Recensioni per
Incantesimi d'amore e di morte
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 114 recensioni.
Positive : 114
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/08/19, ore 17:20

Premessa: arrivata alla contentezza di Thor per la Nuova Adgard mi è apparso chiaro che End Game ce lo siamo giocato, prima di arrivare alal tua nota - non c'entra ma ero al cinema con due ragazzine piccolette e, mentre facevamo la fila per i pop corn, oltre a parlare di scuola e materie preferite, mi avevano spiegato di essere venute con noi anziani non per il MCU o per Loki, ma perché Chris Hemsworth era davvero figo: erano lì solo per lui, per ammirarlo in tutta la sua figaggine... quando è apparso gonfio di birra e cicciottello era piegata in due sul cesto di pop corn.


Ti dico subito cosa mi piace

1) le citazioni. Avevo provato anche io con la mia prima long (mai finita) e so che sia un divertimento sia una complicazione. E che dietro c'è di solito molta cura

2) l'inizio in media res, ovvero storia che inizia e non si capisce cosa diavolo sia successo per cui bisogna leggere con attenzione ogni dettaglio

Non si comprende molto se stai parlando di viaggi nel tempo, o di incontri con Sigyn in cui il protagonista cerca di capire se c'era un modo per avere il lieto fine. Nel primo caso perché il viaggio dovrebbe infoluenzare qualcosa di così ridotto come una unica persona, tralasciando chi le vive accanto?
Non si capisce cosa sia questo patto con Hela: che nome le serve?
Non si pcapisce il disoro de li hai salavati tutti - c'è un what if pure del film di Waititi? Se si ne sono molto contenta.

Sigyn parla dei conflitti su Vanheim - era lì? E come mai? Era rimasta intrappolata fuori da Asgard? E Loki non ci aveva pensato prima di fare tutto quel caos con gli Jotun? In fondo non aveva mica fretta quel giorno.

L'inizio è molto stuzzicante: è chiaro che ci sarà una avventura, che scopriremo cose del passato che ci stupiranno e magari un what if di un what if.

Loki innamorato di Sigyn mi piace molto.

Recensore Master
15/08/19, ore 21:25

Ciao, Shilyss, altra idea veramente interessante che pur proponendo una tua versione romanzata di Loki, tratta comunque in maniera eccellente la dignità(e a volte rimorso) propria degli dei nordici. Curiosissimo di scoprire cos'è davvero successo, e spero che qui non si sia ridotto come nel canon dopo Infinity War. Buon lavoro e a presto.

