Recensioni per
Incantesimi d'amore e di morte
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 114 recensioni.
Positive : 114
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/10/19, ore 23:31

Recensione premio per il contest “Lavoratori allo Sbaraglio”

E finalmente ci sono sul cosa sia successo.
Sigyn che ha dato la mente per coprire la sofferenza maggiore e riportare indietro Loki; Loki che per lei è disposto a cedere tutto, anche la memoria di sé.
È un concetto affascinante quanto potente, che per quanto sia stato riproposto in mille salse, è sempre stupendo da leggere perché mette in mostra la lealtà e amore delle persone.
Ebbene, anche in questo caso funziona bene: sappiamo tutti quanto Sigyn ami la sua controparte, quanto debba aver sofferto per la sua fine, come fosse consapevole del non poter essere felice senza di lui perché sua perfetta metà; quindi come possiamo non comprendere quello che di base faremmo tutti per chi amiamo, ma che per la Dea della Fedeltà è parte della sua essenza?
Ma, come si dice nel finale, ci sono cose che neanche l’incantesimo più potente può nascondere o distruggere per sempre; legami dell’anima che sopravvivono fino a quando non è il momento di riallacciarsi con più forze, vie del fato che riconducono una persona all’altra, destini a due che la morte non può strappare in pezzi.
Errori, dolori e divisioni ce ne sono state, qui: ma l’essersi ritrovati di nuovo aprirà di certo una nuova strada, qualcosa che neanche loro credevano di avere dalla propria parte, ma che è comunque ritornato per loro.

Un bacio,
Manto

Recensore Master
24/10/19, ore 23:30

Recensione premio per il contest “Lavoratori allo Sbaraglio”

Ragazza mia, ma qui c’è da stare male dai feels!
Mi hai abituato alle tue trame ricche di oscurità, tristezza, angst e lenta ripresa… però a una Sigyn impazzita no! E questo mi ha lasciato un po’ turbata, perché molte volte è quello che salva dal baratro: per quanto le vicende che affrontano lei e Loki siano devastanti, sono insieme, sono lucidi, soffrono e amano come un’unica anima. Qui, invece, quella stessa anima è spezzata in due: incompleta, ferita, alla fine non si sa chi sia realmente chi soffra maggiormente tra i due, e che per questo sia più folle di dolore.
Sigyn è rinchiusa in una torre come in una casa di bambole, dove la solitudine non le impedisce di vedere e sentire che le manca la libertà, ma non può capire appieno quello che si è fatta; e gli scatti umorali che ha sono veramente terribili.
Ovviamente ha fatto ciò che ha fatto per amore, per disperazione o per avere qualcosa di veramente importante in cambio; ma evidentemente non si aspettava una tale riuscita degli eventi… oppure sì?
L’incognita è: quanto era pronta ad affrontare davvero di ciò che è successo? Un inganno più forte della sua determinazione l’ha piegata, e quindi il rimedio è difficile da trovare, o ci sarà una soluzione?
Interessante vedere come per questa volta non sia Loki la parte oscura della storia, ma la sua solitamente più luminosa controparte.
Vediamo di affrontare anche i prossimi capitoli con coraggio, allora.

Un bacio,
Manto

Recensore Master
21/10/19, ore 12:42
Cap. 2:

Eccomi di nuovo qui <3
Questo capitolo, per quanto mi riguarda, è interamente votato all'amore che nutre Loki per Sigyn. Se della dea della fedeltà conosciamo bene il cuore e i sentimenti che la animano, del dio dell'inganno dobbiamo sempre accontentarci di poche briciole, di sfumature, di sussurri stretti tra i denti. Eppure qui l'amore di Loki letteralmente esplode e lo mostri nella sua determinazione ferrea, nel suo dolore così vivido, nei suoi occhi che non riescono a fare altro che cercare lei, nella sua totale incapacità di rassegnarsi ad averla persa.
Molto cruda, ma al contempo efficace, l'immagine del sangue che cola dal naso, che ci mostra come il dio sfidi i limiti del proprio corpo pur di riportarla indietro.
Trovo molto affascinanti questi viaggi nel tempo, anche perché sposano benissimo con l'animo pragmatico e analitico del protagonista, che continua a rivivere gli stessi momenti per capire cosa gli sia sfuggito, in quali pieghe possa essere quella verità che potrà restituirgli Sigyn, o quantomeno permettergli di capire cosa sia accaduto realmente.
Ancora una volta, a colpirmi in maniera particolare sono alcune riflessioni condotte tra le righe. In questo caso, ho trovato arguta – nonché calzante con Loki, ovviamente – quella riferita ai fallimenti ("I fallimenti erano opportunità, per chi sapeva fare tesoro della mole di informazioni che racchiudevano") e al loro essere interpretabili come opportunità, perché in un certo senso sottintende l'inesistenza della reale sconfitta per una mente vivace e dotata, come è appunto quella del dio degli inganni. Forse, il suo più grande difetto è sempre stato questo: una mente troppo fine e arguta per potere accettare i limiti imposti dalle costrizioni di Odino e delle Norne; non a caso il Loki di questa storia sta sfidando tutti, e il Fato in primis, per riprendersi Sigyn.
Il primo incontro solitario tra loro due mi è piaciuto tantissimo, lei sa decisamente come catturare l'attenzione di lui! L'amore disperato che nutrono l'uno per l'altra me li fa amare oltre il consentito. Spero di riuscire a ritagliarmi presto del tempo per andare avanti e scoprire cosa celi la mano bruciata di Sigyn, cosa l'abbia ridotta priva di senno e persa in se stessa.
Ancora una volta, tanti complimenti sia per la trama che per lo stile (come sempre è fantastico e coinvolgente!).
Un abbraccio, a presto!

