelo dire. La loro serenità traspare senza alcuna difficoltà e fa sorridere piacevolmente, tanto che la malinconia con cui Crowley annuncia di dover andare per portare Warlock a letto diventa anche quella del lettore. Mi è dispiaciuto veder interrotto questo momento di tenerezza, ma purtroppo ne comprendo benissimo le motivazioni.
Mi ha fatto piacere, però, vedere che hai deciso di regalare al lettore un ultimo momento di grandissimo fluff per chiudere la shot in bellezza e con il sorriso. Infatti, l'arrivo della neve e il conseguente brivido che avverte Crowley sono il tocco perfetto per ridare il sorriso a chi legge e per non concludere la storia con un velo di leggera tristezza. Hai tratteggiato la reazione di Crowley di fronte alla vista di un estasiato Aziraphale con una delicatezza e una dolcezza uniche. Non c'è da stupirsene, ovviamente: sei bravissima nell'esternare i sentimenti dei personaggi di cui tratti con parole ben assestate, semplici ma efficaci e foriere di un'atmosfera tenera e sentimentale.
Ovviamente il demone non può soffermarsi troppo sulle implicazioni di quel fremito che ha avvertito, non a questo punto della loro evoluzione. Spezza il momento, ma non la dolcezza generale di questa chiusura. E sono arrivate qui le parole che mi hanno colpita tanto. "ancora immerso in quel sonno profondo che è privilegio solo dei bambini e degli ubriachi.". Non so perché, onestamente. Nel senso: la shot è piena di espressioni molto più dolci che non è che non abbiano avuto alcun effetto su di me, intendiamoci, ma queste parole mi hanno proprio smossa! Penso sia stato l'accostamento dei bambini e degli ubriachi, che non dovrebbero mai stare insieme ma che trovano un punto in comune nel sonno profondo. Sì, credo che la mia fascinazione sia stata il frutto di questa unione assurda ma calzante di due categorie umane (passami il termine, anche se la classificazione non è degna) che dovrebbero rimanere distanti. Ho continuato a ripensarci anche dopo la lettura della shot, mi è proprio rimasto impresso.
Le righe finali confermano la piacevolissima sensazione che mi ha accompagnata dalla fine del secondo paragrafo.
Che dire? Il Natale quest'anno mi ha proprio avvinta e non potevo chiedere di meglio che questa storia con il Trio, che è semplicemente una delizia. Come al solito, ti faccio tutti i complimenti di questo mondo e non vedo l'ora di leggere tante altre tue storie! <3
Un bacione, carissima! <3

Tam

Recensore Master
30/11/19, ore 00:11

Ciao :)
Oh, un capitolo a tema natalizio non poteva mancare!
Adoro questo periodo (un pò meno il freddo), ma l'albero, le decorazioni e l'aria di festa che si respira tendono a farmi diventare una persona rilassata.
Passando al capitolo... che dolcezza!
Ma quanto deve essere duro recitare per tutta la giornata e potere ridiventare se stessi solo di notte?
Credo che il pensiero di Azi sia stato carinissimo, anche perchè l'accorgimento della cannella fa capire che ha un occhio di riguardo nei suoi confronti (e non solo ormai); anche Crowley quando lo guarda si sente in pace ed appagato. Niente, sono cotti, punto e basta.
Se già loro due rendono ogni situazione dolce (anche Halloween!) pensa a Natale che è tutto peace and love! Finisco per sciogliermi del tutto come neve al sole TwT
La scena finale, dove Crowley prende in braccio Warlock come un mezzo sacco di patate ed intenerisce Aziraphale è il clou.
"Checché ne dicesse il demone, in fondo a quel suo animo dannato c'era un oceano di dolcezza" questa frase l'adoro, perchè è vero, dietro un comportamento burbero e acido si può nascondere tanta tenerezza e tante cose belle.
Bravissima, davvero.
Sono diventata brava, tre capitoli recensiti in tempo XD
Spero di leggere presto un altro tuo capitolo! <3
A presto,
R.

Recensore Veterano
29/11/19, ore 20:55

Se Halloweeen è il periodo propizio per Crowley, il Natale è ad appannaggio di Zira, ed infatti, la tata, cerca come può di non perdere terreno. Come sempre ottima l'analisi sul mero consumismo e l'ipocrisia del genere umano. Mi sento vicina a Crowley, perché in questo periodo dell'anno il mio livello di sopportazione alle sdolcinatezze viene messo sempre a dura prova.
Quanto mi piace l'abitudine di Warlock di andare in biblioteca ad ascoltare le storie che l'angelo gli propone; quindi, quella sera non sono rimasta sorpresa di trovarlo lì, in biblioteca. La tata che parte ricerca dell'Anticristo perduto mi ha fatto sorridere e pensare ad Indiana Jones xD. Ovviamente il demone all'inizio è infastidito ma sappiamo che è più il suo modo di fare che non quello che sente veramente, infatti basta un invito a bere una cioccolata che Crowley cambia atteggiamento, il tocco in più è l'imbarazzo di Zira nel chiederlo e poi nell'ammettere che ha aggiunto la cannella perché al demone piace così; Se Zira è diventato rosso, Crowley non riesce nemmeno a spiccicare una parola, segno che il suo angelo lo ha sorpreso, riuscendo a far emergere quel lato dolce che il demone vuole tener ben nascosto. Il quadretto che hai dipinto con loro due che rivangano i ricordi della vera notte di Natale mentre si gustano la bevanda e la piccola "renna" dorme è qualcosa di assolutamente perfetto, per un osservatore casuale possono sembrare moglie e marito con il figlioletto che si godono un po' di pace. In effetti loro due sono una famiglia anche se non lo sanno. Prima che i troppi sentimenti possano entrare in gioco, il demone, decide che è meglio uscire di scena per la tristezza di Zira ma con la scena alla finestra fai tornare in gioco quei sentimenti che, per ora, non hanno nome perché se Zira è estasiato dalla neve Crowley è estasiato nel vedere l'angelo così preso da ciò che stava succedendo, per il demone essere in compagnia del suo angelo (e viceversa) è sinonimo di pace, tranquillità, di casa. Ovviamente entrambi sanno, ma ammetterlo a sè stessi è già un impresa, figuriamoci a dirlo.
Inutile dire che hai creato un'altra stupenda storia, le note e il testo della canzone si adattano perfettamente a ciò che hai scritto, come sempre del resto..Sempre e comunque complimenti, all prossimo capitolo.