Recensore Master
14/08/19, ore 17:16

Eccomi a leggere questa storia che hai pubblicato da poco, sperando nel frattempo di poter leggere, un giorno, anche i capitoli nuovi delle storie che ho iniziato a seguire (ho una certa età, sono piuttosto rimbambita e finirò per confondere le storie se non arrivo in fondo a qualcuna! XD)...
Questa mi ha attirato in modo particolare perché a quello che ho capito è la tua personale versione di Endgame, un film che non ho ancora visto e che non so se vedrò mai, a meno che non voglia anch'io scriverne una MIA versione, perché non accetterò mai quella della Marvel e quindi benvenuta qualsiasi versione alternativa!
Qui Thor ha ucciso Thanos e ha ricostituito una sorta di nuova Asgard con i sopravvissuti, ma né per lui né per Loki le cose sono più come prima, l'ombra di quanto è accaduto li perseguita ancora e forse per sempre, non possono dimenticare quello che era e quello che hanno perduto.
Lo strazio di Loki, poi, è ancora più grande perché ha perduto anche Sigyn. In un modo che qui non è ancora spiegato (ma spero che lo farai nei prossimi capitoli), la donna ha perduto il senno e non ricorda più niente del suo passato, non ricorda di aver amato Loki, a volte non ricorda nemmeno se stessa. Da quello che Thor dice, dal breve ricordo che Sigyn sembra avere ad un certo punto, la sua follia sembra il risultato di un incantesimo eseguito da lei per salvare Loki, o forse per fermare Thanos... ma quello che possiamo vedere adesso è una donna perduta, una pazza che deve essere confinata in una torre perché non faccia del male a se stessa e agli altri. E questo per Loki è il peggiore dei dolori, forse avrebbe sofferto meno se fosse morta. Vederla così simile a ciò che era e poi parlarle e scoprire che la vera Sigyn non è più dentro quel corpo dev'essere la tortura più atroce.
Per questo Loki prende delle decisioni che possono sembrare assurde, ma sono solo l'ultima speranza di un uomo disperato: chiedere un accordo con Hela, cercare di tornare nel passato per cambiarlo e impedire che Sigyn perda il senno... Nel finale Loki ritrova l'iniziativa, ma il suo sembra quasi "un patto con il diavolo" e non è possibile immaginare come possa concludersi. Ma lui non ha altra strada, non può rinunciare a Sigyn. Ciò che Sigyn è per lui è qualcosa di unico e speciale e tu lo hai descritto tanto perfettamente che posso solo riportare le tue stesse parole: "Cos’aveva lei? Era intelligente, vivace, dolce. Soprattutto dolce; un balsamo sulle proprie ferite che rideva alle sue battute, lo rimproverava quando gli scherzi in cui si dilettava erano troppo crudeli, accettava la sua natura contorta, ambigua, doppia fino allo stremo. Sapeva chi era e, nonostante tutto, lo amava fieramente." E' proprio questa l'unicità di Sigyn, quello che me l'ha resa cara fin dal primo capitolo che ho letto su di lei, io che di solito non amo molto i personaggi femminili. Ma Sigyn è diversa da tutte le altre, non si fa illusioni, non è la principessina che aspetta il principe azzurro, ma una donna vera che è consapevole che si può amare anche nonostante i difetti, e che il vero amore accetta tutto della persona amata. Del resto, Loki non l'avrebbe amata se non fosse stata speciale.
Un'altra bellissima storia, appassionante e misteriosa, di cui spero di leggere presto il seguito per scoprire cosa sia successo a Sigyn, che cosa abbia fatto per smarrirsi nella follia.
Complimenti ancora di cuore e a presto!
Abby

Recensore Junior
13/08/19, ore 20:27

OK… Ok...getto l'ennesimo fazzolettino e nel velo lacrimoso che mi offusca lo sguardo tento di buttare giù due parole sensate. Che dirti, cara Shilyss? Ogni tua nuova storia mi sorprende, ogni volta. L'idea di partenza è originalissima e non ho dubbi tu l'abbia sviluppata magistralmente. Ma parliamo intanto di questo primo capitolo.
In molti tuoi racconti ritorna il tema della separazione tra loki e sigyn, perché lui se ne è andato lontano o perché ha compiuto scelte orribili che l'hanno allontanata. Loki in ogni caso l'ha persa e il ricordo di lei lo perseguita con rimpianti, nostalgia, amarezza.
Qui il tutto è esasperato all'ennesima potenza, perché mentre nelle altre storie sigyn è solo un ombra nei suoi pensieri, qui lei è viva, vicina, reale. Ma non è lei. E vederla lì, tornare ogni giorno in quella torre e trovare solo un pallido spettro di ciò che lei era, lo stanno distruggendo.
Mai come in questo capitolo ci mostri un loki sofferente, incapace di accettare la propria impotenza e i continui fallimenti. Proprio lui che la sacrificherebbe sull'altare di quella brama di potere che mai lo abbandona, ora non può accettare di averla persa, così. E c'è anche rabbia oltre al dolore, perché lui non vuole provare quel che prova, ma non può ingannare se stesso. So che ogni storia la vedi e la rivedi mille volte alla ricerca delle parole migliori, ma leggendo questo capitolo ho avuto l'impressione che davvero hai selezionato maniacalmente ogni singolo termine, ogni virgola per rendere al massimo l'introspezione di questo loki che non è mai stato così coinvolto, toccato, umano. Ancora complimenti!
Mi ha colpito molto anche il breve accenno a Thor, che si è ritrovato sovrano di un popolo di esuli. Ruolo che non voleva e ricopre con l'aiuto di un fratello ritrovato, che conosce così bene da riuscire a leggere tra le righe di ciò che dice la sua vera disperazione. Perché loki è disperato, pronto a tutto e l'impulso che lo aveva colto, ma che non è riuscito a portare a termine mi ha dato i brividi, davvero. Lui che vuole tutto e non sa rinunciare a nulla, deve essere stato davvero spezzato per considerare l'ipotesi di liberare entrambi in un gesto violento.
Sono molto curiosa di scoprire cosa succederà ora, perché sono praticamente certa che ciò che sigyn ha fatto, lo ha fatto per lui. Lo sappiamo noi, lo sa thor e sicuramente lo sa pure loki, e saperlo non fa che aumentare il suo dolore.
Potrei continuare per pagine e pagine con questa pallosa esegesi biblica, ma ho pietà di te e ti lascio con un abbraccio (anche perché come sai il tempo mi sfugge, sempre troppo veloce)
Aspetto con trepidazione il seguito, sperando darai a sti porelli una gioia, almeno piccola!
A presto tua sempre fedele Sil!