Recensore Master
20/10/19, ore 19:29

Buongiorno!

Sono veramente contenta di finire questa storia. Nella sua brevità ci racconti una storia d’amore tormentato di tutto rispetto, con personaggi davvero a trecentosessanta gradi e una premessa impeccabile.
Loki ha preso una decisione, a partire dal capitolo precedente, e come in Endgame vediamo l’elemento del viaggio nel tempo. Se però, in Endgame è il mondo ad essere in pericolo, qui Loki agisce per qualcosa che gli è caro. Come sempre, in perfetto stile Loki, egli ignora le leggi stabilite dalla convenienza e dalle stesse Norne e va in fondo persino alla Morte per colei che ama e lo ama.

Le scene passate di Loki e Sigyn sono bellissime. Già il fatto che lei si veda nuda, ma con grande dignità ed eleganza, senza accenni di fanservice, dimostra la tua capacità e il rispetto con cui viene trattata questa coppia, complicata ma dolcissima. Anche questo lato “playful” di Loki è pucciosissimo. Una scena piena di tenerezza, di vivacità: pare quasi di sentire le risate di Sigyn mentre Loki se la gode e la rende felice.
In brutale, freddissimo contrasto con la demenza mostrata adesso, e il relitto cui ella è stata ridotta; ancor più con lo stato di Loki dopo le torture, una condizione atroce che ha su di lui ancora un effetto dirompente.

Il regno di Hela è un tonal shift ancora più forte, cupo e lugubre come si confà alla Dea della Morte. La scena in cui Loki paragona Sigyn alle anime perdute è particolarmente efficace, per delineare lo stato della povera Dea della Fedeltà, e come Loki tema di perderla davvero. Anche le altre descrizioni di Helheim sono forti e meravigliose: i colori foschi, la nebbia, l’atmosfera gotica che crea un sacco di carattere per un luogo mai visto.
Quando arriviamo a Hela stessa, lei ha tutta la presenza necessaria per una Dea e grande figlia di Odino. Mi pare proprio di vedere il fascino di Cate Blanchett quando la interpretava. La prima cattiva del MCU è potente, gode ogni momento in cui parla e non perde la sua verve nemmeno quando il fratellino la attacca. Eppure ha anche una certa profondità, capace di comprendere (seppur non di assimilare) i sentimenti che hanno spinto Thor a non farsi domande sull’improvviso ritorno del fratellino e Sigyn a fare ciò che ha fatto.

La parte migliore, però, arriva qui: il POV di Sigyn. I ricordi sono vivi nella sua mente, la passione la devasta ancora come se ogni giorno fosse quello in cui ha scoperto la fine indegna del suo amato. Del suo imbecille, considerando quello che è successo. “He’s an idiot, but he’s my idiot”.
Bellissimo anche il richiamo alle celebri labbra cucite di Loki e al serpente dalla “pazienza infinita”, che aggiungono ancora più forza a questo legame, non solo sessuale ma anche veramente affettuoso. E il modo con cui si presenta a Hela, poi… "Sono morta, mia signora. Sono morta, ma cammino ancora sulla terra. Liberami da questa pena.”
Triste anche che Sigyn non si sia confidata con Thor. Sarebbe stato dolce, ma non è stato.
Adoro anche ogni volta in cui si parla del volto “doppio” di Hela: proprio come la morte stessa, mai del tutto cattiva.

Hela continua ad essere il Best Character, e a mostrare persino un fondo di empatia nei confronti del fratellino, quando descrive la “vita grigia” che Sigyn avrebbe vissuto senza il suo Loki. Eppure è cattiva, e Loki deve essere astuto per ottenere ciò che serve a lui e alla sua amata. Ho letto questa parte quasi di corsa, perché ero cos’ curiosa di sapere cosa sarebbe successo e come la dolcissima Sigyn sarebbe ritornata. Si sa che ormai le voglio tanto bene.