Nuovo recensore
29/11/19, ore 15:07

Penso che sia la mia oneshot preferita della raccolta, é veramente stupenda.
Sarà anche che ami il clima invernale/natalizio, ma ha mosso qualcosa dentro di me facendomi emozionare.
Veramente ben scritta complimenti.

Recensore Master
29/11/19, ore 13:34

Da questo capitolo traspare tanta tenerezza.
Crowley, come sempre, si trincera nel suo demoniaco modo di fare per evitare di far trasparire le emozioni. In realtà, come giustamente pensa Aziraphale, lui è pieno di sentimento, e fa una fatica incredibile a tenerlo dentro. Mi riempie di pensieri dolci, e vedre crescere questo amore, come un fuoco che rimane sopito sotto la cenere fintanto che qualcuno non gli soffia sopra, mi riempie il cuore.
C'è sempre tanta bellezza in quello che scrivi. Le scene sono ben descritte, ricche di dettagli, delicate. Crei immagini che il lettore può vedere e sognare, e magari un poco anche immedesimarsi. Meno lettore e più osservatore, non so come altro dirlo. Come se si fosse dentro alla storia, magari invisibile in un angolo, ma non esterno del tutto.
Non è cosa da poco.
Come sempre, grazie.

Recensore Veterano
23/11/19, ore 22:39
Cap. 28:

Eccomi qua!