Recensore Master
13/08/19, ore 16:26

Che colpo al cuore e quale triste ma meravigliosa lettura è questo capitolo?
Ho appena finito la meravigliosa rivisitazione della sirenetta e approdo qui, dove trovò un Loki disperato alla ricerca di qualcosa di perduto, di un errore da raddrizzare nel tempo, e Sigyn? La bella Sigyn persa in una follia che lei stessa pare si sia procurata facendo qualcosa di cui Loki ignora il perché...
Ammirevole il modo in cui lui le rimane accanto, in cui comunque se ne prende cura, sperando sempre di ritrovare un frammento della sua amante...
Solo che Sigyn non c’è più... e non c’è niente di peggio, che perdere una persona fiducia, pur avendola ancora al fianco...
Mi ha ricordato un po’ quello sventurato personaggio che è Caska di Berserk, e di come Gatsu cerchi in ogni modo di riportarla indietro, come fa Loki con Sigyn.
C’è molta diaperazione e molta umanità e fragilità in questo capitolo.
È stato bellissimo leggerlo.
Tu sei una garanzia per qualsiasi cosa che scrivi. Come dai voce tu a loro, nessuno lo fa’.
Mi sono emozionata tanto...
A presto cara!
Ladyhawke83

Recensore Veterano
13/08/19, ore 16:20

E salve cara autrice! Passo velocemente per una recensione e scappo.
Comunque è un bell'inizio, anche se parecchio triste. Mi ha quasi ricordato la demenza senile o l'alzaimer ,almeno per il comportamento della povera Syghin( povera, povera) sì, ho capito che non è questo il caso, che è causato da altro, ma mi è sembrato quello.
Loki è palesemente disperato e si sente quasi in colpa. Mi è sembrato distrutto proprio come uomo, distrutto dal fatto che lei sembra riconoscerlo, come hai scritto tu, ma non ricorda di averlo amato.
E Thor, beh, fa il fratello maggiore, come sempre e cerca di far ragionare il fratello pur capendolo. Ho amato anche Thor qui.
Comunque sono consapevole del fatto che questa non si possa definire recensione,ma cera di capirmi, non ce la faccio cerebralmente, perdono.Quindi per ora mi fermo qui e buona fortuna per il contest e er il continuo della storia, a presto.