E alla fine scopriamo che Loki ha scelto bene. Ha ottenuto una terza versione di Sigyn, non quella che ha amato ma una che può amare e tornare a vivere. Mi piace soprattutto, di questa chiusura, il modo con cui Sigyn sia disposta ad ascoltare le storie di Loki perché le piacciono, vere o meno. Loki è Dio dell’Inganno, bugiardo e cantastorie per antonomasia, e a Sigyn piace così, accettandone anche quel lato truffaldino.
Ah, oltre al bacio finale, cui non ho commenti articolati da aggiungere, ma un prosaico “MACCHECCARINI!” che dice di più.

Davvero bellissima. Coinvolgente, triste e agrodolce. Un capolavoro che merita tutte le attenzioni che ha.
Alla prossima, e grazie per questa bella esperienza.
Lady R

Recensore Master
19/10/19, ore 12:29

Ciao!
Dopo aver letto Prima che il sole tramonti ho spulciato un'altra volta il tuo profilo. In realtà, sono molti i titoli che mi incuriosiscono, anche perché la tua storia ha instillato in me la voglia di leggere altre storie su Loki e questo mondo mitologico che non conosco abbastanza – ma provvederò non appena potrò! – e che mi affascina tanto. Come credo di averti già detto, Loki è un personaggio che mi intriga e che ho sempre preferito al fratello Thor (ho sempre pensato che nei film comparisse sin troppo poco!), e il fatto che tu ne scriva così bene e con così tanta passione esercita una sorta di effetto calamita su di me.
Credo anche di essere ormai una sostenitrice della Loki/Sigyn, coppia che non ho mai preso in considerazione. È una coppia che mi sembra avere addosso un tale alone di sbagliato che me la fa amare tantissimo, come se le due sventurate divinità andassero contro tutto e tutti pur di amarsi. Ho leggiucchiato un po' sul web dell'Edda e dei passi in cui compare Sigyn, per inquadrare ancora di più questo personaggio, e da quel poco che ho letto sino ad ora direi che la tua rappresentazione, sia in questo primo capitolo che nell'altra storia, richiama molto la controparte originale descritta nella mitologia.
Ancora una volta ho apprezzato molto il tuo stile, riesce a trasportarmi nel mondo dei tuoi personaggi, in questo tempo mai vissuto e mitico. Lo adoro! Poi la forma è perfetta, il che rende ancora più piacevole la lettura. Sei sicuramente una persona che sa scrivere e sa come muoversi per dare al testo ritmo e atmosfera.
Arrivando finalmente a questo primo capitolo (perdona i miei giri di parole!), povero Loki! E povera Sigyn. Si trovano in una situazione orrenda, e il dio dell'inganno mi sembra ora egli stesso preda di un inganno architettato dall'amore ai suoi danni: da un lato lo illude permettendogli di ritrovare Sigyn per poche ore, dall'altra lo deride strappandogliela di nuovo via e godendo sadico del suo dolore. Mi chiedo anche io se Sigyn soffra, se esista una parte consapevole dentro di lei che patisce la situazione penosa in cui versa. E al pari di Loki mi chiedo cosa sia accaduto, quale patto possa aver fatto e per quale motivo, anche se la sua stessa natura mi induce a concordare con Thor e con i sensi di colpa di Loki e pensare che la scelta che l'ha ridotta in quello stato sia stata presa per lui, solo per lui.
Il confronto tra i due innamorati ha lasciato trasparire tutta la sofferenza e la rabbia e l'assoluta incapacità di agire di Loki, ingabbiato nel proprio amore per lei, in bilico tra ciò che gli suggerisce la razionalità e ciò che gli impone il cuore. Direi che il titolo del capitolo non avrebbe potuto essere più eloquente: La prigioniera, che in realtà non è tale e che costringe in condizione di prigionia (emotiva) anche colui che crede essere il proprio carceriere, Loki.
Ho apprezzato molto anche componimento di apertura (come già in Prima che il sole tramonti, ma credo di aver dimenticato di scriverlo), perché, oltre a essere oggettivamente un bel passo, dà già un assaggio dell'atmosfera del racconto e ingloba il lettore nella stessa prima ancora che inizi la storia.
Ancora una volta leggerti è stato un piacere, spero di riuscire a completare la lettura a breve, sono molto curiosa di scoprire l'evoluzione!
Tanti complimenti e a presto!