Finalmente giungo a recensire questo nuovo capitolo che mi ha fatto sorridere dall'inizio alla fine. Mi ha fatto sorridere in sé e per sé, ma anche in relazione al fatto che abbiamo avuto le stesse preoccupazioni riguardo alla caratterizzazione di Aziraphale in un frangente come questo. Sarò di parte perché l'ho fatto anch'io così, ma ti assicuro che non ho avuto il minimo sentore di OOC per tutta la OS, soprattutto per Aziraphale - per Crowley ho dubitato, lo ammetto, fino alla grande rivelazione, ma è bastata quella per farmi rivedere il tutto sotto una luce completamente diversa e per tranquillizzarmi anche su di lui!
Un angelo e un demone che cominciano una conversazione con "Ciao, come stai?" sono bellissimi, posso dirlo? Hanno quel sapore di quotidianità e di normalità che non attribuirei mai a due creature tanto soprannaturali come loro, ma che calzano alla perfezione con i personaggi specifici con cui abbiamo a che fare. E' talmente naturale per loro essere due amici di vecchia data, lontani dagli stereotipi delle loro fazioni, che Aziraphale giustamente si aspetta pure di ricevere la stessa domanda in risposta. Sono convenevoli che devono essere sbrigati sempre e comunque e quando questo non avviene, allora c'è qualcosa che non va. L'angelo fa benissimo a dubitare perché è quello che facciamo tutti (almeno io sì) quando accadono questi inconvenienti.
Crowley che forse ha già un impegno mi ha messa subito sull'attenti. Le nostre chiacchierate sul rapporto che lega loro due mi sono ritornate subito alla mente e in Aziraphale io avrei attraversato la linea del telefono per arrivare a Mayfair e vedere cosa diavolo stesse combinando Crowley per rifiutarsi di spendere del tempo di qualità con il suo migliore amico. Questo è uno schema di sempre e spezzarlo non va bene, non va bene per niente. Anche adesso che rileggo per recensire prenderei Crowley a male parole, anche perché ci dici che questo comportamento va avanti da due settimane!
Ovviamente Aziraphale è quello che si analizza più del dovuto alla ricerca di comportamenti sbagliati da parte sua. Invece di pensare subito che Crowley sia una brutta persona, preferisce darsi la colpa e cerca di capire quale problema abbia involontariamente innescato. Non solo: tutta l'ansia dell'angelo diventa ancora più credibile nel momento in cui ci fornisci un'indicazione temporale che è estremamente significativa. Infatti, siamo dopo l'Apoca-nope e questo implica tante cose che tu hai già fatto notare a me nella recensione al primo capitolo di "Una settimana e un giorno"! Aziraphale si è abituato a vedere assiduamente Crowley negli undici anni precedenti, in più nei giorni prima dell'Apocalisse la frequentazione non è stata solo assidua, ma anche la fonte di vere e proprie scoperte personali. Quella famosa domenica in cui è iniziato il resto delle loro vite hanno in un certo senso giurato di essere dalla loro parte: come può esistere una fazione loro se uno dei due non è più presente? Sono tutte preoccupazioni che inconsciamente rendono Aziraphale inquieto e titubante, anche infantile: un hobby di Crowley non condiviso con Aziraphale per l'angelo è una cosa da disapprovare! Qui ovviamente c'è di mezzo l'esagerazione in cui poi scivoliamo tutti quando siamo gelosi, ma il senso è del tutto calzante e comprensibile.
Mi ha fatto ridere tantissimo il dubbio che tu hai espresso da narratore: l'Onnipotente che fa gli scherzoni ad Aziraphale e gli fa vedere Crowley con un'altra. Le prank di Dio! Un'idea geniale e divertente che mi ha fatto veramente iniziare il paragrafo successivo con una bella risata. Da queste ff esce sempre un'immagine di Dio notevole, davvero. :')
Aziraphale che ascolta la voce femminile al di là della cornetta è un classicone per instillare gocce di pura gelosia nei personaggi. In questa interazione ho letto le battute di Crowley con la voce di Iansante in testa, cosa che mi ha fatto ridere di più. Povero Aziraphale. Chi non è passato per una situazione del genere? Mi ha fatto morire l'atteggiamento stizzito dell'angelo che decide di andare a bersi da solo una tazza di tè, facendo finta di averlo sempre fatto e che vada tutto bene. Sono scene che ti riescono proprio magnificamente, davvero: potrei vederle tranquillamente nell'ambito di una sit-com o di una commedia romantica particolarmente spigliata. Mi è piaciuto ritrovare qui lo stesso contrasto tra dolce e amaro che avevi messo in evidenza già in "I'm going slightly mad", ma dal punto di vista di Crowley. Qui è Aziraphale ad avere a che fare con l'amaro dei suoi sentimenti.
Quando ho letto di Crowley a braccetto con una donna ho dovuto rileggere il capoverso dall'inizio perché non ci volevo credere. Ce la presenti dal PoV dell'angelo e mi ha fatto ridere che Aziraphale ne sottolinei negativamente alcuni aspetti, come i tacchi o la chirurgia estetica! Mancava solo la frase "Che cos'ha lei che io non ho?" per uccidermi sul posto! Mi avresti avuta sulla coscienza, ma per motivi del tutto positivi!
La riflessione sulla possibilità che Crowley si dedichi ai piaceri carnali mi è piaciuta molto. Ho apprezzato soprattutto che tu abbia concesso all'angelo uno sprazzo di lucidità in quel marasma di emozioni negative che hanno il potere di trasportarlo verso lidi fondamentalmente sconosciuti: un angelo non prova la gelosia, non dovrebbe almeno. Il modo in cui viene a scoprire quello che gli sta succedendo ha sicuramente un intervento divino come causa.
Aziraphale, giustamente, non contatta più Crowley e il demone osa pure rinfacciarglielo?! Capisco che dal suo punto di vista sia tutto a posto, ma ci vuole un po' di empatia nella vita, che diamine! Comunque, tutta la conversazione mi ha fatto ridere tantissimo: Aziraphale che fa l'isterico, che gli rifila la stessa scusa con cui è stato ignorato per giorni e che poi fa la scenata non ha prezzo. Quando lo chiama "Anthony" ho proprio riso!
"- Buongiorno, Crowley. Stavo per mettere a bollire l'acqua per il tè ma non sapevo se dovessi preparare due o tre tazze. -": Aziraphale passivo/aggressivo è bellissimo! La posa che assume quando si siede mi ha proprio inquietata! Mamma mia, un'immagine meravigliosa! Ammiro il coraggio di Crowley per essere rimasto in quella stanza a fornire una spiegazione, veramente.
Quando si è palesata la motivazione di tutto il comportamento di Crowley ho tirato un sospiro di sollievo, lo confesso. Perché Aziraphale era stato uno spasso finora, ma rimaneva questa grande incognita delle azioni del demone che non sapevo collocare nel tempo, nello spazzio e nella natura di questa creatura. Viva la telepatia, come sempre! :') Prima o poi accadrà quello che sappiamo da mesi, ormai, ma non saremo mai pronte all'evento.
Il momento in cui l'angelo realizza l'equivoco e si slancia verso il demone in un abbraccio caloroso mi ha dato quella nota di fluff essenziale per chiudere bene un capitolo spassosissmo come questo. Così come l'invito al Ritz e la conferma da parte di Crowley di non poter profanare i luoghi sacri che condivide con Aziraphale attraverso la compagnia di altre persone. Mi piace che anche l'angelo pensi di fatto le stesse cose, perché l'allusione alle cene con Betsy Jones lo rimette in bilico verso la gelosia più oscura.
Non posso che ripetere gli ennesimi e scontatissimi complimenti per questa ultima perla da te pubblicata! Un concentrato di umorismo e divertimento che, tra un sorriso e l'altro, mi ha regalato degli sguardi profondi sulla psicologia di questi personaggi.
Ottimo lavoro come sempre, tesoro! <3
Alla prossima! <3 <3 <3

Tam

Recensore Veterano
22/11/19, ore 21:48
Cap. 28:

Quando ho letto il titolo non sapevo se aspettarmi dell'angst oppure o no. Dopo poche righe mi sono ritrovata con un sorriso idiota sulle labbra, perché già dalle prime battute, il nostro caro angelo è roso dalla gelosia, sentimento che a lui ancora è sconosciuto.
Perfetta la scena nella sala tè, Zira ricorda i momenti passati con il demone e poi guarda e commenta fra se e sè quella donna che accompagna Crowley, con il livello di gelosia arrivato a dover 9000.
Ottima la disamina fra i possibili interessi di Crowley e le differenze fra i suoi piaceri e quelli di un demone.
Un grazie al Bardo per aver fatto capire all'angelo il nome del sentimento che sta provando. Sì, caro il mio dolce angelo, sei geloso marcio *.*
Zira è talmente triste, risentito e geloso che rinucia persino a cercarlo. La scena della telefonata con Zira che sbotta e il demone che lo sgama in tempo zero mi ha fatta morire, perfetta.
L'aria da finto menefreghista che Zira ha messo su, regge giusto il tempo di scoprire il nome della tizia. Crowley, alla fine, voleva fargli un regalo (e che regalo) e quell'angelo ha capito fischi per fiaschi. Ho amato il finale con Crowley che lo provoca e come sempre Zira finisce per/o vuole cascarci..Insomma gelosia canaglia.

Anche questa volta hai scritto un bellissimo capitolo con i personaggi sempre IC ecc., in poche parole complimenti e al prossimo capitolo.

Recensore Master
21/11/19, ore 15:08
Cap. 28:

Trovo davvero carina questa idea di far ingelosire Aziraphale. In realtà sono sempre stata di più dell'idea che Crowley potesse ingelosirsi, perchè in generale più passionale, ma in effetti penso che sia altrettanto credibile che succeda ad Aziraphale. Solo che magari Crowley sarebbe più portato a una scenata, mentre Aziraphale a disperarsi in solitudine. O il contrario.
Alla fine sono così tanto uno parte dell'altro che a volte potrebbero fare tutto e il contrario di tutto.

"Crowley parve prendersi qualche secondo per soppesare l'offerta, dopodiché sogghignò furbescamente. - Sai, Betsy si metteva sempre un vestito nero di pizzo quando uscivamo a cena. -
L'espressione di Aziraphale si raggelò all'istante, indurendosi quanto la sua voce. - Come? -
Il demone ridacchiò. - Rilassati, angelo. Volevo solo stuzzicarti un po', e poi non l'ho mai portata al Ritz, come avrei potuto? - disse, con un sorriso ammiccante che poteva avere un solo significato: “Quella è una cosa nostra e solo nostra.”
- Cretino. - rispose l'angelo, senza riuscire a dissimulare a sua volta un sorriso divertito ma che tradiva anche un po' di sollievo."

Questa scena in assoluto è la mia preferita, perchè ristabilisce l'ordine, in qualche modo. Crowley lo stuzzica e poi gli dice un'ovvietà, per riportare tutto alla routine. E' il loro modo di danzare.

Bravissima, come sempre <3

Recensore Master
20/11/19, ore 20:31
Cap. 28:

Ciao! :)
No vabbè, ho adorato questo capitolo!!
E' proprio vero che la gelosia porta ad immaginarsi le cose peggiori ed a quanto pare neanche l'angelo ne è immune (chissà il perchè) ;)
Crowley è stato adorabile, ma era normale che Azi si sarebbe indispettito ai suo continui no.
Il regalo di Crowley a tutti i costi per Azi e la profonda gelosia che ha fatto sclerare l'angelo possono dire solo una cosa (che spero in uno dei tuoi capitoli affronterai) e non vedo l'ora di leggere un altro capitolo, ti giuro.
Oggi sono riuscita a recensire puntuale, ma non vedo l'ora di leggerti ancora, perchè ogni capitolo è un passo avanti!
E niente, sono
molto esaltata (sarà tutto il caffè che ho in corpo) ma questo capitolo mi ha dato il colpo di grazia XD
Detto ciò, ci ribecchiamo al prossimo capitolo e bravissima come al solito!
A presto,
R.

Recensore Master
12/11/19, ore 23:34

Ciao! :)
Sempre in ritardo, ma almeno prima di un tuo aggiornamento! :D
Questo capitolo non so, è un mix di fluff, malinconia e qualcos'altro che non riesco a decifrare (sentimentalismo?)
Crowley che raccoglie la piuma di Aziraphale e la conserva come se fosse una reliquia, in cassaforte, nascosto agli occhi di tutti, pure dello stesso angelo beh... questo fa capire già quanto ci tenesse a lui dall'inizio di tutto, dal loro primo incontro.
Grazie al cielo Crowley è stato "risparmiato" dalle schifezze dell'inferno, ha tenuto la bellezza ed il suo animale è il serpente (non poteva essere altrimenti).
Ho adorato l'introspezione che hai scritto, seriamente. Soprattutto "Crawly fece per lasciare la presa delle dita sulla piuma per affidarla alla corrente del ruscello, ma all'ultimo momento cambiò idea e se la nascose sotto le vesti, all'altezza del cuore.
Avrebbe conservato quell'unico minuscolo frammento di Paradiso in ricordo di ciò che era stato e non era più, di ciò che aveva perduto per sempre e, perché no, anche di quel buffo angelo che l'aveva fatto sentire bene per la prima volta da quando era stato precipitato nell'Abisso sulfureo"
Forse all'inizio sì, l'aveva conservata anche per ricordarsi del Paradiso, ma dopo è diventata tutta una questione di cuore, come la piuma che ha protetto lì dall'Inferno. E niente, già così sembra tutto così perfetto e struggente.
Ogni capitolo è bellissimo, pieno di sentimento. Ma come fai? Svelami il tuo segreto ;)
Come sempre ribadisco i complimenti, lo so, sono monotona ormai, ma non posso non farteli!
A presto col prossimo capitolo,
R.