Recensore Junior
13/08/19, ore 14:06

Ciao, fra lavoro e calamità naturali sto accumulando un ritardo colossale nei commenti! Recupererò presto, che poi in " Solo un accordo" ci son i capitoli nuovi che hanno materiale per un saggio, tanto sono pregni!
Ma concentriamoci su questo primo capitolo: veramente intenso e molto bello. L'ambientazione é ben definita, pochi accenni ma molto fascino nella prospettiva di una nuova Asgard, fissa su una Midgard che attraversa i secoli e quindi forse... Neppure più abitata dai mortali? Del resto non nominati e quindi magari estinti.
Questa nuova nazione é guidata da Loki e protetta da Thor: la combinazione perfetta per come sono trattati nel MCU. È una situazione così allettante che, se ne vorrebbe di più, capire come siano riusciti, persino avere descritta questa nuova città. Il gusto di sentir appellare Loki alfine re... Ma poi entra in scena Sigyn e calamita tutta l'attenzione, ruba ogni vano di luce e ombra al suo grande amore. Loki é spettatore di un gioco di illusioni, fantasie e specchi che lui non può guidare. Non può darle fine, la ama. Non può accudirla, certamente non é nella sua natura, diciamo anche professionalità...ma non é questo che gli impedisce di sedersi al suo fianco, prenderle le mani e guidarla a ritrovare se stessa. È che l'ama così disperatamente e profondamente che ogni altra cosa perde valore. Il dolore di vederla così é troppo grande e deve ritirarsi. Loki é sconfitto sul suo stesso piano di accordi e stregonerie ed inoltre, anche tutto quanto era bramato per vendetta ora diventa fumoso: trono, rispetto, ammirazione. Li possiede e non bastano. L'inizio di questa storia é veramente straziante, intenso e spero, come sempre ormai, che ci sian evoluzioni intense e sempre un lieto fine. Ho amato l'immagine di una Sigyn che offre la tazzina vuota per un té a Loki, un po' Carroll ed un po' la profonda impotenza della demenza.
Grazie, veramente bellissimo. Una piccola nota (figurati se non ci torno, noiosa come non mai), Thor dice al fratello di andare avanti, in un certo senso, ma non é forse anche lui bloccato? Non ho trovato segni che mostrino il superamento per lui dei fantasmi del passato, siano essi sentimentali o legati alla delusione verso se stesso. Spero toccherai, anche solo tangenzialmente o indirettamente il tema in lui. Ancora complimenti!

Recensore Master
12/08/19, ore 02:22

Carissima Cosa,
una notte insonne mi ha portata qui e, siccome volevo qualcosa che potesse accompagnare il mio sonno inesistente, ho deciso di bearmi della lettura di questa tua nuova storia – che in realtà,almeno per ora, è stata una vera e propria pugnalata al cuore. Ovviamente, questo, è totalmente positivo.
Non nego che mi abbia lasciato addosso un alone di tristezza e malinconia, questo primo capitolo, ma anche una crescente curiosità perché sì, voglio sapere, capire. Mi sono totalmente persa nella lettura di un Loki tormentato che non perde però la sua logica e determinazione; un Loki che, comunque, è anche capace di vacillare e di tornare sui suoi passi. Sai, c'è un passaggio che mi ha molto colpita, ed è quello in cui lui decide di salire da lei e porre fine a quella sofferenza, perché tanto Sigyn non è più Sigyn – la sua amata dai capello d'oro, e che in quelle condizioni porta solo dolore e rabbia nel suo cuore. Eppure Loki non ci riesce; un uomo che non vacilla ad uccidere senza pietà in battaglia, si tira in dietro di fronte ad una donna – La donna – inerme, esposta, che non può difendersi, che a volte è lei e a volte non lo è. Eppure sarebbe così semplice... eppure basterebbe un solo gesto, a permettergli di liberarsi di quell'ombra, quella sofferenza, quell'ostacolo. Eppure, anche se Sigyn non è più Sigyn, mettere fine alla sua vita avrebbe davvero l'effetto sperato? No, per questo non può farlo. E non è la pena a fermargli la mano, ma il ricordo di ciò che sono stati e di ciò che potrebbero ancora essere, semmai riuscirà a tornare indietro e impedire a Sigyn qualsiasi cosa abbia fatto per ridursi così.