Un abbraccio,
Rosmary

Recensore Veterano
18/10/19, ore 15:48

Ciao! Finalmente riesco a passare per lasciarti questa benedetta recensione che ti devo da non so neanche quanto. Avevo già letto qualcosa di tuo, mi sono innamorata della coppia Loki/Sigyn e leggere di loro è una goduria anche se so poco della loro storia. *^* Un Loki distrutto da un amore lontano e perduto, con il perenne cruccio di averla fisicamente lì ma non è lei. Non è la sua amata che lo ha accettato con tutti i suoi difetti (che sono tanti) e le sfaccettature del suo carattere. Una Dea, della fedeltà tra l'altro in contrasto con il suo essere il Dio degli inganni, che lo ha amato con tutta se stessa e ha poi combinato qualcosa anche per lui che però le è costato la propria essenza. I suoi ricordi, la sua mente, sono andati via e tornano raramente dando al Dio una fugace speranza che la sua Sigyn sia ancora lì, sepolta da qualche parte in quel corpo che si muove come lei ma non è lei. Una speranza che dura molto poco e lo distrugge ogni volta di più, tanto da spingerlo a desiderare che non torni più. Dimenticare è impossibile, andare avanti non è prendibile in considerazione e tutto quello lo sta consumando dall'interno e non bastano le preghiere del fratetto Thor o le sue parole a distoglierlo dal suo dolore infinito. Si reca però sempre in quella torre dove la ragazza è rinchiusa per la sua incolumità, per evitare che faccia qualche casino che le costi la vita. Però soltanto quella piccola parte della sè di tanto tempo prima comprende ciò, la sua versione "ragazza prigioniera" chiede costantemente la libertà a Loki, probabilmente unico contatto "umano" che ha. Il Dio dell'inganno ha però preso la sua decisione, tornerà ancora indietro nel tempo per impedire che la sua amata si riduca in quello stato per chissà quale motivo e dice addio alla ragazza che si trova davanti, alla quale ha regalato una rosa bianca. Il suo fiore preferito, quasi una promessa di riportarla indietro. Adoro le relazioni un po' impossibili, i ragazzi complicati e un amore struggente. Vorrei sapere di più sulla storia di questi due e sicuramente tornerò a leggere le tue! Alla prossima! angelo_nero

Recensore Master
14/10/19, ore 01:34
Cap. 2:

SIGYN E LOKI.
Niente. più ne leggo più li amo. Soprattutto lei, il personaggio che meno conosco e meno avrei supposto di ritrovarmi ad amare. “Sciocca e avventata”, la definisce Loki, ma io non posso non ammirarne il coraggio. Si vedrà meglio nel flashback di Loki, però, prima parlerò di lui.

Le metafore che usi per far parlare e riflettere Loki continuano ad essere bellissime, e il suo distacco di fronte al “cerchio perenne” della relazione destinata a fallire tra Inganno e Fedeltà, come se avesse accettato l’aspra natura delle cose, ma non fosse ancora capace di arrendersi, è incredibile.
A volte mi capita di essere confusa dai termini della mitologia norrena (non ho ancora capito bene cosa siano e che ruolo svolgano le “Norne”, e dubito che fare riferimento alle Moire della mitologia greca mi aiuti a comprendere bene la situazione), ma il contesto è ben chiaro. Soprattutto la frustrazione di Loki, incapace di accettare che questa è la fine, e che cerca rifugio nel passato quando Sigyn era ancora Sigyn, e come tale si comportava.

Un bel flashback post-Avengers, ecco cosa ci vuole. La mia natura degenere mi porta ad apprezzare particolarmente questi momenti di affetto nella bassezza, la “fall from grace” che tanto amo e tante volte applicai, qui si presenta in forma diversa dal solito. In altre (ottime) fanfiction ho visto il Loki sconfitto recluso in celle disumane, piccole, asfittiche: qui gli vengono concessi privilegi regali, mobili e libri che però non riesce ad accettare e a vedere in altro modo che come una mossa ipocrita. L’ho trovato rinfrescante, e molto profondo.

E poi il primo appuntamento, che tenerezza! "E noi li lasceremo parlare, non è vero Lingua d’Argento?”” Brava Sigyn, vivete sereni in questa civiltà di divinità retrograde. Ua relazione complicata (e Loki non aiuta), forse non destinata a concludersi nella felicità, ma che di felicità non manca di procurare. Soprattutto quando Loki, ripensando alla sua amata perduta, ritrova il coraggio di andare oltre il dolore e sperare che quella Sigyn sia "ancora riconquistabile, in qualche modo.”

L’ultimo flashback è molto dolce, soprattutto non appena si nota cosa Sigyn abbia fatto. Anche conoscendola poco, vederla nerovestita e coperta da un mantello scuro fa strano. Sigyn è dolce, è tenera, è affettuosa e (duhh) leale, e si capisce che c’è qualcosa di storto. Poi si vede la fasciatura alla mano e si capisce.
Di Loki ho imparato ad amare la testardaggine, il bizzarro ottimismo, la sua incapacità di accettare che le cose non vadano come egli vuole, che si traduce paradossalmente in una grande forza di volontà.
E adesso che sa, ha la prova fattuale e inequivocabile che Sigyn gli vuole tanto bene da compiere un avventato atto d’amore, deve capire cosa fare.