Recensore Veterano
11/11/19, ore 15:14

Ciao, Stria! <3

Eccoci qua! Mi avevi detto quanto tenessi a questo capitolo e devo dirti che non mi ero aspettata una ff introspettiva. Se mi chiedi il motivo di questa mia impressione iniziale data dagli spoilerini che mi avevi fornito, onestamente non so risponderti. So solo che sono rimasta sorpresa quando ho aperto la shot.
Sono stata felicissima di vedere che ti sei cimentata nuovamente con il periodo iniziale della conoscenza di Crowley e Aziraphale, con questi eventi biblici che hanno valenza storica e che mi fanno sempre morire per i motivi più disparati, spesso quelli sbagliati. Sono contenta che tu abbia voluto analizzare il seguito di quella spettacolare scena iniziale della serie e del libro: non cambierei nulla di quello che abbiamo visto, ma sapere il prima e il dopo nella mente dell'uno o dell'altro per me è un regalo prezioso.
Sapevo già che, come me, non sei della fazione "colpo di fulmine" e mi ha fatto piacere veder ribadito qui questo pensiero. "Che tipo strano" mi ha ricordato Madame Tracy che, dopo che Gabriel e Beelzebub hanno lasciato la base aerea di Tadfield, dice "Weren't they odd?", frase che ogni volta mi fa ridere per la sua assurdità intrinseca. Qui ovviamente ha tutto un altro valore, Crawly è affascinato, è colpito da questo angelo che non risponde alle caratteristiche usuali degli altri angeli, di quegli angeli che il demone ricorda bene e che non hanno esitato a combattere i propri fratelli.
Qui hai fatto un ottimo lavoro nel rendere i vari punti in cui Aziraphale sembra diverso da tutti gli altri in Paradiso sin da subito. L'angelo è preoccupato, a modo suo si pone dei dubbi, probabilmente non con la stessa forza con cui se li è posti Crawly, ma comunque dubita, si chiede se abbia fatto la cosa giusta. Perché qui, in effetti, Aziraphale ha fatto un'azione di testa sua, senza chiedere permessi a nessuno, nemmeno a Dio. Un angioletto particolare, ecco! Ci credo che Crawly sia stato colpito da questo comportamento.
Dico con orgoglio che ho colto la citazione a Blake senza leggere la nota! Questo poeta mi piace molto più per le immagini che suscita e evoca che per lo stile con cui scrive. Qui hai fatto benissimo a inserirlo perché connota bene l'operato di Dio senza entrare nel merito di questioni teologiche che sarebbero state fuori luogo qui non tanto perché si tratta di una ff, ma soprattutto perché Aziraphale e Crawly non avrebbero motivo di perdersi in chiacchiere che conoscono bene ognuno dal proprio punto di vista.
Mi è piaciuto il pensiero di Crawly sulla certezza di rivedere Aziraphale in futuro. Mi è piaciuto perché si vede che non intendi la loro storia come una soulmate (che io odio visceralmente), ma come qualcosa di diverso. L'idea che qui Crawly si fa è quella di vedere una possibilità di incontrare nuovamente l'angelo. E' quella speranza che tutti noi proviamo quando incontriamo una persona che ha stuzzicato il nostro interesse e che vorremmo rivedere, tutto qui. "Tutto qui" per me che sono un essere umano: loro non sono persone, sono un angelo e un demone! E' assurdo che loro vogliano rivedersi, ma è proprio questo il bello di queste due entità atipiche per entrambe le fazioni.
Torna il sole e Crawly deve tornare dove non può vederlo. Certo che all'Inferno proprio infami, oh! Hai ragione, caspita! Crawly meritava una promozione, per la miseria! Invece no, non diventerà mai Duca! Maledetti! :') Parentesi indignata a parte, da qui inizia un'introspezione con i fiocchi per cui ti faccio tantissimi complimenti. Hai reso tutto in maniera fluida e attinente al personaggio che stai trattando. Mi è piaciuto che il demone abbia cercato di lavorare con la memoria delle sensazione più che con le riflessioni personali su quello che vede. Ha bisogno di sentire, letteralmente, la terra, il profumo, gli uccelli che cantano per poterli conservare nella memoria. Ancora non ha immaginato di poter rimanere permanentemente sulla Terra, perciò in quel momento non sa di non doversi sforzare più di tanto perché rivedrà tutto a breve.
Viva la telepatia! :') Questi occhi da serpente ci piacciono, non c'è niente da fare. Ci piacciono loro e ci piace analizzare Crawly in relazione ad essi. Lo riportano alla realtà, gli ricordano che è un demone, che è un condannato e che, pur potendo ricordare la bellezza pura e pacifica dell'Eden, non ne farà mai parte, almeno secondo lui. Io non sono d'accordo con lui, ma comprendo il senso di quello che dice e il perché lo dice.
Nel momento in cui vede la piuma ho avuto in brivido (anche adesso che sto rileggendo per recensire). I gesti che compie nei suoi confronti sono estremamente delicati, reverenziali e si vede benissimo che non è per Aziraphale. Sarebbe stato assurdo dopo un incontro solo essere già così preso dalla sua persona da considerare quella piuma come un cimelio dell'angelo. Il fatto che sia caduta ad Aziraphale non conta, è solo una coincidenza. L'importante è che Crawly ce l'abbia tra le mani e la consideri con nostalgia. Perché sì, Crawly è nostalgico. Crawly non dimentica mai di essere Caduto perché non lo accetta, non accetta di non poter essere più quello che era. Anche se poi è un'arma a doppio taglio: se gli dessero la possibilità di tornare di sopra, non lo farebbe perché il Paradiso è problematico tanto quanto l'Inferno (e infatti sceglierà di fare partito a sé con Aziraphale, giustamente). Però è l'idea di essere stato esiliato che lo dilania.
Trovo molto romantico il fatto che il demone abbia conservato la piuma nella cassaforte. Fa sempre ridere il completo di Yzma, però. Purtroppo è difficile resistere anche quando l'argomento è serio. Lo scrigno mi ha ricordato Casper che conserva il suo tesoro ed è stato qui che ho avuto la lacrimuccia! Qui la piuma continua a rimanere il simbolo di un Paradiso perduto e credo che questo comportamento sia perfetto per il demone. Il tuo Crowley è perfettamente in linea con quello che conosciamo.
Che dire? Anche questa shot è bellissima. Hai tirato fuori un argomento bellissimo che mi sta molto a cuore e l'hai giocato in maniera splendita. E' un'altra di quelle shot per cui mi dispiace di aver già messo la raccolta tra le preferite perché sarebbe molto bello inserirla nuovamente in quella categoria. Spero di essere riuscita a trasmetterti comunque questo sentimento attraverso la mia recensione ritardataria! <3
Un bacione, carissima! <3