Sai, per chi è nelle condizioni di Sigyn (e parlo di chi è affetto da malattie che deteriorano, che a volte annullano la persona a volte no), è tutto sfumato. Non ci sono ricordi di ciò che si è in determinati momenti, ma chi è vicino a persone così, vive ogni secondo di quei cambiamenti in un ripieno di speranza e di rabbia, di tristezza, perché dopotutto ci si ricorda di ciò che si è vissuto insieme a quella persona, e la tua introspezione di Loki fa male proprio per questo. Ogni sua azione è mossa dal desiderio di rivedere la sua Sigyn tornare a ciò che era; raggiungere quella torre e vederla sempre andargli incontro, stringergli le braccia intorno al collo e baciargli le labbra. Cose che magari erano quasi abitudinarie e che ora mancano più di qualsiasi altra cosa... per questo empatizzare con lui è semplice; per questo si riesce a immedesimarsi in un dolore simile, specie se lo si è provato sulla propria pelle, magari con un parente che ha perso piano se stesso e che, a volte, si ricordava di noi. Quelli sono i momenti più deleteri e tristi. Perché Loki sa che quei momenti sono rari, forse lo sono ogni volta di più. Ecco cosa fa male.

Insomma, se Sigyn è ridotta così per aver salvato Loki è una pugnalata al cuore, specie se si pensa che Loki sta disperatamente facendo lo stesso per salvare lei; per trovare quell'esatto punto nel tempo dove qualcosa ha distorto tutto, ha rotto qualcosa, e dove ha reso Sigyn non solo prigioniera della torre, ma anche della propria mente.
Co', è straziante, a dir poco e ho amato ogni singola parola; ho adorato ogni singolo dialogo, ogni singola introspezione, ogni singola sfumatura. Questa storia è assai diversa da molte altre che ho letto, nate dalle tue mani e, pur affrontando un tema così delicato, così diverso, così particolare, loro sono ben saldi al tuo spirito; rimangono loro, disperatamente, e per l'ennesima volta me li proponi in una salsa innovativa, dove questa volta il dolore è forte, ma anche la determinazione nel combatterlo e risolvere quella spaccatura.
Non vedo l'ora di proseguire perché, ora come ora, mi hai lasciato appesa a un sacco di domande, alla quale solo tu puoi rispondere.
Attendo fiduciosa e curiosa, quindi a presto, mia adorata Cosa ♥
un abbraccio al pistacchio,
Miry ♥

Recensore Junior
11/08/19, ore 23:11

Riesci sempre a meravigliarmi.
E non lo dico tanto per dire: evidentemente avrai le mani magiche e un cervello prodigioso perché sai dare vita a mondi bellissimi, inquietanti e assolutamente veri. Sarà che li possiedi, questi personaggi così umani e profondi: ecco il segreto di storie che sanno travolgere e portare sott'acqua.
La storia, di cui mi fai già implorare il secondo capitolo, ha saputo, prima, incuriosirmi - sarà l'ambientazjone post Thanos; la consapevolezza di Loki di aver rischiato l'osso del collo; la perdita di Asgard e della gente; per non parlare dello stato di Thor, toccatissimo dagli ultimi avvenimenti- ma poi anche angosciarmi, piano piano, attraverso la conoscenza e la comprensione del fatto che "morire, per alcuni, sarebbe stata una liberazione gioiosa".
La Sigyn, di cui ci presenti un'ombra svagata ed effimera, ha un che di affascinante, rotto, vuoto.
È lei, ma non è lei, non può esserlo.
E ci credo maledettamente quando Thor lancia la frecciata dicendo "non avrebbe mai accettato un patto del genere se non ci fosse stata sul piatto anche la tua salvezza".
Adoro questo Loki. Veramente. Visceralmente. Forse è una delle prime volte in cui lo troviamo a gestire una situazione del genere, dove la conoscenza dek "perché" gli viene preclusa, lasciandogli solo il guscio dell'unica donna che abbia mai amato.
Scrivi magistralmente, hai una mente poliedrica e sofisticata: non sbagli un colpo.
Grazie per questo racconto.
Veramente.
🌻

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