Veramente una bellissima storia d’amore, e sono sempre felice di vederla svilupparsi.
Un abbraccio e complimenti, ancora.

Lady R

Recensore Master
10/10/19, ore 21:57

I primi due capitoli già mi avevano conquistata, ma quando penso che di meglio non si possa fare, tu mi sorprendi sempre.
Fino quasi alla fine ho pensato che questa storia sarebbe finita tragicamente, con Loki incapace di riavere Sigyn con sé, condannato al dolore eterno per precipitarvi nuovamente lei.
La tristezza della situazione è straordinaria, bellissima. Pensare a un personaggio come Loki con le mani legate da un amore ormai perdutoche lo ha sconfitto come nessun altro potere è stato in grado di fare, ha un che di elettrizzante.
Ma no, l'avidità di Hela gli ha permesso di ottenere quello che voleva: un'altra possibilità, un nuovo futuro a costo, in fondo, del resto della sua vita ad accrescere il potere di Hela. E a pensarci bene, è giusto così: tutto ha una fine. Irrimediabilmente, dal momento che si nasce, si è destinati ad accrescere il regno dei più, e così è per ogni oggetto, destinato a consumarsi, per ogni segreto, destinato a venire svelato oppure a perdersi.
Loki si è asservito alla morte e, in qualche modo, pare congeniale alla sua figura.
Una storia bellissima, un amore indimenticabile come solo tu lo sai raccontare.
A presto. ^^

Recensore Master
09/10/19, ore 14:04
Cap. 2:

Qui Loki appare quanto me romantico, situazione sicuramente inusuale questa in cui vediamo il dio dell'inganno.
Sicuramente hai descritto molto bene le sue intenzioni, facendo capire al lettore le sue capacità di analisi. Di gran osservatore dei più piccoli dettagli.
Come ho anche apprezzato il menzionare l'enorme sforzo fisico che richiede viaggiare nel tempo, come questo lo stia logorando. Andando avanti in questo modo, prima o poi gli sarà impossibile proseguire.
Carino il paragone del destino con una matassa di fili, me lo sono immaginato Loki che cerca di sbrogliare l'interessa matassa. Un lavoro che richiede pazienza e saper cercare. Sei riuscita a trasmettermi questa'immagine in maniera molto vivida perchè la trovo adatta a lui.
Sigun in questo capitolo mi ha fatto quanto mai pensa, perchè se all'inizio è stato bello leggere di lei e Loki sulle rive del lago, la scena finale è proprio straziante, una donna che si erresa al destino che non potrà mai stare assieme al suo uomo perchè egli non è tipo da accontentarsi di una famiglia. Ho trovato questa immagine veramente triste, ma anche che Sigyn mi è anche sembrata un po' sciocca. Più che amore il suo mi è sembrato un'arrendersi totalmente all'altro, diventare passiva al suo agire. Nonostante Sigyn non mi abbia mai dato l'impressione di una donna succube di qualcuno.

Recensore Master
08/10/19, ore 17:51

Mi piace molto questo finale perché lo trovo così equo: Loki è morto, ma in un certo senso anche lei e quindi per tutti e due è una nuova vita. Mi è piaciuto molto come hai fatto il personaggio di Hela, ho visto solo i film, è vero, ma nel film su di lei ho sempre avuto la sensazione che non le avessero reso giustizia, che un personaggio con quelle premesse potesse essere sviluppato meglio di come poi è stato fatto. E mi piace di più immaginarla come è qui: sul suo trono, potente, regina indiscussa a cui tutti chiedono e si rivolgono per favori impossibili, con questo viso a metà che mi sembra perfetto per la regina dei morti. Immagino sia ispirato dai fumetti, ma comunque grazie perché sei riuscita a trasmettersi il senso della sua potenza, del suo carisma, della sua pericolosità e mi piace un sacco. C'è un che di straziante in Loki che si innamora davvero di lei solo quando scopre cosa lei sia disposta a fare per amore di lui. C'è un che di straziante che io adoro, perché amo l'angst e i personaggi che si sentono in qualche modo in difetto. E se Loki deve avere un lieto fine che sua così, perché lui semplicemente felice e sereno non ce lo vedo e se lo fosse davvero allora mi preoccuperei perché vorrebbe dire che prima o poi combinerà qualcosa, non è uno che rimane fermo. Quindi un lieto fine, stupendo, ma con tinte molto angst: i miei preferiti. Per quanto riguarda lo stile questo capitolo è stato scorrevolissimo: si è praticamente letto da solo, complimenti. Le descrizioni del regno dei morti restano le mie preferite perché molto suggestive. Sulla trama tanto di cappello: ogni capitolo mi ha sorpreso per qualcosa, questo qui per la morte di Loki, non me l'aspettavo minimamente. Il precedente per lui che tenta di non far innamorare lei. E complimenti anche e soprattutto perché la trama oltre che sorprendente, è incredibilmente coerente. Leggo una marea di fantasy e per me la cosa più importante di una trama è la coerenza, qui hai tessuto tutti i fili con precisione, spiegandoci passo per passo, non appesantendo con spiegoni, ma in modo fluido disseminando pezzi piano piano fino alla conclusione. Ho anche molto apprezzato come i destini, certi nodi siano ineluttabili. Nella mia vita sono una grande fan del libero arbitrio, ma quando leggo ho un debole per la mitologia greca e le parche. Grazie a te ho scoperto la versione nordica delle parche e mi sono piaciute anche loro. Grazie :)

Recensore Master
08/10/19, ore 01:59

AHIO. 