Tam

Recensore Veterano
06/11/19, ore 16:44

Maledetta vita vera anche sto giro arrivo in ritardo ma arrivo.

Avevo detto che questo capitolo sarebbe stato stupendo e infatti lo è.
Uno sguardo a cosa sia successo dopo il primo temporale visto dagli occhi del demone.
L'introspezione e la descrizione dei luoghi, degli eventi e personaggi è come sempre perfetta. IC incluso.
Qui ci ritoviamo con Crawly che sin da subito ha preso in simpatia quell'angelo così diverso dai suoi fratelli ([..] scolpiti nella pietra più dura dalla mano di un artista talentuoso ma al quale era completamente estranea la parola “pietà”. Il mio pensiero è volato a Michelangelo). Un angelo che non solo dubita ma addiritura usa il libero arbitrio e dona la spada infuocata ad Adamo, una cosa inaudita per un Principato. Un lasso di tempo così breve ma che per entrambi è stato significativo; vero che siamo nei pensieri di Crawly ma capiamo che anche per Aziraphale il congedo non è stato facile. Il demone già che c'è fa un giro turistico per l'Eden sia perchè è curioso ma anche perchè la luce e l'aria sono ben diversi da quelli dell'Inferno.
Se prima abbiamo visto di come Zira sia un angelo diverso qui assistiamo a quanto Crawly sia un demone diverso; non gli interessano i premi, le promozioni o l'essere osannato, anzi, queste cose lo disgustano. Lui non è un eroe e soprattutto non si sente tale.
Al ruscello, il demone rimane spiazzato dall'immagine riflessa dei suoi occhi, unica cosa visibile che gli ricordi la sua dannazione, ho adorato il richiamo al futuro uso degli occhiali e a quanto sia andata peggio ad Hastur, Ligur, Dagon e Beelzebub.
Sempre grazie al suo riflesso, Crawly vede sulla sua spalla una piuma bianca, la piuma di Azirapahle. Ancora una volta il demone pensa a ciò che lui non potrà più avere e a come le sue ali e le sue piume siano diverse, non solo per il colore, ma anche per ciò che rappresentano; complimenti per la descrizione che hai fatto. Anche il fatto dei colori, di come ai demoni il bianco ricorda Colui che li ha rinnegati; come a rimarcare che il bianco è bene, il nero è male. Crawly è pronto a donare al ruscello quella piuma ma poi ci ripensa e la pone vicino al suo cuore.
Il finale che ci riporta ai giorni nostri, nell'appartamento del demone e noi, come degli "intrusi", sbirciamo fra i suoi oggetti e in una scatola (perfetta la decorazione) ritroviamo quella piuma che appunto è stata "fatta in Paradiso" ma che per il demone è il tesoro più prezioso, perchè Crawly è un demone ma dentro di lui sa che quella tristezza per ciò che era non se ne andrà mai via; quella piuma rappresenta la vicinanza al suo passato ma anche al suo presente e futuro ma anche all'amore (che non dovrebbe provare), per quell'angelo che lo ha capito e accettato millenni fa.

Anche questa volta i complimenti sembrano superflui ma te li becci comunque perchè come sempre riesci a emozionarmi..Al prossimo capitolo di questa meravigliosa raccolta che mi sono accorta (con sdegno) di non aver inserito nelle preferite (cosa che ho fatto ora) ma solo nelle seguite..

P.S.: Non sai quanto mi sia piaciuto il richiamo alle poesie di Blake.