Ovviamente la recensione non finisce qui, ma come sempre da quando (da te) ho scoperto la Logyn, mi trovo davanti a un mondo di dolore romantico che non avrei mai potuto immaginare di conoscere.
Non conoscendo bene il contesto dei fumetti ho avuto difficoltà a inquadrare la situazione, ma ho percepito che Loki è sopravvissuto alla pugnalata di Thanos, che Sigyn ha fatto un qualche patto con Hela, Dea della Morte (forse per salvare il Dio degli Inganni che tanto ama) ed è impazzita, costringendo Thor e Loki a confinarla in una prigione dorata dove non possa farsi del male da sola. Ogni tanto riconosce Loki, ogni tanto no, ogni tanto chiede di essere liberata e ogni tanto non sa nemmeno di essere in prigione. 
E Loki, come da tradizione, soffre. 

Come al solito, la doppia natura di Loki, tra personaggio simpatizzante e cattivo emerge nel dilemma che è costretto ad affrontare riguardo a Sigyn. Ogni volta rivive la stessa esperienza, il che ha dei richiami molto interessanti con la stessa ripetitività dell’esperienza di Loki.
Pensa che quando ho letto "È successo un’altra volta, non è vero?”” pensavo che fosse Thor che scopriva che Loki era ancora vivo, che per la terza volta si è finto morto per poi rivelarsi ancora vegeto e respirante, e che a una certa continuasse a non poterne più di avere Loki a intermittenza. 
Invece la situazione è molto più infelice. 

Thor compare poco – la questione della storia lo riguarda solo indirettamente – ma la sua presenza è ottima come collante dei due passaggi della storia, prima e dopo l’apparizione di Sigyn, e quello che dice è dolce e fermo. 
Si nota anche una minuta evoluzione di Loki, che si propone come nuovo re di una Asgard piccola e differente, ma che lo stesso tempo è stanco e non sa come interpretare un ruolo ora troppo stretto. Qui si fa avanti Loki, che condivide con lui il suo ruolo di re proprio adesso che non lo vuole più, perché qualcosa di più importante per lui sta andando perduto.

Il tempo passa ma Sigyn non migliora, e il loop continua con Loki sempre più esaurito. 
È agghiacciante quando Thor gli chiede cosa vuole fare Loki non sa cosa rispondere, perché è così: non lo sa, sa solo che fa male, e non è abituato a trovarsi in una situazione in cui non riesce ad essere subdolo e logico e Lingua d’Argento.
Specie con Sigyn di mezzo. 
"Ha il suo viso, le sue mani, i suoi occhi: tutto qui.
Frase bellissima e devastante, e soprattutto semplice in modo pregevole ed azzeccato. Sigyn è bella e somiglia alla donna che Loki ama, ma non è _lei_.

Nella parte seguente della storia compare Sigyn. Ricordando che non conosco né il personaggio Marvel né la controparte del mito norreno, quello che so di Sigyn viene da queste storie, e la ragazza dolce e forte e piena di portamento che ho conosciuto e che ho iniziato ad amare ricompare a tratti anche qui, seppur spesso soffocata dal dolore e dalla follia. 
Oltre ad altre possibili conferme che la follia di Sigyn sia determinata da un patto con Hela per salvare il fratellino, considerando che ancora una volta è menzionata la ferita mortale di Thanos e il segno che dal corpo di Loki piano svanisce. 
"Era successo qualcosa e Sigyn aveva dimenticato non lui, ma se stessa e di averlo amato.
Altra frase veramente molto forte. Sigyn conosce Loki, ma che senso ha se è la stessa Sigyn a mancarle dalla mente? 
E poi oh, si chiamano “mio signore” e “mia signora” a vicenda, non si può non adorare ciò che sono assieme. 

La situazione è aspra e difficile. Loki qui mi ricorda un po’ l’Ade della mitologia greca che regala a Persefone gioielli per renderle più felice la permanenza nell’oltretomba. Cosa che non gli riesce, perché Persefone non vuole stare lì a prescindere: non ci sono fiori laggiù, e i gioielli non hanno profumo. In questo senso è persino peggio per Loki, dato che nemmeno i fiori bastano a placare l’animo di Sigyn, la cui inquietudine traspare dalla sua frenesia di disegnare. Uno sfogo piacevole, ma passeggero. 

Sigyn ha molte sfaccettature: è dolce, è una signora, è fragile ed è amante, ma sa rubare un coltello quando necessario, seppur il suo stato mentale compromesso le impedisca di andare fino in fondo. Meno male, perché se Loki fosse morto o “morto” una quarta volta Thor sarebbe come minimo esploso. Neanche gli Addams vanno a braccetto con la morte così tanto, poverino. 
 "La cosa peggiore è quando sei così; simile a quello che eri
Dovrebbero farci una raccolta, con le tue citazioni. 
Intanto Sigyn continua ad essere sospesa tra sogno e realtà, tra illusione e presente, e Loki – seppur tra le onnipresenti malignità degli altri dei, restii a perdere le vecchie abitudini giudicone – continua ad accudire eternamente la sua adorata. Nonostante egli sia "re e per mutare la sorte a suo piacimento, non per prendere le mani di una ragazza senza senno e insegnarle a essere di nuovo se stessa.” Un’altra frase molto bella che riassume non solo l’eterna natura “sospesa” di Loki, Dio degli Inganni, ma anche la bellezza faticosa di un rapporto che ormai fa solo male, ma cui Loki tiene. 

È una spirale, un circolo discendente, tragico ma tenero come i cuoricini che separano i paragrafi. "Cos’aveva lei? Era intelligente, vivace, dolce.”, una ragazza che anche iniziando ora a leggere di Loki e Sigyn dispiace perdersi, che facilmente fa simpatia anche ridotta così. Si capisce quanto e cosa Loki amasse di lei, e fa ancora più male vedere una Dea di Asgard ridotta a bambola incapace di intendere e di volere. E troppo amata anche per l’eutanasia. Impeccabile il linguaggio verbale e corporeo usato dalla Sigyn ormai “andata”, infantile e affettuoso nella sua ingenuità. Un elemento molto curato 
E ovviamente, altra frase meravigliosa come chiusura.
"Ti odio perché te ne sei andata, non sei più tu. È rimasto un guscio vuoto e poco altro – bugia, ci sei ancora, da qualche parte.
In conclusione un’altra bellissima storia su una coppia che sento di apprezzare maggiormente ogni momento. La dignità e il fascino di dea di Sigyn traspaiono anche in questo contesto, Loki è tormentato e innamorato, e anche Thor fa la sua figura nel suo cameo ridotto. Contesto ottimo per questa coppia e per tutte le belle coppie, che spero di poter ritrovare. Dopotutto ci sono altri due capitoli, chissà se…

Alla prossima.
Lady R

Recensore Master
05/10/19, ore 14:11
Cap. 2:

Loki non ha mai voluto avere legami, ma alla fine questo amore così forte lo sta consumando, farebbe davvero qualunque cosa per salvare Sigyn! E' disposto a sfidare le leggi del tempo, persino scendere a patti con Hela ... Non ha però messo in conto la testardaggine della Dea della Fedeltà, che pur di proteggerlo si rifiuta di dirgli che cos'ha fatto. Riuscirà il nostro bel principe a vincere questa volta? Io devo dire che la vedo molto difficile...
Alla prossima!
Barby

Recensore Master
01/10/19, ore 19:00
Cap. 2:

“Posso vivere sapendoti lontano, amore mio, ma devo avere la certezza che tu stia bene. Da te, non desidero altro.”
È un colpo al cuore, lo sai, vero?
Questo Loki che torna indietro ancora un volta, che già tante volte ha cercato di cambiare il corso degli eventi e non si arrende, anche se è terribile, per lui, rivivere ogni volta la perdita, oltre alle conseguenze fisiche, è struggente.
Loki si consuma per impedire che Sigyn faccia ciò che ha fatto perché lui sia salvo. È un serpente che si morde la coda.
Inoltre, sono sempre più curiosa di saperlo anche io cosa ha fatto Sigyn! Il finale di capitolo, sulla domanda di Loki non fa che accrescere l'attesa di scoprirlo (ma già immagino che non lo dirai come prima frase del prossimo capitolo! >.<).
Questa volta non ho molto da dire: il capitolo è bello, come sempre sono tutte le cose che scrivi, e non ho trovato nulla da segnalare.
Forse, solo, a parte il dolore di Loki, tutto il resto è un po' meno coinvolgente del solito, vuoi perché si tratta di 'passato' o perché sono scene che, proprio per la loro natura, ne ricordano altre.
Però mi piace il dettaglio del cambio di colore che veste Sigyn. Mi pare tu l'abbia usato già in un'altra storia, e mi piace perché... quando non ci penso, di solito, nella mia teta Sigyn è mora e veste di nero. ^^''''
A presto. ^^
(Comunque vado già a sbirciare il prossimo capitolo!)