Recensore Master
04/11/19, ore 19:04

Le ho lette quelle poesie quando ero ancora al liceo, e ho amato Blake. Che bello vederlo nominato qui. A pensarci è ovvio, pochi sono così immaginifici come lui. Che splendore che Crowley abbia conservato la piuma per così tanto tempo, custodita come un tesoro. Simbolo del suo passato sicuramente, ma anche del presente e del futuro, perché Aziraphale è stato presente in ogni tempo e in ogni epoca, e lo sarà in quelli a venire. Un simbolo di eternità, che lega le loro vite e ne fa una sola. Splendida, come sempre.

Recensore Veterano
02/11/19, ore 01:57
Cap. 26:

Eccomi, finalmente!

Attendevo questa OS da quando mi avevi detto del caso di telepatia sulla pizza e la nottata insieme. Non ricordo quando avevo pubblicato io, ma parliamo di mesi fa, ormai. Aspettavo Halloween anche per questo! Il risultato non mi ha affatto delusa. Questa storia è carinissima e dolce, con momenti comici e fluffosi assolutamente ben calibrati tra loro e che mai perdono di vista il tema iniziale: la festa più dark dell'anno!
So che a te continua a non convincere pienamente, ma cercherò di dimostrarti come l'IC sia centrato anche stavolta senza alcun problema. Dici in nota di averli umanizzati forse troppo. Questo è vero, sono molto umani, ma non per questo meno rispondenti al carattere che ci è stato mostrato nella serie e nel libro. C'è un elemento che, anche se reso con tratti divertenti, resta portante e strutturale per tutta la storia: la paura. Di fronte alla paura di solito si reagisce in due modi: adrenalina a mille che ti salva o totale perdita di controllo. Loro due in questa OS rientrano nel secondo caso: in preda alla paura, hanno fatto una serie di cose irrazionali che un angelo e un demone potrebbero risolvere con un banale miracolo minore. Non si trovano in una situazione pacifica: hanno paura e fanno cose stupide. Tutte le reazioni che hai attribuito loro sono perfettamente in linea con gli effetti del terrore. Sarebbe stato fuori luogo farli agire in maniera "corretta" quando il loro stato d'animo è in subbuglio! A noi fa ridere perché tu non hai scritto una storia horror, ma quello che vivono loro lo è! :') Cercherò di farti degli esempi in corso d'opera: non posso - né voglio - obbligarti a pensarla come me, ma posso provare a convincerti!
L'inizio, come già sai, per me è stato doppiamente esilarante. Il demone che piano piano ricorda quello che è successo è stato spassoso da leggere. La maglietta con scritto "HELL WAS BORING" mi ha uccisa. Come ti è venuta in mente? L'ho trovata geniale!
Aziraphale che prepara la colazione come se niente fosse è un mito. Conscia del fattaccio della sera precedente, oserei quasi dire che abbia riversato sulla cucina - che io sono convintissima, come Crowley, che non sappia usare senza miracoli - tutto il suo imbarazzo.
Questa volta, stranamente, ho approvato la loro scelta di non comunicare riguardo alla notte appena trascorsa. Li capisco: immaginare una qualsiasi conversazione in proposito è terribile. Anche perché già così sembrano quasi sul punto di volersi sbranare a vicenda, attribuendosi colpe che fondamentalmente non hanno. La finta casualità in cui si muovono in questo paragrafo iniziale è in realtà carica di una leggera tensione: entrambi hanno paura che l'altro cominci a parlare dei fatti della sera di Halloween, tanto che Aziraphale proprio apre e chiude l'argomento in una battuta sola. Sono sulle spine tutti e due. Poveracci! Sai che imbarazzo il risveglio insieme? Sei stata generosa, Stria, davvero! :')
E finalmente possiamo assaporare la notte precedente. Senza spoiler di alcun tipo, avrei pensato o molto male o che avessero ucciso qualcuno e nascosto il cadavere. Invece no, abbiamo la classica seratona da Halloween: film spaventoso, pizza, dolci. Poesia.
"Non aveva pregiudizi di quel genere, Aziraphale.": un applauso per Aziraphale. La spiegazione sul motivo del coinvolgimento dell'angelo è del tutto plausibile e in linea con quello che di lui sappiamo: ad Aziraphale piace passare del tempo con Crowley, a prescindere dal motivo, perché ogni momento passato con lui è di qualità.
Ecco, l'accoglienza di Crowley in casa sua è qualcosa che, a mio rischio e pericolo, riproporrei nel caso di festeggiamenti a casa mia. Sarei felicissima di impegnarmi nel fare questi scherzi stupidi ma efficaci per suggestionare le persone accanto a me! In questo caso è Aziraphale ad essere suggestionato. Da qui cominciano a verificarsi quelle azioni molto umane che, ripeto, trovo perfettamente in linea con la situazione. Non dimentichiamo che nella serie Aziraphale dimentica che può fare miracoli nel bel mezzo di un'emergenza, e cioè quando è nel corpo di Madame Tracy e rischiano di arrivare tardi per l'Armageddon. La medium deve dirgli la parola "miracolo" per fargliene compiere uno.
Hocus Pocus va che è una meraviglia! Crowley ha fatto una selezione di DVD molto variegata, davvero. Su Sweeney Todd mi sono già espressa in chat: chi me lo tocca è un uomo morto. Però devo ammettere che ho trovato azzeccata la reazione di Aziraphale: sicuramente è più spaventoso di Hocus Pocus e ha una tematica un tantino macabra. Lo perdono solo perché è lui.
Crowley che fa il bullettino con la storia del "Io sono un grande ammiratore della paura" mi ha ricordato troppo Simba che si vanta di ridere in faccia alla paura e poi se la fa sotto appena sente ridere le iene. Poveri piccini orgogliosi! Ben gli sta, veramente!
La richiesta dell'angelo di rimanere a dormire è adeguatamente giustificata: è tardi (per me è il motivo più valido che potessi trovare). Da qui hanno inizio le vere e proprie sequenze in cui io, da lettrice, ho riso perché tu le hai rese divertenti, ma in cui Crowley e Aziraphale non si stanno divertendo neanche un po'. Hanno la mente troppo impegnata a scacciare via i ricordi del film per capire di poter risolvere tante questioni con un gesto della mano, o con il solo pensiero. E a questo proposito ho notato con particolare affetto questa cosa: gli unici due momenti in cui l'angelo pensa in maniera lucida prima di provare a dormire sono rivolti entrambi a Crowley, e cioè al possibile disturbo che arrecherebbe al demone se si mettesse ad ascoltare la musica in camera e all'accensione della sfera di luce per andare in camera sua. E la cosa carina carina carina è che nell'altra stanza Crowley ritrova la lucidità solo pensando che Aziraphale è a pochi metri da lui. Quando non pensano in maniera chiara non si stanno pensando in relazione l'uno all'altro (tipo quando il demone prende il cuscino e urla). Per me è IC senza problemi.
Loro seduti sul letto in totale imbarazzo sai chi mi hanno ricordato?! Kronk e Kuzko. Non lo so, adesso ho difficoltà a togliermi questa immagine dalla mente.
Il momento in cui decidono di dormire nello stesso letto è stato tenerissimo e imbarazzante allo stesso tempo. L'imbarazzo se ne va quando spengono le luci e quando, finalmente, Aziraphale confessa di aver avuto paura del film. Ci voleva tanto?!
Crowley mi ha fatto tanta tenerezza nel paragrafo successivo: si volta a vedere l'angelo che dorme accanto a lui come se non potesse credere a quello che è successo. Aziraphale è con lui, in un momento intimo, gli sta dando sicurezza, gli sta dando forza e gli sta dando gioia. La riflessione sul futuro è quasi infantile per quanto è semplice, ma così perfetta per la situazione che hai presentato che mi ha sciolta: sull'onda del sentimento che sta provando nell'avere l'angelo vicino, Crowley non può che essere ottimista, più del solito.
La stessa dolcezza me l'ha trasmessa Aziraphale al risveglio. Mi ha fatto piacere che tu abbia deciso di porre le due epifanie in una sorta di chiasmo: Crowley ci pensa prima di dormire, Aziraphale appena sveglio. Ci vedo - o ci ho voluto vedere, mi dirai tu - un modo per sottolineare come questi siano pensieri carichi di felicità perché vengono formulati quando i due si stanno apprestando a fare cose che li deliziano (Crowley ama dormire e Aziraphale si prepara per la giornata).
Io spero davvero di averti rassicurata sull'IC dei personaggi. So quanto ci tieni e so che ti disturba non renderli bene, ma qui proprio non hai niente di cui preoccuparti. Ho trovato tutto ottimo e fatto benissimo, come sempre sai fare tu. I miei giudizi, lo sai, sono sempre sinceri e meritatissimi! Hai fatto un lavoro eccellente!
Complimentissimi per quest'ennesima perla! <3