Recensore Master
29/09/19, ore 11:04
Cap. 2:

Una cosa che mi era piaciuta anche nello scorso capitolo e che qui hai ripreso è questo concentto ' i fallimenti sono opportunità da cui imparare', belle frasi e che trovo molto da Loki.
Quello che mi aspettavo era trovare Loki nel passato per cercare il momento in cui lei aveva pronunciato l'incantesimo e non trovarlo dove lei si è innamorata di lui e cambiare quest'ultima cosa. La trovo un'idea sottile e meravigliosa. Non so se ho capito tutto bene, d'altro canto mi manca ancora l'ultimo capitolo. Ma mi sembra che oltre a cercare di scoprire con le sue domande l'incantesimo, Loki faccia intendere che torna indietro per non far innamorare lei.
Comunque ciò che ho apprezzato maggiormente di questo capitolo sono: i dialoghi, scritti benissimo e scorrono benissimo, sembra una conversazione molto realistica fra questi due; e i viaggi nel tempo, i miei complimenti per come giochi con i salti temporali gestendoli benissimo, non è per nulla facile scrivere senza seguire un andamento temporale lineare, si vede che sei una scrittrice molto esperta e padroneggi così bene tutta la tua trama da sapere quando e come rilasciare tutte le informazioni per far capire al lettore cosa sta succedendo. Complimenti. Infine, una piccola nota inutile: io amo quella canzone e sono stata felicissima di trovarla citata qui :)

Recensore Master
28/09/19, ore 20:02

Quello che apprezzo maggiormente del tuo stile è la cura per i dettagli, una precisione che mostra sicuramente una conoscenza molto vasta. Mi riferisco a quando usi parole come bistro oppure bandoliera, che non la conoscevo nemmeno. Questo vocabolario attento e preciso aiutano tantissimo a costruire la scena e l'ambientazione perché alla fine questi sono dei e non semplici umani, sono un popolo completamente diverso e quindi usano anche cose che noi abbiamo dimenticato. A questo proposito ho anche apprezzato molto la parte in cui parli della natura millenaria degli asgardiani e spieghi come sia la loro 'psicologia': ho visto solo i film di Thor e non ho letto i fumetti, quindi conosco poco i modi di asgard ma la tua interpretazione mi ha colpito e credo la adotterò come canonica.
Un'altra cosa che mi è piaciuta è Thor: conosco molto bene quello dei film e ha un modo di parlare molto particolare e tu lo hai reso in pieno, sentivo la voce dell'attore in ogni frase che gli hai messo in bocca.
Loki è un personaggio secondo me davvero interessante perché ha una psicologia complessa e piena di sfaccettature e anche questa ho trovato qui in questo primo capitolo e ti faccio i miei complimenti, secondo me avresti potuto dare qualche suggerimento a quelli che hanno fatto i film, perché il tuo loki è cattivo, pragmatico nel voler porre fine a questa situazione senza senso con la sua amata, ma anche profondamente buono nel voler continuare a dare a lei e a se stesso una possibilità in più all'infinito. Ci ho ritrovato tutti i controsensi di loki in questo suo modo di comportarsi. È umano nel suo volere le cose, possederle e usarle, ma è anche buono nel suo distruggersi a provare a sistemare qualcosa di ineluttabile (bello il riferimento alla parola ineluttabile che thanos usa nel film). Di Sigyn ammetto candidamente che non so nulla, ma vorrei dirti che l'immagine che tu hai creato, questa donna che si è venduta la memoria (o qualcosa di simile) in cambio di un qualcosa (la salvezza di loki? non lo so) che ora non ricorda più: è un'immagine potente e bellissima. Tutta la parte con Sigyn mi ha tenuto incollata allo schermo: abbiamo bisogno di scoprire di più del suo sacrificio e già le vogliamo bene perché una che ama Loki non deve essere un tipino che si accontenta della strada facile. Nella sua pazzia e nella sua smemoratezza c'è un disincanto che a me ha incuriosito moltissimo e che trovo tu hai descritto molto bene. Volendo darti un piccolo suggerimento (ma scrivi davvero bene quindi è solo una piccola pagliuzza in un bel prato fiorito) forse direi che l'incipit è lento, le parti dei pensieri di loki e di Thor sono un poco lunghi e macchinosi, certo c'è anche da dire che un incipit è sempre difficile perché bisogna mettere tutte le spiegazioni per il lettore senza però fare gli spiegoni, quindi comunque sei stata brava perché non sei risultata per nulla noiosa. Per il resto i tuoi personaggi sono molto ben caratterizzati e anche molto canonici (Thor e Loki), la seconda parte scorre che è una meraviglia e interrompi sul finale lasciando il lettore molto incuriosito del seguito quindi complimenti vivissimi.