Tam

Recensore Master
30/10/19, ore 21:53
Cap. 26:

Ciao! :)
Come fa a non convincerti? E' adorabile!
Lo scherzo iniziale di Crowley beh, avrei avuto paura anche io.
Ben gli sta quella gomitata! U.U
Tutti quei film poi... che brividi, io avrei battuto bandiera bianca dopo il primo film ahahahah
Personalmente Paranormal Activity è un film molto sottovalutato... fa davvero paura..!!
Il II in confronto è una barzelletta.
Leggerli così spaventati mi ha fatto ridere, perchè è vero che la mente umana può essere manipolata molto facilmente, facendo vedere ombre o pericoli in ogni dove.
Diciamo che Crowley si è preso la sua rivincita quando gli ha tirato il cuscino facendo spaventare entrambi. Io sarei sobbalzata se avessi sentito dei passi e poi una luce sempre più vicina.
Però il resto, la conversazione e poi la dormita assieme mi ha scaldato il cuore.
Osservare una persona dormire è una cosa molto intima e speciale, soprattutto quando ci si sofferma a guardare i dettagli. Mi è piaciuto tantissimo qyesto pezzo del capitolo.
Mi sembra il minimo per Aziraphale cucinare una colazione degna di un reggimento, per evitare l'imbarazzo.
Certe volte è più tranquillizzante avere la consapevolzza di avere una persona accanto per tutta la vita, che l'ide di stare insieme a lei in modo romantico; porta quasi sollievo capirlo, ammettere di avere qualcuno di così prezioso con cui condividere tutto.
Detto ciò, dioi questo papello e la fine filosofica non dovuta, mi ritiro nei miei appartamenti.
Come sempre bravissima, man mano che la storia va avanti tutto diventa più completo; rinnovo i miei complimenti.
A presto, (spero di essere puntuale)
R.